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Festival Biennale di Arte Ambientale Seminaria Sogninterra
Il prossimo 25 agosto, nel centro storico di Maranola di Formia, torna per la sua settima edizione il Festival Biennale di Arte Ambientale Seminaria Sogninterra, che presenta opere site-specific ed inedite di 16 artisti di respiro nazionale e internazionale. Il Festival è curato da Marianna Fazzi con Mattia Fernando Biagetti e organizzato dall’associazione Seminaria Sogninterra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artisti: Amusement, Giulia Apice, Sara Bernabucci, John Cascone / Veronica Cruciani, Alessandro Cocchia, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Rocco Lombardi, Veronica Neri, Antonio Palma, Daniela Perego, Gino Sabatini Odoardi, Donatella Spaziani, Strati Collective, Studio Clichè e Wang Yuxiang
Gli artisti saranno chiamati a dialogare con il luogo e i suoi abitanti attraverso progetti frutto delle residenze tenute durante l’anno, anch’esse parte integrante del Festival: la chiave è il coinvolgimento e la spontanea adesione da parte di chi abita il territorio, adottando gli artisti e aprendo al pubblico le proprie abitazioni.
La visione di Seminaria è quella di un’arte contemporanea motore di sviluppo economico e sociale, sempre fruibile al di fuori dei luoghi strettamente deputati. In un percorso espositivo di quasi un chilometro, installazioni ambientali, videoproiezioni, murales, sculture e opere interattive animeranno i vicoli, i giardini e le torri dell’antico borgo di Maranola, affacciato sul golfo di Gaeta.
John Cascone, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Rocco Lombardi, Gino Sabatini Odoardi, Donatella Spaziani, sono gli artisti chiamati nuovamente a riflettere sul rapporto tra società e territorio, lungo un percorso che si snoda nel borgo, riscritto anche grazie alle opere permanenti, donate dagli artisti durante le precedenti edizioni, come “Apocrypha” e “I’ll say she is” di Christian Ghisellini, "In nessun luogo poggiare" di Delphine Valli, “Inondazione” di Elena Gubanova & Ivan Govorkov, “Sans Saint Michele” di Nicola Rotiroti, “Maranola città etica” di Già Piacentini e "Accomodati" di Cecilia Viganò.
La collaborazione con le Accademie di Belle Arti, la ricerca e il coinvolgimento degli artisti più giovani tra cui: Amusement, Giulia Apice, Veronica Neri, Wang Yuxiang fa sì che Seminaria diventi un momento di confronto e contaminazione tra le diverse generazioni e ricerche del panorama contemporaneo.
Dopo i difficili momenti dovuti alla pandemia, il Festival torna con rinnovato entusiasmo. Con Seminaria, attraverso il contatto con la comunità, la ricerca di ogni artista si fa esperienza corale e occasione di contaminazione tra la storia, gli abitanti del borgo e tra gli artisti stessi. Un momento per poter ritrovare, grazie all’arte, il contatto con il prossimo, e tornare ad abitare luoghi dimenticati ma colmi di storia, trasformando la tradizione in rigenerazione.
SEMINARIA SOGNINTERRA
L’Associazione Culturale Seminaria Sogninterra nasce a Maranola (LT) nel 2011 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea nella sua funzione sociale, come punto di radicamento nel territorio – di Maranola e oltre – per contribuire a rinnovare le energie positive di creatività e condivisione proprie del luogo. Un gruppo curatoriale che focalizza la sua ricerca sull’arte ambientale e relazionale in dialogo con la periferia, uscendo dai musei e dalle gallerie, per entrare nelle case e nella vita delle persone. SEMINARIA: sono oltre 80 gli artisti coinvolti finora, i quali mettendosi in discussione, attraverso dinamiche di produzione, realizzazione e condivisione diverse da quelle proprie dei luoghi deputati dell’arte, dialogano con il tessuto urbano e sociale di Maranola. Ma soprattutto SEMINARIA sono i professionisti, gli artigiani, i volontari, le mamme e le nonne di Maranola che sostengono l’associazione, adottano gli artisti e aprono a chiunque le proprie case e cucine.
Scheda tecnica:
Seminaria Sogninterra Festival d’Arte Ambientale – VII Edizione
A cura di Marianna Fazzi con Mattia Biagetti
Centro storico di Maranola, Formia (LT)
25 – 26 - 27 agosto 2023
Anteprima: 19 agosto 2023
Passeggiata e mostra fotografica "PINOCCHIO" del Circolo fotografico-culturale "l'altro sguardo" di Formia nel centro storico di Maranola - ore 19,00. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l'Associazione Apte che gestisce il Museo dei Pinocchi in legno di ulivo di Franco Viola.
Inaugurazione: 25 agosto, ore 20.30 - Piazza Ricca
Orari d’apertura: 20.30 – 23.30
Giorni d’apertura: 25 – 26 – 27 agosto 2023
Programma Eventi Piazza Ricca:
25 agosto
- ore 21.30, Elio - Un nuovo richiamo Live
a seguire Sidereus (DJ Set)
26 agosto
- ore 21.30, Giorgio Stammati - George Street Live
a seguire Piero Meglio (DJ Set)
27 agosto
- dalle ore 21.30, Gàfas & Bigote (Tiella Sound)
Ingresso gratuito
Con il patrocinio di
Regione Lazio, Comune di Formia, Comune di Gaeta, Comune di Minturno, Accademia di Belle Arti di Frosinone, Informare CCIAA FR-LT, Consorzio Industriale del Lazio, Parco Regionale dei Monti Aurunci
Con il contributo di
Agresti 1902, AnnaSped, COOP FORMIA, D’Urso Ceramiche, Lombardi Autospurghi, Radio Monte Altino, SlurpDesign, UnipolSAI Gradone
Con la MediaPartnership di
Segno
Con la collaborazione di
Apte, ArtArte, Circolo Fotografico l’altrosguardo, DryHop, Full Of Beans, FuoriQuadro, Maranolanostra, Memorie Urbane, Rifugio Pornito, Teatro Kappao
L'immagine per l'edizione della settima edizione di Seminaria Sogninterra è stata realizzata da Antonio Palma.
Contatti:
Web: https://www.seminariasogninterra.it/
Mail: info@seminariasogninterra.it
Social:
www.instagram.com/seminariasogninterra/
www.facebook.com/SEMINARIAsogninterra1
Press-kit: https://drive.google.com/drive/folders/1a90iV79gDKfDpNfOkYnbJqKCJmDYnDNe
BIOGRAFIA ARTISTI
Amusement
Amusement nasce nel 2019 come un insieme di individui con forte intento generativo nel settore delle arti. Amusement è definibile come un fluido che si plasma in base alle personalità che lo compongono ed è caratterizzato dalla ricerca costante di non mantenere un percorso unico e delineato, ma con l’intento di modularsi nel personale, nelle tecniche e nel concept in base ai progetti proposti. Dalla sua nascita a oggi Amusement è rimasto quiescente, lasciando spazio ai vari componenti di intraprendere diverse strade di formazione e ricerca personale, che nell’agosto del 2022 si sono unite per arrivare alla forma attuale.
Giulia Apice
Giulia Apice è nata a Frosinone il 29 giugno 1997. Nel 2019/2020 laurea di primo livello presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone, corso di Decorazione. Ha studiato con Gianni Dessì, Iginio de Luca, Donatella Spaziani, Gino Sabatini Odoardi, Paolo Canevari. Si è diplomata presso il Liceo Classico. Nel 2023 ha partecipato a SUPERVISIONI a cura di Roberto Bilotti Ruggi D'Aragona, presso Palazzo Costantino, Palermo. Trent’anni di Palazzo Lucarini, a cura di Maurizio Coccia, Mara Predicatori, Ugo Piccioni, presso Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi. Mostra personale diffusa a cura di Alessia Simonetti, Via dei Coronari, Roma. Cielo e Terra sono margini a cura di Mattia Biagetti, presso Cosmo Trastevere, Roma. Artificial Behaviours, presso Accademia di belle arti di Wraclow. Spazio forma punto e a Capo, a cura di Davide Silvioli, presso Museo di Arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado, Contemporary Cluster, Roma. Progetto Accade, a cura di Gianni Dessì e Donatella Spaziani, presso La Nuova Pesa, Roma.
Sara Bernabucci
Nel 2007 Sara Bernabucci si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Selezionata per la residenza Manifattu in situ continua la sua formazione con l’artista Hidetoshi Nagasawa. Nel 2008 vince il bando Muvin up con il progetto Empty city\mutant place realizzando il primo importante lavoro site-specific One hundread flowers alla periferia di Pechino. Il suo lavoro cresce e si sviluppa soprattutto all’estero grazie a borse di studio e progetti internazionali tra Pechino (ArtChannelGallery), Rabat (Fondazione Karim Bennani), Berlino.
John Cascone
John Cascone, nasce a Cheltenham (UK) nel 1976. Artista visivo e sonoro, in questi anni si è dedicato a esperimenti di esplorazione-riscrittura del reale con comunità locali, online, periferiche, condominiali, domestiche, radiofoniche, cinefile e sedicenti sette, sviluppando pratiche di fuori tempo e fuori luogo; tentativi di evasione dal linguaggio; auto-sabotaggi drammaturgici; studi sull’analfabetismo architettonico; interventi urbani come narrazioni abusive; anarchismo metodologico applicato agli immaginari. Si prefigge di riscoprire ed espandere le infinite possibilità di senso presenti nel reale. Vive e lavora a Roma.
Veronica Cruciani
Veronica Cruciani, regista, attrice, artista visiva e counselor, si è diplomata alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 1998. Costruisce politiche culturali e iniziative rivolte alla cittadinanza. Crede in un teatro popolare d’arte. Alterna testi di drammaturgia contemporanea italiana e straniera, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, allo studio di classici rivisitati. Collabora con i principali teatri italiani. Con i suoi spettacoli teatrali ha vinto numerosi premi della critica teatrale. Nel 2003 interpreta e dirige il monologo “Le nozze di Antigone” scritto per lei da Ascanio Celestini. Finalista ai premi Ubu come migliore attrice under 35. Testo segnalato al Premio Riccione per il Teatro 2002 e vincitore premio Oddone Cappellino 2003 al Festival delle Colline Torinesi. Nel 2008 con “Il Ritorno” di Sergio Pierattini, di cui è regista, produttrice e ideatrice del progetto vince il Premio della Critica per il miglior testo italiano 2007/2008 e arriva finalista ai Premi Ubu come migliore novità italiana 2008. Nel 2009 vince il premio Cavalierato Giovanile miglior talenti under 35 della regione Lazio. Nel 2011 produce e dirige “La palestra” di Giorgio Scianna. Nel 2012 vince il Premio Hystrio-Anct dell’Associazione nazionale dei critici italiani per il suo percorso artistico con la motivazione «per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso, con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo». Nel 2022 vince il premio Hystrio alla regia con la motivazione “Per la qualità con cui intende e pratica quotidianamente il teatro, dunque, e per la coerenza politica e intellettuale che la contraddistingue, e per l’indipendenza culturale e creativa che dimostra ogni volta”. Dal 2013 al 2019 è stata direttrice artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo del Comune di Roma.
Alessandro Cocchia
Napoli, 1972. Studia design e comunicazione visiva. Inizia la carriera come graphic designer e illustratore. Oggi è un artista e direttore creativo di Questionmark srl. Si avvicina all’arte studiando la storia della grafica e delle forme di comunicazione visiva. Nel 2001 collabora come artista con la Swatch realizzando un modello in collezione mondiale. Nel 2023 vince il compasso d’oro per il progetto di identità visiva della Soprintendenza Archeologica di Pompei. Negli anni successivi vince vari premi internazionali nel settore del design e della comunicazione. Nel 2000 fonda il progetto PURP, un “brand” che fa del merchandising degli oggetti d’arte. Dal 2008 esplora e sviluppa nuove forme di street marketing incentrate sull’arte e nascono i progetti Liotru d’autore nelle piazze di Catania; Art&More by GLO, il più grande murales su manto stradale (4.000 metri quadri) mai realizzato in Italia, ricoprendo il lungomare di Napoli per 300 metri di lunghezza; Muraria-il linguaggio-, per la manifestazione Maggio dei Monumenti, un murales in piano di 400 metri quadri che vanta di essere la prima opera d’arte monitorata dai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea.
Iginio De Luca
Nato a Formia (LT) il 21 agosto 1966. Diplomato in Pittura nel 1989 all’Accademia di Belle Arti di Roma, Insegna Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. È un artista poliedrico e un musicista. Negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di video, di immagini fotografiche, installazioni sonore ma anche di quelli che lui definisce blitz. Considerandoli a cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie azioni a volte sorvolando, altre proiettando e scappando, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo e impatto visivo. Ibridando etica ed estetica, tecnologia e azioni comportamentali, Iginio reclama l’interazione con l’ambiente e il pubblico, denunciando, tra ironia e impegno, la crisi di valori di questo nostro tempo. Nel 2021 è inserito nel libro “All Boom Arte”, 10 anni di Albumarte, edizioni Quodilibet. A cura di Cristina Dinello Cobianchi. Nel 2021 è inserito nel libro “Avanti e Indietro” di Raffaele Gavarro, edizioni Maretti. Nel 2021 partecipa al progetto ideato e curato da Raffaella Frascarelli (Nomas Foundation) e da Sabrina Vedovotto “Roma città aperta”. Nel 2020 vince il bando Cantica21, Italian Contemporary Art Everywhere, indetto dal Ministero dei Beni Culturali (Mibact). Nel 2019 per la Mincione Editions pubblica il libro Blitz, a cura di Claudio Libero Pisano. Nel 2018 è invitato a I Martedì Critici, Accademia di Belle Arti di Roma, a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti. Nel 2016 pubblica Expatrie, catalogo della mostra, a cura di Giorgio De Finis. alla Casa dell’Architettura, Insideart edizioni. Nel 2012 per le edizioni “Livello Quattro” pubblica VisualizzAzioni, a cura di Claudio Libero Pisano.
Carlo De Meo
Artista italiano. Ha esordito a metà degli anni ’90 rielaborando oggetti comuni di plastica e gomma in oggetti visionari. Dal 1999 l’interesse si è concentrato sul proprio corpo, prima direttamente coinvolto in performance, in cui l’artista ha indossato protesi di tubi luminosi, poi rappresentato in modo ironico e impietoso in autoritratti scultorei in scala rimpicciolita. (Enciclopedia dell’Arte Zanichelli, Bologna, 2004). Ha esposto in numerosi spazi espositivi in Italia e all’estero tra i quali: Fondazione Volume, Roma - MART, Rovereto - Fondazione Sandretto, Torino - Fondazione IDIS, Napoli - CIAC, Genazzano - Triennale Design Museum, Milano - MACRO, Roma - Cittadella della cultura, Bari - Palazzo della Permanente, Milano - Museo Carandente, Spoleto - Gall. Nazionale di palazzo Spinola, Genova - Fondazione Pistoletto, Biella - Bad Museum, Casandrino - Museo Laboratorio, Città di Castello - Fondazione Blickle, Kraichtal, Germania - Kunstverein, Augsburg, Germania - Kunsthalle, Goppingen, Germania - Die Galerie, Frankfurt, Germania - Museo Benaki, Atene, Grecia - Neue Galerie, Graz, Austria - Dune Studios, New York, USA - Parlamento Europeo, Bruxelles, Belgio - Ambasciata italiana, Jerevan, Armenia - ed è stato attivo promotore culturale attraverso la fondazione di riviste d’arte contemporanea quali APPARECCHIO (1994-96) e ARIA (2011-14).
Rocco Lombardi
Rocco Lombardi è nato a Formia nel 1973. Ha compiuto studi tecnici e, dopo un passato da writer e fumettista, si dedica ora all’illustrazione, concentrando da tempo la sua produzione sui temi cruciali del paesaggio e dei regni della natura. I suoi lavori, eseguiti con tecniche di incisione e stampa artigianali, sono apparsi in numerose pubblicazioni in Italia e all’estero, su copertine di dischi e poster per gruppi della scena indipendente. Tra le sue pubblicazioni Annetta (NPE, 2009); Alberico (Giuda Edizioni, 2009); Campana, con Simone Lucciola (Giuda Edizioni, 2012); FieraNera (BluGallery, 2014); L’argine, con Marina Girardi (BeccoGiallo, 2016). Vive e lavora nell’Appennino Bolognese, dove nutre ogni giorno il suo sguardo e dove terre, acque e cielo riescono ancora a far breccia nell’anima.
Veronica Neri
Il lavoro di Veronica Neri (Sora, 1995) si dispiega nei temi della ricerca di senso e della caducità dell’esistenza attraverso una contaminazione di linguaggi, prediligendo l’uso di materiali in grado di registrare e mostrare i segni del tempo. La sua ricerca inizia con la sperimentazione pittorica e installativa di fiori in vari stadi di decomposizione (prelevati da rifiuti cimiteriali), e si sviluppa attraverso l’utilizzo di diverse tecniche, tra cui la pratica di seppellire e poi riesumare i supporti facendo agire la terra direttamente su di essi. Conseguenze delle caratteristiche stesse dei media impiegati, le opere, non fissate, mostrano e risentono dei segni del tempo e dell’atmosfera, cangianti sul medio e lungo termine per propria natura; esse stesse non sono che il punto di incontro tra la volontà di chi le crea, il materiale in via di separazione e il supporto prescelto. Nel 2021 vince la XV edizione del Premio Nazionale delle Arti. Tra le sue ultime mostre: Cielo e terra sono margini, Cosmo, Roma, 2023; Vive! Atti di esistenza, Centro Studi Osvaldo Licini, Monte Vidon Corrado (Fm), 2023.
Antonio Palma
Antonio Palma è nato a Noto (SR) il 15 Agosto del 1984, vive tra Gaeta e Roma. Nel 2007 si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, per poi proseguire gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Dopo aver partecipato a mostre collettive in luoghi espositivi e gallerie d'arte a Gaeta, Milano e Roma, ha iniziato dal 2008 a collaborare come illustratore con la casa editrice romana Eura Edizioni. Nel 2009 lavora come disegnatore ed illustratore con la parigina Delcourt Editions per cui realizza tre progetti editoriali, fino al 2014. Dal 2015 iniziano collaborazioni professionali come illustratore con alcune produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, tra cui il documentario "Cinecittà-Babilonia", realizzato da Istituto Luce Cinecittà e diretto da M. Spagnoli e il film Youtopia di Berardo Carboni; con la società romana Light & Color collabora come storyboardista e concept artist. Nel 2016 inizia a lavorare per Glenat Editions ai disegni di un volume a fumetti sulla vita di Alessandro Magno; per lo stesso editore ha realizzato recentemente un altro albo storico di prossima pubblicazione. Dal 2022 è impegnato come illustratore ai disegni di un libro-fumetto sulla vita di Giacomo Matteotti e alla realizzazione di una graphic novel con la francese Les Sculpteurs des bulles.
Daniela Perego
Di origine fiorentina inizia la sua carriera come artista nel 94 e nel ’96 presenterà la sua prima personale alla Galleria Giulia di Roma. Ha iniziato la sua ricerca riflettendo sulla luce e sulla sua capacità d’interazione con i materiali più vari. Presto sono nate le prime proiezioni di diapositive, per approfondire poi con la fotografia, il video, la video-installazione e tornare poi nuovamente alla materia. Ha esposto in gallerie private, spazi pubblici e musei, ha partecipato a festival e biennali in Italia e all’estero. Nel 2018 ha fondato la dreamingvideo.it che si occupa di produzione video. Negli ultimi anni si è cimentata anche nella cura di mostre tra le quali: “Le altre opere” artisti che collezionano artisti che ha coinvolto cinque musei a Roma. Alcuni dei luoghi dove ha esposto sono: National Centre for Contemporary Arts a Mosca, Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, Archivio di Stato a Torino, Palazzo della Permanente a Milano, 60° Festival di Locarno a Locarno, Biennale di fotografia 2006 a Mosca, Festival della fotografia 2011 a Roma, Auditorium di Roma, Museum National Indonesia, Jakart, Castello Colonna a Genazzano, Castello di Rivara a Torino, Pam di Napoli, Macy a NY, MU.SP.A.C L'Aquila, Maxxi Roma, Museo Pecci di Prato, Biennale Argentina 2014, MACRO Roma, GAM di Roma, Museo Carlo Bilotti Roma.
Gino Sabatini Odoardi
Il percorso di Gino Sabatini Odoardi si caratterizza da un marcato interesse verso il pensiero tradizionale, il modo di porsi dell’uomo (e il suo continuo bisogno di conferme) di fronte a l'inconoscibilità del mondo. L’intenzione è quella di insinuare il dubbio, rimettere in discussione la realtà, rompere gli equilibri su cui poggia la nostra cultura scardinando le sicurezze, in un continuo rimando senza risposta. I lavori si situano in bilico tra il sacro e il profano e tra la modularità seriale dell’oggetto e un drappo plastico. “Termoformatura in polistirene” è la definizione tecnica del procedimento sfruttato dall’artista per realizzare gran parte dei suoi lavori, l’appropriazione di tale processo materico lo rende artista unico nel panorama italiano e internazionale. Determinanti nella sua formazione gli incontri con Fabio Mauri (performer nel 1997 in “Che cosa è il fascismo” alla Kunsthalle di Klagenfurt e successivamente assistente) e Jannis Kounellis (allievo al Seminario-Laboratorio nel 1998 a L’Aquila curato da Sergio Risaliti). Tra i vari premi: nel 1999 ha ricevuto da Alfred Pacquement (Centre George Pompidou) “Le prix des Jeunes Createurs” all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel 2023 la Maretti edizioni pubblica un volume a lui dedicato, “Tra le pieghe del dubbio”, a cura di Claudio Libero Pisano e Adriana Polveroni. Partecipa alla LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Arsenale). Dal 2013 è rappresentato dalla galleria Gowen Contemporary di Ginevra. Dal 2017 è docente di Plastica Ornamentale e Tecniche Plastiche Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Donatella Spaziani
Donatella Spaziani è nata a Ceprano (Italia) nel 1970. Si è diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove vive e lavora. La sua ricerca parte dal disegno, utilizzando la pittura, la scultura, la fotografia e l’installazione per creare immagini e luoghi dove indagare la relazione tra lo spazio e il corpo. Il lavoro di Donatella Spaziani costruisce sovrapposizione e alternanza di differenti piani spaziali e mentali.
Nel 2001 ha vinto la borsa di studio per “ART OMI, International Residency “, New York e dal 2003 al 2006 “La Seine” dell’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia, all’interno del progetto Utopia Station di ZERYNTHIA. Nel 2007 e nel 2014 espone presso RAM radioartemobile a Roma in CAMERE III e XX. Nel 2008 ha partecipato alla XIX Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 2010 all’Expo Universale di Shanghai, per le Piazze di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2011 ha esposto all’Italian Artists in New York, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e successivamente a Mosca, al National Centre for Contemporary Arts, con la mostra Arte italiana, a cura di R.A.M radioartemobile. Nel 2013 ha partecipato a Nell’acqua capisco, curata da Claudio Libero Pisano, evento collaterale alla 55esima Biennale di Venezia. Dal 2001 al 2015 ha realizzato mostre personali in spazi pubblici e privati, tra Milano, Torino, Roma, Napoli, Ginevra, Zagabria, Osijek e Strasburgo. Nel 2016 nel Museo Macro di Roma espone con una mostra personale a cura di Costantino D’Orazio e nel 2019 all’Auditorium Parco della Musica di Roma a cura di Anna Cestelli e al Chini Museo di Borgo San Lorenzo (FI) a cura di Alessandro Cocchieri. Dal 2020 è presente a No Man’s Land Foundation, a Loreto Aprutino (PE) con l’installazione permanente sonora “La voce dei Poeti”. Nel 2021 per “There is no place like home”, a cura di G. Benassi, a Roma e a Napoli, per Villa Piromallo”, a cura di Zerynthia, testo di Giuliano Sergio, coinvolge nelle sue installazioni diversi poeti contemporanei legati alle due capitali. È del 2021 la personale “Insieme concertante”,
a cura di R.A.M. radioartemobile, Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen (D). Nel 2022 “Autoscatti”, Visto da qui, Galleria Umberto Di Marino, Napoli.
Strati Collective
Collettivo artistico multidisciplinare nato a Londra nel 2018 che mescola le arti visive con il suono e l’architettura. Nato dalla convergenza di artisti provenienti da ambiti differenti, Strati è una piattaforma artistica in continua evoluzione, alla ricerca costante di nuove formule che mirano alla creazione di ecosistemi artistici site-specific ed immersivi all’interno di ambienti sia naturali che urbani. Roberto Di Ciaccio è un sound artist e sound engineer residente a Londra. È co-fondatore dal 2016 di Ab Uno, progetto di musica elettronica ambient che esplora le intersezioni tra sintesi modulare, field-recording ed arte visiva, con all’attivo lavori su etichette come Dornwald Records, Opal Tapes, Mahorka, Rohs, Transferans. Dal 2018 è anche membro del collettivo artistico Strati. Ivano Pecorini è un compositore e Sound Artist italiano di base a Londra. I suoi lavori spaziano tra la composizione elettroacustica e la sound art, focalizzandosi sulla manipolazione sonora ed il connubio tra Field Recording, suoni sintesi, e strumenti acustici. Ne risultano così opere pregne di esplorazioni e sperimentazioni che creano soundscapes elettronici inaspettati.
Studio Clichè
Studio Clichè è un collettivo di artisti e creativi che, attraverso la ricerca di nuovi stili e tecniche espressive, realizza installazioni video e progetti artistici che vivono nell’intersezione fra le arti musicali, visive e performative. La realizzazione di installazioni immersive e crossmediali, la proposta di paesaggi visivi avvincenti, la produzione legata alle immagini e la sperimentazione tecnologica sono i colori che costellano la produzione di Studio Clichè. Muovendosi tra eventi culturali, istituzionali, televisivi e commerciali, Studio Clichè cura per Altaroma le installazioni video della Fashion Week. In collaborazione con Videocittà e Opera in Roma il collettivo Studio Clichè ha realizzato una performance con una video installazione e un’orchestra di quaranta elementi presso il Guido Reni District e il Teatro Romano di Ostia antica. Hanno collaborato con la Dance Art Faculty di Roma in uno spettacolo di fusione tra danza e arti visive presentato alla rassegna di arte contemporanea Errore Digitale, manifesto delle visioni parallele e hanno contribuito alla creazione di Frank Sent Us, premiato come “Miglior Progetto Audiovisivo Elettrowave 2008”, presentato in tutta Europa e grazie al quale hanno collaborato con Sky (Fox, Cult TV), Listerine, Ceres, Red Bull e Sony Pictures. Sono stati ospiti della sezione musica di Maker Faire Roma con un’installazione nella quale, in collaborazione con musicisti come La Rappresentante di Lista, N.A.I.P e Max Casacci (Subsonica), hanno realizzato performance nelle quali musica, video arte e creatività digitale hanno regalato al pubblico un esempio completo del mondo creato da Studio Clichè, fatto di suono, immagini e ricerca tecnologica.
Wang Yuxiang
Wang Yuxiang è nato nel 1997 ad Anhui in Cina. Le sue opere sono in esposizione permanente in luoghi pubblici e istituzionali. La sua ricerca si concentra sulla fusione della cultura mediterranea con quella orientale d’origine attraverso l’utilizzo di materiali semplici e di un linguaggio visivo apparentemente conciso. Il tempo, la storia, la memoria sono i leitmotiv concettuali che guidano il suo lavoro, l’artista prende le distanze dal luogo dove interviene per analizzare le particolarità, restituendole attraverso architetture visive site-specific. Influenzato dal decostruzionismo, avvia una ricerca e uno studio preliminare sul contesto per intervenire in un secondo momento su di esso. Le tematiche approfondite vertono sulla promozione dell'uguaglianza nell'arte contemporanea, la decostruzione del contesto, la riflessione sulla violenza nascosta e sui diritti nell'estetica e nel paesaggio sociale, l'analisi della fattibilità e delle modalità pratiche di tutela del patrimonio culturale. La sua formazione, iniziata dal luogo di nascita e implementata durante le sue permanenze e i viaggi lunghi, gli permette di combinare la sua ricerca con una considerazione della diversità culturale e del centrismo occidentale nel contesto della globalizzazione.
Gli artisti saranno chiamati a dialogare con il luogo e i suoi abitanti attraverso progetti frutto delle residenze tenute durante l’anno, anch’esse parte integrante del Festival: la chiave è il coinvolgimento e la spontanea adesione da parte di chi abita il territorio, adottando gli artisti e aprendo al pubblico le proprie abitazioni.
La visione di Seminaria è quella di un’arte contemporanea motore di sviluppo economico e sociale, sempre fruibile al di fuori dei luoghi strettamente deputati. In un percorso espositivo di quasi un chilometro, installazioni ambientali, videoproiezioni, murales, sculture e opere interattive animeranno i vicoli, i giardini e le torri dell’antico borgo di Maranola, affacciato sul golfo di Gaeta.
John Cascone, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Rocco Lombardi, Gino Sabatini Odoardi, Donatella Spaziani, sono gli artisti chiamati nuovamente a riflettere sul rapporto tra società e territorio, lungo un percorso che si snoda nel borgo, riscritto anche grazie alle opere permanenti, donate dagli artisti durante le precedenti edizioni, come “Apocrypha” e “I’ll say she is” di Christian Ghisellini, "In nessun luogo poggiare" di Delphine Valli, “Inondazione” di Elena Gubanova & Ivan Govorkov, “Sans Saint Michele” di Nicola Rotiroti, “Maranola città etica” di Già Piacentini e "Accomodati" di Cecilia Viganò.
La collaborazione con le Accademie di Belle Arti, la ricerca e il coinvolgimento degli artisti più giovani tra cui: Amusement, Giulia Apice, Veronica Neri, Wang Yuxiang fa sì che Seminaria diventi un momento di confronto e contaminazione tra le diverse generazioni e ricerche del panorama contemporaneo.
Dopo i difficili momenti dovuti alla pandemia, il Festival torna con rinnovato entusiasmo. Con Seminaria, attraverso il contatto con la comunità, la ricerca di ogni artista si fa esperienza corale e occasione di contaminazione tra la storia, gli abitanti del borgo e tra gli artisti stessi. Un momento per poter ritrovare, grazie all’arte, il contatto con il prossimo, e tornare ad abitare luoghi dimenticati ma colmi di storia, trasformando la tradizione in rigenerazione.
SEMINARIA SOGNINTERRA
L’Associazione Culturale Seminaria Sogninterra nasce a Maranola (LT) nel 2011 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea nella sua funzione sociale, come punto di radicamento nel territorio – di Maranola e oltre – per contribuire a rinnovare le energie positive di creatività e condivisione proprie del luogo. Un gruppo curatoriale che focalizza la sua ricerca sull’arte ambientale e relazionale in dialogo con la periferia, uscendo dai musei e dalle gallerie, per entrare nelle case e nella vita delle persone. SEMINARIA: sono oltre 80 gli artisti coinvolti finora, i quali mettendosi in discussione, attraverso dinamiche di produzione, realizzazione e condivisione diverse da quelle proprie dei luoghi deputati dell’arte, dialogano con il tessuto urbano e sociale di Maranola. Ma soprattutto SEMINARIA sono i professionisti, gli artigiani, i volontari, le mamme e le nonne di Maranola che sostengono l’associazione, adottano gli artisti e aprono a chiunque le proprie case e cucine.
Scheda tecnica:
Seminaria Sogninterra Festival d’Arte Ambientale – VII Edizione
A cura di Marianna Fazzi con Mattia Biagetti
Centro storico di Maranola, Formia (LT)
25 – 26 - 27 agosto 2023
Anteprima: 19 agosto 2023
Passeggiata e mostra fotografica "PINOCCHIO" del Circolo fotografico-culturale "l'altro sguardo" di Formia nel centro storico di Maranola - ore 19,00. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l'Associazione Apte che gestisce il Museo dei Pinocchi in legno di ulivo di Franco Viola.
Inaugurazione: 25 agosto, ore 20.30 - Piazza Ricca
Orari d’apertura: 20.30 – 23.30
Giorni d’apertura: 25 – 26 – 27 agosto 2023
Programma Eventi Piazza Ricca:
25 agosto
- ore 21.30, Elio - Un nuovo richiamo Live
a seguire Sidereus (DJ Set)
26 agosto
- ore 21.30, Giorgio Stammati - George Street Live
a seguire Piero Meglio (DJ Set)
27 agosto
- dalle ore 21.30, Gàfas & Bigote (Tiella Sound)
Ingresso gratuito
Con il patrocinio di
Regione Lazio, Comune di Formia, Comune di Gaeta, Comune di Minturno, Accademia di Belle Arti di Frosinone, Informare CCIAA FR-LT, Consorzio Industriale del Lazio, Parco Regionale dei Monti Aurunci
Con il contributo di
Agresti 1902, AnnaSped, COOP FORMIA, D’Urso Ceramiche, Lombardi Autospurghi, Radio Monte Altino, SlurpDesign, UnipolSAI Gradone
Con la MediaPartnership di
Segno
Con la collaborazione di
Apte, ArtArte, Circolo Fotografico l’altrosguardo, DryHop, Full Of Beans, FuoriQuadro, Maranolanostra, Memorie Urbane, Rifugio Pornito, Teatro Kappao
L'immagine per l'edizione della settima edizione di Seminaria Sogninterra è stata realizzata da Antonio Palma.
Contatti:
Web: https://www.seminariasogninterra.it/
Mail: info@seminariasogninterra.it
Social:
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Press-kit: https://drive.google.com/drive/folders/1a90iV79gDKfDpNfOkYnbJqKCJmDYnDNe
BIOGRAFIA ARTISTI
Amusement
Amusement nasce nel 2019 come un insieme di individui con forte intento generativo nel settore delle arti. Amusement è definibile come un fluido che si plasma in base alle personalità che lo compongono ed è caratterizzato dalla ricerca costante di non mantenere un percorso unico e delineato, ma con l’intento di modularsi nel personale, nelle tecniche e nel concept in base ai progetti proposti. Dalla sua nascita a oggi Amusement è rimasto quiescente, lasciando spazio ai vari componenti di intraprendere diverse strade di formazione e ricerca personale, che nell’agosto del 2022 si sono unite per arrivare alla forma attuale.
Giulia Apice
Giulia Apice è nata a Frosinone il 29 giugno 1997. Nel 2019/2020 laurea di primo livello presso l'Accademia di Belle Arti di Frosinone, corso di Decorazione. Ha studiato con Gianni Dessì, Iginio de Luca, Donatella Spaziani, Gino Sabatini Odoardi, Paolo Canevari. Si è diplomata presso il Liceo Classico. Nel 2023 ha partecipato a SUPERVISIONI a cura di Roberto Bilotti Ruggi D'Aragona, presso Palazzo Costantino, Palermo. Trent’anni di Palazzo Lucarini, a cura di Maurizio Coccia, Mara Predicatori, Ugo Piccioni, presso Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi. Mostra personale diffusa a cura di Alessia Simonetti, Via dei Coronari, Roma. Cielo e Terra sono margini a cura di Mattia Biagetti, presso Cosmo Trastevere, Roma. Artificial Behaviours, presso Accademia di belle arti di Wraclow. Spazio forma punto e a Capo, a cura di Davide Silvioli, presso Museo di Arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado, Contemporary Cluster, Roma. Progetto Accade, a cura di Gianni Dessì e Donatella Spaziani, presso La Nuova Pesa, Roma.
Sara Bernabucci
Nel 2007 Sara Bernabucci si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Selezionata per la residenza Manifattu in situ continua la sua formazione con l’artista Hidetoshi Nagasawa. Nel 2008 vince il bando Muvin up con il progetto Empty city\mutant place realizzando il primo importante lavoro site-specific One hundread flowers alla periferia di Pechino. Il suo lavoro cresce e si sviluppa soprattutto all’estero grazie a borse di studio e progetti internazionali tra Pechino (ArtChannelGallery), Rabat (Fondazione Karim Bennani), Berlino.
John Cascone
John Cascone, nasce a Cheltenham (UK) nel 1976. Artista visivo e sonoro, in questi anni si è dedicato a esperimenti di esplorazione-riscrittura del reale con comunità locali, online, periferiche, condominiali, domestiche, radiofoniche, cinefile e sedicenti sette, sviluppando pratiche di fuori tempo e fuori luogo; tentativi di evasione dal linguaggio; auto-sabotaggi drammaturgici; studi sull’analfabetismo architettonico; interventi urbani come narrazioni abusive; anarchismo metodologico applicato agli immaginari. Si prefigge di riscoprire ed espandere le infinite possibilità di senso presenti nel reale. Vive e lavora a Roma.
Veronica Cruciani
Veronica Cruciani, regista, attrice, artista visiva e counselor, si è diplomata alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 1998. Costruisce politiche culturali e iniziative rivolte alla cittadinanza. Crede in un teatro popolare d’arte. Alterna testi di drammaturgia contemporanea italiana e straniera, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, allo studio di classici rivisitati. Collabora con i principali teatri italiani. Con i suoi spettacoli teatrali ha vinto numerosi premi della critica teatrale. Nel 2003 interpreta e dirige il monologo “Le nozze di Antigone” scritto per lei da Ascanio Celestini. Finalista ai premi Ubu come migliore attrice under 35. Testo segnalato al Premio Riccione per il Teatro 2002 e vincitore premio Oddone Cappellino 2003 al Festival delle Colline Torinesi. Nel 2008 con “Il Ritorno” di Sergio Pierattini, di cui è regista, produttrice e ideatrice del progetto vince il Premio della Critica per il miglior testo italiano 2007/2008 e arriva finalista ai Premi Ubu come migliore novità italiana 2008. Nel 2009 vince il premio Cavalierato Giovanile miglior talenti under 35 della regione Lazio. Nel 2011 produce e dirige “La palestra” di Giorgio Scianna. Nel 2012 vince il Premio Hystrio-Anct dell’Associazione nazionale dei critici italiani per il suo percorso artistico con la motivazione «per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso, con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo». Nel 2022 vince il premio Hystrio alla regia con la motivazione “Per la qualità con cui intende e pratica quotidianamente il teatro, dunque, e per la coerenza politica e intellettuale che la contraddistingue, e per l’indipendenza culturale e creativa che dimostra ogni volta”. Dal 2013 al 2019 è stata direttrice artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo del Comune di Roma.
Alessandro Cocchia
Napoli, 1972. Studia design e comunicazione visiva. Inizia la carriera come graphic designer e illustratore. Oggi è un artista e direttore creativo di Questionmark srl. Si avvicina all’arte studiando la storia della grafica e delle forme di comunicazione visiva. Nel 2001 collabora come artista con la Swatch realizzando un modello in collezione mondiale. Nel 2023 vince il compasso d’oro per il progetto di identità visiva della Soprintendenza Archeologica di Pompei. Negli anni successivi vince vari premi internazionali nel settore del design e della comunicazione. Nel 2000 fonda il progetto PURP, un “brand” che fa del merchandising degli oggetti d’arte. Dal 2008 esplora e sviluppa nuove forme di street marketing incentrate sull’arte e nascono i progetti Liotru d’autore nelle piazze di Catania; Art&More by GLO, il più grande murales su manto stradale (4.000 metri quadri) mai realizzato in Italia, ricoprendo il lungomare di Napoli per 300 metri di lunghezza; Muraria-il linguaggio-, per la manifestazione Maggio dei Monumenti, un murales in piano di 400 metri quadri che vanta di essere la prima opera d’arte monitorata dai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea.
Iginio De Luca
Nato a Formia (LT) il 21 agosto 1966. Diplomato in Pittura nel 1989 all’Accademia di Belle Arti di Roma, Insegna Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. È un artista poliedrico e un musicista. Negli ultimi anni la sua poetica si è concentrata soprattutto sulla produzione di video, di immagini fotografiche, installazioni sonore ma anche di quelli che lui definisce blitz. Considerandoli a cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie azioni a volte sorvolando, altre proiettando e scappando, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo e impatto visivo. Ibridando etica ed estetica, tecnologia e azioni comportamentali, Iginio reclama l’interazione con l’ambiente e il pubblico, denunciando, tra ironia e impegno, la crisi di valori di questo nostro tempo. Nel 2021 è inserito nel libro “All Boom Arte”, 10 anni di Albumarte, edizioni Quodilibet. A cura di Cristina Dinello Cobianchi. Nel 2021 è inserito nel libro “Avanti e Indietro” di Raffaele Gavarro, edizioni Maretti. Nel 2021 partecipa al progetto ideato e curato da Raffaella Frascarelli (Nomas Foundation) e da Sabrina Vedovotto “Roma città aperta”. Nel 2020 vince il bando Cantica21, Italian Contemporary Art Everywhere, indetto dal Ministero dei Beni Culturali (Mibact). Nel 2019 per la Mincione Editions pubblica il libro Blitz, a cura di Claudio Libero Pisano. Nel 2018 è invitato a I Martedì Critici, Accademia di Belle Arti di Roma, a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti. Nel 2016 pubblica Expatrie, catalogo della mostra, a cura di Giorgio De Finis. alla Casa dell’Architettura, Insideart edizioni. Nel 2012 per le edizioni “Livello Quattro” pubblica VisualizzAzioni, a cura di Claudio Libero Pisano.
Carlo De Meo
Artista italiano. Ha esordito a metà degli anni ’90 rielaborando oggetti comuni di plastica e gomma in oggetti visionari. Dal 1999 l’interesse si è concentrato sul proprio corpo, prima direttamente coinvolto in performance, in cui l’artista ha indossato protesi di tubi luminosi, poi rappresentato in modo ironico e impietoso in autoritratti scultorei in scala rimpicciolita. (Enciclopedia dell’Arte Zanichelli, Bologna, 2004). Ha esposto in numerosi spazi espositivi in Italia e all’estero tra i quali: Fondazione Volume, Roma - MART, Rovereto - Fondazione Sandretto, Torino - Fondazione IDIS, Napoli - CIAC, Genazzano - Triennale Design Museum, Milano - MACRO, Roma - Cittadella della cultura, Bari - Palazzo della Permanente, Milano - Museo Carandente, Spoleto - Gall. Nazionale di palazzo Spinola, Genova - Fondazione Pistoletto, Biella - Bad Museum, Casandrino - Museo Laboratorio, Città di Castello - Fondazione Blickle, Kraichtal, Germania - Kunstverein, Augsburg, Germania - Kunsthalle, Goppingen, Germania - Die Galerie, Frankfurt, Germania - Museo Benaki, Atene, Grecia - Neue Galerie, Graz, Austria - Dune Studios, New York, USA - Parlamento Europeo, Bruxelles, Belgio - Ambasciata italiana, Jerevan, Armenia - ed è stato attivo promotore culturale attraverso la fondazione di riviste d’arte contemporanea quali APPARECCHIO (1994-96) e ARIA (2011-14).
Rocco Lombardi
Rocco Lombardi è nato a Formia nel 1973. Ha compiuto studi tecnici e, dopo un passato da writer e fumettista, si dedica ora all’illustrazione, concentrando da tempo la sua produzione sui temi cruciali del paesaggio e dei regni della natura. I suoi lavori, eseguiti con tecniche di incisione e stampa artigianali, sono apparsi in numerose pubblicazioni in Italia e all’estero, su copertine di dischi e poster per gruppi della scena indipendente. Tra le sue pubblicazioni Annetta (NPE, 2009); Alberico (Giuda Edizioni, 2009); Campana, con Simone Lucciola (Giuda Edizioni, 2012); FieraNera (BluGallery, 2014); L’argine, con Marina Girardi (BeccoGiallo, 2016). Vive e lavora nell’Appennino Bolognese, dove nutre ogni giorno il suo sguardo e dove terre, acque e cielo riescono ancora a far breccia nell’anima.
Veronica Neri
Il lavoro di Veronica Neri (Sora, 1995) si dispiega nei temi della ricerca di senso e della caducità dell’esistenza attraverso una contaminazione di linguaggi, prediligendo l’uso di materiali in grado di registrare e mostrare i segni del tempo. La sua ricerca inizia con la sperimentazione pittorica e installativa di fiori in vari stadi di decomposizione (prelevati da rifiuti cimiteriali), e si sviluppa attraverso l’utilizzo di diverse tecniche, tra cui la pratica di seppellire e poi riesumare i supporti facendo agire la terra direttamente su di essi. Conseguenze delle caratteristiche stesse dei media impiegati, le opere, non fissate, mostrano e risentono dei segni del tempo e dell’atmosfera, cangianti sul medio e lungo termine per propria natura; esse stesse non sono che il punto di incontro tra la volontà di chi le crea, il materiale in via di separazione e il supporto prescelto. Nel 2021 vince la XV edizione del Premio Nazionale delle Arti. Tra le sue ultime mostre: Cielo e terra sono margini, Cosmo, Roma, 2023; Vive! Atti di esistenza, Centro Studi Osvaldo Licini, Monte Vidon Corrado (Fm), 2023.
Antonio Palma
Antonio Palma è nato a Noto (SR) il 15 Agosto del 1984, vive tra Gaeta e Roma. Nel 2007 si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, per poi proseguire gli studi all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Dopo aver partecipato a mostre collettive in luoghi espositivi e gallerie d'arte a Gaeta, Milano e Roma, ha iniziato dal 2008 a collaborare come illustratore con la casa editrice romana Eura Edizioni. Nel 2009 lavora come disegnatore ed illustratore con la parigina Delcourt Editions per cui realizza tre progetti editoriali, fino al 2014. Dal 2015 iniziano collaborazioni professionali come illustratore con alcune produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, tra cui il documentario "Cinecittà-Babilonia", realizzato da Istituto Luce Cinecittà e diretto da M. Spagnoli e il film Youtopia di Berardo Carboni; con la società romana Light & Color collabora come storyboardista e concept artist. Nel 2016 inizia a lavorare per Glenat Editions ai disegni di un volume a fumetti sulla vita di Alessandro Magno; per lo stesso editore ha realizzato recentemente un altro albo storico di prossima pubblicazione. Dal 2022 è impegnato come illustratore ai disegni di un libro-fumetto sulla vita di Giacomo Matteotti e alla realizzazione di una graphic novel con la francese Les Sculpteurs des bulles.
Daniela Perego
Di origine fiorentina inizia la sua carriera come artista nel 94 e nel ’96 presenterà la sua prima personale alla Galleria Giulia di Roma. Ha iniziato la sua ricerca riflettendo sulla luce e sulla sua capacità d’interazione con i materiali più vari. Presto sono nate le prime proiezioni di diapositive, per approfondire poi con la fotografia, il video, la video-installazione e tornare poi nuovamente alla materia. Ha esposto in gallerie private, spazi pubblici e musei, ha partecipato a festival e biennali in Italia e all’estero. Nel 2018 ha fondato la dreamingvideo.it che si occupa di produzione video. Negli ultimi anni si è cimentata anche nella cura di mostre tra le quali: “Le altre opere” artisti che collezionano artisti che ha coinvolto cinque musei a Roma. Alcuni dei luoghi dove ha esposto sono: National Centre for Contemporary Arts a Mosca, Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, Archivio di Stato a Torino, Palazzo della Permanente a Milano, 60° Festival di Locarno a Locarno, Biennale di fotografia 2006 a Mosca, Festival della fotografia 2011 a Roma, Auditorium di Roma, Museum National Indonesia, Jakart, Castello Colonna a Genazzano, Castello di Rivara a Torino, Pam di Napoli, Macy a NY, MU.SP.A.C L'Aquila, Maxxi Roma, Museo Pecci di Prato, Biennale Argentina 2014, MACRO Roma, GAM di Roma, Museo Carlo Bilotti Roma.
Gino Sabatini Odoardi
Il percorso di Gino Sabatini Odoardi si caratterizza da un marcato interesse verso il pensiero tradizionale, il modo di porsi dell’uomo (e il suo continuo bisogno di conferme) di fronte a l'inconoscibilità del mondo. L’intenzione è quella di insinuare il dubbio, rimettere in discussione la realtà, rompere gli equilibri su cui poggia la nostra cultura scardinando le sicurezze, in un continuo rimando senza risposta. I lavori si situano in bilico tra il sacro e il profano e tra la modularità seriale dell’oggetto e un drappo plastico. “Termoformatura in polistirene” è la definizione tecnica del procedimento sfruttato dall’artista per realizzare gran parte dei suoi lavori, l’appropriazione di tale processo materico lo rende artista unico nel panorama italiano e internazionale. Determinanti nella sua formazione gli incontri con Fabio Mauri (performer nel 1997 in “Che cosa è il fascismo” alla Kunsthalle di Klagenfurt e successivamente assistente) e Jannis Kounellis (allievo al Seminario-Laboratorio nel 1998 a L’Aquila curato da Sergio Risaliti). Tra i vari premi: nel 1999 ha ricevuto da Alfred Pacquement (Centre George Pompidou) “Le prix des Jeunes Createurs” all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel 2023 la Maretti edizioni pubblica un volume a lui dedicato, “Tra le pieghe del dubbio”, a cura di Claudio Libero Pisano e Adriana Polveroni. Partecipa alla LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Arsenale). Dal 2013 è rappresentato dalla galleria Gowen Contemporary di Ginevra. Dal 2017 è docente di Plastica Ornamentale e Tecniche Plastiche Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Donatella Spaziani
Donatella Spaziani è nata a Ceprano (Italia) nel 1970. Si è diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove vive e lavora. La sua ricerca parte dal disegno, utilizzando la pittura, la scultura, la fotografia e l’installazione per creare immagini e luoghi dove indagare la relazione tra lo spazio e il corpo. Il lavoro di Donatella Spaziani costruisce sovrapposizione e alternanza di differenti piani spaziali e mentali.
Nel 2001 ha vinto la borsa di studio per “ART OMI, International Residency “, New York e dal 2003 al 2006 “La Seine” dell’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia, all’interno del progetto Utopia Station di ZERYNTHIA. Nel 2007 e nel 2014 espone presso RAM radioartemobile a Roma in CAMERE III e XX. Nel 2008 ha partecipato alla XIX Quadriennale a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel 2010 all’Expo Universale di Shanghai, per le Piazze di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2011 ha esposto all’Italian Artists in New York, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e successivamente a Mosca, al National Centre for Contemporary Arts, con la mostra Arte italiana, a cura di R.A.M radioartemobile. Nel 2013 ha partecipato a Nell’acqua capisco, curata da Claudio Libero Pisano, evento collaterale alla 55esima Biennale di Venezia. Dal 2001 al 2015 ha realizzato mostre personali in spazi pubblici e privati, tra Milano, Torino, Roma, Napoli, Ginevra, Zagabria, Osijek e Strasburgo. Nel 2016 nel Museo Macro di Roma espone con una mostra personale a cura di Costantino D’Orazio e nel 2019 all’Auditorium Parco della Musica di Roma a cura di Anna Cestelli e al Chini Museo di Borgo San Lorenzo (FI) a cura di Alessandro Cocchieri. Dal 2020 è presente a No Man’s Land Foundation, a Loreto Aprutino (PE) con l’installazione permanente sonora “La voce dei Poeti”. Nel 2021 per “There is no place like home”, a cura di G. Benassi, a Roma e a Napoli, per Villa Piromallo”, a cura di Zerynthia, testo di Giuliano Sergio, coinvolge nelle sue installazioni diversi poeti contemporanei legati alle due capitali. È del 2021 la personale “Insieme concertante”,
a cura di R.A.M. radioartemobile, Istituto Italiano di Cultura, Copenaghen (D). Nel 2022 “Autoscatti”, Visto da qui, Galleria Umberto Di Marino, Napoli.
Strati Collective
Collettivo artistico multidisciplinare nato a Londra nel 2018 che mescola le arti visive con il suono e l’architettura. Nato dalla convergenza di artisti provenienti da ambiti differenti, Strati è una piattaforma artistica in continua evoluzione, alla ricerca costante di nuove formule che mirano alla creazione di ecosistemi artistici site-specific ed immersivi all’interno di ambienti sia naturali che urbani. Roberto Di Ciaccio è un sound artist e sound engineer residente a Londra. È co-fondatore dal 2016 di Ab Uno, progetto di musica elettronica ambient che esplora le intersezioni tra sintesi modulare, field-recording ed arte visiva, con all’attivo lavori su etichette come Dornwald Records, Opal Tapes, Mahorka, Rohs, Transferans. Dal 2018 è anche membro del collettivo artistico Strati. Ivano Pecorini è un compositore e Sound Artist italiano di base a Londra. I suoi lavori spaziano tra la composizione elettroacustica e la sound art, focalizzandosi sulla manipolazione sonora ed il connubio tra Field Recording, suoni sintesi, e strumenti acustici. Ne risultano così opere pregne di esplorazioni e sperimentazioni che creano soundscapes elettronici inaspettati.
Studio Clichè
Studio Clichè è un collettivo di artisti e creativi che, attraverso la ricerca di nuovi stili e tecniche espressive, realizza installazioni video e progetti artistici che vivono nell’intersezione fra le arti musicali, visive e performative. La realizzazione di installazioni immersive e crossmediali, la proposta di paesaggi visivi avvincenti, la produzione legata alle immagini e la sperimentazione tecnologica sono i colori che costellano la produzione di Studio Clichè. Muovendosi tra eventi culturali, istituzionali, televisivi e commerciali, Studio Clichè cura per Altaroma le installazioni video della Fashion Week. In collaborazione con Videocittà e Opera in Roma il collettivo Studio Clichè ha realizzato una performance con una video installazione e un’orchestra di quaranta elementi presso il Guido Reni District e il Teatro Romano di Ostia antica. Hanno collaborato con la Dance Art Faculty di Roma in uno spettacolo di fusione tra danza e arti visive presentato alla rassegna di arte contemporanea Errore Digitale, manifesto delle visioni parallele e hanno contribuito alla creazione di Frank Sent Us, premiato come “Miglior Progetto Audiovisivo Elettrowave 2008”, presentato in tutta Europa e grazie al quale hanno collaborato con Sky (Fox, Cult TV), Listerine, Ceres, Red Bull e Sony Pictures. Sono stati ospiti della sezione musica di Maker Faire Roma con un’installazione nella quale, in collaborazione con musicisti come La Rappresentante di Lista, N.A.I.P e Max Casacci (Subsonica), hanno realizzato performance nelle quali musica, video arte e creatività digitale hanno regalato al pubblico un esempio completo del mondo creato da Studio Clichè, fatto di suono, immagini e ricerca tecnologica.
Wang Yuxiang
Wang Yuxiang è nato nel 1997 ad Anhui in Cina. Le sue opere sono in esposizione permanente in luoghi pubblici e istituzionali. La sua ricerca si concentra sulla fusione della cultura mediterranea con quella orientale d’origine attraverso l’utilizzo di materiali semplici e di un linguaggio visivo apparentemente conciso. Il tempo, la storia, la memoria sono i leitmotiv concettuali che guidano il suo lavoro, l’artista prende le distanze dal luogo dove interviene per analizzare le particolarità, restituendole attraverso architetture visive site-specific. Influenzato dal decostruzionismo, avvia una ricerca e uno studio preliminare sul contesto per intervenire in un secondo momento su di esso. Le tematiche approfondite vertono sulla promozione dell'uguaglianza nell'arte contemporanea, la decostruzione del contesto, la riflessione sulla violenza nascosta e sui diritti nell'estetica e nel paesaggio sociale, l'analisi della fattibilità e delle modalità pratiche di tutela del patrimonio culturale. La sua formazione, iniziata dal luogo di nascita e implementata durante le sue permanenze e i viaggi lunghi, gli permette di combinare la sua ricerca con una considerazione della diversità culturale e del centrismo occidentale nel contesto della globalizzazione.
25
agosto 2023
Festival Biennale di Arte Ambientale Seminaria Sogninterra
Dal 25 al 27 agosto 2023
arte contemporanea
Location
SEMINARIA SOGNINTERRA
Formia, piazza Maggiore, 40, (Latina)
Formia, piazza Maggiore, 40, (Latina)
Orario di apertura
Dalle ore 20.30 alle ore 23.30
Vernissage
25 Agosto 2023, Dalle ore 20.30, Piazza Ricca