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Fernanda Paianini – Le donne di Pesaro
inaugurazione di una scultura in ceramica nello spazio urbano pesarese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Donne di Pesaro.
Così raggruppate le tre sculture ceramiche fanno bella mostra di sé :
lucenti, invetriate, attraverso il semigrès che le compone traspaiono in tutta
la loro bellezza.
Ammantate e seriose fuor di ogni logica, dal color avorio che comunque
le riveste in maniera appropriata, le si vorrebbe, così vicino al mare,
decisamente più cromatiche e conturbanti.
Ad evidenza, invece, recuperano una poetica eroica, antica come la storia
di questa città; stanti a scrutare il mare, in attesa trepidante del ritorno
dei propri uomini.
Lavoro decisamente interessante questo di Fernanda Paianini che in esso
esercita le molteplici capacità tecniche dell’arte ceramica.
La tecnica “a colombini ” che ha usato – l’esatto contrario dell’immaginario
ceramico che vede nella veloce azione del tornio l’innalzamento immediato
di pareti di argilla – è votata alla fatica lenta e paziente :
lunghe strisce di creta, come corde, l’una sopra l’altra; e poi la pressione del
pugno; la costruzione della scultura; le rifiniture; la cottura ad alta temperatura
del grès, intorno a 1250°, che fa pensare ad una porcellana; nata quindi
per resistere nel tempo.
E così che le donne di Pesaro poste lungo il fiume-canale di fronte al mare,
ci appaiono: a guardia e difesa o, come dicevo, in attesa struggente;
dal bel movimento delle proprie strutture lineari, che sembra
provocato dalle brezze marine e dai refoli che scendono dal San Bartolo.
Sculture plastiche assai gradevoli alla vista che si traducono anche
in arredo urbano e rendono ancor più onore ad una città che ha vissuto –
e mi auguro viva ancora – di ceramica, sulla spinta dell’Amministrazione
cittadina e di Associazioni come quella degli “Amici della Ceramica” che se
ne sono consapevolmente e coerentemente fatte carico.
Così raggruppate le tre sculture ceramiche fanno bella mostra di sé :
lucenti, invetriate, attraverso il semigrès che le compone traspaiono in tutta
la loro bellezza.
Ammantate e seriose fuor di ogni logica, dal color avorio che comunque
le riveste in maniera appropriata, le si vorrebbe, così vicino al mare,
decisamente più cromatiche e conturbanti.
Ad evidenza, invece, recuperano una poetica eroica, antica come la storia
di questa città; stanti a scrutare il mare, in attesa trepidante del ritorno
dei propri uomini.
Lavoro decisamente interessante questo di Fernanda Paianini che in esso
esercita le molteplici capacità tecniche dell’arte ceramica.
La tecnica “a colombini ” che ha usato – l’esatto contrario dell’immaginario
ceramico che vede nella veloce azione del tornio l’innalzamento immediato
di pareti di argilla – è votata alla fatica lenta e paziente :
lunghe strisce di creta, come corde, l’una sopra l’altra; e poi la pressione del
pugno; la costruzione della scultura; le rifiniture; la cottura ad alta temperatura
del grès, intorno a 1250°, che fa pensare ad una porcellana; nata quindi
per resistere nel tempo.
E così che le donne di Pesaro poste lungo il fiume-canale di fronte al mare,
ci appaiono: a guardia e difesa o, come dicevo, in attesa struggente;
dal bel movimento delle proprie strutture lineari, che sembra
provocato dalle brezze marine e dai refoli che scendono dal San Bartolo.
Sculture plastiche assai gradevoli alla vista che si traducono anche
in arredo urbano e rendono ancor più onore ad una città che ha vissuto –
e mi auguro viva ancora – di ceramica, sulla spinta dell’Amministrazione
cittadina e di Associazioni come quella degli “Amici della Ceramica” che se
ne sono consapevolmente e coerentemente fatte carico.
24
giugno 2006
Fernanda Paianini – Le donne di Pesaro
24 giugno 2006
arte contemporanea
Location
ROTATORIA DI VIA CABOTO
Pesaro, Lungo Foglia Giovanni Caboto, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Lungo Foglia Giovanni Caboto, (Pesaro E Urbino)
Autore
Una grande e solare artista di Pesaro. La Paianini crea delle opere bellissime.