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Filippo de Pisis – Eclettico connoisseur fra pittura, musica e poesia
La mostra intende evidenziare il rapporto a lungo intercorso tra Filippo de Pisis e le fonti pittoriche del presente e del passato.
Comunicato stampa
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La mostra intende porre in luce il rapporto a lungo intercorso tra Filippo de Pisis e le fonti
pittoriche del presente e del passato.
L’approccio alla pittura da parte dell’artista nasce grazie all’amore e alla passione per la storia
dell’arte, il culto per la tradizione ferrarese del Costa e del Francia, e si sviluppa nell’arco di un
trentennio secondo varie passioni di volta in volta inseguite, percorse, collezionate e ritrovate.
De Pisis, visitando e studiando le opere nei musei, ritrova le proprie radici legate al naturalismo
e alla pittura francese, scopre se stesso e la propria ispirazione. Dal confronto con i
contemporanei de Chirico, Savinio e Carrà, in gioventù egli focalizza la propria attitudine a
collezionare il mondo come pratica cosciente di riflessione metaforica e metastorica, in senso
metafisico.
Dall’incontro con la passione pittorica di Soutine, con il pastello rapido di Toulouse-Lautrec,
riceve a Parigi lo stimolo per svincolarsi dalla lezione di Manet, pittore a lungo amato in
gioventù e da sempre ritenuto un modello, e per approdare al libero segno sulla tela, a quella
libertà espressiva che negli anni Trenta preannuncia gli esiti di certa pittura informale.
Il dialogo con le fonti artistiche, la frequentazione dei musei europei, la pittura dei
contemporanei, lo portano a elaborare un personale approccio alla tela che rimarrà negli anni
inconfondibile, come una cifra indelebile nella storia dell’arte italiana del Novecento.
La mostra, che raduna circa 150 opere tra dipinti e disegni, intende porre l’attenzione sul
complesso mondo che caratterizza le passioni d’arte e la cultura dell’artista: l’inclinazione
poetica, la passione antiquaria e collezionistica, il mondo musicale della lirica, l’indole del
botanico naturalista e l’amore per il museo e le civiltà del passato.
Queste costanti, che lo seguono per tutta la sua straordinaria parabola creativa, costituiscono
delle tappe fondamentali e divengono i cardini attorno a cui si snoda il suo maggiore impegno
nella pittura. Il concetto alla base della mostra consiste infatti nel far ruotare attorno alle opere
depisisiane una costellazione di riferimenti di altri autori, proponendo al pubblico un percorso
articolato in sezioni.
pittoriche del presente e del passato.
L’approccio alla pittura da parte dell’artista nasce grazie all’amore e alla passione per la storia
dell’arte, il culto per la tradizione ferrarese del Costa e del Francia, e si sviluppa nell’arco di un
trentennio secondo varie passioni di volta in volta inseguite, percorse, collezionate e ritrovate.
De Pisis, visitando e studiando le opere nei musei, ritrova le proprie radici legate al naturalismo
e alla pittura francese, scopre se stesso e la propria ispirazione. Dal confronto con i
contemporanei de Chirico, Savinio e Carrà, in gioventù egli focalizza la propria attitudine a
collezionare il mondo come pratica cosciente di riflessione metaforica e metastorica, in senso
metafisico.
Dall’incontro con la passione pittorica di Soutine, con il pastello rapido di Toulouse-Lautrec,
riceve a Parigi lo stimolo per svincolarsi dalla lezione di Manet, pittore a lungo amato in
gioventù e da sempre ritenuto un modello, e per approdare al libero segno sulla tela, a quella
libertà espressiva che negli anni Trenta preannuncia gli esiti di certa pittura informale.
Il dialogo con le fonti artistiche, la frequentazione dei musei europei, la pittura dei
contemporanei, lo portano a elaborare un personale approccio alla tela che rimarrà negli anni
inconfondibile, come una cifra indelebile nella storia dell’arte italiana del Novecento.
La mostra, che raduna circa 150 opere tra dipinti e disegni, intende porre l’attenzione sul
complesso mondo che caratterizza le passioni d’arte e la cultura dell’artista: l’inclinazione
poetica, la passione antiquaria e collezionistica, il mondo musicale della lirica, l’indole del
botanico naturalista e l’amore per il museo e le civiltà del passato.
Queste costanti, che lo seguono per tutta la sua straordinaria parabola creativa, costituiscono
delle tappe fondamentali e divengono i cardini attorno a cui si snoda il suo maggiore impegno
nella pittura. Il concetto alla base della mostra consiste infatti nel far ruotare attorno alle opere
depisisiane una costellazione di riferimenti di altri autori, proponendo al pubblico un percorso
articolato in sezioni.
24
gennaio 2018
Filippo de Pisis – Eclettico connoisseur fra pittura, musica e poesia
Dal 24 gennaio al 22 aprile 2018
arte moderna e contemporanea
Location
MEF – MUSEO ETTORE FICO
Torino, Via Francesco Cigna, 114, (Torino)
Torino, Via Francesco Cigna, 114, (Torino)
Biglietti
intero euro 10 / ridotto euro 8
Orario di apertura
da mercoledì a venerdì ore 14 - 19
sabato e domenica ore 11 - 19
Vernissage
24 Gennaio 2018, ore 18
Autore
Curatore