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Fernando e Humberto Campana – Estùdio Campana
In concomitanza con l’apertura, presso il Triennale Design Museum di Milano, di “Antibodies”, la grande retrospettiva dedicata a Fernando e Humberto Campana, proveniente dal Vitra Design Museum di Weill am Rheim, la Galleria O. di Roma ha il piacere di annunciare la mostra “Estùdio Campana”.
Comunicato stampa
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In concomitanza con l’apertura, presso il Triennale Design Museum di Milano, di “Antibodies”, la grande retrospettiva dedicata a Fernando e Humberto Campana, proveniente dal Vitra Design Museum di Weill am Rheim, la Galleria O. di Roma ha il piacere di annunciare la mostra “Estùdio Campana”.
L’esposizione segna l’inizio della collaborazione tra la galleria e i due designers brasiliani, figure tra le più acclamate del panorama internazionale.
In questa occasione si presenta per la prima volta in una galleria privata italiana, una selezione di arredi in edizione limitata, tra i quali alcuni veri e propri capisaldi del percorso artistico dei due designers, come ad esempio la “Multidão Chair”, la “Black Iron Chair” e la “Café Chair”.
Partendo da una ricerca approfondita sulla cultura indigena brasiliana, Fernando e Humberto Campana elaborano una personale chiave di lettura dell’oggetto e del vivere quotidiano. La loro produzione, a metà tra l’industrial design e l’artigianato, sviluppa un concetto di sostenibilità che vede da un lato, l’impiego di materiali poveri, object trouvè e soluzioni di design spontaneo in uso tra le comunità disagiate del paese, come la comune sedia da giardino in plastica nella “Café Chair”, o i pupazzi di peluche nel “Cake Stool”, dall’altro il recupero delle tradizioni culturali autoctone, ad esempio la rivalutazione delle tecniche artigianali locali come le bambole della città di Esperança nella “Multidão Chair”.
Per il 2011 è in programma un loro intervento site-specific all’interno di una dimora storica romana (cfr. scheda galleria).
FERNANDO e HUMBERTO CAMPANA
Humberto (1953) e Fernando (1961) Campana sono nati a Brotas (Brasile), cittadina distante duecento chilometri da San Paolo. Laureati rispettivamente in architettura e in giurisprudenza, iniziano ad occuparsi di design nei primi anni ’80, improntando da subito la loro indagine sulla ricerca di metodi di produzione alternativa.
La prima mostra dei Campana, ha luogo nel 1989 alla Nucleon Galery di San Paolo e presenta la serie di sedute in ferro “Desconfortàveis” (Scomode), selezione di pezzi che affrontano il tema dell’errore nel manufatto artistico e celebrano l’aspetto poetico della scomodità.
L’Estúdio Campana nato nel 1983 ha sede nel quartiere Santa Cecilia di San Paolo. Un luogo stimolante e di grande vitalità, in cui convergono ed interagiscono culture e tradizioni diverse (gli immigrati coreani, la comunità ebraica, i nordestinos - originari della regione nord-ovest del Brasile) e che sintetizza il multiculturalismo brasiliano e l’intreccio di radici. Il laboratorio è ricavato da una fabbrica dismessa in cui lavorano dodici persone tra architetti, sarti e artigiani vari, gli stessi che affiancano i Campana da circa quindici anni. Un lavoro di squadra che traduce le idee negli oggetti che verranno poi prodotti da aziende come Edra, Alessi, Artecnica, Bernardaud, Corsi Design, Kreo, Magis, Grendene, Skitsch, Plus Design ecc., o che costituiranno i pezzi in edizione limitata prodotti direttamente dall’Estúdio.
Nel 2001 i Campana sono stati insigniti del Premio Speciale del Museu da Casa Brasileira e nel 2008 ricevono il riconoscimento “Designer of the Year” a Design Miami. Nel 2009, sono invitati a celebrare il decimo anniversario dello studio al Vitra Museo di Weil am Rheim. Attualmente sono impegnati nella risistemazione del Cafè del Museo d’Orsay a Parigi, e nell’esplorazione di nuove soluzioni ambientali per l’“Olympic Hotel” di Atene. Hanno in cantiere anche progetti residenziali e paesaggistici a San Paolo.
Negli anni hanno tenuto conferenze e workshop in tutto il mondo: presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Vitra Design Museum di Berlino, l’Ecal di Losanna, la Parsons School of Design di New York. Dal loro corso biennale presso il Museu Brasileiro da Escultura (MuBE) di San Paolo è nato Notechdesign, gruppo di undici giovani designers brasiliani dedito all’esercizio concettuale del “riuso”.
Tra le mostre personali dei Fratelli Campana si ricordano: “Entre o Design e a Arte” (Museo d’arte moderna, San Paolo 2001; “Zest for life” e “Tank” (Design Museum, Londra 2004); “Campanas in the Garden” (Victoria&Albert Museum, Londra 2007); “Campana Brothers Select: Works from the Permanent Collection” (Cooper-Hewitt Design Museum, New York 2008); “Antibodies” (Vitra Design Museum, Weil am Rhein 2009). Mentre tra le mostre collettive: “Project 66. Campana/Ingo Maurer” (MoMa, The Museum of Modern Art, New York 1998); “Blow Up” (Vitra Design Museum, Berlino 2000);. “Milan in a Van” (Victoria and Albert Museum, Londra 2002); “Big Bang - Désruction et Création dans l’art du XXème siècle” (Centre George Pompidou, Parigi 2005); “New York/New Acquisitions” (MoMa, Museum of Modern Art, New York 2005); “Le mouvement des Images” (Centre George Pompidou, Parigi 2006); “MyHome – Seven Experiments for Contemporary Living” e “Vitra Edition 2007. Experimental Installation and Object” (Vitra Design Museum, Weil am Rhein 2007); “Design Contre Design, Deux Siècles de Créations” (Grand Palais, Parigi 2007); “Space for our Future” (Museum of Contemporary Art of Tokyo, Tokyo 2007); “Petits bouleversements au centre de la table” (Museum des Arts Décoratifs, Parigi 2008 e 2009).
Nel 2009 sono stati curatori della mostra “Jardim de Infância” presso il MaM (Museum of Modern Art) di San Paolo in Brasile.
I Campana sono presenti con le loro creazioni nelle più importanti collezioni istituzionali permanenti tra cui il Museo d’arte moderna di San Paolo, il MoMa di New York, il Centre George Pompidou di Parigi e il Vitra Design Museum di Weil am Rheim.
OPERE IN MOSTRA
“Cake Stool”
cm 120x120x55h
Progettato e prodotto nel 2008, edizione limitata di 150 esemplari, ognuno dei quali per il differente assemblaggio costituisce pezzo unico. Animali in peluche cuciti a mano su tela applicata ad una struttura di acciaio.
“Multidão Chair”
cm 100x100x78h
Progettata e prodotta nel 2003, edizione limitata di 35 esemplari, ognuno dei quali costituisce pezzo unico per il differente assemblaggio. Le tipiche bambole realizzate dalla manodopera locale di Esperança, cittadina a nordovest del paese, sono cucite a mano su tela applicata ad una struttura di acciaio.
“Black Iron Chair”
cm 55x75x65h
Progetta del 2003 e prodotta nel 2008, edizione limitata di 12 esemplari + 3 prove d’autore e 2 prototipi. Le forme geometriche di questa seduta, con struttura in acciaio dipinta in vernice nera elettrostatica, risentono del modernismo audace degli Architetti brasiliani Oscar Niemeyer e Roberto Burle Marx.
“Café Chair”
cm 73x98x94h
Progettata del 2006 e prodotto nel 2008, esemplari numerati per anno di produzione. Seduta in plastica inserita in una struttura di vimini.
”Amethyst and Wicker Fruit Bowl”
cm 68 Ø x4,3h
Progettato e prodotto nel 2010 vassoio in vimini, su struttura di acciaio, con ametiste incastonate.
“Cardboard Coffee Table”
cm 45 Øx37h
“Cardboard Fruitbowl”
cm 36 Øx7h
Progetti del 2008 e prodotti nel 2009. Per la modalità di costruzione, ogni esemplare costituisce pezzo unico. Realizzati con fogli di cartone, arrotolati l’un con l’altro in forma di dischi.
“Buriti Vase”
cm 10,5 Øx39h
Progetto del 2001 e prodotto nel 2003. Per la modalità di costruzione, ogni esemplare costituisce pezzo unico. Gli esemplari di questa serie nascono dall’assemblaggio di diversi tipi di stoffe e materiali tagliati a strisce (tappeto, gomma, vinile acetato e stoffa arrotolati a mano) ed inseriti all’interno di un vaso in vetro. Buriti è il nome di una palma diffusa in Brasile e questa tipologia di lavorazione si ispira ad un caratteristico cappello indossato in alcune regioni del Brasile durante una danza denominata “congado”.
L’esposizione segna l’inizio della collaborazione tra la galleria e i due designers brasiliani, figure tra le più acclamate del panorama internazionale.
In questa occasione si presenta per la prima volta in una galleria privata italiana, una selezione di arredi in edizione limitata, tra i quali alcuni veri e propri capisaldi del percorso artistico dei due designers, come ad esempio la “Multidão Chair”, la “Black Iron Chair” e la “Café Chair”.
Partendo da una ricerca approfondita sulla cultura indigena brasiliana, Fernando e Humberto Campana elaborano una personale chiave di lettura dell’oggetto e del vivere quotidiano. La loro produzione, a metà tra l’industrial design e l’artigianato, sviluppa un concetto di sostenibilità che vede da un lato, l’impiego di materiali poveri, object trouvè e soluzioni di design spontaneo in uso tra le comunità disagiate del paese, come la comune sedia da giardino in plastica nella “Café Chair”, o i pupazzi di peluche nel “Cake Stool”, dall’altro il recupero delle tradizioni culturali autoctone, ad esempio la rivalutazione delle tecniche artigianali locali come le bambole della città di Esperança nella “Multidão Chair”.
Per il 2011 è in programma un loro intervento site-specific all’interno di una dimora storica romana (cfr. scheda galleria).
FERNANDO e HUMBERTO CAMPANA
Humberto (1953) e Fernando (1961) Campana sono nati a Brotas (Brasile), cittadina distante duecento chilometri da San Paolo. Laureati rispettivamente in architettura e in giurisprudenza, iniziano ad occuparsi di design nei primi anni ’80, improntando da subito la loro indagine sulla ricerca di metodi di produzione alternativa.
La prima mostra dei Campana, ha luogo nel 1989 alla Nucleon Galery di San Paolo e presenta la serie di sedute in ferro “Desconfortàveis” (Scomode), selezione di pezzi che affrontano il tema dell’errore nel manufatto artistico e celebrano l’aspetto poetico della scomodità.
L’Estúdio Campana nato nel 1983 ha sede nel quartiere Santa Cecilia di San Paolo. Un luogo stimolante e di grande vitalità, in cui convergono ed interagiscono culture e tradizioni diverse (gli immigrati coreani, la comunità ebraica, i nordestinos - originari della regione nord-ovest del Brasile) e che sintetizza il multiculturalismo brasiliano e l’intreccio di radici. Il laboratorio è ricavato da una fabbrica dismessa in cui lavorano dodici persone tra architetti, sarti e artigiani vari, gli stessi che affiancano i Campana da circa quindici anni. Un lavoro di squadra che traduce le idee negli oggetti che verranno poi prodotti da aziende come Edra, Alessi, Artecnica, Bernardaud, Corsi Design, Kreo, Magis, Grendene, Skitsch, Plus Design ecc., o che costituiranno i pezzi in edizione limitata prodotti direttamente dall’Estúdio.
Nel 2001 i Campana sono stati insigniti del Premio Speciale del Museu da Casa Brasileira e nel 2008 ricevono il riconoscimento “Designer of the Year” a Design Miami. Nel 2009, sono invitati a celebrare il decimo anniversario dello studio al Vitra Museo di Weil am Rheim. Attualmente sono impegnati nella risistemazione del Cafè del Museo d’Orsay a Parigi, e nell’esplorazione di nuove soluzioni ambientali per l’“Olympic Hotel” di Atene. Hanno in cantiere anche progetti residenziali e paesaggistici a San Paolo.
Negli anni hanno tenuto conferenze e workshop in tutto il mondo: presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Vitra Design Museum di Berlino, l’Ecal di Losanna, la Parsons School of Design di New York. Dal loro corso biennale presso il Museu Brasileiro da Escultura (MuBE) di San Paolo è nato Notechdesign, gruppo di undici giovani designers brasiliani dedito all’esercizio concettuale del “riuso”.
Tra le mostre personali dei Fratelli Campana si ricordano: “Entre o Design e a Arte” (Museo d’arte moderna, San Paolo 2001; “Zest for life” e “Tank” (Design Museum, Londra 2004); “Campanas in the Garden” (Victoria&Albert Museum, Londra 2007); “Campana Brothers Select: Works from the Permanent Collection” (Cooper-Hewitt Design Museum, New York 2008); “Antibodies” (Vitra Design Museum, Weil am Rhein 2009). Mentre tra le mostre collettive: “Project 66. Campana/Ingo Maurer” (MoMa, The Museum of Modern Art, New York 1998); “Blow Up” (Vitra Design Museum, Berlino 2000);. “Milan in a Van” (Victoria and Albert Museum, Londra 2002); “Big Bang - Désruction et Création dans l’art du XXème siècle” (Centre George Pompidou, Parigi 2005); “New York/New Acquisitions” (MoMa, Museum of Modern Art, New York 2005); “Le mouvement des Images” (Centre George Pompidou, Parigi 2006); “MyHome – Seven Experiments for Contemporary Living” e “Vitra Edition 2007. Experimental Installation and Object” (Vitra Design Museum, Weil am Rhein 2007); “Design Contre Design, Deux Siècles de Créations” (Grand Palais, Parigi 2007); “Space for our Future” (Museum of Contemporary Art of Tokyo, Tokyo 2007); “Petits bouleversements au centre de la table” (Museum des Arts Décoratifs, Parigi 2008 e 2009).
Nel 2009 sono stati curatori della mostra “Jardim de Infância” presso il MaM (Museum of Modern Art) di San Paolo in Brasile.
I Campana sono presenti con le loro creazioni nelle più importanti collezioni istituzionali permanenti tra cui il Museo d’arte moderna di San Paolo, il MoMa di New York, il Centre George Pompidou di Parigi e il Vitra Design Museum di Weil am Rheim.
OPERE IN MOSTRA
“Cake Stool”
cm 120x120x55h
Progettato e prodotto nel 2008, edizione limitata di 150 esemplari, ognuno dei quali per il differente assemblaggio costituisce pezzo unico. Animali in peluche cuciti a mano su tela applicata ad una struttura di acciaio.
“Multidão Chair”
cm 100x100x78h
Progettata e prodotta nel 2003, edizione limitata di 35 esemplari, ognuno dei quali costituisce pezzo unico per il differente assemblaggio. Le tipiche bambole realizzate dalla manodopera locale di Esperança, cittadina a nordovest del paese, sono cucite a mano su tela applicata ad una struttura di acciaio.
“Black Iron Chair”
cm 55x75x65h
Progetta del 2003 e prodotta nel 2008, edizione limitata di 12 esemplari + 3 prove d’autore e 2 prototipi. Le forme geometriche di questa seduta, con struttura in acciaio dipinta in vernice nera elettrostatica, risentono del modernismo audace degli Architetti brasiliani Oscar Niemeyer e Roberto Burle Marx.
“Café Chair”
cm 73x98x94h
Progettata del 2006 e prodotto nel 2008, esemplari numerati per anno di produzione. Seduta in plastica inserita in una struttura di vimini.
”Amethyst and Wicker Fruit Bowl”
cm 68 Ø x4,3h
Progettato e prodotto nel 2010 vassoio in vimini, su struttura di acciaio, con ametiste incastonate.
“Cardboard Coffee Table”
cm 45 Øx37h
“Cardboard Fruitbowl”
cm 36 Øx7h
Progetti del 2008 e prodotti nel 2009. Per la modalità di costruzione, ogni esemplare costituisce pezzo unico. Realizzati con fogli di cartone, arrotolati l’un con l’altro in forma di dischi.
“Buriti Vase”
cm 10,5 Øx39h
Progetto del 2001 e prodotto nel 2003. Per la modalità di costruzione, ogni esemplare costituisce pezzo unico. Gli esemplari di questa serie nascono dall’assemblaggio di diversi tipi di stoffe e materiali tagliati a strisce (tappeto, gomma, vinile acetato e stoffa arrotolati a mano) ed inseriti all’interno di un vaso in vetro. Buriti è il nome di una palma diffusa in Brasile e questa tipologia di lavorazione si ispira ad un caratteristico cappello indossato in alcune regioni del Brasile durante una danza denominata “congado”.
15
ottobre 2010
Fernando e Humberto Campana – Estùdio Campana
Dal 15 ottobre al 13 novembre 2010
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GIUSTINI – STAGETTI GALLERIA O.
Roma, Via Dell'arancio, 49, (Roma)
Roma, Via Dell'arancio, 49, (Roma)
Orario di apertura
da Martedi a Sabato 10-13 e 16-19 Lunedi’ 16-19.30
Vernissage
15 Ottobre 2010, ore 19-21
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