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Festival delle culture resistenti
Dal primo al 3 ottobre a Cagliari la nona edizione del Karel Music Expo.
Tra i protagonisti Blaine L. Reininger e Hans-Joachim Roedelius.
Musica ma anche cinema, degustazioni e azioni ecosostenibili
nel cartellone del “festival delle culture resistenti”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Karel Music Expo
festival delle culture resistenti
nona edizione
"Giallo"
Cagliari, Quartiere Castello, 1 > 2 > 3 ottobre 2015
Comunicato stampa
Dal primo al 3 ottobre a Cagliari la nona edizione del Karel Music Expo.
Tra i protagonisti Blaine L. Reininger e Hans-Joachim Roedelius.
Musica ma anche cinema, degustazioni e azioni ecosostenibili
nel cartellone del "festival delle culture resistenti".
*
Immancabile appuntamento d'inizio autunno a Cagliari con il Karel Music Expo: da giovedì 1 a sabato 3 ottobre, il "festival delle culture resistenti" ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, celebra la sua edizione numero nove. Un'edizione che, sotto il titolo "Giallo", completa la tetralogia sui colori portata avanti nelle precedenti.
Il campo d'azione è, come sempre, lo storico quartiere di Castello, con epicentro al Teatro Civico in via De Candia, sede abituale dei concerti del festival, ma con appuntamenti anche nello storico Palazzo Siotto e al Piccolo Teatro Santa Croce.
Tiene banco la musica, naturalmente, con ventuno proposte, tra gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, dal cantautorato moderno all'indie-rock, dal pop all'elettronica. La scena nazionale è rappresentata da Dimartino, Colapesce, Appino, Giuliano Dottori, Sebastiano De Gennaro, i Drink To Me, Populous, Enrico Cipollini, mentre giocano in casa i sardi Pussy Stomp, Beeside, Franksy Natra, Herbert Stencil e Pasquale Demis Posadinu. Dal Regno Unito arrivano Ayala, i Clinic, Lail Arad e Jim Kroft, dagli Stati Uniti Bob Log III, da Malta i nosnow/noalps. Spiccano nel cartellone due nomi storici del calibro di Blaine L. Reininger, fondatore e co-leader dei Tuxedomoon, di scena a Cagliari con Georgio Valentino, e Hans-Joachim Roedelius, tra i pionieri della musica elettronica, affiancato sul palco del festival da Stefan Schneider.
Musica, ma anche cinema, quest'anno al Karel Music Expo (di cui è previsto anche un prolungamento invernale), con una rassegna di cortometraggi di fiction e animazione; e, ancora, degustazioni e azioni ecosostenibili.
Un programma ampio e variegato, dunque, allestito grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Assessorato del Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, con la collaborazione di Ajò in Pullman, Sustainable Happiness, Mazzamurru, Cagliari Città Ciclabile, Le officine, Fondazione Siotto, Buena Vista Apartments/Tecnologia e Turismo, Liquoreria Collu, Balcony TV, Sonicbids, Network Europe, Cagliari Pad, Audiocoop, New Way Sardinia, Charter Bike, Daniela Lucato, Cagliari App, Unica Radio, Skepto Film Festival, Su Scannu, Sardex, Antica Torre B&B, Agriturismo Sa Figu Morisca, agriturismo Riu sa Murta, agriturismo Su Leunaxiu, Antica Residenza Marina B&B. Il nono Karel Music Expo fa parte di 10 nodi - I festival d'autunno a Cagliari.
· Il concept del festival
"L'edizione del 2015 del Karel Music Expo chiude la tetralogia dei colori presenti nella Ruota della Medicina della nazione Lakota, oggetto simbolo dell'unità attraverso la diversità, in cui bianco, nero, rosso e giallo rappresentano la molteplicità delle esperienze umane attraverso un percorso secolare", spiega il direttore artistico del festival, Davide Catinari. "Il mondo emotivo che riconduce alle differenti declinazioni del colore giallo è caratterizzato da visioni apparentemente ossimoriche - che a seconda della latitudine possono indicare pazzia o regalità, sole o pericolo - e decodifica una molteplicità di sentimenti umani, quasi come se accomunasse le diversità attraverso la sua tensione cromatica che lo rende uno dei colori primari. In questo senso il giallo vive nelle radici del nostro pensiero come rappresentazione del collegamento fra calore e luce, l'origine stessa della vita".
· Il cartellone musicale
La formula delle serate al Teatro Civico di Castello è quella consueta, con i diversi concerti ad avvicendarsi, alternativamente, sui due palchi: il "main stage" e il più raccolto "acoustic stage". Inaugura la serie di esibizioni sul palco principale, giovedì 1 alle 21, il cantautore siciliano Dimartino (voce, basso, chitarra) accompagnato da Angelo Trabace (pianoforte, sinth, cori). Lo scorso aprile Dimartino ha firmato "Un paese ci vuole", un disco nato nell'entroterra della sua isola, che trasuda sicilianità, poetico, elegante e ricco di suggestioni.
Il compito di "battezzare" il palco "acustico" spetterà invece ad Ayala, cantante e songwriter di base a Londra (e in arrivo al Karel Music Expo attraverso la piattaforma Sonicbids) che si appresta a debuttare su album il 28 di questo mese di settembre. Trainato dal singolo "Never give up", il disco dell'anglo-irlandese si annuncia all'insegna di un sound pop con influenze folk, blues e rootsy, condite di elettronica e più esotici sapori messicani e latini.
Spazio quindi (nuovamente sul palco centrale) a un altro artista siciliano, Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo), anche lui reduce da un recente parto discografico, "Egomostro", il suo secondo album, uscito a febbraio. È invece dello scorso giugno "La distanza", l'atteso romanzo grafico realizzato a quattro mani con Alessandro Baronciani, che con i suoi disegni dal vivo interagirà con Colapesce (voce, chitarra, effetti) in questo impegno cagliaritano.
Musicista e film maker di talento, nato in Scozia e trasferitosi a Berlino,Jim Kroft è il protagonista del penultimo set. La sua musica combina radici "old fashioned" con una sensibilità moderna, restituendo all'ascoltatore la passione e l'impegno del suo autore. Recentemente ha pubblicato due EP, "Journeys #1" e "Journeys #2", che fanno parte di un parallelo progetto video che testimonia i suoi viaggi, l'esplorazione del mondo da parte di un uomo, una chitarra e una videocamera, che lo hanno portato in Cina, Russia e Africa orientale.
Chiude la prima serata sul palco centrale Appino, frontman e autore degli Zen Circus, una delle band rock più importanti e influenti della penisola. Uscito a fine maggio, "Grande raccordo animale" è il suo secondo album solista, dopo il fortunato "Il testamento", del 2012, che ha raccolto grande successo di pubblico e critica (Targa Tenco come miglior opera prima). Con Appino (voce e chitarra) sul palco del Karel Music Expo, Francesco Pellegrini (chitarra).
Venerdì 2 la serata musicale prende il via alle 20 con un doppio set al Piccolo Teatro Santa Croce, protagonisti due artisti sardi. Apre Beeside (nome d'arte di Federico Pazzona), chitarra e voce per un progetto musicale che affonda le radici nel cantautorato di matrice britannica per tracciare percorsi e connessioni fra tradizioni e stili differenti, riportando all'interno di una dimensione intima e personale una summa di emozioni e sonorità, distillate in una forma-canzone intensa e diretta.
Spazio poi a Franksy Natra, al secolo Stefano Podda, chitarrista, polistrumentista e cantautore di Carbonia, già membro fondatore di una band di caratura nazionale, i Plasma Expander. È durante la sua permanenza a Londra, dal 2006 al 2011, che forma la folk band Takoma e prende piede l'alter ego Franksy Natra: un progetto nato dall'esigenza di omaggiare la musica americana nelle sue espressioni più intime, immediate e cantautorali, che sta per esser consegnato alle tracce di un Ep previsto in uscita in autunno.
Alle 21 si accendono i riflettori al Teatro Civico di Castello per una nuova serie di cinque performance a rotazione sui due palchi dello spazio in via De Candia. Si comincia con il djset di Populous, al secolo Andrea Mangia, musicista e producer salentino con diversi dischi all'attivo (il più recente, "Night safari", è del settembre 2014). Autore di jingle televisivi e colonne sonore cinematografiche, sound-designer per il web, musei e sfilate di moda, nel 2010 ha vinto il "Premio 2061 - La musica elettronica italiana del futuro".
Altri suoni e atmosfere nello spazio dell'"acoustic stage" con Giuliano Dottori, (chitarra e voce), chitarrista e produttore dal curriculum denso di collaborazioni, che ha esordito nel 2007 come cantautore. Tra l'anno scorso e questo 2015 ha realizzato due album, "L'arte della guerra – vol. 1" e "L'arte della guerra – vol. 2" perfettamente complementari, anche dal punto di vista dei testi, ma molto diversi tra loro. È soprattutto dal punto di vista musicale che il secondo introduce novità nel repertorio di Giuliano Dottori, qui impegnato a scrivere per la prima volta le canzoni sulla chitarra classica, strumento che lo ha portato a introdurre già in partenza sfumature diverse, a volte afrocubane, a volte balcaniche, a volte folk.
Poi sul palco centrale sale uno degli ospiti più attesi di questa edizione del Karel Music Expo, Blaine L. Reininger, violinista, polistrumentista, cantante, compositore, scrittore, performer, fondatore e co-leader della leggendaria band californiana dei Tuxedomoon. Di cultura cosmopolita, ha vissuto in Belgio e adesso ad Atene, mantenendo però le proprie radici in Colorado (dove è nato) e in California (dove, a San Francisco, ha iniziato la sua carriera artistica). Adesso propone un live insieme a Georgio Valentino, cantante, chitarrista, compositore e performer, proveniente dalla Florida e trapiantato anche lui in Belgio. Nel tour europeo in atto da alcuni mesi, e che il 2 ottobre fa tappa a Cagliari, i due propongono in concerto un percorso attraverso le loro carriere e un approccio globale nei confronti della musica, senza limiti di stile. È ancora new-wave, post-punk, avant-garde, ma la si potrebbe anche chiamare più semplicemente "canzone d'autore d'ispirazione rock". Nel repertorio quindi troviamo i brani dei vari lavori di Blaine e di Georgio e molte canzoni dei Tuxedomoon.
Sul palco acustico è quindi la volta di Sebastiano De Gennaro, multi-percussionista e rumorista dal ricco e variegato curriculum di esperienze sia nel campo della musica "colta" che "popular". È di quest'anno "All My Robots", il suo terzo disco da solista e primo lavoro composto da brani originali: dodici composizioni per pianoforte, percussioni intonate ed elettronica allineate a quattro coordinate musicali: musica contemporanea, mathmetal, elettronica e cartoon sound.
L'ultimo set della serata porta al centro dei riflettori un altro grande protagonista del festival, Hans-Joachim Roedelius, pioniere dell'elettronica, cofondatore di band seminali come Cluster e Harmonia di cui ha condiviso le fortune con Michael Rother e Dieter Moebius (scomparso lo scorso luglio), producendo album come "Zuckerzeit" (1974) e "Deluxe" (1975), considerati modelli per l'elettronica di oggi, e collaborato con il grande Brian Eno in vari dischi alla fine degli anni Settanta. Roedelius (che il prossimo 26 ottobre compirà ottantun anni) ha cominciato a registrare album solisti nel 1978 e già nel suo secondo L.p., "Jardin au Fou", del 1979, esplorava l'interazione tra pianoforte ed elettronica che è anche il nucleo di "Stunden", il primo disco (del 2011) con Stefan Schneider, uno dei fondatori di Kreidler (1994-99) e membro del trio To Rococo Rot, che lo affianca pure nel successivo album, "Tiden" (del 2013) così come in questa data cagliaritana per il Karel Music Expo.
Ben nove, diverse proposte animano sabato 3 la terza e ultima serata del festival, che prende di nuovo le mosse (alle 20) dal Teatro Santa Croce con due artisti sardi. Il primo è Herbert Stencil, nome d'arte del sassarese Francesco Frau (classe 1977), cantautore psycho-beat, come si definisce lui stesso, che ha abituato il suo pubblico ad eccentriche esibizioni accompagnato soltanto dalla sua chitarra acustica. Di recente ha dato alla luce il suo primo album, "I Gelati alla moda", registrato insieme alla sua band, i Debosciati: quattordici canzoni che spaziano tra diverse sfumature di rock raccontando tanto dell'autore con le sue ossessioni e perversioni, quanto di un mondo in decadenza critica. È invece nativo di Nulvi Pasquale Demis Posadinu, anche lui all'esordio discografico a suo nome, lo scorso inverno per l'etichetta sarda Desvelos. Dieci tracce di musica, parole e vita, che affondano le radici nella storia di un artista, da oltre dieci anni voce e autore della band Primochef del Cosmo, tornato ad essere solista.
Alle 20,50 salgono per primi sul palco centrale del Teatro Civico di Castello i nosnow/noalps, ovvero Alex Taylor-Helleur (tromba), Nick Morales (voce, chitarra), Sarah Snow (voce, tastiere), Leona Farrugia (voce, tastiere), Bertram Cachia (basso) e Benji Cachia (batteria). La band maltese, invitata al KME tramite il circuito Network Europe, inizia il suo cammino nei primi mesi del 2007 con il suo indie rock condito con un sound punk, reggae e ska. Un cammino che la porterà presto a registrare il primo Ep (nel 2oo8) e poi il debut album "Romantikpolitik" (2010), e a esibirsi in giro per l'Europa. Nel 2014 i nosnow/noalps hanno pubblicato il loro terzo album, "Go Go Go Go".
La chitarra e la voce di Enrico Cipollini aprono invece il trittico di set sull'acoustic stage. Il chitarrista e cantautore da Ferrara (anche lui, come Ayala, al Karel Music Expo grazie a Sonicbids), recentemente ha registrato un EP intitolato "Songs from the Shelter" come progetto solista acustico. La sua musica è principalmente radicata in folk blues e country.
Sul mainstage è poi la volta dei Drink To Me, ovvero Marco Bianchi (voce, sampler, synth), Pierre Chindemi (synth, sampler), Francesco Serasso (batteria, basso, noises) e Roberto Grosso Sategna (drumpad, sampler, basso). La band di Ivrea è balzata alla ribalta nel 2012 con "S", il fortunatissimo album considerato da molti tra i più importanti della scena indie usciti dal nostro paese in questi ultimi anni. È invece dello scorso autunno il nuovo disco, "Bright White Light", dieci brani lungo traiettorie imprevedibili dove le melodie si annullano spesso per dare vita a una forma canzone più cinematica, figlia del krautrock e della techno.
Pussy Stomp, seconda proposta sul palco acustico, è il progetto formato da Mauro "Vanvera" Vacca (basso, voce) e Roberta "Skip" Etzi (chitarra), duo sardo dal sound sbrigliato ma rigoroso. Pur restando all'interno della tradizionale forma canzone, i loro brani schivano la soluzione facile: la voce profonda si scontra con la frenesia acida della chitarra, basso e drum machine dipingono lo scenario essenziale. Diverse le influenze musicali del duo: il blues incontra la new wave, il post punk li spia senza dare nell'occhio.
All'occhio salta invece il look scenico del protagonista del terzo set sul palco centrale: Bob Log III, musicista, cantante, songwriter americano e membro unico della sua eponima one-man band di blues lo-fi, di base in Arizona. Durante la performance indossa infatti una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e che gli permette di aver mani e piedi liberi di suonare rispettivamente chitarra e batteria. Questi strumenti, combinati con il suo stile di chitarra slide, la voce distorta dal microfono del telefono e un accompagnamento ritmico latineggiante, costituiscono la cornice compositiva delle canzoni di Bob Log III.
Chiudono la serie di esibizioni sull'acoustic stage la chitarra e la voce di Lail Arad, artista nata e cresciuta a Londra che quattro anni fa ha fatto notizia in Francia e Germania con il suo primo album, "Someone New". Dopo un lungo periodo in tour, ha co-prodotto il suo secondo disco, "The Onion", tra New York e Ginevra. Un brano in anteprima, "1934 (A song for Leonard Cohen)", è stato pubblicato in occasione dell'ottantesimo compleanno di Cohen lo scorso autunno. Il nuovo album di Lail Arad (che come Ayala e Cipollini arriva a Cagliari grazie alla piattaforma Sonicbids) è pronto per la pubblicazione ed è anticipato dal nuovo singolo "When We Grow Up", attualmente in rotazione sulle stazioni radiofoniche.
Il compito di calare il sipario sui concerti del nono Karel Music Expo spetta ai Clinic, per la prima volta in Sardegna, con la loro miscela lisergica di post-punk, psichedelia e pop mutante. I quattro di Liverpool - Ade Blackburn (voce, chitarra, tastiere), Jonathan Hartley (chitarra, tastiere, clarinetto), Brian Campbell (basso, flauto, cori) e Carl Turney (batteria, piano, cori) - che si presentano sul palco con una mascherina chirurgica d'ordinanza, sono in attività dal 1997. Nata dalle ceneri dei Pure Morning, la band ha debuttato su album due anni dopo, raggiungendo però la consacrazione nel 2000 con "Internal Wrangler". La scia del successo continua con i successivi "Walking with Thee" (2002) e "Winchester Cathedral" (2004), mentre nell'ultimo decennio si susseguono il caleidoscopico ed eclettico "Visitations"(2006), il disco più segnato da venature sixties ("Do it!", 2008), il pop elaborato e raffinato di "Bubblegum" (2010) e l'accoppiata "Free Reign" e "Free Reign II"(rispettivamente 2012 e 2013), il secondo dei quali prodotto da un personaggio centrale della scena sperimentale newyorkese quale Daniel Lopatin, alias Oneohtrix Point Never.
· La rassegna KME Movie
Anche il cinema entra a far parte del mosaico di "culture resistenti" che compongono la nona edizione del Karel Music Expo: da quest'anno infatti, prende il via KME Movie, iniziativa dedicata alla promozione del cinema indipendente e dei giovani registi e cineasti impegnati nel campo dell'arte contemporanea, attraverso la proiezione di cortometraggi di fiction e animati.
La rassegna, che nelle tre serate del festival si svolgerà nello storico Palazzo Siotto (in via dei Genovesi), è curata da Daniela Lucato, regista e attrice italiana ma di base a Berlino, che presenterà le opere e i registi ospiti in sala, avvalendosi anche (nelle serate di venerdì 2 e sabato 3), della preziosa collaborazione del regista Sebastiano Riso ("Più Buio di Mezzanotte" - 2014) in qualità di critico.
Il trittico di proiezioni (tutte a ingresso gratuito), che ogni sera a partire dalle 18 anticiperanno i concerti del KME, spazierà dal panorama nazionale, con "Es-say" di Chiara Livia Arrigo, "Eros Kai Psychè" di Giovanni Mazzitelli e Federica Pezzullo, "Doppia Luce" di Laszlo Barbo, "Messaggi da fuori" di Alessio Pasqua e "Dopo la notte noi" di Simone Saponieri, a opere provenienti dai quattro angoli del mondo, come "I,22" di Duncan Mc Dowell (Canada), Moirè di Estefanía Cortés/Juancho Bañuelos (Spagna), "Jarwie" di Rafael Rebolledo (Messico) e "Cuco" (Wake Up) di Jason Tadeu (Brasile).
Le iniziative del KME Movie si estenderanno anche alla platea del Teatro Civico, dove, alla fine dei concerti, sarà proiettata una serie di cortometraggi d'animazione selezionata in collaborazione con lo Skepto Film Festival.
· Iniziative collaterali
Anche quest'anno il KME propone una serie di eventi collaterali che vanno a completare il cartellone del festival, mettendo in evidenza e rafforzando il suo legame con il territorio che lo ospita, grazie alla collaborazione con varie aziende e imprese locali.
Prodotti enogastronomici regionali a chilometro zero saranno al centro di KME GUSTA!, degustazioni a tema per tutte e tre le serate al Teatro Civico di Castello: il pubblico potrà assaggiare ricette della tradizione locale, caratterizzate dal colore giallo che fa da tema a tutta la manifestazione.
Rientrano nella stessa linea anche le convenzioni del KME con alcuni ristoranti-agriturismo della provincia e con alcuni B&B del centro storico di Cagliari per le notti del festival.
Ecostenibilità e riduzione dell'impatto ambientale del festival sono i cardini di KME Offgrid, una serie di iniziative che incentivano il pubblico a comportamenti virtuosi e rispettosi della natura. Tra questi spicca la convenzione con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta Cagliari Città Ciclabile, che permetterà di accedere ai concerti a prezzo scontato a chi arriverà in bicicletta, e agli associati alla FIAB regionale di acquistare il biglietto a metà prezzo.
Ulteriore incentivo alla mobilità sostenibile è la possibilità di noleggiare a prezzo scontato le biciclette elettriche di Charter Bike per girare nel centro storico Cagliari o di usufruire, sempre a prezzi vantaggiosi, dei giri turistici in segway (speciali veicoli elettrici su due ruote) proposti da New Way Sardinia. Per collegare il Karel Music Expo con il resto dell'Isola c'è Ajò in Pullman al KME, iniziativa che mette a disposizione bus con partenza da Sassari e Oristano per raggiungere Cagliari nei giorni del festival e ritornare in nottata a casa (servizio su prenotazione, erogato a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti).
Rientra fra le azioni di sostenibilità anche l'allestimento di una postazione al Teatro Civico, con una speciale bicicletta che permetterà al pubblico di rinfrescare le proprie bibite pedalando e senza consumare energia elettrica; per le degustazioni saranno utilizzate posate in materiale riciclabile, e al Teatro Civico saranno allestiti appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, grazie alla partnership con le associazioni Sustainable Happiness e Mazzamurru, saranno allestiti in alcuni angoli del quartiere di Castello, dei chat-corner realizzati con materiali di riciclo, dove il pubblico del KME potrà incontrarsi con gli artisti.
Nuova partnership di questa edizione è quella con le produzioni video del collettivo Su Scannu, che realizzerà clip di alcuni artisti presenti al festival, rigorosamente seduti sulla vecchia sedia, simbolo e carattere distintivo dei loro video, e in ambientazioni inconsuete.
La Sardegna svela i misteri della sua millenaria e magica ricchezza in una serie di foto uniche nel loro genere scattate da Stefano Farigu, Paola Panduccio, Serenella Massacci e Cinzia Pinna sui siti nuragici e prenuragici dell'isola. Raccolti in un video che viene proiettato in rotazione negli spazi del Teatro Civico di Castello, le immagini dimostrano la sorprendente interazione della Sardegna con ambiti multidimensionali ancora attivi: un contributo alla rivisitazione del patrimonio nuragico e prenuragico sotto una nuova luce e per nuovi scenari di sviluppo turistico e culturale.
Il festival sarà accessibile in streaming, mentre si rinnova la collaborazione con il web channel Balcony TV, che anche in questa edizione riprenderà i set acustici di alcuni artisti del KME in un suggestivo balcone del quartiere cagliaritano di Castello.
· Biglietti e abbonamenti
Il biglietto di ingresso al Teatro Civico di Castello costa quindici euro più diritti prevendita per la serata di giovedì 1, e diciotto euro più diritti per le serate di venerdì 2 e sabato 3, se acquistato in prevendita; venti euro, invece, il prezzo al botteghino, mentre con quaranta euro si può acquistare l'abbonamento per tutto il festival. Riduzione del cinquanta per cento sul prezzo giornaliero per i ciclisti affiliati a FIAB Cagliari Città Ciclabile che raggiungeranno in bici il teatro (sarà allestito un punto di parcheggio gratuito da FIAB Cagliari Città Ciclabile dove sarà possibile anche affiliarsi alla Associazione). Sarà possibile acquistare i titoli di ingresso anche con valuta Sardex, sia in prevendita che al botteghino. Le prevendite sono disponibili online sui convenienti siti di vivaticket.it e eventibrite.it. Prevendite cartacee al Boxoffice di viale Regina Margherita e presso gli uffici di Vox Day.
Con l'abbonamento al KME, sarà inoltre possibile accedere gratuitamente al concerto di Giovanni Truppi organizzato dall'associazione Le officine, partner del Karel Music Expo, in programma il 26 settembre a Palazzo Siotto.
Per informazioni: Vox Day, tel. 070840345, e-mail info@voxday.com.
www.voxday.com
festival delle culture resistenti
nona edizione
"Giallo"
Cagliari, Quartiere Castello, 1 > 2 > 3 ottobre 2015
Comunicato stampa
Dal primo al 3 ottobre a Cagliari la nona edizione del Karel Music Expo.
Tra i protagonisti Blaine L. Reininger e Hans-Joachim Roedelius.
Musica ma anche cinema, degustazioni e azioni ecosostenibili
nel cartellone del "festival delle culture resistenti".
*
Immancabile appuntamento d'inizio autunno a Cagliari con il Karel Music Expo: da giovedì 1 a sabato 3 ottobre, il "festival delle culture resistenti" ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, celebra la sua edizione numero nove. Un'edizione che, sotto il titolo "Giallo", completa la tetralogia sui colori portata avanti nelle precedenti.
Il campo d'azione è, come sempre, lo storico quartiere di Castello, con epicentro al Teatro Civico in via De Candia, sede abituale dei concerti del festival, ma con appuntamenti anche nello storico Palazzo Siotto e al Piccolo Teatro Santa Croce.
Tiene banco la musica, naturalmente, con ventuno proposte, tra gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, dal cantautorato moderno all'indie-rock, dal pop all'elettronica. La scena nazionale è rappresentata da Dimartino, Colapesce, Appino, Giuliano Dottori, Sebastiano De Gennaro, i Drink To Me, Populous, Enrico Cipollini, mentre giocano in casa i sardi Pussy Stomp, Beeside, Franksy Natra, Herbert Stencil e Pasquale Demis Posadinu. Dal Regno Unito arrivano Ayala, i Clinic, Lail Arad e Jim Kroft, dagli Stati Uniti Bob Log III, da Malta i nosnow/noalps. Spiccano nel cartellone due nomi storici del calibro di Blaine L. Reininger, fondatore e co-leader dei Tuxedomoon, di scena a Cagliari con Georgio Valentino, e Hans-Joachim Roedelius, tra i pionieri della musica elettronica, affiancato sul palco del festival da Stefan Schneider.
Musica, ma anche cinema, quest'anno al Karel Music Expo (di cui è previsto anche un prolungamento invernale), con una rassegna di cortometraggi di fiction e animazione; e, ancora, degustazioni e azioni ecosostenibili.
Un programma ampio e variegato, dunque, allestito grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Assessorato del Turismo) e della Fondazione Banco di Sardegna, con la collaborazione di Ajò in Pullman, Sustainable Happiness, Mazzamurru, Cagliari Città Ciclabile, Le officine, Fondazione Siotto, Buena Vista Apartments/Tecnologia e Turismo, Liquoreria Collu, Balcony TV, Sonicbids, Network Europe, Cagliari Pad, Audiocoop, New Way Sardinia, Charter Bike, Daniela Lucato, Cagliari App, Unica Radio, Skepto Film Festival, Su Scannu, Sardex, Antica Torre B&B, Agriturismo Sa Figu Morisca, agriturismo Riu sa Murta, agriturismo Su Leunaxiu, Antica Residenza Marina B&B. Il nono Karel Music Expo fa parte di 10 nodi - I festival d'autunno a Cagliari.
· Il concept del festival
"L'edizione del 2015 del Karel Music Expo chiude la tetralogia dei colori presenti nella Ruota della Medicina della nazione Lakota, oggetto simbolo dell'unità attraverso la diversità, in cui bianco, nero, rosso e giallo rappresentano la molteplicità delle esperienze umane attraverso un percorso secolare", spiega il direttore artistico del festival, Davide Catinari. "Il mondo emotivo che riconduce alle differenti declinazioni del colore giallo è caratterizzato da visioni apparentemente ossimoriche - che a seconda della latitudine possono indicare pazzia o regalità, sole o pericolo - e decodifica una molteplicità di sentimenti umani, quasi come se accomunasse le diversità attraverso la sua tensione cromatica che lo rende uno dei colori primari. In questo senso il giallo vive nelle radici del nostro pensiero come rappresentazione del collegamento fra calore e luce, l'origine stessa della vita".
· Il cartellone musicale
La formula delle serate al Teatro Civico di Castello è quella consueta, con i diversi concerti ad avvicendarsi, alternativamente, sui due palchi: il "main stage" e il più raccolto "acoustic stage". Inaugura la serie di esibizioni sul palco principale, giovedì 1 alle 21, il cantautore siciliano Dimartino (voce, basso, chitarra) accompagnato da Angelo Trabace (pianoforte, sinth, cori). Lo scorso aprile Dimartino ha firmato "Un paese ci vuole", un disco nato nell'entroterra della sua isola, che trasuda sicilianità, poetico, elegante e ricco di suggestioni.
Il compito di "battezzare" il palco "acustico" spetterà invece ad Ayala, cantante e songwriter di base a Londra (e in arrivo al Karel Music Expo attraverso la piattaforma Sonicbids) che si appresta a debuttare su album il 28 di questo mese di settembre. Trainato dal singolo "Never give up", il disco dell'anglo-irlandese si annuncia all'insegna di un sound pop con influenze folk, blues e rootsy, condite di elettronica e più esotici sapori messicani e latini.
Spazio quindi (nuovamente sul palco centrale) a un altro artista siciliano, Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo), anche lui reduce da un recente parto discografico, "Egomostro", il suo secondo album, uscito a febbraio. È invece dello scorso giugno "La distanza", l'atteso romanzo grafico realizzato a quattro mani con Alessandro Baronciani, che con i suoi disegni dal vivo interagirà con Colapesce (voce, chitarra, effetti) in questo impegno cagliaritano.
Musicista e film maker di talento, nato in Scozia e trasferitosi a Berlino,Jim Kroft è il protagonista del penultimo set. La sua musica combina radici "old fashioned" con una sensibilità moderna, restituendo all'ascoltatore la passione e l'impegno del suo autore. Recentemente ha pubblicato due EP, "Journeys #1" e "Journeys #2", che fanno parte di un parallelo progetto video che testimonia i suoi viaggi, l'esplorazione del mondo da parte di un uomo, una chitarra e una videocamera, che lo hanno portato in Cina, Russia e Africa orientale.
Chiude la prima serata sul palco centrale Appino, frontman e autore degli Zen Circus, una delle band rock più importanti e influenti della penisola. Uscito a fine maggio, "Grande raccordo animale" è il suo secondo album solista, dopo il fortunato "Il testamento", del 2012, che ha raccolto grande successo di pubblico e critica (Targa Tenco come miglior opera prima). Con Appino (voce e chitarra) sul palco del Karel Music Expo, Francesco Pellegrini (chitarra).
Venerdì 2 la serata musicale prende il via alle 20 con un doppio set al Piccolo Teatro Santa Croce, protagonisti due artisti sardi. Apre Beeside (nome d'arte di Federico Pazzona), chitarra e voce per un progetto musicale che affonda le radici nel cantautorato di matrice britannica per tracciare percorsi e connessioni fra tradizioni e stili differenti, riportando all'interno di una dimensione intima e personale una summa di emozioni e sonorità, distillate in una forma-canzone intensa e diretta.
Spazio poi a Franksy Natra, al secolo Stefano Podda, chitarrista, polistrumentista e cantautore di Carbonia, già membro fondatore di una band di caratura nazionale, i Plasma Expander. È durante la sua permanenza a Londra, dal 2006 al 2011, che forma la folk band Takoma e prende piede l'alter ego Franksy Natra: un progetto nato dall'esigenza di omaggiare la musica americana nelle sue espressioni più intime, immediate e cantautorali, che sta per esser consegnato alle tracce di un Ep previsto in uscita in autunno.
Alle 21 si accendono i riflettori al Teatro Civico di Castello per una nuova serie di cinque performance a rotazione sui due palchi dello spazio in via De Candia. Si comincia con il djset di Populous, al secolo Andrea Mangia, musicista e producer salentino con diversi dischi all'attivo (il più recente, "Night safari", è del settembre 2014). Autore di jingle televisivi e colonne sonore cinematografiche, sound-designer per il web, musei e sfilate di moda, nel 2010 ha vinto il "Premio 2061 - La musica elettronica italiana del futuro".
Altri suoni e atmosfere nello spazio dell'"acoustic stage" con Giuliano Dottori, (chitarra e voce), chitarrista e produttore dal curriculum denso di collaborazioni, che ha esordito nel 2007 come cantautore. Tra l'anno scorso e questo 2015 ha realizzato due album, "L'arte della guerra – vol. 1" e "L'arte della guerra – vol. 2" perfettamente complementari, anche dal punto di vista dei testi, ma molto diversi tra loro. È soprattutto dal punto di vista musicale che il secondo introduce novità nel repertorio di Giuliano Dottori, qui impegnato a scrivere per la prima volta le canzoni sulla chitarra classica, strumento che lo ha portato a introdurre già in partenza sfumature diverse, a volte afrocubane, a volte balcaniche, a volte folk.
Poi sul palco centrale sale uno degli ospiti più attesi di questa edizione del Karel Music Expo, Blaine L. Reininger, violinista, polistrumentista, cantante, compositore, scrittore, performer, fondatore e co-leader della leggendaria band californiana dei Tuxedomoon. Di cultura cosmopolita, ha vissuto in Belgio e adesso ad Atene, mantenendo però le proprie radici in Colorado (dove è nato) e in California (dove, a San Francisco, ha iniziato la sua carriera artistica). Adesso propone un live insieme a Georgio Valentino, cantante, chitarrista, compositore e performer, proveniente dalla Florida e trapiantato anche lui in Belgio. Nel tour europeo in atto da alcuni mesi, e che il 2 ottobre fa tappa a Cagliari, i due propongono in concerto un percorso attraverso le loro carriere e un approccio globale nei confronti della musica, senza limiti di stile. È ancora new-wave, post-punk, avant-garde, ma la si potrebbe anche chiamare più semplicemente "canzone d'autore d'ispirazione rock". Nel repertorio quindi troviamo i brani dei vari lavori di Blaine e di Georgio e molte canzoni dei Tuxedomoon.
Sul palco acustico è quindi la volta di Sebastiano De Gennaro, multi-percussionista e rumorista dal ricco e variegato curriculum di esperienze sia nel campo della musica "colta" che "popular". È di quest'anno "All My Robots", il suo terzo disco da solista e primo lavoro composto da brani originali: dodici composizioni per pianoforte, percussioni intonate ed elettronica allineate a quattro coordinate musicali: musica contemporanea, mathmetal, elettronica e cartoon sound.
L'ultimo set della serata porta al centro dei riflettori un altro grande protagonista del festival, Hans-Joachim Roedelius, pioniere dell'elettronica, cofondatore di band seminali come Cluster e Harmonia di cui ha condiviso le fortune con Michael Rother e Dieter Moebius (scomparso lo scorso luglio), producendo album come "Zuckerzeit" (1974) e "Deluxe" (1975), considerati modelli per l'elettronica di oggi, e collaborato con il grande Brian Eno in vari dischi alla fine degli anni Settanta. Roedelius (che il prossimo 26 ottobre compirà ottantun anni) ha cominciato a registrare album solisti nel 1978 e già nel suo secondo L.p., "Jardin au Fou", del 1979, esplorava l'interazione tra pianoforte ed elettronica che è anche il nucleo di "Stunden", il primo disco (del 2011) con Stefan Schneider, uno dei fondatori di Kreidler (1994-99) e membro del trio To Rococo Rot, che lo affianca pure nel successivo album, "Tiden" (del 2013) così come in questa data cagliaritana per il Karel Music Expo.
Ben nove, diverse proposte animano sabato 3 la terza e ultima serata del festival, che prende di nuovo le mosse (alle 20) dal Teatro Santa Croce con due artisti sardi. Il primo è Herbert Stencil, nome d'arte del sassarese Francesco Frau (classe 1977), cantautore psycho-beat, come si definisce lui stesso, che ha abituato il suo pubblico ad eccentriche esibizioni accompagnato soltanto dalla sua chitarra acustica. Di recente ha dato alla luce il suo primo album, "I Gelati alla moda", registrato insieme alla sua band, i Debosciati: quattordici canzoni che spaziano tra diverse sfumature di rock raccontando tanto dell'autore con le sue ossessioni e perversioni, quanto di un mondo in decadenza critica. È invece nativo di Nulvi Pasquale Demis Posadinu, anche lui all'esordio discografico a suo nome, lo scorso inverno per l'etichetta sarda Desvelos. Dieci tracce di musica, parole e vita, che affondano le radici nella storia di un artista, da oltre dieci anni voce e autore della band Primochef del Cosmo, tornato ad essere solista.
Alle 20,50 salgono per primi sul palco centrale del Teatro Civico di Castello i nosnow/noalps, ovvero Alex Taylor-Helleur (tromba), Nick Morales (voce, chitarra), Sarah Snow (voce, tastiere), Leona Farrugia (voce, tastiere), Bertram Cachia (basso) e Benji Cachia (batteria). La band maltese, invitata al KME tramite il circuito Network Europe, inizia il suo cammino nei primi mesi del 2007 con il suo indie rock condito con un sound punk, reggae e ska. Un cammino che la porterà presto a registrare il primo Ep (nel 2oo8) e poi il debut album "Romantikpolitik" (2010), e a esibirsi in giro per l'Europa. Nel 2014 i nosnow/noalps hanno pubblicato il loro terzo album, "Go Go Go Go".
La chitarra e la voce di Enrico Cipollini aprono invece il trittico di set sull'acoustic stage. Il chitarrista e cantautore da Ferrara (anche lui, come Ayala, al Karel Music Expo grazie a Sonicbids), recentemente ha registrato un EP intitolato "Songs from the Shelter" come progetto solista acustico. La sua musica è principalmente radicata in folk blues e country.
Sul mainstage è poi la volta dei Drink To Me, ovvero Marco Bianchi (voce, sampler, synth), Pierre Chindemi (synth, sampler), Francesco Serasso (batteria, basso, noises) e Roberto Grosso Sategna (drumpad, sampler, basso). La band di Ivrea è balzata alla ribalta nel 2012 con "S", il fortunatissimo album considerato da molti tra i più importanti della scena indie usciti dal nostro paese in questi ultimi anni. È invece dello scorso autunno il nuovo disco, "Bright White Light", dieci brani lungo traiettorie imprevedibili dove le melodie si annullano spesso per dare vita a una forma canzone più cinematica, figlia del krautrock e della techno.
Pussy Stomp, seconda proposta sul palco acustico, è il progetto formato da Mauro "Vanvera" Vacca (basso, voce) e Roberta "Skip" Etzi (chitarra), duo sardo dal sound sbrigliato ma rigoroso. Pur restando all'interno della tradizionale forma canzone, i loro brani schivano la soluzione facile: la voce profonda si scontra con la frenesia acida della chitarra, basso e drum machine dipingono lo scenario essenziale. Diverse le influenze musicali del duo: il blues incontra la new wave, il post punk li spia senza dare nell'occhio.
All'occhio salta invece il look scenico del protagonista del terzo set sul palco centrale: Bob Log III, musicista, cantante, songwriter americano e membro unico della sua eponima one-man band di blues lo-fi, di base in Arizona. Durante la performance indossa infatti una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e che gli permette di aver mani e piedi liberi di suonare rispettivamente chitarra e batteria. Questi strumenti, combinati con il suo stile di chitarra slide, la voce distorta dal microfono del telefono e un accompagnamento ritmico latineggiante, costituiscono la cornice compositiva delle canzoni di Bob Log III.
Chiudono la serie di esibizioni sull'acoustic stage la chitarra e la voce di Lail Arad, artista nata e cresciuta a Londra che quattro anni fa ha fatto notizia in Francia e Germania con il suo primo album, "Someone New". Dopo un lungo periodo in tour, ha co-prodotto il suo secondo disco, "The Onion", tra New York e Ginevra. Un brano in anteprima, "1934 (A song for Leonard Cohen)", è stato pubblicato in occasione dell'ottantesimo compleanno di Cohen lo scorso autunno. Il nuovo album di Lail Arad (che come Ayala e Cipollini arriva a Cagliari grazie alla piattaforma Sonicbids) è pronto per la pubblicazione ed è anticipato dal nuovo singolo "When We Grow Up", attualmente in rotazione sulle stazioni radiofoniche.
Il compito di calare il sipario sui concerti del nono Karel Music Expo spetta ai Clinic, per la prima volta in Sardegna, con la loro miscela lisergica di post-punk, psichedelia e pop mutante. I quattro di Liverpool - Ade Blackburn (voce, chitarra, tastiere), Jonathan Hartley (chitarra, tastiere, clarinetto), Brian Campbell (basso, flauto, cori) e Carl Turney (batteria, piano, cori) - che si presentano sul palco con una mascherina chirurgica d'ordinanza, sono in attività dal 1997. Nata dalle ceneri dei Pure Morning, la band ha debuttato su album due anni dopo, raggiungendo però la consacrazione nel 2000 con "Internal Wrangler". La scia del successo continua con i successivi "Walking with Thee" (2002) e "Winchester Cathedral" (2004), mentre nell'ultimo decennio si susseguono il caleidoscopico ed eclettico "Visitations"(2006), il disco più segnato da venature sixties ("Do it!", 2008), il pop elaborato e raffinato di "Bubblegum" (2010) e l'accoppiata "Free Reign" e "Free Reign II"(rispettivamente 2012 e 2013), il secondo dei quali prodotto da un personaggio centrale della scena sperimentale newyorkese quale Daniel Lopatin, alias Oneohtrix Point Never.
· La rassegna KME Movie
Anche il cinema entra a far parte del mosaico di "culture resistenti" che compongono la nona edizione del Karel Music Expo: da quest'anno infatti, prende il via KME Movie, iniziativa dedicata alla promozione del cinema indipendente e dei giovani registi e cineasti impegnati nel campo dell'arte contemporanea, attraverso la proiezione di cortometraggi di fiction e animati.
La rassegna, che nelle tre serate del festival si svolgerà nello storico Palazzo Siotto (in via dei Genovesi), è curata da Daniela Lucato, regista e attrice italiana ma di base a Berlino, che presenterà le opere e i registi ospiti in sala, avvalendosi anche (nelle serate di venerdì 2 e sabato 3), della preziosa collaborazione del regista Sebastiano Riso ("Più Buio di Mezzanotte" - 2014) in qualità di critico.
Il trittico di proiezioni (tutte a ingresso gratuito), che ogni sera a partire dalle 18 anticiperanno i concerti del KME, spazierà dal panorama nazionale, con "Es-say" di Chiara Livia Arrigo, "Eros Kai Psychè" di Giovanni Mazzitelli e Federica Pezzullo, "Doppia Luce" di Laszlo Barbo, "Messaggi da fuori" di Alessio Pasqua e "Dopo la notte noi" di Simone Saponieri, a opere provenienti dai quattro angoli del mondo, come "I,22" di Duncan Mc Dowell (Canada), Moirè di Estefanía Cortés/Juancho Bañuelos (Spagna), "Jarwie" di Rafael Rebolledo (Messico) e "Cuco" (Wake Up) di Jason Tadeu (Brasile).
Le iniziative del KME Movie si estenderanno anche alla platea del Teatro Civico, dove, alla fine dei concerti, sarà proiettata una serie di cortometraggi d'animazione selezionata in collaborazione con lo Skepto Film Festival.
· Iniziative collaterali
Anche quest'anno il KME propone una serie di eventi collaterali che vanno a completare il cartellone del festival, mettendo in evidenza e rafforzando il suo legame con il territorio che lo ospita, grazie alla collaborazione con varie aziende e imprese locali.
Prodotti enogastronomici regionali a chilometro zero saranno al centro di KME GUSTA!, degustazioni a tema per tutte e tre le serate al Teatro Civico di Castello: il pubblico potrà assaggiare ricette della tradizione locale, caratterizzate dal colore giallo che fa da tema a tutta la manifestazione.
Rientrano nella stessa linea anche le convenzioni del KME con alcuni ristoranti-agriturismo della provincia e con alcuni B&B del centro storico di Cagliari per le notti del festival.
Ecostenibilità e riduzione dell'impatto ambientale del festival sono i cardini di KME Offgrid, una serie di iniziative che incentivano il pubblico a comportamenti virtuosi e rispettosi della natura. Tra questi spicca la convenzione con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta Cagliari Città Ciclabile, che permetterà di accedere ai concerti a prezzo scontato a chi arriverà in bicicletta, e agli associati alla FIAB regionale di acquistare il biglietto a metà prezzo.
Ulteriore incentivo alla mobilità sostenibile è la possibilità di noleggiare a prezzo scontato le biciclette elettriche di Charter Bike per girare nel centro storico Cagliari o di usufruire, sempre a prezzi vantaggiosi, dei giri turistici in segway (speciali veicoli elettrici su due ruote) proposti da New Way Sardinia. Per collegare il Karel Music Expo con il resto dell'Isola c'è Ajò in Pullman al KME, iniziativa che mette a disposizione bus con partenza da Sassari e Oristano per raggiungere Cagliari nei giorni del festival e ritornare in nottata a casa (servizio su prenotazione, erogato a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti).
Rientra fra le azioni di sostenibilità anche l'allestimento di una postazione al Teatro Civico, con una speciale bicicletta che permetterà al pubblico di rinfrescare le proprie bibite pedalando e senza consumare energia elettrica; per le degustazioni saranno utilizzate posate in materiale riciclabile, e al Teatro Civico saranno allestiti appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Inoltre, grazie alla partnership con le associazioni Sustainable Happiness e Mazzamurru, saranno allestiti in alcuni angoli del quartiere di Castello, dei chat-corner realizzati con materiali di riciclo, dove il pubblico del KME potrà incontrarsi con gli artisti.
Nuova partnership di questa edizione è quella con le produzioni video del collettivo Su Scannu, che realizzerà clip di alcuni artisti presenti al festival, rigorosamente seduti sulla vecchia sedia, simbolo e carattere distintivo dei loro video, e in ambientazioni inconsuete.
La Sardegna svela i misteri della sua millenaria e magica ricchezza in una serie di foto uniche nel loro genere scattate da Stefano Farigu, Paola Panduccio, Serenella Massacci e Cinzia Pinna sui siti nuragici e prenuragici dell'isola. Raccolti in un video che viene proiettato in rotazione negli spazi del Teatro Civico di Castello, le immagini dimostrano la sorprendente interazione della Sardegna con ambiti multidimensionali ancora attivi: un contributo alla rivisitazione del patrimonio nuragico e prenuragico sotto una nuova luce e per nuovi scenari di sviluppo turistico e culturale.
Il festival sarà accessibile in streaming, mentre si rinnova la collaborazione con il web channel Balcony TV, che anche in questa edizione riprenderà i set acustici di alcuni artisti del KME in un suggestivo balcone del quartiere cagliaritano di Castello.
· Biglietti e abbonamenti
Il biglietto di ingresso al Teatro Civico di Castello costa quindici euro più diritti prevendita per la serata di giovedì 1, e diciotto euro più diritti per le serate di venerdì 2 e sabato 3, se acquistato in prevendita; venti euro, invece, il prezzo al botteghino, mentre con quaranta euro si può acquistare l'abbonamento per tutto il festival. Riduzione del cinquanta per cento sul prezzo giornaliero per i ciclisti affiliati a FIAB Cagliari Città Ciclabile che raggiungeranno in bici il teatro (sarà allestito un punto di parcheggio gratuito da FIAB Cagliari Città Ciclabile dove sarà possibile anche affiliarsi alla Associazione). Sarà possibile acquistare i titoli di ingresso anche con valuta Sardex, sia in prevendita che al botteghino. Le prevendite sono disponibili online sui convenienti siti di vivaticket.it e eventibrite.it. Prevendite cartacee al Boxoffice di viale Regina Margherita e presso gli uffici di Vox Day.
Con l'abbonamento al KME, sarà inoltre possibile accedere gratuitamente al concerto di Giovanni Truppi organizzato dall'associazione Le officine, partner del Karel Music Expo, in programma il 26 settembre a Palazzo Siotto.
Per informazioni: Vox Day, tel. 070840345, e-mail info@voxday.com.
www.voxday.com
01
ottobre 2015
Festival delle culture resistenti
Dal primo al 03 ottobre 2015
Location
TEATRO CIVICO DI CASTELLO
Cagliari, Via Mario De Candia, (Cagliari)
Cagliari, Via Mario De Candia, (Cagliari)
Sito web
www.voxday.com