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Filippo Farina – Il canto del colore
I suoi quadri riescono a modellare le emozioni che Filippo prova nel suonare la chitarra, così la percezione visiva della pittura riesce a cogliere e a dar forma alle vibrazioni della musica.
Comunicato stampa
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Anche questa esposizione fa parte del ciclo ODE “One day Exibithion” 2009/2010, mostre di un giorno organizzate dal CEDAV -Centro di Documentazione per le Arti Visive- in concomitanza con gli spettacoli del cartellone teatrale del Comune di Grosseto.
Il titolo della mostra, il Canto del colore, evidenza subito questo particolare legame che c’è tra la musica e l’arte nella vita di Filippo e nelle sue opere. I suoi quadri riescono a modellare le emozioni che Filippo prova nel suonare la chitarra, così la percezione visiva della pittura riesce a cogliere e a dar forma alle vibrazioni della musica. La musica non è solo la sua Musa ispiratrice ma è motore stesso della sue creazioni, come dice egli stesso, “ascoltandola, mi aiuta ad esprimere l'arte che mi sento dentro e le mie mani munite di pennello iniziano a colorare queste note musicali lasciando sulla tela segni forme e colori”.
Filippo si cimenta nello studio della pittura informale-segnica surreale. Le sue opere sono raccolte in cicli, ogni serie rappresenta un tema specifico, domenica esporrà la serie che va sotto il nome di “Mutazione”, è il risultato di una sua ricerca nella quale ha avuto la possibilità di sperimentare nuove tecniche pittoriche. Ed e’ proprio tramite la sperimentazione che Filippo esplora nuove dimensioni espressive attraverso l’identificazione di percorsi creativi che gli permettono di realizzare opere su diversi materiali come tela, carta e legno.
Cinzia Scimè
Filippo Farina nasce nel 1981 a Bondeno di Ferrara, risiede in località Cataletto a Massa Finalese (Modena).
Ha frequentato l’Istituto d’Arte A. Venturi di Modena dove ha conseguito il diploma di Maestro d’Arte e di grafica pubblicitaria e fotografia, mentre presso l’ Accademia di Belle Arti di Bologna ha conseguito il Diploma di Laurea in Pittura. Ha iniziato il suo percorso col dipingere nature morte, paesaggi e fumetti, successivamente, ha intrapreso lo studio della pittura dei segni specializzandosi e appassionandosi sempre più a questo genere di pittura informale e surreale che egli stesso definisce arte neo formale. Filippo inoltre suona in un orchestra di sole chitarre: la Lybra Guitar Orchestra che è formata da 25 elementi. Tratto caratteristico dell’orchestra è la creazione di una sonorità ibrida frutto della fusione del rigore e del metodo proprio dell’ambiente musicale classico con la vivacità e la fantasia che contraddistinguono quello moderno. Da una ricchezza di sfumature, ritmi e suoni si sprigiona un crogiolo di sonorità inedite ed accattivanti. La Lybra Guitar Orchestra, diretta da Mauro Bruschi, ha tenuto concerti in Italia, Germania e Belgio, riscuotendo sempre grande consenso da parte del pubblico e della critica.
Filippo oltre a ciò ha partecipato a diversi concorsi nazionali dove si è distinto sempre per la sua abilità e per le sue opere, e ha partecipato a molte mostre collettive e personali.
Il titolo della mostra, il Canto del colore, evidenza subito questo particolare legame che c’è tra la musica e l’arte nella vita di Filippo e nelle sue opere. I suoi quadri riescono a modellare le emozioni che Filippo prova nel suonare la chitarra, così la percezione visiva della pittura riesce a cogliere e a dar forma alle vibrazioni della musica. La musica non è solo la sua Musa ispiratrice ma è motore stesso della sue creazioni, come dice egli stesso, “ascoltandola, mi aiuta ad esprimere l'arte che mi sento dentro e le mie mani munite di pennello iniziano a colorare queste note musicali lasciando sulla tela segni forme e colori”.
Filippo si cimenta nello studio della pittura informale-segnica surreale. Le sue opere sono raccolte in cicli, ogni serie rappresenta un tema specifico, domenica esporrà la serie che va sotto il nome di “Mutazione”, è il risultato di una sua ricerca nella quale ha avuto la possibilità di sperimentare nuove tecniche pittoriche. Ed e’ proprio tramite la sperimentazione che Filippo esplora nuove dimensioni espressive attraverso l’identificazione di percorsi creativi che gli permettono di realizzare opere su diversi materiali come tela, carta e legno.
Cinzia Scimè
Filippo Farina nasce nel 1981 a Bondeno di Ferrara, risiede in località Cataletto a Massa Finalese (Modena).
Ha frequentato l’Istituto d’Arte A. Venturi di Modena dove ha conseguito il diploma di Maestro d’Arte e di grafica pubblicitaria e fotografia, mentre presso l’ Accademia di Belle Arti di Bologna ha conseguito il Diploma di Laurea in Pittura. Ha iniziato il suo percorso col dipingere nature morte, paesaggi e fumetti, successivamente, ha intrapreso lo studio della pittura dei segni specializzandosi e appassionandosi sempre più a questo genere di pittura informale e surreale che egli stesso definisce arte neo formale. Filippo inoltre suona in un orchestra di sole chitarre: la Lybra Guitar Orchestra che è formata da 25 elementi. Tratto caratteristico dell’orchestra è la creazione di una sonorità ibrida frutto della fusione del rigore e del metodo proprio dell’ambiente musicale classico con la vivacità e la fantasia che contraddistinguono quello moderno. Da una ricchezza di sfumature, ritmi e suoni si sprigiona un crogiolo di sonorità inedite ed accattivanti. La Lybra Guitar Orchestra, diretta da Mauro Bruschi, ha tenuto concerti in Italia, Germania e Belgio, riscuotendo sempre grande consenso da parte del pubblico e della critica.
Filippo oltre a ciò ha partecipato a diversi concorsi nazionali dove si è distinto sempre per la sua abilità e per le sue opere, e ha partecipato a molte mostre collettive e personali.
28
marzo 2010
Filippo Farina – Il canto del colore
28 marzo 2010
arte contemporanea
Location
TEATRO MODERNO
Grosseto, Via Tripoli, 35, (Grosseto)
Grosseto, Via Tripoli, 35, (Grosseto)
Vernissage
28 Marzo 2010, ore 17.30
Sito web
www.gol.grosseto.it/cedav/
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