Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Festival Internazionale Inteatro 2010 – Legàmi
Il tradizionale appuntamento di Polverigi con le arti performative contemporanee quest’anno va sotto il titolo di Legàmi, intesi come i fili sottili che si intrecciano in una trama di passione, tenacia e coraggio. Legàmi sono le relazioni che si creano e si sviluppano in un incontro creativo. Legàmi sono le interazioni tra il luogo, il pubblico e gli artisti. Legàmi sono gli incontri che nascono nello scambio e nella condivisione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL 24, 25 e 26 GIUGNO TORNA A POLVERIGI IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ESTIVO CON
LE ARTI PERFORMATIVE CONTEMPORANEE, TRE INTENSE GIORNATE CHE VEDONO
IMPEGNATI 40 ARTISTI
Va sotto il titolo di Legàmi il tradizionale appuntamento estivo con le arti performative
contemporanee che vede impegnati per tre giorni 40 artisti in 8 spettacoli di cui 2 esclusive
(Antologia dell’Ottimismo e Made in Paradise), 1 evento appositamente creato (Non so fare
Maglie) 1 anteprima ( Non so stare) e 1 prima (Adamo’s home project).
Legàmi è il secondo di una serie di incontri tra Inteatro, gli artisti e il pubblico: “appunti” per
costruire nuove dinamiche di relazione, riposizionando il pubblico al centro del processo di
creazione.
Inteatro conferma ancora una volta la sua vocazione all’incontro. Non solo un Festival, ma
soprattutto un’occasione per fondare Legàmi più forti attraverso la condivisione di un evento
artistico. Il pubblico non viene chiamato semplicemente ad assistere, ma ad entrare a far parte
di formati artistici vivi che si alimentano della partecipazione dello spettatore e si pongono in
relazione attiva con il territorio. Performance, musica, danza, formati artistici inediti volti al
rischio, al gioco, all’illusione, allo sdoppiamento. Legàmi vuole tessere fili di connessione tra le
persone, creando una rete di contatti stabiliti dallo scambio dei pensieri, dei messaggi verbali e
gestuali: una trama di relazioni solida, non effimera e non transitoria.
Ad aprire il programma del festival, il 24 giugno, ”Un’antologia dell’Ottimismo”, di e con Pieter
De Buysser e Jacob Wren, un progetto aperto, che nasce e si alimenta con le riflessioni di
intellettuali, artisti, giornalisti, politici e scienziati su che cosa significhi essere “ottimisti” nel
21esimo secolo. A seguire, in prima assoluta, il debutto di ”Adamo’s home” di Portage: il
rapporto dell'uomo con la propria contemporaneità visto attraverso ”incidenti” microesplosioni,
cedimenti e crolli. Sempre il 24, con replica anche il 26 giugno, ”Made in Paradise”, la geniale
performance di Yan Duyvendak e Omar Ghayatt, l’uno svizzero, l’altro egiziano, che in scena
scoprono - e mostrano agli spettatori - l’uno il mondo dell’Altro: al pubblico il compito di
sceglierli e di “fare” ogni sera il proprio spettacolo, sapendo che sarà impossibile vedere tutto e
che l’opera che prenderà forma quella sera sarà unica. Il 26 giugno, Ambra Senatore e Ilaria
Turba coinvolgeranno i giovani artisti partecipanti al corso danzatore /performer (Progetto
Sipario), spettatori e abitanti di Polverigi in ”Non so fare maglie”, progetto che promette di
connettere immagini e gesti della quotidianità alle nostre radici. E ancora, la compagnia di
2
Chiara Frigo, già allieva di IFA InteatroFestival Academy nel 2006, porterà in scena in anteprima
assoluta il suo “Non sostare” , e tutti i tre giorni del festival sarà possibile giocare con le parole
nell’installazione interattiva di OHT (”Fino a quando ti muovi”), ed essere sorpresi per le vie di
Polverigi, ad orari imprevisti, dalla parata di fantasmi - apparizioni umane, suoni - di Un’ottima
lettera, che invadono lo spazio lasciandolo poi vuoto allo sguardo dello spettatore (”Pompa
pulveris”).
A chiudere il festival gli ...A Toys Orchestra, una delle più apprezzate band italiane indie rock del
momento che riempiranno il Teatro del Parco con il loro sound potente e al contempo
romantico.
con
Pieter De Buysser, Jacob Wren, Dario Boldrini, Diego Donna, Stefano Bartolini, Filippo Tappi, Cosma Castellucci, Enrico Gaido,
Alessandra Lappano, Yann Gioria, Ambra Senatore, Ilaria Turba, Daniela Marinucci, Elena Durazzi, Elena Kofinà, Fabio Bacaloni,
Genny Ceresani, Gleni Caci, Maria Elena Seidenari, Marianna Sarti, Michela Rosa, Pamela Sparapani, Paola Daniele, Sara
Cingolani, Serena Rollo, Yan Duyvendak, Omar Ghayatt, Nicole Borgeat, Gael Grivet, Nicolas Robel, Filippo Andreatta, Chiara
Frigo, Matteo Bologna, Marta Ciappina, Massimo Trombetta, …
24 25 26 giugno 2010
P O L V E R I G I
APPUNTI 2010#2
LEGÀMI
TRE GIORNI / 40 ARTISTI / 1 GIARDINO / 3 TEATRI / UNA FESTA
3
Teatro della luna, Polverigi
24 giugno ore 21
Jacob Wren – Pieter De Buysser (Montreal - Bruxelles)
Un’antologia dell’Ottimismo
Prima italiana
Di e con Pieter De Buysser e Jacob Wren
Produzione: Campo e Gent
Coproduzione: Linz 2009 Kulturhauptstadt Europas; Brut Wien; Camp X Kopenhagen e KunstenFestivalDesArts
2009
Un’antologia dell’ottimismo è un progetto aperto. Dalla sua creazione nel 2009 gli autori hanno inviato,
nei Paesi dove lo spettacolo è stato ospitato, una lettera ad intellettuali, artisti, giornalisti, politici,
scienziati, chiedendo di partecipare alla “celebrazione preventiva dell’ottimismo critico che noi
timidamente crediamo potrà migliorare nel ventunesimo secolo”. La lettera chiede una risposta, un
contributo. Questo contributo può essere espresso in modi diversi: un brano musicale, un oggetto, un
breve testo, un disegno, una pittura, un film, un video, o qualunque altra cosa. La performance che verrà
presentata a Polverigi fa parte di questa Antologia, ambiziosa raccolta di ciò che intendiamo oggi con il
termine Ottimismo. Un processo di ricerca e di aggiornamento continuo sul concreto funzionamento
dell’idea di ottimismo.
http://www.anthologyofoptimism.com
4
Polverigi vie
24-25-26 giugno notturno ore impreviste
Un’ottima lettera (Ancona- Cesena)
Pompa pulveris
Di: Dario Boldrini e Diego Donna
Con: Stefano Bartolini, Dario Boldrini, Diego Donna, Filippo Tappi, Cosma Castellucci
L’idea di Pompa pulveris è un’apparizione notturna, improvvisa e inaspettata. Una parata di fantasmi
(apparizioni umane, suoni), che invadono lo spazio lasciandolo poi vuoto nell’intenzione di creare un letto
per il fiume dello sguardo dello spettatore. Il pubblico assiste allo svolgersi longitudinale di uno scolo di
presenze, intese quali passanti che annunciano il passaggio, nella via vuota e deserta. 8 attori prendono in
consegna questo scolo tessendo una trama di voci, di suoni concreti (prodotti da armonium e da altri
oggetti costruiti) e di gesti che rimbalzano per la via avvicendandosi vicini e lontani.
Cinema Italia Polverigi
24-25-26 giugno ore 22.30
Portage (Torino)
Adamo’s home project # Polverigi
Prima assoluta - Coproduzione Inteatro
di: Enrico Gaido e Alessandra Lappano
disegno luci e suoni: Yann Gioria
5
PORTAGE è un progetto artistico nato nel 2004 dall'incontro di Enrico Gaido e Alessandra Lappano,
successivamente a due percorsi individuali nell'ambito del teatro di ricerca. Gaido è laureato in Ingegneria
Edile al Politecnico di Torino mentre Lappano è laureata in Filosofia (indirizzo Estetica) all'Università degli
Studi di Torino.
La ricerca artistica di Portage si è sviluppata essenzialmente attorno al concetto di “crollo” analizzato dal
punto di vista del rapporto dell'uomo con la propria contemporaneità.
L'”incidente” rompe la concatenazione di causalità che caratterizza la normale quotidianità. I Portage
hanno cercato spesso di visualizzare il concetto di “incidente”, con l’invenzione di dispositivi scenici che
includono anche micro esplosioni. Adamo’s Home fa riferimento alla mitologia del costruire, inseguendo
l’immagine di una prima casa originaria. Riflettere sulla “casa di Adamo in Paradiso” non è altro che
affrontare direttamente le ragioni fondamentali del costruire e dell’abitare, in rapporto a tutta la nostra
vita. Ecco perché, se abitare è uno dei bisogni fondamentali dell’uomo, soddisfare il bisogno primario di
abitare significa risalire all’archetipo, alla verità dell’abitare: alla casa di Adamo.
Nell'idea dell'abitare e del costruire di Adamo, crolli, cedimenti, esplosioni e polvere non sono riferiti a
una quotidianità fallita ma hanno una valenza creatrice, si trasformano in gesto artistico. Adamo è l'inizio.
La sua dimora è psicologica e fisica. La sua casa è il luogo di nascita perduto contrapposto alla casa senza
radici della società postindustriale.
Adamo non si serve della forma architettonica per cumulare le condizioni dello straniamento dello spazio
simulato. Solo trompe-l'oeil riempiono le apparenze superficiali della nostra cultura.
http://www.portage.it
6
Villa Nappi – Polverigi
26 giugno ore 21.30
Ambra Senatore e Ilaria Turba (Torino-Milano)
Non so fare maglie/Polverigi
Produzione Inteatro
di: Ambra Senatore e Ilaria Turba
con: Ambra Senatore, Ilaria Turba e con la partecipazione di Daniela Marinucci, Elena Durazzi, Elena Kofinà, Fabio
Bacaloni, Genny Ceresani, Gleni Caci, Maria Elena Seidenari, Marianna Sarti, Michela Rosa, Pamela Sparapani, Paola
Daniele, Sara Cingolani, Serena Rollo (progetto Sipario/Danzatore performer)
Il progetto Non so fare maglie si costruisce nel corso di una residenza workshop a Polverigi insieme ai
partecipanti al corso danzatore /performer nell’ambito del progetto Sipario.
“Non so fare Maglie è un progetto di creazione aperto che si sviluppa per accumulo di gesti e immagini in
più luoghi attraverso opere installative e/o performative collettive composte da immagini e gesti che
mutano forma di contesto in contesto. Il tema del progetto è la manualità, la memoria del fare manuale e
le tracce concrete tramandate tramite oggetti e saperi impressi nella memoria. Il sentimento di
frustrazione che si prova a “non saper fare” nonostante si abbia nitida l’immagine nella memoria di chi
“sapeva fare” viene trasformato con ironia. Il pretesto da cui si parte è il “fare a maglia” , l’aspetto di
attività manuale - vissuta differentemente da ciascuno a seconda dell’età, della provenienza, della
professione – e l’aspetto della traccia tangibile che resta oltre il momento effimero dell’azione.
Non so fare Maglie è una visione, un’immagine in movimento che si trasforma gradualmente e che, allo
stesso tempo, ha qualcosa di immutabile e senza fine.
7
Non so fare Maglie è una sosta protetta nello scorrere caotico e spesso solitario del nostro tempo, un
altrove che si nutre della realtà che qui viene celebrata nel modo più semplice attraverso cose che
accadono e sono condivise attraverso le relazioni. È uno spazio-opera in cui ritrovarsi, riposare, mostrare
dei gesti ripetere movimenti, lasciare una traccia, osservare quello che è accaduto su quella grande
maglia nei mesi precedenti, conoscere storie che su quella maglia si sono depositate lasciarne delle altre.
La percezione dello spettatore che entrerà nello spazio sarà spiazzante, tutto sarà molto accogliente e
familiare e contemporaneamente molto eccentrico, lontano da qualsiasi altra cosa vista prima di allora”.
http://www.ambrasenatore.com
Palestra Polverigi
24, ore 22.30, 26 giugno ore 21.30
Yan Duyvendak-Omar Ghayatt (Ginevra – Il Cairo)
Made in Paradise
Prima italiana
Di: Yan Duyvendak; Omar Ghayatt e Nicole Borgeat
Con: Yan Duyvendak e Omar Ghayatt
Drammaturgia: Nicole Borgeat
Scenografia: in collaborazione con Sylvie Kleiber
Graphic design: Nicolas Robel, B.u.L.b. Grafix
Amministrazione, produzione e diffusione: Morris Mendi; Nataly Sugnaux-Hernandez
Assistenza alla produzione: Emilie Nana, Sonia Rickli e Job Michael Rouamba
Tecnica: Gael Grivet
Ci viene promesso il peggio… l’invasione… le donne violentate… le orde barbariche… la perdita della
nostra identità… lo choc delle civilizzazioni. Prendiamo l’aereo, pensiamo a loro, i barbari, con i nostri
liquidi e le nostre creme nei nostri sacchetti di plastica trasparente. Dall’11 settembre, l’Altro ha
cominciato a esistere con la A maiuscola. E noi non sappiamo cosa farcene.
Yan Duyvendak e Omar Ghayatt, rispettivamente performer svizzero e egiziano, si sono incontrati circa un
anno fa, prima al Cairo, poi in Svizzera. Cosa succede quando “Just do it” incontra “Inch Allah”? Quando
“Fallo, un punto è tutto” si confronta a “Se Dio lo vuole”?.
Hanno cominciato a guardare il mondo dell’Altro. E in questa preoccupazione dell’altro, c’è già qualcosa
di tranquillizzante. Presentano dei frammenti in movimento perpetuo, sguardi, urla, forzature soggettive,
forzature specifiche. Al pubblico il compito di sceglierli e di “fare” ogni sera il proprio spettacolo, sapendo
che sarà impossibile vedere tutto e che l’opera che prenderà forma quella sera sarà unica.
8
La maggior parte dei frammenti performativi includono lo spettatore, creando così uno spazio comune, un
passaggio in questi due mondi, un luogo per uscire dal discorso dominante che suppura la paura e la
rigetta.
In questa giustapposizione azzardata, in questi choc involontari, ci è offerto uno specchio, così come ogni
viaggio interroga le nostre referenze. Guardando l’altro, si assume il rischio di vedersi.
http://www.duyvendak.com
24, 25,26 giugno ore 21-24
OHT | Office for a Human Theatre (Rovereto – Parma)
Fino a quando ti muovi
Di e con: Filippo Andreatta
9
In collaborazione con: Klaus Obermaier, presso l'Università IUAV di Venezia, Facoltà di Arti e Design
“Hai mai trovato simpatico un uomo quando è stanco? Hai mai desiderato qualcuno che non arriva?
L'ultima volta che hai litigato con una persona hai fatto il primo passo per chiarire? Credi sia meglio
persistere o fermarsi e cominciare da capo?”
Fino a quando ti muovi è un'installazione interattiva; un dialogo muto con lo spettatore. Il movimento
dello spettatore, decodificato in real-time da una web-cam, proietta un video di lettere che girano,
ruotano, appaiono e scompaiono. Nell'attimo in cui lo spettatore si ferma le lettere compongono una
domanda che rimane proiettata fino a quando lo spettatore rimane fermo. Non appena lo spettatore si
muove o fa un gesto la domanda si scompone in lettere caotiche che compongono una nuova domanda
non appena lo spettatore si ferma un'altra volta. Il tempo dell'installazione è totalmente dettato dallo
spettatore che fermandosi renderà visibile la domanda mentre muovendosi la frantumerà in singole
lettere. Le domande vertono sulla coordinazione di mente e corpo; volutamente quotidiane, celano o
palesano la relazione fra il movimento e il pensiero.
http://www.officeforahumantheatre.org
Teatro della Luna
25 giugno ore 21
Compagnia Chiara Frigo (Verona)
Nonsostare
Anteprima - Inteatro residenze
Idea: Chiara Frigo
Interpreti: Matteo Bologna; Marta Ciappina; Chiara Frigo; Massimo Trombetta
Disegno sonoro: Mauro Casappa
Drammaturgia: Riccardo de Torrebruna
Disegno luci: Leonardo Benetollo
Scenografia: R&G Group
Nonsostare è uno studio sulla capacità di percepire l'intervallo di tempo che attraversiamo. Il lavoro parte
dall’idea di un paradosso in cui il tempo assume un ruolo fondamentale: i corpi tendono a
confondere presente passato futuro per ritrovarsi in un flash back che è invece il presente.
L’intero sistema si avvicina al proprio limite, i lassi di tempo sono sempre più piccoli, lo spazio si riduce e
si dilata diventando il luogo in cui ognuno tende, con vari gradi di approssimazione, al migliore dei tempi
possibili. Gli interpreti, pur essendo presenti fisicamente nello stesso momento, sembrano attraversare
10
varchi e gap temporali che ne modificano la consistenza corporea. Emergono e scompaiono,
accumulando al suolo la parte greve per far evaporare le polveri più sottili.
http://www.chiarafrigo.com
Teatro del Parco
26 giugno ore 22,30
…a Toys orchestra
In concerto
Nella serata conclusiva di Legàmi, il sound potente e romantico di una delle più apprezzate band italiane
indie rock riempe il teatro del Parco. Gli ...A Toys Orchestra presentano il loro ultimo album "Midnight
Talks".
Nel disco c'è tutto il romanticismo dei Toys, ma anche la carnalità e l'amore, buono e cattivo. Un disco
coraggioso, nella sua cristallina semplicità comunicativa, colmo di intenzione e spontaneità. Un album
fortemente vivo e moderno, che rimanda alla grande lezione del passato senza però ripeterla, che serba
nel suo intimo il desiderio di riuscire a parlare a tutti, a bassa e ad alta voce. Il disco decisamente più rock,
carnale e sanguigno degli ...a Toys orchestra.
LE ARTI PERFORMATIVE CONTEMPORANEE, TRE INTENSE GIORNATE CHE VEDONO
IMPEGNATI 40 ARTISTI
Va sotto il titolo di Legàmi il tradizionale appuntamento estivo con le arti performative
contemporanee che vede impegnati per tre giorni 40 artisti in 8 spettacoli di cui 2 esclusive
(Antologia dell’Ottimismo e Made in Paradise), 1 evento appositamente creato (Non so fare
Maglie) 1 anteprima ( Non so stare) e 1 prima (Adamo’s home project).
Legàmi è il secondo di una serie di incontri tra Inteatro, gli artisti e il pubblico: “appunti” per
costruire nuove dinamiche di relazione, riposizionando il pubblico al centro del processo di
creazione.
Inteatro conferma ancora una volta la sua vocazione all’incontro. Non solo un Festival, ma
soprattutto un’occasione per fondare Legàmi più forti attraverso la condivisione di un evento
artistico. Il pubblico non viene chiamato semplicemente ad assistere, ma ad entrare a far parte
di formati artistici vivi che si alimentano della partecipazione dello spettatore e si pongono in
relazione attiva con il territorio. Performance, musica, danza, formati artistici inediti volti al
rischio, al gioco, all’illusione, allo sdoppiamento. Legàmi vuole tessere fili di connessione tra le
persone, creando una rete di contatti stabiliti dallo scambio dei pensieri, dei messaggi verbali e
gestuali: una trama di relazioni solida, non effimera e non transitoria.
Ad aprire il programma del festival, il 24 giugno, ”Un’antologia dell’Ottimismo”, di e con Pieter
De Buysser e Jacob Wren, un progetto aperto, che nasce e si alimenta con le riflessioni di
intellettuali, artisti, giornalisti, politici e scienziati su che cosa significhi essere “ottimisti” nel
21esimo secolo. A seguire, in prima assoluta, il debutto di ”Adamo’s home” di Portage: il
rapporto dell'uomo con la propria contemporaneità visto attraverso ”incidenti” microesplosioni,
cedimenti e crolli. Sempre il 24, con replica anche il 26 giugno, ”Made in Paradise”, la geniale
performance di Yan Duyvendak e Omar Ghayatt, l’uno svizzero, l’altro egiziano, che in scena
scoprono - e mostrano agli spettatori - l’uno il mondo dell’Altro: al pubblico il compito di
sceglierli e di “fare” ogni sera il proprio spettacolo, sapendo che sarà impossibile vedere tutto e
che l’opera che prenderà forma quella sera sarà unica. Il 26 giugno, Ambra Senatore e Ilaria
Turba coinvolgeranno i giovani artisti partecipanti al corso danzatore /performer (Progetto
Sipario), spettatori e abitanti di Polverigi in ”Non so fare maglie”, progetto che promette di
connettere immagini e gesti della quotidianità alle nostre radici. E ancora, la compagnia di
2
Chiara Frigo, già allieva di IFA InteatroFestival Academy nel 2006, porterà in scena in anteprima
assoluta il suo “Non sostare” , e tutti i tre giorni del festival sarà possibile giocare con le parole
nell’installazione interattiva di OHT (”Fino a quando ti muovi”), ed essere sorpresi per le vie di
Polverigi, ad orari imprevisti, dalla parata di fantasmi - apparizioni umane, suoni - di Un’ottima
lettera, che invadono lo spazio lasciandolo poi vuoto allo sguardo dello spettatore (”Pompa
pulveris”).
A chiudere il festival gli ...A Toys Orchestra, una delle più apprezzate band italiane indie rock del
momento che riempiranno il Teatro del Parco con il loro sound potente e al contempo
romantico.
con
Pieter De Buysser, Jacob Wren, Dario Boldrini, Diego Donna, Stefano Bartolini, Filippo Tappi, Cosma Castellucci, Enrico Gaido,
Alessandra Lappano, Yann Gioria, Ambra Senatore, Ilaria Turba, Daniela Marinucci, Elena Durazzi, Elena Kofinà, Fabio Bacaloni,
Genny Ceresani, Gleni Caci, Maria Elena Seidenari, Marianna Sarti, Michela Rosa, Pamela Sparapani, Paola Daniele, Sara
Cingolani, Serena Rollo, Yan Duyvendak, Omar Ghayatt, Nicole Borgeat, Gael Grivet, Nicolas Robel, Filippo Andreatta, Chiara
Frigo, Matteo Bologna, Marta Ciappina, Massimo Trombetta, …
24 25 26 giugno 2010
P O L V E R I G I
APPUNTI 2010#2
LEGÀMI
TRE GIORNI / 40 ARTISTI / 1 GIARDINO / 3 TEATRI / UNA FESTA
3
Teatro della luna, Polverigi
24 giugno ore 21
Jacob Wren – Pieter De Buysser (Montreal - Bruxelles)
Un’antologia dell’Ottimismo
Prima italiana
Di e con Pieter De Buysser e Jacob Wren
Produzione: Campo e Gent
Coproduzione: Linz 2009 Kulturhauptstadt Europas; Brut Wien; Camp X Kopenhagen e KunstenFestivalDesArts
2009
Un’antologia dell’ottimismo è un progetto aperto. Dalla sua creazione nel 2009 gli autori hanno inviato,
nei Paesi dove lo spettacolo è stato ospitato, una lettera ad intellettuali, artisti, giornalisti, politici,
scienziati, chiedendo di partecipare alla “celebrazione preventiva dell’ottimismo critico che noi
timidamente crediamo potrà migliorare nel ventunesimo secolo”. La lettera chiede una risposta, un
contributo. Questo contributo può essere espresso in modi diversi: un brano musicale, un oggetto, un
breve testo, un disegno, una pittura, un film, un video, o qualunque altra cosa. La performance che verrà
presentata a Polverigi fa parte di questa Antologia, ambiziosa raccolta di ciò che intendiamo oggi con il
termine Ottimismo. Un processo di ricerca e di aggiornamento continuo sul concreto funzionamento
dell’idea di ottimismo.
http://www.anthologyofoptimism.com
4
Polverigi vie
24-25-26 giugno notturno ore impreviste
Un’ottima lettera (Ancona- Cesena)
Pompa pulveris
Di: Dario Boldrini e Diego Donna
Con: Stefano Bartolini, Dario Boldrini, Diego Donna, Filippo Tappi, Cosma Castellucci
L’idea di Pompa pulveris è un’apparizione notturna, improvvisa e inaspettata. Una parata di fantasmi
(apparizioni umane, suoni), che invadono lo spazio lasciandolo poi vuoto nell’intenzione di creare un letto
per il fiume dello sguardo dello spettatore. Il pubblico assiste allo svolgersi longitudinale di uno scolo di
presenze, intese quali passanti che annunciano il passaggio, nella via vuota e deserta. 8 attori prendono in
consegna questo scolo tessendo una trama di voci, di suoni concreti (prodotti da armonium e da altri
oggetti costruiti) e di gesti che rimbalzano per la via avvicendandosi vicini e lontani.
Cinema Italia Polverigi
24-25-26 giugno ore 22.30
Portage (Torino)
Adamo’s home project # Polverigi
Prima assoluta - Coproduzione Inteatro
di: Enrico Gaido e Alessandra Lappano
disegno luci e suoni: Yann Gioria
5
PORTAGE è un progetto artistico nato nel 2004 dall'incontro di Enrico Gaido e Alessandra Lappano,
successivamente a due percorsi individuali nell'ambito del teatro di ricerca. Gaido è laureato in Ingegneria
Edile al Politecnico di Torino mentre Lappano è laureata in Filosofia (indirizzo Estetica) all'Università degli
Studi di Torino.
La ricerca artistica di Portage si è sviluppata essenzialmente attorno al concetto di “crollo” analizzato dal
punto di vista del rapporto dell'uomo con la propria contemporaneità.
L'”incidente” rompe la concatenazione di causalità che caratterizza la normale quotidianità. I Portage
hanno cercato spesso di visualizzare il concetto di “incidente”, con l’invenzione di dispositivi scenici che
includono anche micro esplosioni. Adamo’s Home fa riferimento alla mitologia del costruire, inseguendo
l’immagine di una prima casa originaria. Riflettere sulla “casa di Adamo in Paradiso” non è altro che
affrontare direttamente le ragioni fondamentali del costruire e dell’abitare, in rapporto a tutta la nostra
vita. Ecco perché, se abitare è uno dei bisogni fondamentali dell’uomo, soddisfare il bisogno primario di
abitare significa risalire all’archetipo, alla verità dell’abitare: alla casa di Adamo.
Nell'idea dell'abitare e del costruire di Adamo, crolli, cedimenti, esplosioni e polvere non sono riferiti a
una quotidianità fallita ma hanno una valenza creatrice, si trasformano in gesto artistico. Adamo è l'inizio.
La sua dimora è psicologica e fisica. La sua casa è il luogo di nascita perduto contrapposto alla casa senza
radici della società postindustriale.
Adamo non si serve della forma architettonica per cumulare le condizioni dello straniamento dello spazio
simulato. Solo trompe-l'oeil riempiono le apparenze superficiali della nostra cultura.
http://www.portage.it
6
Villa Nappi – Polverigi
26 giugno ore 21.30
Ambra Senatore e Ilaria Turba (Torino-Milano)
Non so fare maglie/Polverigi
Produzione Inteatro
di: Ambra Senatore e Ilaria Turba
con: Ambra Senatore, Ilaria Turba e con la partecipazione di Daniela Marinucci, Elena Durazzi, Elena Kofinà, Fabio
Bacaloni, Genny Ceresani, Gleni Caci, Maria Elena Seidenari, Marianna Sarti, Michela Rosa, Pamela Sparapani, Paola
Daniele, Sara Cingolani, Serena Rollo (progetto Sipario/Danzatore performer)
Il progetto Non so fare maglie si costruisce nel corso di una residenza workshop a Polverigi insieme ai
partecipanti al corso danzatore /performer nell’ambito del progetto Sipario.
“Non so fare Maglie è un progetto di creazione aperto che si sviluppa per accumulo di gesti e immagini in
più luoghi attraverso opere installative e/o performative collettive composte da immagini e gesti che
mutano forma di contesto in contesto. Il tema del progetto è la manualità, la memoria del fare manuale e
le tracce concrete tramandate tramite oggetti e saperi impressi nella memoria. Il sentimento di
frustrazione che si prova a “non saper fare” nonostante si abbia nitida l’immagine nella memoria di chi
“sapeva fare” viene trasformato con ironia. Il pretesto da cui si parte è il “fare a maglia” , l’aspetto di
attività manuale - vissuta differentemente da ciascuno a seconda dell’età, della provenienza, della
professione – e l’aspetto della traccia tangibile che resta oltre il momento effimero dell’azione.
Non so fare Maglie è una visione, un’immagine in movimento che si trasforma gradualmente e che, allo
stesso tempo, ha qualcosa di immutabile e senza fine.
7
Non so fare Maglie è una sosta protetta nello scorrere caotico e spesso solitario del nostro tempo, un
altrove che si nutre della realtà che qui viene celebrata nel modo più semplice attraverso cose che
accadono e sono condivise attraverso le relazioni. È uno spazio-opera in cui ritrovarsi, riposare, mostrare
dei gesti ripetere movimenti, lasciare una traccia, osservare quello che è accaduto su quella grande
maglia nei mesi precedenti, conoscere storie che su quella maglia si sono depositate lasciarne delle altre.
La percezione dello spettatore che entrerà nello spazio sarà spiazzante, tutto sarà molto accogliente e
familiare e contemporaneamente molto eccentrico, lontano da qualsiasi altra cosa vista prima di allora”.
http://www.ambrasenatore.com
Palestra Polverigi
24, ore 22.30, 26 giugno ore 21.30
Yan Duyvendak-Omar Ghayatt (Ginevra – Il Cairo)
Made in Paradise
Prima italiana
Di: Yan Duyvendak; Omar Ghayatt e Nicole Borgeat
Con: Yan Duyvendak e Omar Ghayatt
Drammaturgia: Nicole Borgeat
Scenografia: in collaborazione con Sylvie Kleiber
Graphic design: Nicolas Robel, B.u.L.b. Grafix
Amministrazione, produzione e diffusione: Morris Mendi; Nataly Sugnaux-Hernandez
Assistenza alla produzione: Emilie Nana, Sonia Rickli e Job Michael Rouamba
Tecnica: Gael Grivet
Ci viene promesso il peggio… l’invasione… le donne violentate… le orde barbariche… la perdita della
nostra identità… lo choc delle civilizzazioni. Prendiamo l’aereo, pensiamo a loro, i barbari, con i nostri
liquidi e le nostre creme nei nostri sacchetti di plastica trasparente. Dall’11 settembre, l’Altro ha
cominciato a esistere con la A maiuscola. E noi non sappiamo cosa farcene.
Yan Duyvendak e Omar Ghayatt, rispettivamente performer svizzero e egiziano, si sono incontrati circa un
anno fa, prima al Cairo, poi in Svizzera. Cosa succede quando “Just do it” incontra “Inch Allah”? Quando
“Fallo, un punto è tutto” si confronta a “Se Dio lo vuole”?.
Hanno cominciato a guardare il mondo dell’Altro. E in questa preoccupazione dell’altro, c’è già qualcosa
di tranquillizzante. Presentano dei frammenti in movimento perpetuo, sguardi, urla, forzature soggettive,
forzature specifiche. Al pubblico il compito di sceglierli e di “fare” ogni sera il proprio spettacolo, sapendo
che sarà impossibile vedere tutto e che l’opera che prenderà forma quella sera sarà unica.
8
La maggior parte dei frammenti performativi includono lo spettatore, creando così uno spazio comune, un
passaggio in questi due mondi, un luogo per uscire dal discorso dominante che suppura la paura e la
rigetta.
In questa giustapposizione azzardata, in questi choc involontari, ci è offerto uno specchio, così come ogni
viaggio interroga le nostre referenze. Guardando l’altro, si assume il rischio di vedersi.
http://www.duyvendak.com
24, 25,26 giugno ore 21-24
OHT | Office for a Human Theatre (Rovereto – Parma)
Fino a quando ti muovi
Di e con: Filippo Andreatta
9
In collaborazione con: Klaus Obermaier, presso l'Università IUAV di Venezia, Facoltà di Arti e Design
“Hai mai trovato simpatico un uomo quando è stanco? Hai mai desiderato qualcuno che non arriva?
L'ultima volta che hai litigato con una persona hai fatto il primo passo per chiarire? Credi sia meglio
persistere o fermarsi e cominciare da capo?”
Fino a quando ti muovi è un'installazione interattiva; un dialogo muto con lo spettatore. Il movimento
dello spettatore, decodificato in real-time da una web-cam, proietta un video di lettere che girano,
ruotano, appaiono e scompaiono. Nell'attimo in cui lo spettatore si ferma le lettere compongono una
domanda che rimane proiettata fino a quando lo spettatore rimane fermo. Non appena lo spettatore si
muove o fa un gesto la domanda si scompone in lettere caotiche che compongono una nuova domanda
non appena lo spettatore si ferma un'altra volta. Il tempo dell'installazione è totalmente dettato dallo
spettatore che fermandosi renderà visibile la domanda mentre muovendosi la frantumerà in singole
lettere. Le domande vertono sulla coordinazione di mente e corpo; volutamente quotidiane, celano o
palesano la relazione fra il movimento e il pensiero.
http://www.officeforahumantheatre.org
Teatro della Luna
25 giugno ore 21
Compagnia Chiara Frigo (Verona)
Nonsostare
Anteprima - Inteatro residenze
Idea: Chiara Frigo
Interpreti: Matteo Bologna; Marta Ciappina; Chiara Frigo; Massimo Trombetta
Disegno sonoro: Mauro Casappa
Drammaturgia: Riccardo de Torrebruna
Disegno luci: Leonardo Benetollo
Scenografia: R&G Group
Nonsostare è uno studio sulla capacità di percepire l'intervallo di tempo che attraversiamo. Il lavoro parte
dall’idea di un paradosso in cui il tempo assume un ruolo fondamentale: i corpi tendono a
confondere presente passato futuro per ritrovarsi in un flash back che è invece il presente.
L’intero sistema si avvicina al proprio limite, i lassi di tempo sono sempre più piccoli, lo spazio si riduce e
si dilata diventando il luogo in cui ognuno tende, con vari gradi di approssimazione, al migliore dei tempi
possibili. Gli interpreti, pur essendo presenti fisicamente nello stesso momento, sembrano attraversare
10
varchi e gap temporali che ne modificano la consistenza corporea. Emergono e scompaiono,
accumulando al suolo la parte greve per far evaporare le polveri più sottili.
http://www.chiarafrigo.com
Teatro del Parco
26 giugno ore 22,30
…a Toys orchestra
In concerto
Nella serata conclusiva di Legàmi, il sound potente e romantico di una delle più apprezzate band italiane
indie rock riempe il teatro del Parco. Gli ...A Toys Orchestra presentano il loro ultimo album "Midnight
Talks".
Nel disco c'è tutto il romanticismo dei Toys, ma anche la carnalità e l'amore, buono e cattivo. Un disco
coraggioso, nella sua cristallina semplicità comunicativa, colmo di intenzione e spontaneità. Un album
fortemente vivo e moderno, che rimanda alla grande lezione del passato senza però ripeterla, che serba
nel suo intimo il desiderio di riuscire a parlare a tutti, a bassa e ad alta voce. Il disco decisamente più rock,
carnale e sanguigno degli ...a Toys orchestra.
24
giugno 2010
Festival Internazionale Inteatro 2010 – Legàmi
Dal 24 al 26 giugno 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
VILLA NAPPI
Polverigi, Via Guglielmo Marconi, 75, (Ancona)
Polverigi, Via Guglielmo Marconi, 75, (Ancona)
Vernissage
24 Giugno 2010, ore 19
Sito web
www.inteatro.it