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Figlia di un nuovo popolo, Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio Nobel per la Letteratura
L’ esposizione, che raccoglie parte del materiale disponibile nella Biblioteca Nazionale del Cile, nell’Archivio Storico Generale del Ministero degli Affari Esteri e nel Museo Gabriela Mistral di Vicuña, ricorda i particolari e gli avvenimenti che accompagnarono l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura alla scrittrice e poetessa nel 1945
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Figlia di un nuovo popolo, Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio Nobel di
Letteratura”
Introduzione
La presente esposizione, che raccoglie parte del materiale disponibile nella Biblioteca
Nazionale del Cile, nell’Archivio Storico Generale del Ministero degli Affari Esteri e nel Museo
Gabriela Mistral di Vicuña, ricorda i particolari e gli avvenimenti che accompagnarono
l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura della scrittrice e poetessa nel 1945.
Quest’anno commemoriamo i 70 anni di questo evento di portata storica.
Dal momento della sua nascita nel 1887, in un piccolo villaggio rurale nella Valle del Elqui, e
sino alla sua morte nel 1957, Lucila Godoy Alcayaga, la giovane maestra rurale conosciuta nel
mondo come Gabriela Mistral, sviluppò un’estesa opera poetica e di prosa che la collocò tra
una delle voci americane più potenti del ventesimo secolo. Le sue prime poesie, pubblicate
nelle pagine di El Coquimbo e La Voz de Elqui, li firmò semplicemente con la lettera “Y”.
Successivamente, nel 1914, quando grazie alla sua opera Los Sonetos de la Muerte, ricevette il
Premio dei Juegos Florales, adottò definitivamente lo pseudonimo di Gabriela Mistral, che
come lei stessa raccontava, era un omaggio al vento omonimo.
Sia nella sua poesia che nella sua prosa, affrontò le tematiche fondamentali che stavano dando
forma al panorama mondiale così come lo conosciamo oggi. A partire dal 1922, quando
Gabriela Mistral fu invitata dal governo Messicano ad assumere il ruolo guida nella riforma
dell’istruzione, ella risiedé fuori dal Cile e percorse gran parte dell’America e dell’Europa, sia
per missioni diplomatiche che per le sue attività letterarie ma anche per le campagne in
favore della pace, la protezione infantile, i diritti delle donne, l’istruzione ed altre tematiche
che le stavano a cuore.
Nel 1932 il governo cileno assegnò a Gabriela Mistral un incarico consolare. Fu distaccata a Napoli,
ma le fu impedito di esercitare le sue funzioni dal governo Mussolini, che la recluse agli arresti
domiciliari a Roma. Gabriela sarebbe stata la prima donna cilena ad occupare un incarico
diplomatico. Per quanto l’incarico assegnato non fosse tra i più elevati tra le gerarchie diplomatiche,
lo stipendio le permetteva di vivere degnamente e di coprire le sue necessità economiche.
A 56 anni ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, notizia confermata dall’ambasciatore
svedese in Brasile. Fu la prima volta nella storia che uno scrittore latinoamericano riceveva un
riconoscimento di tanto valore.
Vari anni più tardi, nel 1950, ritornò in Italia per occupare l’incarico di Console del Cile a Napoli,
successivamente si trasferì a Rapallo, città dove rimase per tre anni e sulla quale commenta:
“Sono stata vagabonda e comincio a diventare sedentaria. Sono felice in questa terra, è possibile che
viva qui il resto dei miei giorni. Questo è il paese di più grande valore umano, più accogliente e
possiede la più grande capacità e sensibilità artistica al mondo”.
Attualmente, grazie alle numerose iniziative pubbliche e private, abbiamo accesso ad un
numero infinitamente maggiore dei suoi manoscritti, lettere e pubblicazioni, che ci hanno
permesso di avere una visione più profonda della grandezza e complessità che
caratterizzarono la sua vita e le sue opere.
L’Ambasciata del Cile in Italia vuole commemorar a “Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio
Nobel per la Letteratura”, il prossimo 25 novembre, dedicandogli uno dei saloni principali di
questa sede, nell’occasione se inaugurerà una mostra e realizzerà un colloquio con due dei più
importanti esperti dell’opera di Gabriela Mistral.
Programma
Mercoledì 25 novembre 2015, ore 18.00.
“Figlia di un nuovo popolo, Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio Nobel per la Letteratura”
Colloquio e inaugurazione della mostra
espositori:
-Pedro Pablo Zegers: “Presenza di Gabriela Mistral in Italia
-Bernardita Domange: “Impresioni di Gabriela Mistral sull’ Italia nel suo retaggio epistolare”
- Coordina Matteo Lefevre.
-Canzoni di Gabriela Mistral interpretate dalla cantante cilena Jacqueline Trebitsch,
accompagnata dal musicista Alessio Disperati.
La mostra rimarrà aperta per prenotazioni fino al 15 gennaio 2016.
Letteratura”
Introduzione
La presente esposizione, che raccoglie parte del materiale disponibile nella Biblioteca
Nazionale del Cile, nell’Archivio Storico Generale del Ministero degli Affari Esteri e nel Museo
Gabriela Mistral di Vicuña, ricorda i particolari e gli avvenimenti che accompagnarono
l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura della scrittrice e poetessa nel 1945.
Quest’anno commemoriamo i 70 anni di questo evento di portata storica.
Dal momento della sua nascita nel 1887, in un piccolo villaggio rurale nella Valle del Elqui, e
sino alla sua morte nel 1957, Lucila Godoy Alcayaga, la giovane maestra rurale conosciuta nel
mondo come Gabriela Mistral, sviluppò un’estesa opera poetica e di prosa che la collocò tra
una delle voci americane più potenti del ventesimo secolo. Le sue prime poesie, pubblicate
nelle pagine di El Coquimbo e La Voz de Elqui, li firmò semplicemente con la lettera “Y”.
Successivamente, nel 1914, quando grazie alla sua opera Los Sonetos de la Muerte, ricevette il
Premio dei Juegos Florales, adottò definitivamente lo pseudonimo di Gabriela Mistral, che
come lei stessa raccontava, era un omaggio al vento omonimo.
Sia nella sua poesia che nella sua prosa, affrontò le tematiche fondamentali che stavano dando
forma al panorama mondiale così come lo conosciamo oggi. A partire dal 1922, quando
Gabriela Mistral fu invitata dal governo Messicano ad assumere il ruolo guida nella riforma
dell’istruzione, ella risiedé fuori dal Cile e percorse gran parte dell’America e dell’Europa, sia
per missioni diplomatiche che per le sue attività letterarie ma anche per le campagne in
favore della pace, la protezione infantile, i diritti delle donne, l’istruzione ed altre tematiche
che le stavano a cuore.
Nel 1932 il governo cileno assegnò a Gabriela Mistral un incarico consolare. Fu distaccata a Napoli,
ma le fu impedito di esercitare le sue funzioni dal governo Mussolini, che la recluse agli arresti
domiciliari a Roma. Gabriela sarebbe stata la prima donna cilena ad occupare un incarico
diplomatico. Per quanto l’incarico assegnato non fosse tra i più elevati tra le gerarchie diplomatiche,
lo stipendio le permetteva di vivere degnamente e di coprire le sue necessità economiche.
A 56 anni ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, notizia confermata dall’ambasciatore
svedese in Brasile. Fu la prima volta nella storia che uno scrittore latinoamericano riceveva un
riconoscimento di tanto valore.
Vari anni più tardi, nel 1950, ritornò in Italia per occupare l’incarico di Console del Cile a Napoli,
successivamente si trasferì a Rapallo, città dove rimase per tre anni e sulla quale commenta:
“Sono stata vagabonda e comincio a diventare sedentaria. Sono felice in questa terra, è possibile che
viva qui il resto dei miei giorni. Questo è il paese di più grande valore umano, più accogliente e
possiede la più grande capacità e sensibilità artistica al mondo”.
Attualmente, grazie alle numerose iniziative pubbliche e private, abbiamo accesso ad un
numero infinitamente maggiore dei suoi manoscritti, lettere e pubblicazioni, che ci hanno
permesso di avere una visione più profonda della grandezza e complessità che
caratterizzarono la sua vita e le sue opere.
L’Ambasciata del Cile in Italia vuole commemorar a “Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio
Nobel per la Letteratura”, il prossimo 25 novembre, dedicandogli uno dei saloni principali di
questa sede, nell’occasione se inaugurerà una mostra e realizzerà un colloquio con due dei più
importanti esperti dell’opera di Gabriela Mistral.
Programma
Mercoledì 25 novembre 2015, ore 18.00.
“Figlia di un nuovo popolo, Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio Nobel per la Letteratura”
Colloquio e inaugurazione della mostra
espositori:
-Pedro Pablo Zegers: “Presenza di Gabriela Mistral in Italia
-Bernardita Domange: “Impresioni di Gabriela Mistral sull’ Italia nel suo retaggio epistolare”
- Coordina Matteo Lefevre.
-Canzoni di Gabriela Mistral interpretate dalla cantante cilena Jacqueline Trebitsch,
accompagnata dal musicista Alessio Disperati.
La mostra rimarrà aperta per prenotazioni fino al 15 gennaio 2016.
25
novembre 2015
Figlia di un nuovo popolo, Gabriela Mistral 70 anni dopo il Premio Nobel per la Letteratura
Dal 25 novembre 2015 al 15 gennaio 2016
Location
AMBASCIATA DEL CILE
Roma, Viale Liegi, (Roma)
Roma, Viale Liegi, (Roma)
Orario di apertura
su prenotazione
Vernissage
25 Novembre 2015, ore 18 su invito