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Fernando Pensosi – Carscapes
I più recenti studi scientifici hanno dimostrato che le automobili hanno un’anima, questo è un fatto noto a tutti. Le numerose pubblicità ci narrano di cosa esse siano capaci. E quando le lasciamo sole, lontane dagli angusti loculi cittadini, sanno adattarsi agli ambienti più disparati.
Comunicato stampa
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I più recenti studi scientifici hanno dimostrato che le automobili hanno un’anima, questo è un fatto noto a tutti. Le numerose pubblicità ci narrano di cosa esse siano capaci: empatizzano con il nostro io e ci permettono di evadere verso mete esotiche in un batter d’occhio. E quando le lasciamo sole, lontane dagli angusti loculi cittadini, sanno adattarsi agli ambienti più disparati.
Ammetto, senza falsa modestia, di averlo sempre saputo. Da qualche anno ormai studio i loro comportamenti…
– Fernando Pensosi Camaron, 2015
Dal 9 al 21 Ottobre la TAG – Tevere Art Gallery ospiterà la mostra fotografica di Fernando Pensosi a cura di Luciano Corvaglia.
Storicamente le automobili hanno ricoperto diversi ruoli in fotografia, esprimendo vari significati in base al modo in cui sono state rappresentate: macchine obsolete scelte come simulacro nostalgico di un passato più semplice, oppure massa indistinta di accumulo tecnologico che invade il paesaggio, segno dell’espansione caotica metropolitana; utilitarie parcheggiate fuori dalle villette monofamiliari per raccontare il grigiore suburbano, fuoriserie scintillanti simbolo degli eccessi della ricchezza. L’automobile è quasi sempre utilizzata come parte per il tutto, sostituto antropologico che racconta con la sua stessa presenza la vita che non vediamo dietro le costruzioni davanti a cui è parcheggiata. Raramente invece è stata raccontata la solitudine dei veicoli lasciati soli a abitare i luoghi: le automobili di Carscapes sono sempre senza vita attorno, a volte riposano proprio in quegli spazi che sono dedicati esclusivamente a loro stesse, autolavaggi, officine, file di box chiusi da saracinesche. Invece che evocare le esistenze invisibili che le circondano, in queste fotografie le automobili sono guardate soltanto nel loro rapporto con il paesaggio svuotato, lasciandoci ad assistere alla loro esistenza in quanto semplici strumenti, e a riflettere su come questi strumenti occupano i luoghi quando non vengono utilizzati. Automobili mostrate mentre esistono e basta, senza ragione o funzione, in attesa. Fondendo nel titolo Carscapes gli oggetti protagonisti e gli spazi in cui sono, le immagini ci presentano una forma di paesaggio che è composto dalla relazione muta tra queste due realtà, l’automobile e lo spazio, rapporto che si manifesta come un orizzonte residuale delle nostre vite quotidiane, come un mondo parallelo tralasciato: una riflessione sull’aspetto che hanno i luoghi e gli oggetti quando non li utilizziamo, quando neanche li osserviamo.
– Fabio Severo, 2015
Le macchine nuove, all’inizio, si presentano come belle sconosciute che, a seconda di come vengono trattate, degenerano rapidamente in musone screanzate o addirittura storpie, oppure si trasformano in amiche bonaccione, sane e durature.
– Robert Maynard Pirsig, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, 1974
Ammetto, senza falsa modestia, di averlo sempre saputo. Da qualche anno ormai studio i loro comportamenti…
– Fernando Pensosi Camaron, 2015
Dal 9 al 21 Ottobre la TAG – Tevere Art Gallery ospiterà la mostra fotografica di Fernando Pensosi a cura di Luciano Corvaglia.
Storicamente le automobili hanno ricoperto diversi ruoli in fotografia, esprimendo vari significati in base al modo in cui sono state rappresentate: macchine obsolete scelte come simulacro nostalgico di un passato più semplice, oppure massa indistinta di accumulo tecnologico che invade il paesaggio, segno dell’espansione caotica metropolitana; utilitarie parcheggiate fuori dalle villette monofamiliari per raccontare il grigiore suburbano, fuoriserie scintillanti simbolo degli eccessi della ricchezza. L’automobile è quasi sempre utilizzata come parte per il tutto, sostituto antropologico che racconta con la sua stessa presenza la vita che non vediamo dietro le costruzioni davanti a cui è parcheggiata. Raramente invece è stata raccontata la solitudine dei veicoli lasciati soli a abitare i luoghi: le automobili di Carscapes sono sempre senza vita attorno, a volte riposano proprio in quegli spazi che sono dedicati esclusivamente a loro stesse, autolavaggi, officine, file di box chiusi da saracinesche. Invece che evocare le esistenze invisibili che le circondano, in queste fotografie le automobili sono guardate soltanto nel loro rapporto con il paesaggio svuotato, lasciandoci ad assistere alla loro esistenza in quanto semplici strumenti, e a riflettere su come questi strumenti occupano i luoghi quando non vengono utilizzati. Automobili mostrate mentre esistono e basta, senza ragione o funzione, in attesa. Fondendo nel titolo Carscapes gli oggetti protagonisti e gli spazi in cui sono, le immagini ci presentano una forma di paesaggio che è composto dalla relazione muta tra queste due realtà, l’automobile e lo spazio, rapporto che si manifesta come un orizzonte residuale delle nostre vite quotidiane, come un mondo parallelo tralasciato: una riflessione sull’aspetto che hanno i luoghi e gli oggetti quando non li utilizziamo, quando neanche li osserviamo.
– Fabio Severo, 2015
Le macchine nuove, all’inizio, si presentano come belle sconosciute che, a seconda di come vengono trattate, degenerano rapidamente in musone screanzate o addirittura storpie, oppure si trasformano in amiche bonaccione, sane e durature.
– Robert Maynard Pirsig, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, 1974
09
ottobre 2015
Fernando Pensosi – Carscapes
Dal 09 al 21 ottobre 2015
fotografia
Location
TEVERE ART GALLERY
Roma, Via Di Santa Passera, 25, (Roma)
Roma, Via Di Santa Passera, 25, (Roma)
Orario di apertura
Lunedi – Martedi: Per appuntamento
Mercoledi – Giovedi – Venerdi: h. 17,00 – 20,00
(Verificare sul sito poiché durante gli eventi, come per esempio concerti, la mostra sarà visibile anche oltre l'orario previsto e durante il fine settimana)
Vernissage
9 Ottobre 2015, h 20.00
Autore
Curatore