FLAMING CREATURES_video e contaminazioni sceniche, IV edizione

seminario didattico e proiezioni a cura di Alfonso Amendola

Sperimentazione e contaminazione dei linguaggi creativi sono al centro della rassegna video FLAMING CREATURES a cura di Alfonso Amendola, in collaborazione con la Cattedra di Sociologia dei processi culturali - Dipartimento di Scienze della Comunicazione - Università degli Studi di Salerno, che si svolgerà al Teatro Nuovo mercoledì 2 e giovedì 3 febbraio a partire dalle 21.00, nell’ambito del Festival internazionale La dolce ala della giovinezza. Quest’anno la rassegna presenta al suo interno due sezioni: video italiano, concorso a premi per opere di autori italiani o realizzate in Italia ed english style, rassegna espositiva di opere realizzate da giovani registi inglesi. La sezione "italiana" inaugurerà ufficialmente la IV edizione della rassegna e al suo interno è interessante sottolineare come la sperimentazione d’area campana sia densamente rappresentata, ben 9 le opere selezionate.

La video rassegna è uno sguardo rivolto alla giovane sperimentazione visiva italiana ed inglese, ma soprattutto ci mostra le infinite sfaccettature del formato breve della comunicazione audiovisiva. La retrospettiva (realizzata in collaborazione con gli studenti del Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Salerno e la Mediateca “Santa Sofia” del Comune di Napoli) prende il titolo da un malizioso e scollacciatissimo film diretto nel 1963 da Jack Smith, cineasta, performer, maestro della provocazione ed autore di un’opera “maledetta” e culto dell’underground avanguardistico, un’opera realizzata a basso costo (low budget diremmo oggi), violentemente sperimentale e connotata da un fortissimo ed innovativo impianto visivo-formale. Giochi sull’immagine, racconti originali, slittamenti d’immaginari, virtuosismi estetico-tecnologici, ironie e paradossi, attacchi rabbiosi e dichiarazioni politiche e tanti altri temi sono alla base delle scelte audiovisive presenti nella rassegna.

Parallelamente al settore dedicato al video e alla sperimentazione visiva italiana, anche quest’anno compare la sezione dedicata ai giovani videomaker inglesi english style, promossa dal British Council di Napoli, che propone 7 brevi fiction movie selezionati direttamente dalla NFTS, national film and television school.

Il desiderio più marcato di Flaming creatures (evento che racchiude in sé anche una precisa vocazione didattica, storica e testimoniale) è quello di recuperare una forte idea di sperimentazione audiovisiva, idea che risponda a precise esigenze espressive, produttive e culturali. Flaming creatures vuol essere la capacità di raccontare attraverso uno sguardo obliquo e decisamente aperto alla contaminazione e alla creatività indipendente: gli attraversamenti complessi e pluricontaminati delle immagini in movimento; la tensione e le neoprofessionalità degli esordienti; il tema dell’indipendenza creativa e dell’autoproduzione; il confronto sempre più necessario tra linguaggi “tradizionali” e “novissimi”.