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Film e video d’artista anni ’70
Se la pellicola è stata utilizzata dagli artisti fin dagli inizi del secolo scorso, e se in seguito grazie alla diffusione di cineprese ad uso familiare è stato molto semplice girare brevi filmati in superotto, vere e proprie riprese video hanno comportato inizialmente una strumentazione più complessa, che in genere solo dai primi anni Settanta gli artisti hanno potuto utilizzare.
Comunicato stampa
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Se la pellicola è stata utilizzata dagli artisti fin dagli inizi del secolo scorso, e se in seguito grazie alla diffusione di cineprese ad uso familiare è stato molto semplice girare brevi filmati in superotto, vere e proprie riprese video hanno comportato inizialmente una strumentazione più complessa, che in genere solo dai primi anni Settanta gli artisti hanno potuto utilizzare. Certo film e video d'artista - come l'uso della fotografia - oggi vengono visti come esperienze tipiche di quel periodo, ma all'epoca in realtà erano portati avanti da un ridottissimo numero di artisti e di gallerie o istituzioni culturali. In particolare per quanto riguarda la produzione di video: a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, Lola Bonora era riuscita a creare un importante centro; a Firenze si creò Art Tapes, curato da Maria Gloria Bicocchi; a Venezia, presso la galleria del Cavallino, Paolo Cardazzo, lui stesso autore di video, diede l'opportunità di lavorare con questo strumento non solo ad un gruppo di artisti locali, ma anche ad altri provenienti da più parti d' Europa oltre che dalla vicina Slovenia . Si trattava quindi di un circuito internazionale ma abbastanza ristretto ed al contempo non omogeneo, in quanto, come si evidenzia dalle presenze incluse in questa rassegna, che non vuole certo essere esaustiva, vi rientravano artisti di generazioni diverse, di cui alcuni già avevano precedenti esperienze di carattere cinematogreafico , altri esordivano in quegli anni; al contempo l' uso del video in certi casi è stato un fatto episodico, in altri uno strumento preferenziale se non unico, in altri ancora una delle modalità con cui nei decenni gli artisti hanno continuato ad esprimersi. La ricerca implicita nell' uso di questi mezzi, la necessità di contestare regole di comportamento e tradizionali modi di pensare, il porsi fuori da un' ottica di mercato, anche allora dominante nel mondo dell' arte, per quanto meno esplicita di oggi, hanno accomunato più di altri elementi le varie esperienze individuali.
Si ringraziano, oltre ad i singoli artisti, l' Associazione culturale Alberto Grifi, l' Archivio Giuseppe Chiari, le Edizioni del Cavallino, la Cineteca Nazionale di Milano per il prestito del video di C. Carpi, la Fondazione Biennale di Venezia per il prestito del video di M. Nannucci dalla raccolta di Art Tapes, Mario Gorni per la digitalizzazione del film di A.V. Borsari dall' Archivio DOCVA.
Si ringraziano, oltre ad i singoli artisti, l' Associazione culturale Alberto Grifi, l' Archivio Giuseppe Chiari, le Edizioni del Cavallino, la Cineteca Nazionale di Milano per il prestito del video di C. Carpi, la Fondazione Biennale di Venezia per il prestito del video di M. Nannucci dalla raccolta di Art Tapes, Mario Gorni per la digitalizzazione del film di A.V. Borsari dall' Archivio DOCVA.
01
dicembre 2009
Film e video d’artista anni ’70
Dal primo dicembre 2009 al 28 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
AR.RI.VI. – ARCHIVIO RICERCA VISIVA
Milano, Via Sandro Botticelli, 8/a, (Milano)
Milano, Via Sandro Botticelli, 8/a, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato ore 15,30 / 19,30 - Autobus 61 o circ. esterna largo Rio De Janeiro, o metropolitana verde, fermata Piola. Chiusura dal 20 dicermbre al 10 gennaio 2010.
Vernissage
1 Dicembre 2009, ore 18
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