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Flavio Boretti – MicroMostri: virus microbi batteri e altri ospiti fastidiosi
Il virus diventa arte nelle opere di Flavio Boretti. I suoi ultimi lavori, che compongono “MicroMostri: virus, microbi, batteri e altri ospiti fastidiosi”, sbarcano alla MicroGalleria di Pescara. Un evento lampo, nello stile pirotecnico e dinamico di un giovane milieu artistico in continua ascesa
Comunicato stampa
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I CONTENUTI
Nel caleidoscopico universo di Flavio Boretti, il batterio diventa l’occasione per sorridere dei vizi e delle virtù di uomini e donne contemporanei. Micormostri è una fantasiosa rilettura di quei microscopici esseri che quotidianamente ci accompagnano attentando alla nostra salute. Lontana da ricerche naturalistiche o pretese scientifiche, la mostra sviluppa uno sguardo infantile, un punto di vista sulle paure che le malattie producono nel nostro inconscio e nella società. Il risultato è una sorta di bestiario aggiornato ai tempi moderni, in cui i virus – pericolosi e a volte mortali –
assumono le sembianze di mostri buffi, fatti di colori sgargianti e materie caramellose.
Boretti ci proietta in un'atmosfera lieve e giocosa senza mai essere superficiale: i denti e le unghie in metallo ci rammentano i rischi che i virus rappresentano per i nostri corpi e per le nostre menti. Le figure di Boretti, più simpatiche che terrificanti, incarnano il tentativo di rendere il pericolo familiare allo spettatore. Davanti ad uno sguardo dolce e a un colore vivace, chi osserva è convinto ad “abbassare la guardia”. Ma questa è una trappola, che l'artista prepara e subito disvela.
Oltre al corpo umano, infatti, alcuni pericolosi virus attentano al corpo sociale. Nell’immaginario collettivo odierno si osserva un processo lento e subdolo di assuefazione alla violenza e alle aberrazioni. Il male è spesso alimentato dai mass-media, che lo arricchiscono di elementi di fascinazione, rendendolo comprensibile, giustificabile, talvolta addirittura condivisibile. Proprio come i virus. Se è vero che la società è malata, la malattia nasce e si sviluppa microscopicamente e invisibilmente, già nell’apparente normalità. Da qui il tentativo, da una parte di sperimentare la cura adeguata alla micro-violenza, rappresentata dai virus, esorcizzando le paure, dall'altra di rendere espliciti i pericoli che i virus portano con sé. Il vero rischio, in realtà, è quello di rimanere affascinati, intrappolati e contagiati.
LE OPERE
Alla Microgalleria di Pescara saranno esposti sette dei ventuno quadri che compongono la serie virus, tutti realizzati su lastre di alluminio nel formato 50x50 cm, con tecnica mista di colori acrilici e smalti. Ad ogni opera corrisponde anche una sorta di catalogo esplicativo composto da strisce di quattro vignette, realizzate con la tecnica del disegno vettoriale. Per ogni quadro la striscia presenta una struttura comune e il medesimo modulo: nella prima vignetta è illustrato il virus con il termine scientifico (o spesso pseudoscientifico); nella seconda viene rappresentato l’ambiente in cui vive o si sviluppa il microrganismo, in una forma volutamente stilizzata, minimalista e microscopica; nel terzo riquadro un immaginario soggetto antropomorfo è vittima del virus che lo abita, a causa del suo stesso comportamento; nell’ultima vignetta, su fondo rosso, viene proposta una parte testuale esplicativa, ironica o smaccatamente didascalica, con riferimenti all’ambiente, alla non-violenza, ai mass media, alla cultura e alla società.
L'ARTISTA
Flavio Boretti nasce a Milano nel 1974. Frequenta la fotografia, la grafica, il fumetto, l’animazione e la pittura. La sua intensa produzione artistica gli vale importanti collaborazioni e l'attenzione di prestigiosi circuiti culturali. Nel 2003 dà vita al progetto minimalab.net. Si definisce "grafico precario di professione, giramondo senza passaporto per passione, piuttosto attento al mondo dei media, terrorizzato dalle nuove patologie contemporanee". Spesso cerca rifugio nelle montagne, "dove posso creare liberamente i miei esperimenti genetici e geometrici".
Nel caleidoscopico universo di Flavio Boretti, il batterio diventa l’occasione per sorridere dei vizi e delle virtù di uomini e donne contemporanei. Micormostri è una fantasiosa rilettura di quei microscopici esseri che quotidianamente ci accompagnano attentando alla nostra salute. Lontana da ricerche naturalistiche o pretese scientifiche, la mostra sviluppa uno sguardo infantile, un punto di vista sulle paure che le malattie producono nel nostro inconscio e nella società. Il risultato è una sorta di bestiario aggiornato ai tempi moderni, in cui i virus – pericolosi e a volte mortali –
assumono le sembianze di mostri buffi, fatti di colori sgargianti e materie caramellose.
Boretti ci proietta in un'atmosfera lieve e giocosa senza mai essere superficiale: i denti e le unghie in metallo ci rammentano i rischi che i virus rappresentano per i nostri corpi e per le nostre menti. Le figure di Boretti, più simpatiche che terrificanti, incarnano il tentativo di rendere il pericolo familiare allo spettatore. Davanti ad uno sguardo dolce e a un colore vivace, chi osserva è convinto ad “abbassare la guardia”. Ma questa è una trappola, che l'artista prepara e subito disvela.
Oltre al corpo umano, infatti, alcuni pericolosi virus attentano al corpo sociale. Nell’immaginario collettivo odierno si osserva un processo lento e subdolo di assuefazione alla violenza e alle aberrazioni. Il male è spesso alimentato dai mass-media, che lo arricchiscono di elementi di fascinazione, rendendolo comprensibile, giustificabile, talvolta addirittura condivisibile. Proprio come i virus. Se è vero che la società è malata, la malattia nasce e si sviluppa microscopicamente e invisibilmente, già nell’apparente normalità. Da qui il tentativo, da una parte di sperimentare la cura adeguata alla micro-violenza, rappresentata dai virus, esorcizzando le paure, dall'altra di rendere espliciti i pericoli che i virus portano con sé. Il vero rischio, in realtà, è quello di rimanere affascinati, intrappolati e contagiati.
LE OPERE
Alla Microgalleria di Pescara saranno esposti sette dei ventuno quadri che compongono la serie virus, tutti realizzati su lastre di alluminio nel formato 50x50 cm, con tecnica mista di colori acrilici e smalti. Ad ogni opera corrisponde anche una sorta di catalogo esplicativo composto da strisce di quattro vignette, realizzate con la tecnica del disegno vettoriale. Per ogni quadro la striscia presenta una struttura comune e il medesimo modulo: nella prima vignetta è illustrato il virus con il termine scientifico (o spesso pseudoscientifico); nella seconda viene rappresentato l’ambiente in cui vive o si sviluppa il microrganismo, in una forma volutamente stilizzata, minimalista e microscopica; nel terzo riquadro un immaginario soggetto antropomorfo è vittima del virus che lo abita, a causa del suo stesso comportamento; nell’ultima vignetta, su fondo rosso, viene proposta una parte testuale esplicativa, ironica o smaccatamente didascalica, con riferimenti all’ambiente, alla non-violenza, ai mass media, alla cultura e alla società.
L'ARTISTA
Flavio Boretti nasce a Milano nel 1974. Frequenta la fotografia, la grafica, il fumetto, l’animazione e la pittura. La sua intensa produzione artistica gli vale importanti collaborazioni e l'attenzione di prestigiosi circuiti culturali. Nel 2003 dà vita al progetto minimalab.net. Si definisce "grafico precario di professione, giramondo senza passaporto per passione, piuttosto attento al mondo dei media, terrorizzato dalle nuove patologie contemporanee". Spesso cerca rifugio nelle montagne, "dove posso creare liberamente i miei esperimenti genetici e geometrici".
28
novembre 2010
Flavio Boretti – MicroMostri: virus microbi batteri e altri ospiti fastidiosi
28 novembre 2010
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
disegno e grafica
serata - evento
giovane arte
disegno e grafica
Location
MICROGALLERIA
Pescara, Via Genova, 42, (Pescara)
Pescara, Via Genova, 42, (Pescara)
Vernissage
28 Novembre 2010, ore 18 - until late
Autore