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Fiori dei Medici
Dipinti dagli Uffizi e dai Musei fiorentini
Comunicato stampa
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Una mostra per tutte le stagioni: ecco che cosa intende essere "Fiori dei Medici" promossa dal Comune di Terlizzi , dallla Provincia di Bari, dalla Regione Puglia e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, prodotta e organizzata da Arthemisia che si terrà nella Pinacoteca Comunale M. de Napoli di Terlizzi (Città dei fiori) dal 11 luglio al 30 ottobre 2005.
Una coloratissima passeggiata che esibisce eccezionalmente ventinove dipinti abitualmente conservati nei depositi di Palazzo Pitti e degli Uffizi, un'occasione unica per ammirare capolavori italiani e stranieri compresi tra metà Seicento e primo Settecento, una rassegna significativa del gusto della dinastia più appassionata di collezionismo floreale, in senso anche letterale (pensiamo ai superbi giardini di Boboli e delle ville medicee), che ha lasciato uno straordinario patrimonio artistico ancora oggi oggetto di meraviglia, di scoperte critiche e di indagini botaniche.
La mostra privilegia le collezioni fiorentine pubbliche dalle quali proviene la maggior parte dei dipinti esposti. Si tratta di una scelta di 29 opere di alta qualità, imperniata sul gusto mediceo nell'arco del XVII secolo, che rispecchia la grande fortuna di cui godette la raffigurazione di floralia (dal titolo della prima importante mostra sul tema), e il vasto ambito di scuole - dagli artisti fiamminghi e olandesi, ai pittori romani e napoletani - che fu attivo nell'illustrazione di questo sfolgorante genere di 'natura viva'.
Il fiore dunque non solo come abitante del giardino e colorita presenza nella dimora antica e moderna; ma come allegoria e simbolo, o riprodotto in forma didattica in svariati materiali, o accessorio dell'abbigliamento femminile e maschile, ‘protagonista' di preziosi tessuti e paramenti ecclesiastici, soggetto ora di trattazioni scientifiche, ora di composizioni poetiche; attributo carico di significati nella raffigurazione di Santi; complemento gagliardo o romantico della ritrattistica; testimone di tradizioni culturali e popolari; oggetto di collezionismo dei potenti e preda di conquista in paesi lontani ed esotici; recipiente di allusioni di purezza e, anche, complice di amorosi intrecci.
Le brillantissime tele di Carlo Dolci, Mario dei Fiori, Bartolomeo Bimbi, Margherita Caffi, sovente inquadrate in cornici coeve che sono veri capolavori di intaglio e di ebanisteria; le ghirlande fastose di Andrea Scacciati, Giovanni Stanchi, Nicolas Houbracken sono un avvincente messaggio da Firenze, la città del giglio, del quale oggi la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, promotrice dell'esposizione insieme con Arthemisia, ci consente la privilegiata visione.
Il catalogo edito da Silvana Editoriale, contiene elaborate schede storico-artistiche unitamente ad un'indagine sistematica su tutte le varietà floreali rappresentate nei dipinti.
Una coloratissima passeggiata che esibisce eccezionalmente ventinove dipinti abitualmente conservati nei depositi di Palazzo Pitti e degli Uffizi, un'occasione unica per ammirare capolavori italiani e stranieri compresi tra metà Seicento e primo Settecento, una rassegna significativa del gusto della dinastia più appassionata di collezionismo floreale, in senso anche letterale (pensiamo ai superbi giardini di Boboli e delle ville medicee), che ha lasciato uno straordinario patrimonio artistico ancora oggi oggetto di meraviglia, di scoperte critiche e di indagini botaniche.
La mostra privilegia le collezioni fiorentine pubbliche dalle quali proviene la maggior parte dei dipinti esposti. Si tratta di una scelta di 29 opere di alta qualità, imperniata sul gusto mediceo nell'arco del XVII secolo, che rispecchia la grande fortuna di cui godette la raffigurazione di floralia (dal titolo della prima importante mostra sul tema), e il vasto ambito di scuole - dagli artisti fiamminghi e olandesi, ai pittori romani e napoletani - che fu attivo nell'illustrazione di questo sfolgorante genere di 'natura viva'.
Il fiore dunque non solo come abitante del giardino e colorita presenza nella dimora antica e moderna; ma come allegoria e simbolo, o riprodotto in forma didattica in svariati materiali, o accessorio dell'abbigliamento femminile e maschile, ‘protagonista' di preziosi tessuti e paramenti ecclesiastici, soggetto ora di trattazioni scientifiche, ora di composizioni poetiche; attributo carico di significati nella raffigurazione di Santi; complemento gagliardo o romantico della ritrattistica; testimone di tradizioni culturali e popolari; oggetto di collezionismo dei potenti e preda di conquista in paesi lontani ed esotici; recipiente di allusioni di purezza e, anche, complice di amorosi intrecci.
Le brillantissime tele di Carlo Dolci, Mario dei Fiori, Bartolomeo Bimbi, Margherita Caffi, sovente inquadrate in cornici coeve che sono veri capolavori di intaglio e di ebanisteria; le ghirlande fastose di Andrea Scacciati, Giovanni Stanchi, Nicolas Houbracken sono un avvincente messaggio da Firenze, la città del giglio, del quale oggi la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, promotrice dell'esposizione insieme con Arthemisia, ci consente la privilegiata visione.
Il catalogo edito da Silvana Editoriale, contiene elaborate schede storico-artistiche unitamente ad un'indagine sistematica su tutte le varietà floreali rappresentate nei dipinti.
10
luglio 2005
Fiori dei Medici
Dal 10 luglio 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
Location
PINACOTECA COMUNALE MICHELE DE NAPOLI
Terlizzi, Corso Dante Alighieri, 9, (Bari)
Terlizzi, Corso Dante Alighieri, 9, (Bari)
Orario di apertura
ore 10-20
Vernissage
10 Luglio 2005, ore 19
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
ARTHEMISIA
Autore
Curatore