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Fernando Pietròpoli – Acqua e memoria
L’artista veronese presenta una personale di pittura figurativa e informale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ciò che ormai caratterizza lo stile di Fernando Pietròpoli e gli conferisce una
sostanziale originalità di varianti espressive è l'importanza che in esso assume la
“materia”, l'impiego, cioè, di una tecnica di sintesi che consente risultati di
straordinaria intensità e di una bellezza tanto sorprendente quanto imprevedibile.
E' un turbinio continuo, un commovimento euritmico, il suo stile, incontenibile, che
può dare a prima vista l'impressione di un “caos armonico” e generare un senso di
sazietà. Ma così non è. La molteplicità mai abusiva del colore misto a materie
produce infatti all'occhio dello spirito un “disordine” compatibile con il fiore della
genialità; ossia un suo universo che fa parte di un più grande universo, dove non si
potrà mai confondere ciò che sarà con ciò che è stato. Nei suoi ultimi lavori, la
malinconia, il furore, la gravità, la gioia, i mutamenti del tempo, i cieli sedotti non
imitano gli aspetti del reale ma esprimono una nuova totalità che si può definire come
“irrealtà sensibile”, dove ogni tratto assume una significazione polivalente e dove il
denotatum originario dei soggetti finisce con l'essere trasceso o travolto in una
dimensione tutta interiore.
Su questa via, sempre più spesso l'Autore ci propone opere che tecnicamente
rimarcano il processo di metamorfosi dei soggetti che rappresenta, avvalendosi per
talento naturale della capacità di accentuare il disaccordo tra segno e significato. Si
genera così nell’osservatore una misteriosa ambiguità sul valore più o meno rilevante
dell'accostamento del tratto, del colore, della materia, scomposti e ricomposti in una
illustrazione informale dove si afferma il dominio solare del Pensiero. Cosicché,
accanto ai suoi dipinti, una domanda sorge spontanea: "E' l'arte pittorica l'origine
della Poesia?"
MARIA GABRIELLA MORELLO
sostanziale originalità di varianti espressive è l'importanza che in esso assume la
“materia”, l'impiego, cioè, di una tecnica di sintesi che consente risultati di
straordinaria intensità e di una bellezza tanto sorprendente quanto imprevedibile.
E' un turbinio continuo, un commovimento euritmico, il suo stile, incontenibile, che
può dare a prima vista l'impressione di un “caos armonico” e generare un senso di
sazietà. Ma così non è. La molteplicità mai abusiva del colore misto a materie
produce infatti all'occhio dello spirito un “disordine” compatibile con il fiore della
genialità; ossia un suo universo che fa parte di un più grande universo, dove non si
potrà mai confondere ciò che sarà con ciò che è stato. Nei suoi ultimi lavori, la
malinconia, il furore, la gravità, la gioia, i mutamenti del tempo, i cieli sedotti non
imitano gli aspetti del reale ma esprimono una nuova totalità che si può definire come
“irrealtà sensibile”, dove ogni tratto assume una significazione polivalente e dove il
denotatum originario dei soggetti finisce con l'essere trasceso o travolto in una
dimensione tutta interiore.
Su questa via, sempre più spesso l'Autore ci propone opere che tecnicamente
rimarcano il processo di metamorfosi dei soggetti che rappresenta, avvalendosi per
talento naturale della capacità di accentuare il disaccordo tra segno e significato. Si
genera così nell’osservatore una misteriosa ambiguità sul valore più o meno rilevante
dell'accostamento del tratto, del colore, della materia, scomposti e ricomposti in una
illustrazione informale dove si afferma il dominio solare del Pensiero. Cosicché,
accanto ai suoi dipinti, una domanda sorge spontanea: "E' l'arte pittorica l'origine
della Poesia?"
MARIA GABRIELLA MORELLO
26
agosto 2015
Fernando Pietròpoli – Acqua e memoria
Dal 26 agosto al 02 settembre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO CARLOTTI
Garda, Piazza Calderini, (Verona)
Garda, Piazza Calderini, (Verona)
Orario di apertura
11-22
Vernissage
26 Agosto 2015, h 19
Autore
Curatore