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Fernando De Szyszlo
la galleria offre un’occasione particolare per conoscere una delle personalità tra le più incisive di quella cultura che ha prodotto figure come Octavio Paz, Vargas Llosa, Matta, Lam, Rufino Tamayo, Soto e molti altri grandi protagonisti del XX secolo.
Comunicato stampa
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Dopo l’importante mostra dedicata a Conrad Marca Relli, il programma espositivo della Galleria Open Art di Prato prosegue con un evento significativo e inedito: la mostra di Fernando de Szyszlo. Con questa ‘personale’ che coincide con il momento in cui l’importante artista latino-americano compie 80 anni, la galleria offre un’occasione particolare per conoscere una delle personalità tra le più incisive di quella cultura che ha prodotto figure come Octavio Paz, Vargas Llosa, Matta, Lam, Rufino Tamayo, Soto e molti altri grandi protagonisti del XX secolo.
Nato a Lima in Perù nel 1925, Szyszlo, nel ’43-’44, frequenta sia l’Università di Ingegneria sia la scuola di Arti Plastiche dell’Università Cattolica del Perù, che tuttavia lascia ben presto (1946).
Nel 1947 realizza la sua prima mostra personale nella quale tra le altre opere – oli, acquerelli, disegni, un rilievo e una scultura – è presente anche un Autoritratto disegnato a matita che oggi si può ammirare presso il Museo degli Uffizi a Firenze. Nello stesso anno firma il manifesto dell’Agrupación Espacio con l’architetto Luis Miró Quesada Garland.
Nel 1954 giunge in Italia, a Firenze, dove risiede per un anno esponendo le sue opere da Fiamma Vigo presso la Galleria Numero (1955), con una presentazione di Jean Jacques Lebel, e in Palazzo Strozzi nella mostra Sei pittori astratti (1955).
Invitato alla XXIX Biennale di Venezia nel 1958, vi rappresenta il Perù. Tra il 1959 e il ’62 partecipa con menzioni speciali alle Biennali di San Paolo in Brasile.
Nel corso degli anni Sessanta e Settanta espone nei maggiori musei latino-americani, ma anche nel Nord America, dove viene altresì invitato come visiting guest professor nelle Università di Cornell (New York) e di Texas (Austin). Thomas Messer e Octavio Paz dedicano all’opera di Szyszlo importanti saggi e contributi critici. Negli anni Ottanta realizza tre mostra in India, a Nuova Delhi, a Bangalore e Madras. Lo scrittore Mario Vargas Llosa, in diverse circostanze scrive sull’opera dell’artista amico peruviano. Espone nei musei messicani, ma anche in numerosi musei USA.
Altri importanti contributi critici riscuote la sua opera, tra cui quello di Dore Ashton. Importanti riconoscimenti e onorificenze gli vengono tributate durante gli anni Novanta, che segnano ormai il successo della sua opera.
A Prato, per questo ritorno in Italia dopo gli anni Cinquanta, espone presso la Galleria Open Art un considerevole nucleo di dipinti. La mostra, a cura di Bruno Corà, comprende infatti opere di grande respiro e di varia datazione, tra cui oli su tela e acrilici, come rispettivamente Composizione, 1954, dalla policromia caleidoscopica e Cerimonia, 1999, con le tipiche luminosità penetranti da soglie che introducono a spazialità suggerite dal dipinto.
In occasione dell’apertura della mostra è prevista la presenza del grande pittore latino-americano, attualmente impegnato in altre mostre in Europa e nel resto del mondo.
La mostra si avvierà il giorno 10 Giungo 2005 e resterà aperta fino al 30 Luglio 2005.
Per l’occasione sarà pubblicato un esauriente catalogo delle opere esposte e altre del vasto repertorio dell’artista, introdotte e accompagnate da un saggio critico di Bruno Corà.
Nato a Lima in Perù nel 1925, Szyszlo, nel ’43-’44, frequenta sia l’Università di Ingegneria sia la scuola di Arti Plastiche dell’Università Cattolica del Perù, che tuttavia lascia ben presto (1946).
Nel 1947 realizza la sua prima mostra personale nella quale tra le altre opere – oli, acquerelli, disegni, un rilievo e una scultura – è presente anche un Autoritratto disegnato a matita che oggi si può ammirare presso il Museo degli Uffizi a Firenze. Nello stesso anno firma il manifesto dell’Agrupación Espacio con l’architetto Luis Miró Quesada Garland.
Nel 1954 giunge in Italia, a Firenze, dove risiede per un anno esponendo le sue opere da Fiamma Vigo presso la Galleria Numero (1955), con una presentazione di Jean Jacques Lebel, e in Palazzo Strozzi nella mostra Sei pittori astratti (1955).
Invitato alla XXIX Biennale di Venezia nel 1958, vi rappresenta il Perù. Tra il 1959 e il ’62 partecipa con menzioni speciali alle Biennali di San Paolo in Brasile.
Nel corso degli anni Sessanta e Settanta espone nei maggiori musei latino-americani, ma anche nel Nord America, dove viene altresì invitato come visiting guest professor nelle Università di Cornell (New York) e di Texas (Austin). Thomas Messer e Octavio Paz dedicano all’opera di Szyszlo importanti saggi e contributi critici. Negli anni Ottanta realizza tre mostra in India, a Nuova Delhi, a Bangalore e Madras. Lo scrittore Mario Vargas Llosa, in diverse circostanze scrive sull’opera dell’artista amico peruviano. Espone nei musei messicani, ma anche in numerosi musei USA.
Altri importanti contributi critici riscuote la sua opera, tra cui quello di Dore Ashton. Importanti riconoscimenti e onorificenze gli vengono tributate durante gli anni Novanta, che segnano ormai il successo della sua opera.
A Prato, per questo ritorno in Italia dopo gli anni Cinquanta, espone presso la Galleria Open Art un considerevole nucleo di dipinti. La mostra, a cura di Bruno Corà, comprende infatti opere di grande respiro e di varia datazione, tra cui oli su tela e acrilici, come rispettivamente Composizione, 1954, dalla policromia caleidoscopica e Cerimonia, 1999, con le tipiche luminosità penetranti da soglie che introducono a spazialità suggerite dal dipinto.
In occasione dell’apertura della mostra è prevista la presenza del grande pittore latino-americano, attualmente impegnato in altre mostre in Europa e nel resto del mondo.
La mostra si avvierà il giorno 10 Giungo 2005 e resterà aperta fino al 30 Luglio 2005.
Per l’occasione sarà pubblicato un esauriente catalogo delle opere esposte e altre del vasto repertorio dell’artista, introdotte e accompagnate da un saggio critico di Bruno Corà.
10
giugno 2005
Fernando De Szyszlo
Dal 10 giugno al 30 luglio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA OPEN ART
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Orario di apertura
10:30 – 12:30 / 16:00 – 20:00 escluso Lunedì e Festivi
Vernissage
10 Giugno 2005, ore 18
Autore