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Fernando Schiavano – Ex-traneo
Si tratta di un portfolio di 90 foto che l’artista ha raccolto dai cassetti dei propri familiari sottraendo, in tutto o in parte, l’immagine dei corpi dal contesto della foto.
Le foto sono numerate da 1 a 90 con l’aggiunta di pensieri, motti di spirito e luoghi comuni, cercando di costruire una mappa le cui coordinate saranno le identità della loro dis/umanità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fernando Schiavano, Xlavio, presenta, presso lo Studioventicinque, l’opera dal titolo “Ex-traneo” e i primi esiti del progetto tuttora in corso “Visite a domicilio”.
Per quanto riguarda “Ex-traneo”:
“nei miei 15 anni di pratica dell’arte il mio sguardo si è indirizzato sulla mia identità, sulle origini, sulla mia cultura. Ho cominciato a riciclare di tutto, un po’ come fanno i rigattieri. (e come fanno molti anziani; penso a mia zia Anita, che stipava nei grandi cassetti del suo comò centinaia di buste di plastica e carta per alimenti). Ho riciclato oggetti di qualsiasi natura, vecchi quaderni di scuola, immagini sacre, sedie, chiodi. Ho frugato fra cumuli di spazzatura accatastata nei crocevia di strade di campagna, ho individuato strati di rifiuti (non organici) di epoche diverse. Talvolta negli strati più bassi di questi cumuli alti un paio di metri trovavo materiale di 20 anni prima. Una volta ho pure seguito un camion pieno di suppellettili prese dalla una casa di un anziano morto. Mi sono appostato, ho frugato fra le porcherie. E’ incredibile cosa si può trovare. Libri religiosi, documenti di identità, lettere dei figli dalla Germania, dall’Argentina… . naturalmente i parenti si guardano bene dal gettare i mobili antichi. Una volta ho trovato il carteggio completo di un fante della prima guerra mondiale alla moglie.
“Ex-traneo” è un portfolio di 90 foto raccolte dai cassetti dei miei familiari. Vi sono stati con l’aggiunta di pensieri, motti di spirito e luoghi comuni, e sono state numerate da 1 a 90. Da queste foto sono state sottratte, in tutto o in parte, le immagini dei corpi. Se ne è conservato il contesto.
Sono rimaste come le cartine mute, come carte geografiche alle quali manchino i nomi delle città, dei fiumi, delle montagne: una sottrazione l’identità ti pone nella condizione di acquistare memoria oppure di estraniarti, di perderti. Si è venuta costruendo una mappa immaginaria le cui coordinate sono le identità della loro dis/umanità.”
Per quanto riguarda “Ex-traneo”:
“nei miei 15 anni di pratica dell’arte il mio sguardo si è indirizzato sulla mia identità, sulle origini, sulla mia cultura. Ho cominciato a riciclare di tutto, un po’ come fanno i rigattieri. (e come fanno molti anziani; penso a mia zia Anita, che stipava nei grandi cassetti del suo comò centinaia di buste di plastica e carta per alimenti). Ho riciclato oggetti di qualsiasi natura, vecchi quaderni di scuola, immagini sacre, sedie, chiodi. Ho frugato fra cumuli di spazzatura accatastata nei crocevia di strade di campagna, ho individuato strati di rifiuti (non organici) di epoche diverse. Talvolta negli strati più bassi di questi cumuli alti un paio di metri trovavo materiale di 20 anni prima. Una volta ho pure seguito un camion pieno di suppellettili prese dalla una casa di un anziano morto. Mi sono appostato, ho frugato fra le porcherie. E’ incredibile cosa si può trovare. Libri religiosi, documenti di identità, lettere dei figli dalla Germania, dall’Argentina… . naturalmente i parenti si guardano bene dal gettare i mobili antichi. Una volta ho trovato il carteggio completo di un fante della prima guerra mondiale alla moglie.
“Ex-traneo” è un portfolio di 90 foto raccolte dai cassetti dei miei familiari. Vi sono stati con l’aggiunta di pensieri, motti di spirito e luoghi comuni, e sono state numerate da 1 a 90. Da queste foto sono state sottratte, in tutto o in parte, le immagini dei corpi. Se ne è conservato il contesto.
Sono rimaste come le cartine mute, come carte geografiche alle quali manchino i nomi delle città, dei fiumi, delle montagne: una sottrazione l’identità ti pone nella condizione di acquistare memoria oppure di estraniarti, di perderti. Si è venuta costruendo una mappa immaginaria le cui coordinate sono le identità della loro dis/umanità.”
20
ottobre 2003
Fernando Schiavano – Ex-traneo
Dal 20 ottobre al 14 novembre 2003
arte contemporanea
Location
TUFANO STUDIO 25
Milano, Via Monfalcone, 34/a, (Milano)
Milano, Via Monfalcone, 34/a, (Milano)
Orario di apertura
previo appuntamento
Vernissage
20 Ottobre 2003, ore 18,30