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Fernando Parrotta
Il primo ricco semestre di stagione artistica si conclude al Castello Chiaramontano di Racalmuto con la mostra dal respiro internazionale Visioni d’oltreoceano, personale dell’argentino Fernando Parrotta, per la prima volta in Italia. Il vernissage si terrà venerdì 5 luglio alle ore 19.00 presso la Sala Convegni. La mostra sarà presentata da Manuela Torre, critica d’arte e docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal giovane e stimato critico d’arte Dario Orphée.
La mostra consisterà di 50 lavori suddivisi tra pittura e fotografia, a colori e in bianco e nero, e sarà visitabile fino al 30 agosto 2013.
Comunicato stampa
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Il primo ricco semestre di stagione artistica si conclude al Castello Chiaramontano di Racalmuto con la mostra dal respiro internazionale Visioni d’oltreoceano, personale dell’argentino Fernando Parrotta, per la prima volta in Italia. Il vernissage si terrà venerdì 5 luglio alle ore 19.00 presso la Sala Convegni. La mostra sarà presentata da Manuela Torre, critica d’arte e docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal giovane e stimato critico d’arte Dario Orphée.
La mostra consisterà di 50 lavori suddivisi tra pittura e fotografia, a colori e in bianco e nero, e sarà visitabile fino al 30 agosto 2013.
Splendide e imponenti tele di grandi dimensioni dai colori forti si alterneranno a lavori di inferiori dimensioni e fotografie. Vero protagonista assoluto sarà il gesto, il perno attorno al quale ruota tutta l’arte di Parrotta. Nelle sue opere ciò che si distingue è il tratto puro, intrecci armoniosi e forti di pennellate danzanti che suscitano forti emozioni grazie anche all’uso di colori molto forti e decisi.
Così anche la fotografia riprende il movimento, il dettaglio che compone un’immagine diventa un’opera. Naturali i richiami alla propria terra d’Argentina, ai colori forti e intensi, alla rivisitazione della luce e del colore che trascendono il reale contemplato in nuove forme, nuovi linguaggi, nuove tendenze.
Il pittore e fotografo Fernando Parrotta nasce come astrattista ma il suo modo intimo e personale di vivere l’arte gli impedisce oggi di identificarsi in una corrente definita. Parrotta inizia a lavorare alle tele senza alcuno spunto, sia esso bozzetto o semplicemente un’idea della sua mente. Semplicemente ascolta l’opera che va nascendo e si lascia guidare da essa, non sa cosa sarà finchè non è ultimata. È perciò che lui stesso si sente molto rappresentato dalla frase di Jorge Luis Borges “Pronto sabré quién soy” (presto saprò chi sono). Il linguaggio della pittura non figurativa è impregnato di immaginazione e spesso è di difficile interpretazione perché le sue forme trascendono il quotidiano ma in queste opere è chiaro che Parrotta coglie il momento in cui l'immagine si arresta sulla retina dei suoi occhi. Un gesto, una pennellata, una linea armano e disarmano, costruiscono e distruggono la struttura visibile accanto alla materia che accompagna il suo cammino.
La mostra consisterà di 50 lavori suddivisi tra pittura e fotografia, a colori e in bianco e nero, e sarà visitabile fino al 30 agosto 2013.
Splendide e imponenti tele di grandi dimensioni dai colori forti si alterneranno a lavori di inferiori dimensioni e fotografie. Vero protagonista assoluto sarà il gesto, il perno attorno al quale ruota tutta l’arte di Parrotta. Nelle sue opere ciò che si distingue è il tratto puro, intrecci armoniosi e forti di pennellate danzanti che suscitano forti emozioni grazie anche all’uso di colori molto forti e decisi.
Così anche la fotografia riprende il movimento, il dettaglio che compone un’immagine diventa un’opera. Naturali i richiami alla propria terra d’Argentina, ai colori forti e intensi, alla rivisitazione della luce e del colore che trascendono il reale contemplato in nuove forme, nuovi linguaggi, nuove tendenze.
Il pittore e fotografo Fernando Parrotta nasce come astrattista ma il suo modo intimo e personale di vivere l’arte gli impedisce oggi di identificarsi in una corrente definita. Parrotta inizia a lavorare alle tele senza alcuno spunto, sia esso bozzetto o semplicemente un’idea della sua mente. Semplicemente ascolta l’opera che va nascendo e si lascia guidare da essa, non sa cosa sarà finchè non è ultimata. È perciò che lui stesso si sente molto rappresentato dalla frase di Jorge Luis Borges “Pronto sabré quién soy” (presto saprò chi sono). Il linguaggio della pittura non figurativa è impregnato di immaginazione e spesso è di difficile interpretazione perché le sue forme trascendono il quotidiano ma in queste opere è chiaro che Parrotta coglie il momento in cui l'immagine si arresta sulla retina dei suoi occhi. Un gesto, una pennellata, una linea armano e disarmano, costruiscono e distruggono la struttura visibile accanto alla materia che accompagna il suo cammino.
05
luglio 2013
Fernando Parrotta
Dal 05 luglio al 30 agosto 2013
arte contemporanea
Location
MURA – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI RACALMUTO – CASTELLO CHIARAMONTANO
Racalmuto, Piazza Umberto I, (Agrigento)
Racalmuto, Piazza Umberto I, (Agrigento)
Vernissage
5 Luglio 2013, ore 19.00
Autore