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Fiabe al muro
La mostra si compone di quindici tele, realizzate dall’artista Gianni Maria Tessari per “illustrare” la fiaba “Nina e il natale dei gatti” scritta dal critico d’arte Vinny Scorsone, e da nove pannelli in cui si dipana il racconto stesso
Comunicato stampa
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L’esposizione, già presentata con successo a Torino lo scorso ottobre presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli, si compone di quindici tele, realizzate dall’artista Gianni Maria Tessari per “illustrare” la fiaba “Nina e il natale dei gatti” scritta dal critico d’arte Vinny Scorsone, e da nove pannelli in cui si dipana il racconto stesso.
Troppo impegnati e presi dalla vita frenetica e dai problemi economici che ci assillano, abbiamo chiuso la porta all'immaginazione, alla creatività, alla fantasia. In questa mostra, parola scritta e parola disegnata si incontrano sulle pareti e sui muri di una città immaginaria e fredda aprendo un varco tra nuove tendenze dell'arte e antiche formule narranti. Una provocazione, un modo per innescare una reazione positiva nello spirito di chi verrà a visitarla.
Scrive Ivana Mulatero in catalogo: “A partire dallo sfondo principia il lavoro del pittore. E non potrebbe essere altrimenti. Egli usa raffigurare l’idea di una città, riletta su un principio compositivo ordinatore, su una modularità del segno che geometrizza, secondo un’alternanza ritmica di pieni e di vuoti, le facciate delle case punteggiate da finestre. I grandi fabbricati situati in un secondo e terzo piano, sembrano quasi rovesciarsi sul fronte principale, quello in cui una parete o un muro di cinta costeggia una strada. Su di esso avviene l’aggancio con i protagonisti della favola. Ma ogni dipinto è una sedimentazione di eventi, che il passante-osservatore non può che guardare, attratto verso molteplici direzioni. Una tra le possibili è il suo alter ego, una figura larvale alla Giacometti tracciata con pochi tratti di pennello, pare in fil di ferro per il groviglio di segni filamentosi, quasi senza colore, che ci da le spalle mentre osserva il muro che delimita la strada, divenuto il supporto di una favola-murales.”
E ancora Franco Spena: “di sentimenti è intrisa la favola di Vinny Scorsone che naviga tra le categorie di Prop, dalla partenza alla rivelazione, al ritorno. Con passo agile e leggero. Direi anzi poetico, per la levità di un modo di raccontare che riconduce alle sere d’inverno quando erano le nonne a farci sognare seduti attorno al braciere. E chissà perché noi chiedevamo quasi sempre le stesse favole, quelle che ci avevano colpito nel cuore, quelle che ci appassionavano, anche se ci facevano un po’ paura, quelle che sapevamo quasi a memoria e che ci piaceva sentirci ancora ripetere, ogni sera, quasi per obbedire ai segni di un rito misterioso che, parola dopo parola, ci portava in un mondo dove il tempo si muoveva per altri accordi o per altre armonie.”
L’esposizione, dopo le tappe di Torino e Monreale, toccherà, in data da destinarsi ma sempre nel 2008, la città di Marostica dove sarà ospitata presso il Castello Inferiore.
Troppo impegnati e presi dalla vita frenetica e dai problemi economici che ci assillano, abbiamo chiuso la porta all'immaginazione, alla creatività, alla fantasia. In questa mostra, parola scritta e parola disegnata si incontrano sulle pareti e sui muri di una città immaginaria e fredda aprendo un varco tra nuove tendenze dell'arte e antiche formule narranti. Una provocazione, un modo per innescare una reazione positiva nello spirito di chi verrà a visitarla.
Scrive Ivana Mulatero in catalogo: “A partire dallo sfondo principia il lavoro del pittore. E non potrebbe essere altrimenti. Egli usa raffigurare l’idea di una città, riletta su un principio compositivo ordinatore, su una modularità del segno che geometrizza, secondo un’alternanza ritmica di pieni e di vuoti, le facciate delle case punteggiate da finestre. I grandi fabbricati situati in un secondo e terzo piano, sembrano quasi rovesciarsi sul fronte principale, quello in cui una parete o un muro di cinta costeggia una strada. Su di esso avviene l’aggancio con i protagonisti della favola. Ma ogni dipinto è una sedimentazione di eventi, che il passante-osservatore non può che guardare, attratto verso molteplici direzioni. Una tra le possibili è il suo alter ego, una figura larvale alla Giacometti tracciata con pochi tratti di pennello, pare in fil di ferro per il groviglio di segni filamentosi, quasi senza colore, che ci da le spalle mentre osserva il muro che delimita la strada, divenuto il supporto di una favola-murales.”
E ancora Franco Spena: “di sentimenti è intrisa la favola di Vinny Scorsone che naviga tra le categorie di Prop, dalla partenza alla rivelazione, al ritorno. Con passo agile e leggero. Direi anzi poetico, per la levità di un modo di raccontare che riconduce alle sere d’inverno quando erano le nonne a farci sognare seduti attorno al braciere. E chissà perché noi chiedevamo quasi sempre le stesse favole, quelle che ci avevano colpito nel cuore, quelle che ci appassionavano, anche se ci facevano un po’ paura, quelle che sapevamo quasi a memoria e che ci piaceva sentirci ancora ripetere, ogni sera, quasi per obbedire ai segni di un rito misterioso che, parola dopo parola, ci portava in un mondo dove il tempo si muoveva per altri accordi o per altre armonie.”
L’esposizione, dopo le tappe di Torino e Monreale, toccherà, in data da destinarsi ma sempre nel 2008, la città di Marostica dove sarà ospitata presso il Castello Inferiore.
16
febbraio 2008
Fiabe al muro
Dal 16 febbraio al 04 marzo 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
COMPLESSO MONUMENTALE GUGLIELMO II
Monreale, Piazza Guglielmo Ii, (Palermo)
Monreale, Piazza Guglielmo Ii, (Palermo)
Orario di apertura
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 – festivi dalle 9.00 alle 13.00
Vernissage
16 Febbraio 2008, ore 17.30
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