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Flavia Bigi – Variabili Metrìe
La mostra Variabili Metrìe di Flavia Bigi, presso il Circolo degli Esteri, è un’indagine prossemica ed esplorativa tra pittura, scultura, fotografia, dove la misura svela gradi di affinità tra realtà fisiche, relazionali, cosmogoniche, archetipiche, unite in una pluralità simbolica e metaforica.
Comunicato stampa
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Il Circolo degli Esteri è lieto di presentare la mostra personale Variabili Metrìe di Flavia Bigi, a cura di Nicoletta Provenzano: una indagine prossemica che interpone vicinanza e media distanza tra le singole parti e il tutto, tra il sé e l’esplorazione esteriore di una spazialità del vissuto, naturale e relazionale, originaria e viscerale.
Nell’opera di Flavia Bigi la misura è confronto che svela i rapporti, il grado di prossimità e divergenza, lo spazio e il tempo nelle simmetrie e asimmetrie di geografie fisiche e sensibili, nelle aleatorietà interne ed esterne dell’universo personale e collettivo che si dipanano nell’impossibilità di una definizione determinata, nella inattuabilità di un rilevamento o calcolo metrico costitutivo, essenziale e incontrovertibile, comprendendo una realtà fenomenologica intercomunicante, compenetrante e fluida, a livello proiettivo e percettivo.
Le opere nella pluralità dei linguaggi, tra scultura, pittura e fotografia, costituiscono un insieme dialettico di polarità complementari, interrelate, permeabili e unificate, in cui si compone una matrice di archetipi e physis, di ordine e caso, che emergono come principi e fondamenta di una presa di coscienza e scoperta dell’alterità e dell’identità soggettiva, nella loro reciproca coincidenza.
In questo parallelo chiasmatico tra metafisica ed empirismo, l’artista ricerca un radicamento cosmico, una condizione preliminare osmotica che coglie e collega l’esistenzialità poietica cosciente nel suo rapporto con l’universo-natura, restituita nel suo intreccio tra matrice morfologica e forma intellegibile come intuizione eidetica, dominio corporeo e primordiale significazione percettiva.
Flavia Bigi si immerge in un inscindibile legame tra macrocosmo e microcosmo, tra principio materico e logos, tra corrispondenza corporea e mondo sensibile, tra percezione identitaria e plurale, riappropriandosi di un influsso originario e simbolico, sapienziale e simpatetico, in cui ogni parte si unisce nelle proprie essenze ad un tutto organico, sistemico e interdipendente.
La pietra lavica, la grafite, l’alabastro, il granito, nella ricerca dell’artista sono materie che incarnano fondamenti viscerali di una primordiale evidenza naturale, configurata in forme primarie o reti galattiche e neuronali, in direzionalità emergenti e linee di forza fluttuanti.
La mostra Variabili Metrìe si esplicita in un mutarsi e ordinarsi secondo una intrinseca affinità rispondente, in un principio e movimento, in un accadere e permanere di realtà fisiche, relazionali, cosmogoniche e archetipiche che si riconoscono in polarità consce e inconsce, in pluralità simboliche e metaforiche.
Circolo degli Esteri
Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42 – Roma
Prenotazione obbligatoria
Per l'ingresso è obbligatorio esibire la certificazione vaccinale da Covid-19 (c.d. "Green Pass Rinforzato”)
BIOGRAFIA
Flavia Bigi (Siena 1965) esprime il suo pensiero tramite linguaggi polimorfi ma rigorosamente connessi tra di loro: il disegno diventa incisione su vetro e su marmo, la pittura s’interseca con la fotografia e il video, la scultura si trasforma in installazione.
Privilegiando le forme essenziali, il quadrato e il cerchio, l’arco e la linea, Bigi le fa interagire tra di loro, al fine di creare un dialogo di proporzioni e metafore.
La sua ricerca verte principalmente a decifrare le dinamiche d’interazione e conflitto tra sfera intima e ambiente esterno e transitorio, nell’intento di trasmettere la percezione della permeabilità dell’uomo contemporaneo nelle sue plurime dimensioni, metafisiche, filosofiche, culturali, politiche, economiche e sociali. Le osservazioni vengono poi incorporate in progetti-indagine destinate a estendersi in molteplici direzioni.
Ha esposto le sue opere in mostre personali allo Spazio Agora’, Palermo (2018) all’Istituto di Cultura Francese, Bratislava, Slovacchia (2015), al Museum of Contemporary Art, Žilina Slovacchia (2013), alla Galerie Vanessa Quang Paris (2013), nella United Nations Secretariat South Lobby, New York, NY (2005).
Ha mostrato il proprio lavoro in mostre collettive, in musei e fiere internazionali tra cui Palazzo Granafei-Nervegna, Brindisi (2021), Palazzo della Penna, Perugia (2018), K.H.Renlund Museum Kokkola, Kokkola, Finlandia (2017), Museum of Kymenlaakso, Kotka, Finlandia (2017), Taidemuseo Kajaani, Finlandia (2016),
Kunsthaus Museum Hundertwasser Vienna (2015), LAB Kunsthalle Bratislava, Slovacchia (2015), Biennale Video di Penne, Italia (2013), Art Paris (2013), Museo delle Culture del Mondo Genova (2011), Institute for Public Knowledge, New York (2011), KUNSTART, Bolzano (2010), Volta Basel (2009), Salon du Dessin Contemporain, Parigi (2009) Nel 2020 ha vinto il Premio Memorie istituito dalla Fondazione Floridi Doria Pamphilij.
Ha studiato ad Ankara, New York, Parigi e Roma. Nel 2003 è stata selezionata per partecipare a un workshop con James Rosenquist al Guggenheim Museum di New York. Nel 2005 ha conseguito il Master in Art alla New York University.
Vive e lavora a Roma e Parigi
www.flaviabigi.com
Nell’opera di Flavia Bigi la misura è confronto che svela i rapporti, il grado di prossimità e divergenza, lo spazio e il tempo nelle simmetrie e asimmetrie di geografie fisiche e sensibili, nelle aleatorietà interne ed esterne dell’universo personale e collettivo che si dipanano nell’impossibilità di una definizione determinata, nella inattuabilità di un rilevamento o calcolo metrico costitutivo, essenziale e incontrovertibile, comprendendo una realtà fenomenologica intercomunicante, compenetrante e fluida, a livello proiettivo e percettivo.
Le opere nella pluralità dei linguaggi, tra scultura, pittura e fotografia, costituiscono un insieme dialettico di polarità complementari, interrelate, permeabili e unificate, in cui si compone una matrice di archetipi e physis, di ordine e caso, che emergono come principi e fondamenta di una presa di coscienza e scoperta dell’alterità e dell’identità soggettiva, nella loro reciproca coincidenza.
In questo parallelo chiasmatico tra metafisica ed empirismo, l’artista ricerca un radicamento cosmico, una condizione preliminare osmotica che coglie e collega l’esistenzialità poietica cosciente nel suo rapporto con l’universo-natura, restituita nel suo intreccio tra matrice morfologica e forma intellegibile come intuizione eidetica, dominio corporeo e primordiale significazione percettiva.
Flavia Bigi si immerge in un inscindibile legame tra macrocosmo e microcosmo, tra principio materico e logos, tra corrispondenza corporea e mondo sensibile, tra percezione identitaria e plurale, riappropriandosi di un influsso originario e simbolico, sapienziale e simpatetico, in cui ogni parte si unisce nelle proprie essenze ad un tutto organico, sistemico e interdipendente.
La pietra lavica, la grafite, l’alabastro, il granito, nella ricerca dell’artista sono materie che incarnano fondamenti viscerali di una primordiale evidenza naturale, configurata in forme primarie o reti galattiche e neuronali, in direzionalità emergenti e linee di forza fluttuanti.
La mostra Variabili Metrìe si esplicita in un mutarsi e ordinarsi secondo una intrinseca affinità rispondente, in un principio e movimento, in un accadere e permanere di realtà fisiche, relazionali, cosmogoniche e archetipiche che si riconoscono in polarità consce e inconsce, in pluralità simboliche e metaforiche.
Circolo degli Esteri
Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42 – Roma
Prenotazione obbligatoria
Per l'ingresso è obbligatorio esibire la certificazione vaccinale da Covid-19 (c.d. "Green Pass Rinforzato”)
BIOGRAFIA
Flavia Bigi (Siena 1965) esprime il suo pensiero tramite linguaggi polimorfi ma rigorosamente connessi tra di loro: il disegno diventa incisione su vetro e su marmo, la pittura s’interseca con la fotografia e il video, la scultura si trasforma in installazione.
Privilegiando le forme essenziali, il quadrato e il cerchio, l’arco e la linea, Bigi le fa interagire tra di loro, al fine di creare un dialogo di proporzioni e metafore.
La sua ricerca verte principalmente a decifrare le dinamiche d’interazione e conflitto tra sfera intima e ambiente esterno e transitorio, nell’intento di trasmettere la percezione della permeabilità dell’uomo contemporaneo nelle sue plurime dimensioni, metafisiche, filosofiche, culturali, politiche, economiche e sociali. Le osservazioni vengono poi incorporate in progetti-indagine destinate a estendersi in molteplici direzioni.
Ha esposto le sue opere in mostre personali allo Spazio Agora’, Palermo (2018) all’Istituto di Cultura Francese, Bratislava, Slovacchia (2015), al Museum of Contemporary Art, Žilina Slovacchia (2013), alla Galerie Vanessa Quang Paris (2013), nella United Nations Secretariat South Lobby, New York, NY (2005).
Ha mostrato il proprio lavoro in mostre collettive, in musei e fiere internazionali tra cui Palazzo Granafei-Nervegna, Brindisi (2021), Palazzo della Penna, Perugia (2018), K.H.Renlund Museum Kokkola, Kokkola, Finlandia (2017), Museum of Kymenlaakso, Kotka, Finlandia (2017), Taidemuseo Kajaani, Finlandia (2016),
Kunsthaus Museum Hundertwasser Vienna (2015), LAB Kunsthalle Bratislava, Slovacchia (2015), Biennale Video di Penne, Italia (2013), Art Paris (2013), Museo delle Culture del Mondo Genova (2011), Institute for Public Knowledge, New York (2011), KUNSTART, Bolzano (2010), Volta Basel (2009), Salon du Dessin Contemporain, Parigi (2009) Nel 2020 ha vinto il Premio Memorie istituito dalla Fondazione Floridi Doria Pamphilij.
Ha studiato ad Ankara, New York, Parigi e Roma. Nel 2003 è stata selezionata per partecipare a un workshop con James Rosenquist al Guggenheim Museum di New York. Nel 2005 ha conseguito il Master in Art alla New York University.
Vive e lavora a Roma e Parigi
www.flaviabigi.com
28
aprile 2022
Flavia Bigi – Variabili Metrìe
Dal 28 aprile al 15 maggio 2022
arte contemporanea
Location
Circolo degli Esteri
Roma, Lungotevere dell'Acqua Acetosa, 42, (RM)
Roma, Lungotevere dell'Acqua Acetosa, 42, (RM)
Orario di apertura
su appuntamento, prenotazione obbligatoria presso la Segreteria del Circolo: tel. 06.8079656 - 06.8086130 - circmae@tiscali.it
Vernissage
28 Aprile 2022, dalle ore 18 alle ore 20, su invito
Autore
Curatore
Autore testo critico