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Figurazioni Musicali
Nel XX secolo molti artisti hanno sentito il bisogno di tradurre in segni e forme i concetti e le astrazioni della comunicazione musicale. Altrettanto può dirsi dei musicisti. L’ispirazione della musica è un tratto distintivo che lega anche i quattro artisti in mostra.
Comunicato stampa
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Musica ed arte visiva sono state sempre in sintonia. Una sintonia che attraversa, esplicitamente, o nel loro animo, un po’ tutti (o quasi) gli artisti delle Arti visive e dei musicisti. A parte i casi dove gli artisti operano in entrambe le discipline, come Klee, musicista professionista, e Schömberg pittore che espone i suoi lavori, insieme ad altri pittori noti, esiste un qualcosa di più, che riguarda la struttura stessa delle due Arti, una sorta di interferenza dialettica.
Come sosteneva Paolo Emilio Carapezza, direttore della storica rivista Collage del lontano 1962, che costituiva, nel clima culturalmente vivace di quegli anni il riferimento del rapporto relativo alla musica ed alla pittura moderna, esiste un’affinità costituzionale fra le due arti.
Carapezza trovava le radici di questa affinità in Webern e Mondrian, dove “la strutturazione pittorica di Webern viene accostata alla pittura di Mondrian.”
Senza essersi mai incontrati, i due artisti vivevano mondi diversi, e senza avere particolare competenza delle forme artistiche dell’altro, - quindi senza influenzarsi vicendevolmente -, queste due persone hanno avuto un percorso simile: dalla rappresentazione all’astrazione, attraverso una disciplina essenziale, dove la geometria concede uno spazio limitato agli elementi dell’invenzione.
In realtà, chiarisce Adorno, la musica è un’arte del tempo, la pittura un’arte dello spazio. Le due espressioni s’incontrano o meglio s’intersecano. Le diverse arti passano l’una nell’altra proprio attraverso il loro contrasto.
Qualcosa che già aveva intuito ed esposto Hegel nell’Estetica, osservando che nel rapporto Musica-Arte, l’amalgama e la compenetrazione dei colori producono “un gioco di riflessi che si riverberano in altri e che divengono così fini, così fuggevoli, così ricchi di anima che iniziano a passare nel regno della musica”.
Praticamente la transizione dalla spazialità del colore alla temporalità musicale.
Questa la sostanza della mostra, che non a caso ha come titolo Figurazioni musicali. Solamente quattro artisti: tre che usano come medium la Fibra ed una la fotografia.
Come sosteneva Paolo Emilio Carapezza, direttore della storica rivista Collage del lontano 1962, che costituiva, nel clima culturalmente vivace di quegli anni il riferimento del rapporto relativo alla musica ed alla pittura moderna, esiste un’affinità costituzionale fra le due arti.
Carapezza trovava le radici di questa affinità in Webern e Mondrian, dove “la strutturazione pittorica di Webern viene accostata alla pittura di Mondrian.”
Senza essersi mai incontrati, i due artisti vivevano mondi diversi, e senza avere particolare competenza delle forme artistiche dell’altro, - quindi senza influenzarsi vicendevolmente -, queste due persone hanno avuto un percorso simile: dalla rappresentazione all’astrazione, attraverso una disciplina essenziale, dove la geometria concede uno spazio limitato agli elementi dell’invenzione.
In realtà, chiarisce Adorno, la musica è un’arte del tempo, la pittura un’arte dello spazio. Le due espressioni s’incontrano o meglio s’intersecano. Le diverse arti passano l’una nell’altra proprio attraverso il loro contrasto.
Qualcosa che già aveva intuito ed esposto Hegel nell’Estetica, osservando che nel rapporto Musica-Arte, l’amalgama e la compenetrazione dei colori producono “un gioco di riflessi che si riverberano in altri e che divengono così fini, così fuggevoli, così ricchi di anima che iniziano a passare nel regno della musica”.
Praticamente la transizione dalla spazialità del colore alla temporalità musicale.
Questa la sostanza della mostra, che non a caso ha come titolo Figurazioni musicali. Solamente quattro artisti: tre che usano come medium la Fibra ed una la fotografia.
07
luglio 2018
Figurazioni Musicali
Dal 07 al 31 luglio 2018
arte contemporanea
Location
OFFICINA D’ARTE E TESSUTI
Spoleto, Via Plinio Il Giovane, 6/8, (Perugia)
Spoleto, Via Plinio Il Giovane, 6/8, (Perugia)
Orario di apertura
Dal mercoledì alla domenica ore 11-20
Vernissage
7 Luglio 2018, ore 17,30
Autore