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Filmstock – Francesco Carone
Rassegna video tra arte e cinema a cura di Antonella Marino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 16 luglio continua “Soundstock” appuntamenti internazionale di club culture. L’ospite di questa settimana del club masseria nelle campagne di Locorotondo è con JOE CLAUSSEL e le sue selezioni multiculturali e metropolitane.
Il Mavù sarà aperto anche venerdì affidandosi alle selezioni del dj resident.
Joe Claussel può essere definito un uomo rinascimentale dei giorni nostri, questo DJ di New York che si dedica alla produzione, al remix e alla divulgazione di messaggi e anche un uomo d’affari. Il suo ultimo ruolo è quello di proprietario della Spiritual Life Records. Joequin Claussel ha iniziato a suonare in pubblico nel 1989, cambiando le serate del venerdì sera al Dance Tracks suonando e mixando dischi ai fan e ai più importanti dj underground della città. Nel 1993, compra il Dance Tracks aiutandone le sorti ed accrescendone la fama di mecca musicale internazionale. Individuando la mancanza della soulful dance music nel mercato musicale, Joe da vita alla Spiritual Life Music all’inizio del 1996.
Con la sua etichetta musicale indipendente, si orienta verso l’attività di remixer ed incide uno dei primi successi di Spiritual Life, ‘Nothing Changes’, distribuito da Ten City. Il suo stile unico di produzione è influenzato dalla musica di Stevie Wonder, Santana, Led Zeppelin, Steppenwolf Stanley Jordon e Oatbite. Il suo stile multiculturale mescola vari elementi, tra cui: ritmi brasiliani, africani, jazz e chitarra rock per creare un’interessante fusione nel panorama della dance music mondiale. Nel 1996, con i dJ newyorkesi Franois K e Danny Krivit, Joe diviene parte del più importante underground party della fine degli anni Novanta, il Body & Soul che gli ha fruttato un seguito mondiale e il ruolo di dJ ospite in Giappone, Italia, Germania e Francia.
Continua, intanto, con Francesco Carone la rassegna di videoartisti “Filmstock” a cura di Antonella Marino.
La vita e la morte, il viaggio, il sacro, l’alchimia, conditi da una buona dose di ironia e gusto per il paradosso, sono gli elementi base nella ricerca dell’artista toscano Francesco Carone (Siena 1975), quinto ospite della rassegna Filmstock. Nei due video “cinematografici” presentati al Mavù i temi citati affiorano attraverso alterazioni del montaggio, dei tempi o della geometria stessa delle pellicole originali.
“ Fuochi di Sant’Elmo” (7’, 2001) è una rielaborazione del celebre lungometraggio del 1956, “Moby Dick, la balena bianca” di John Houston, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di H. Melville. Virando in verde acido tutto il film e riducendolo velocizzato ad una durata di circa 6 minuti, senza la perdita di neppure un frame con una particolare tecnica di sovrapposizione tridimensionale, Carone “ha voluto trasformare il film in una tempesta di immagini o meglio in un bagliore luminoso e velocissimo che imitasse il più possibile il fenomeno dei fuochi di Sant’Elmo o corpisanti come li chiama il Melville”..
In “Do you believe in life after death” ( 5'40'’, 2005), appena ultimato, il flusso temporale corretto (positivo) del film “Frankenstein” di James Whale del 1931, viene invece sovrapposto in trasparenza con la medesima traccia rovesciata cronologicamente (negativo), in modo che il primo frame risulti fuso con l'ultimo, il secondo con il penultimo, il terzo con il terzultimo e così via fino a giungere logicamente all'ultimo che coinciderà nuovamente con il primo.
All’ingresso della masseria ad accogliere gli ospiti venerdì e sabato ci saranno gli allievi del Conservatorio di Monopoli. Mentre all’ingresso “Paciamama” è l’installazione dello scultore argentino Herman Mayer.
Gli altri due spazi interni sono gestiti dalla Galleria East-West di Raz Degan e dalla Kunst Halle di Putignano con una mostra di Tarshito.
Mavù si raggiunge dalla strada provinciale Locorotondo- Cisternino.
Il percorso sarà facilitato da indicazioni lungo la strada.
Informazioni e prenotazioni al 3939.481.340.
Il Mavù sarà aperto anche venerdì affidandosi alle selezioni del dj resident.
Joe Claussel può essere definito un uomo rinascimentale dei giorni nostri, questo DJ di New York che si dedica alla produzione, al remix e alla divulgazione di messaggi e anche un uomo d’affari. Il suo ultimo ruolo è quello di proprietario della Spiritual Life Records. Joequin Claussel ha iniziato a suonare in pubblico nel 1989, cambiando le serate del venerdì sera al Dance Tracks suonando e mixando dischi ai fan e ai più importanti dj underground della città. Nel 1993, compra il Dance Tracks aiutandone le sorti ed accrescendone la fama di mecca musicale internazionale. Individuando la mancanza della soulful dance music nel mercato musicale, Joe da vita alla Spiritual Life Music all’inizio del 1996.
Con la sua etichetta musicale indipendente, si orienta verso l’attività di remixer ed incide uno dei primi successi di Spiritual Life, ‘Nothing Changes’, distribuito da Ten City. Il suo stile unico di produzione è influenzato dalla musica di Stevie Wonder, Santana, Led Zeppelin, Steppenwolf Stanley Jordon e Oatbite. Il suo stile multiculturale mescola vari elementi, tra cui: ritmi brasiliani, africani, jazz e chitarra rock per creare un’interessante fusione nel panorama della dance music mondiale. Nel 1996, con i dJ newyorkesi Franois K e Danny Krivit, Joe diviene parte del più importante underground party della fine degli anni Novanta, il Body & Soul che gli ha fruttato un seguito mondiale e il ruolo di dJ ospite in Giappone, Italia, Germania e Francia.
Continua, intanto, con Francesco Carone la rassegna di videoartisti “Filmstock” a cura di Antonella Marino.
La vita e la morte, il viaggio, il sacro, l’alchimia, conditi da una buona dose di ironia e gusto per il paradosso, sono gli elementi base nella ricerca dell’artista toscano Francesco Carone (Siena 1975), quinto ospite della rassegna Filmstock. Nei due video “cinematografici” presentati al Mavù i temi citati affiorano attraverso alterazioni del montaggio, dei tempi o della geometria stessa delle pellicole originali.
“ Fuochi di Sant’Elmo” (7’, 2001) è una rielaborazione del celebre lungometraggio del 1956, “Moby Dick, la balena bianca” di John Houston, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di H. Melville. Virando in verde acido tutto il film e riducendolo velocizzato ad una durata di circa 6 minuti, senza la perdita di neppure un frame con una particolare tecnica di sovrapposizione tridimensionale, Carone “ha voluto trasformare il film in una tempesta di immagini o meglio in un bagliore luminoso e velocissimo che imitasse il più possibile il fenomeno dei fuochi di Sant’Elmo o corpisanti come li chiama il Melville”..
In “Do you believe in life after death” ( 5'40'’, 2005), appena ultimato, il flusso temporale corretto (positivo) del film “Frankenstein” di James Whale del 1931, viene invece sovrapposto in trasparenza con la medesima traccia rovesciata cronologicamente (negativo), in modo che il primo frame risulti fuso con l'ultimo, il secondo con il penultimo, il terzo con il terzultimo e così via fino a giungere logicamente all'ultimo che coinciderà nuovamente con il primo.
All’ingresso della masseria ad accogliere gli ospiti venerdì e sabato ci saranno gli allievi del Conservatorio di Monopoli. Mentre all’ingresso “Paciamama” è l’installazione dello scultore argentino Herman Mayer.
Gli altri due spazi interni sono gestiti dalla Galleria East-West di Raz Degan e dalla Kunst Halle di Putignano con una mostra di Tarshito.
Mavù si raggiunge dalla strada provinciale Locorotondo- Cisternino.
Il percorso sarà facilitato da indicazioni lungo la strada.
Informazioni e prenotazioni al 3939.481.340.
16
luglio 2005
Filmstock – Francesco Carone
16 luglio 2005
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MAVU’
Locorotondo, Strada Provinciale Da Locorotondo Verso Cisternino, (Bari)
Locorotondo, Strada Provinciale Da Locorotondo Verso Cisternino, (Bari)
Autore
Curatore