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Figurativo per scelta – Enrico Versari
esposizione delle opere dell’artista faentino
Comunicato stampa
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Figurativo per scelta
La figurazione è spesso assunta come semplificazione del concettuale o scappatoia per ottenere consensi dagli spettatori.
Ciò non si trova in Enrico Versari arista colto e cosciente sceglie la figurazione, non la subisce, integrando la performance ( nei quadri srotolati ).
Il concetto è direttamente inserito nel soggetto proposto che non si riduce alla “natura morta” pretesto morandiano per parlare di altro, ma diviene messaggio del discorso, oggetto il cui design è stato approfondito dall’artista stesso durante gli anni di Modena.
Gli oggetti si fanno trasparenti nel graffio dell’artista come nell’occhio dello spettatore, compare come traccia della memoria nello schermo bidimensionale del quadro.
È il tratto e la superficie che danno la forma, le ombre il dinamismo, la memoria dell’oggetto che viene dalla suggestione del ricordo.
Nella produzione di Enrico non ci sono gerarchie, le grafiche possiedono quella stessa perizia utilizzata negli oli, la composizione è sempre studiata e mai casuale, nulla è messo “a caso”!
L’artista nelle sue fusioni oggettuali di occidente e oriente realizza una sintesi della società globale per accostamento di “cose” e interazione di trasparenze attraverso le quali da allo spettatore quella nuova visione del mondo, infatti si può affermare che come Vedova anche per Versari tutto ciò che nel mondo succede lo “coinvolge e lo sconvolge” e ritorna come immagine nelle sue opere.
A differenza di Vedova e degli informali l’artista qui controlla il quadro, ne cura moltissimo l’estetica, ma non ne tralascia il concetto, se nella società degli slogan dovessi definire questo lavoro userei l’espressione “estetica del concetto” perché in essa trovano sintesi comune.
Ma l’aspetto più importante come definito all’inizio è LA SCELTA, che ad oggi è l’unico oggettivo metro di parametro per valutare un artista e attraverso la quale è possibile l’utilizzo di qualsiasi tecnica.
Matteo Valtancoli
La figurazione è spesso assunta come semplificazione del concettuale o scappatoia per ottenere consensi dagli spettatori.
Ciò non si trova in Enrico Versari arista colto e cosciente sceglie la figurazione, non la subisce, integrando la performance ( nei quadri srotolati ).
Il concetto è direttamente inserito nel soggetto proposto che non si riduce alla “natura morta” pretesto morandiano per parlare di altro, ma diviene messaggio del discorso, oggetto il cui design è stato approfondito dall’artista stesso durante gli anni di Modena.
Gli oggetti si fanno trasparenti nel graffio dell’artista come nell’occhio dello spettatore, compare come traccia della memoria nello schermo bidimensionale del quadro.
È il tratto e la superficie che danno la forma, le ombre il dinamismo, la memoria dell’oggetto che viene dalla suggestione del ricordo.
Nella produzione di Enrico non ci sono gerarchie, le grafiche possiedono quella stessa perizia utilizzata negli oli, la composizione è sempre studiata e mai casuale, nulla è messo “a caso”!
L’artista nelle sue fusioni oggettuali di occidente e oriente realizza una sintesi della società globale per accostamento di “cose” e interazione di trasparenze attraverso le quali da allo spettatore quella nuova visione del mondo, infatti si può affermare che come Vedova anche per Versari tutto ciò che nel mondo succede lo “coinvolge e lo sconvolge” e ritorna come immagine nelle sue opere.
A differenza di Vedova e degli informali l’artista qui controlla il quadro, ne cura moltissimo l’estetica, ma non ne tralascia il concetto, se nella società degli slogan dovessi definire questo lavoro userei l’espressione “estetica del concetto” perché in essa trovano sintesi comune.
Ma l’aspetto più importante come definito all’inizio è LA SCELTA, che ad oggi è l’unico oggettivo metro di parametro per valutare un artista e attraverso la quale è possibile l’utilizzo di qualsiasi tecnica.
Matteo Valtancoli
24
settembre 2007
Figurativo per scelta – Enrico Versari
Dal 24 settembre al 04 novembre 2007
arte contemporanea
Location
ENOTECA RISTORANTE DON ABBONDIO
Forlì, Piazza Guido Da Montefeltro, 16, (Forlì-cesena)
Forlì, Piazza Guido Da Montefeltro, 16, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
tutti i giorni, chiuso domenica
Vernissage
24 Settembre 2007, su invito per la stampa ore 18:00 apertura ore 19:30
Autore
Curatore