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Ferdinando Farina – Virtual Space Light
La mostra Virtual Space Light ideata da Ferdinando Farina esplora due possibilità di interazione con lo spazio dando al visitatore una nuova possibilità di spostamento dello sguardo attraverso le due installazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mental Space Light è un’installazione che crea un’alterazione percettiva dello spazio che si amplifica attraverso linee di luce che costruiscono un altro luogo virtuale.
Vengono abbattute mentalmente le pareti e i limiti spaziali in cui si muove il corpo creando un dialogo tra
lo spazio racchiuso delimitato ed uno nuovo spazio mentale.
Blackboard Home
È un’istallazione sull’alterazione dello spazio attraverso l’inserimento di lavagne di ardesia, simboli dell’infanzia e oggetti che Galileo soleva paragonare alla pietra dei cervelli.
I segni che delineano lo spazio mentale sono linee tracciate con carboncino ed all’interno delle lavagne con gessetto bianco e pigmenti fosforescenti.
La percezione del buio/luce, dello spazio bianco e dello spazio nero delle lavagne ci trasporta nel gioco percettivo.
Il gessetto con pigmenti di fosforo costeggia anche il segno sulle pareti, i pigmenti di fosforo trattengono la luce dei fari posti nella stanza e la rilasciano nel momento in cui vengono disattivati per alcuni minuti.
Il risultato è uno spazio triplice, costruito dalla percezione dello spazio reale, di quello alterato e di quello celato, quest’ultimo è disegnato con la luce.
Vengono abbattute mentalmente le pareti e i limiti spaziali in cui si muove il corpo creando un dialogo tra
lo spazio racchiuso delimitato ed uno nuovo spazio mentale.
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È un’istallazione sull’alterazione dello spazio attraverso l’inserimento di lavagne di ardesia, simboli dell’infanzia e oggetti che Galileo soleva paragonare alla pietra dei cervelli.
I segni che delineano lo spazio mentale sono linee tracciate con carboncino ed all’interno delle lavagne con gessetto bianco e pigmenti fosforescenti.
La percezione del buio/luce, dello spazio bianco e dello spazio nero delle lavagne ci trasporta nel gioco percettivo.
Il gessetto con pigmenti di fosforo costeggia anche il segno sulle pareti, i pigmenti di fosforo trattengono la luce dei fari posti nella stanza e la rilasciano nel momento in cui vengono disattivati per alcuni minuti.
Il risultato è uno spazio triplice, costruito dalla percezione dello spazio reale, di quello alterato e di quello celato, quest’ultimo è disegnato con la luce.
31
marzo 2006
Ferdinando Farina – Virtual Space Light
Dal 31 marzo al 30 aprile 2006
arte contemporanea
Location
DIECI.DUE!
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Orario di apertura
martedì-venerdì e domenica – dalle ore 15.30 alle 19.00 – chiuso lunedì e sabato
Vernissage
31 Marzo 2006, ore 21 – 23
Autore