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Flavio Favelli – Luminaria Essay
A Specchia le opere dellʼartista entrano in un dialogo costruttivo con lʼaustera e magniloquente architettura dellʼex Convento dei Frati Francescani Neri valorizzandone i dettagli e la fisicità e trasformandosi in delle presenze fantastiche e suggestive. Unʼinstallazione sarà collocata in una sala al pianterreno di Palazzo Risolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 13 luglio alle ore 19 presso Palazzo Risolo e successivamente presso lʼEx Convento dei
Frati Francescani Neri di Specchia (Lecce) si inaugurerà la mostra di Flavio Favelli, intitolata
Luminaria Essay.
La mostra è promossa e organizzata dallʼAssociazione Culturale Cactus, dal Comune di Specchia
con la collaborazione di Lia De Venere e con il sostegno della Provincia di Lecce e della Regione
Puglia ed è curata da Art At Work.
Il progetto Luminaria Essay (Saggio sulle luminarie) ha come tema le luminarie, il decoro tipico delle feste patronali pugliesi, che diventa nelle mani di Favelli una materia prima aperta a molteplici
manipolazioni e trasformazioni, che non solo attivano la struttura formale di questi oggetti, ma ne
trasformano completamente il significato. Come spesso nel suo lavoro, Flavio Favelli dimostra una
spiccata capacità di estrapolare dal vissuto personale e dalla storia collettiva sollecitazioni in grado di
innescare un processo di riflessione sul ruolo sociale dellʼartista contemporaneo. Le sue sculture nate da
materiali di scarto sottolineano lʼimportanza della comprensione del passato per arrivare ad una adeguata
lettura del presente e ci offrono la possibilità dʼimmaginare in maniera creativa il futuro.
A Specchia le opere dellʼartista entrano in un dialogo costruttivo con lʼaustera e magniloquente
architettura dellʼex Convento dei Frati Francescani Neri valorizzandone i dettagli e la fisicità e
trasformandosi in delle presenze fantastiche e suggestive. Unʼinstallazione sarà collocata in una sala al
pianterreno di Palazzo Risolo.
Così scrive del progetto Flavio Favelli:
Ho sempre concentrato il mio lavoro su oggetti e materiali pre-esistenti che ricostruisco e ridefinisco in
forme nuove, dal vetro di Murano, alle cancellate alle ringhiere di ferro battuto, dai pavimenti in graniglia
fino a mobili e arredi trovati nei mercatini dellʼusato.
Le luminarie con la loro struttura in legno dipinta di bianco e i disegni delle lampadine mi hanno sempre
affascinato sia formalmente che per lʼampio immaginario che evoca il loro utilizzo.
Il mio intento è stato quello di costruire, attraverso un laboratorio pratico con giovani studenti e giovani
artisti, un'intera mostra su questo materiale, una mostra finalizzata a sviluppare nuove possibilità di forme
e significato. Ho utilizzato quindi la struttura delle vecchie luminarie come materiale per nuove opere. Ho
infatti prelevato luminarie dismesse da varie ditte del Salento coinvolgendole in modo attivo nel mio
progetto e creando una mostra diffusa site-specific secondo un approccio di ricerca incentrato sulla mia
personale lettura del territorio e del paesaggio.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, edito da Nero, che documenterà tutte le fasi salienti del
progetto e che riunirà i testi di Luigi Ficacci, Soprintendente per i Beni Storico, Artistici e
Demoetnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, di Lia De Venere,
critico dʼarte e curatore, docente di Storia dellʼarte contemporanea dellʼAccademia di Belle Arti di Bari e di
Ilaria Bonacossa, Art at Work, e curatrice del Museo dʼArte Contemporanea di Villa Croce, Genova.
Alla realizzazione dellʼiniziativa hanno contribuito il Comune di Specchia e in qualità di main sponsor
WP Lavori in corso e la Masseria Torre Coccaro di Savelletri di Fasano (Brindisi) e come sponsor
tecnici lʼhotel Borgo Cardigliano di Specchia, la Locanda Fiore di Zagara di Diso (Lecce), le Cantine
Castel di Salve di Depressa (Lecce), Martinucci Maestri Pasticceri dal 1950 di Specchia.
Un particolare ringraziamento va allʼOn. Antonio Lia per aver concesso gli spazi di Palazzo Risolo e a
Illumina di Micolani Rocco Antonio di Giurdignano (Le).
Il progetto Luminaria Essay troverà conclusione nel prossimo mese di settembre nella realizzazione di
unʼopera site-specific di Flavio Favelli per Masseria Art Project alla Masseria Resort Torre Maizza a
Savelletri (Brindisi), curata da Art At Work.
FLAVIO FAVELLI (Firenze 1967) vive e lavora a Samoggia-Savigno (BO).
Dopo la laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001).
Tra i principali progetti personali: Manatthan Club, Cardi Black Box, Milano 2011; Galleria Sales, Roma e
Centro Artivisive la Pescheria, Pesaro 2010; Museo Marino Marini, Firenze 2009; Galleria Sales, Roma 2008;
Fondazione Maison Rouge, Parigi 2007; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2007;
Projectspace176, Londra 2005; Museo Pecci, Prato 2005; IIC , Los Angeles 2004 ; Galleria Maze, Torino
2003; Artinprogress, Berlino 2002.
Tra le mostre collettive: IBID Project a Londra, Progetti Speciali, MACRO, Roma, Sotto quale cielo?, Museo
Riso, Palermo 2011; Spazio, Museo MAXXI, Roma 2010; Italics, Palazzo Grassi, Venezia e MCA, Chicago;
XV Quadriennale, Roma e Elgiz Museum, Istanbul 2008, Clandestini, 50° Biennale di Venezia, 2003.
Ha progettato e realizzato due ambienti pubblici e permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari e Sala d'attesa nel Pantheon di Bologna all'interno del Cimitero Monumentale della Certosa
che accoglie la celebrazione di funerali laici. Nel 2010 è stato in residenza all'American Academy di Roma per
l'Italian Fellowship. Nel 2012 è invitato all'11° Biennale dell'Avana a Cuba e alla mostra La storia che non ho
vissuto al Museo del Castello di Rivoli.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come: Galleria d’Arte Moderna e la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Fondazione Furla a Bologna, La Maison Rouge Fondation Antoine De
Galbert a Parigi, Collezione La Gaia a Cuneo, Collezione Laura Mattioli e Civiche Raccolte d’Arte a Milano,
MACRO e Nomas Foundation a Roma, Museo Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, Collezione Anita
Zabludowicz a Londra, Collezione Elgiz a Istanbul e Collezione Unicredit Banca; nel 2008 il Museo MAXXI di
Roma ha acquistato una sua grande installazione dal titolo La Terza Camera.
L’Associazione Culturale Cactus, presieduta da Marina Forni è attiva da tre anni in Salento con progetti di
interscambio culturale fra realtà artistiche differenti con l’obbiettivo di mettere a confronto proficuo le
emergenze creative del territorio con artisti operanti in altre aree del paese.
In quest’ottica si pongono le iniziative espositive promosse negli anni scorsi, come la mostra KM Zero
(2010), curata con la collaborazione di Anna Cirignola, che ha riunito opere e installazioni di quattro artisti
salentini ‒ Valentina D’Andrea, Antonio De Luca, Romano Sambati, Fernando Schiavano - e nel 2011
l’importante mostra personale di Marco Gastini, artista torinese, noto a livello internazionale, che,
affascinato dal Salento, ha allestito nelle sale di Palazzo Risolo, una residenza nobiliare in disuso e
bisognosa di restauro, un suggestivo percorso fatto di immagini, che ha riscosso un grande successo di
pubblico e di critica. Nel 2012 la mostra di Flavio Favelli costituisce l’occasione per valorizzare un
complesso architettonico di pregio, come l’Ex Convento dei Frati Francescani Neri, poco noto e in cerca di
destinazione e al tempo stesso per creare una sinergia virtuosa con un'istituzione formativa nel campo
dell'istruzione artistica, come l'Accademia di Belle Arti di Lecce, i cui studenti hanno collaborato alla
realizzazione di alcune installazioni in mostra.
In occasione delle iniziative espositive, l’Associazione Cactus ha organizzato una serie di incontri e
dibattiti che hanno coinvolto protagonisti della cultura italiana e personalità pugliesi, richiamando un folto e
selezionato pubblico da tutta la regione.
Art at Work è una società di consulenza fondata nel 2009 da Ilaria Bonacossa, Luca Conzato, Ilaria Gianni,
Paola Clerico e Riccardo Ronchi, per dar vita ad una piattaforma innovativa capace di attivare sinergie e
progetti all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Tra le sue realizzazioni la mostra personale di Ian
Kiaer Il Baciamano, Fondazione Querini Stampalia, in occasione della 53sima Biennale d’Arti Visive di
Venezia, e il progetto quinquennale d’arte pubblica Un Po’ d’arte, promosso dalla Città Di Torino e dalla
Regione Piemonte.
Frati Francescani Neri di Specchia (Lecce) si inaugurerà la mostra di Flavio Favelli, intitolata
Luminaria Essay.
La mostra è promossa e organizzata dallʼAssociazione Culturale Cactus, dal Comune di Specchia
con la collaborazione di Lia De Venere e con il sostegno della Provincia di Lecce e della Regione
Puglia ed è curata da Art At Work.
Il progetto Luminaria Essay (Saggio sulle luminarie) ha come tema le luminarie, il decoro tipico delle feste patronali pugliesi, che diventa nelle mani di Favelli una materia prima aperta a molteplici
manipolazioni e trasformazioni, che non solo attivano la struttura formale di questi oggetti, ma ne
trasformano completamente il significato. Come spesso nel suo lavoro, Flavio Favelli dimostra una
spiccata capacità di estrapolare dal vissuto personale e dalla storia collettiva sollecitazioni in grado di
innescare un processo di riflessione sul ruolo sociale dellʼartista contemporaneo. Le sue sculture nate da
materiali di scarto sottolineano lʼimportanza della comprensione del passato per arrivare ad una adeguata
lettura del presente e ci offrono la possibilità dʼimmaginare in maniera creativa il futuro.
A Specchia le opere dellʼartista entrano in un dialogo costruttivo con lʼaustera e magniloquente
architettura dellʼex Convento dei Frati Francescani Neri valorizzandone i dettagli e la fisicità e
trasformandosi in delle presenze fantastiche e suggestive. Unʼinstallazione sarà collocata in una sala al
pianterreno di Palazzo Risolo.
Così scrive del progetto Flavio Favelli:
Ho sempre concentrato il mio lavoro su oggetti e materiali pre-esistenti che ricostruisco e ridefinisco in
forme nuove, dal vetro di Murano, alle cancellate alle ringhiere di ferro battuto, dai pavimenti in graniglia
fino a mobili e arredi trovati nei mercatini dellʼusato.
Le luminarie con la loro struttura in legno dipinta di bianco e i disegni delle lampadine mi hanno sempre
affascinato sia formalmente che per lʼampio immaginario che evoca il loro utilizzo.
Il mio intento è stato quello di costruire, attraverso un laboratorio pratico con giovani studenti e giovani
artisti, un'intera mostra su questo materiale, una mostra finalizzata a sviluppare nuove possibilità di forme
e significato. Ho utilizzato quindi la struttura delle vecchie luminarie come materiale per nuove opere. Ho
infatti prelevato luminarie dismesse da varie ditte del Salento coinvolgendole in modo attivo nel mio
progetto e creando una mostra diffusa site-specific secondo un approccio di ricerca incentrato sulla mia
personale lettura del territorio e del paesaggio.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, edito da Nero, che documenterà tutte le fasi salienti del
progetto e che riunirà i testi di Luigi Ficacci, Soprintendente per i Beni Storico, Artistici e
Demoetnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, di Lia De Venere,
critico dʼarte e curatore, docente di Storia dellʼarte contemporanea dellʼAccademia di Belle Arti di Bari e di
Ilaria Bonacossa, Art at Work, e curatrice del Museo dʼArte Contemporanea di Villa Croce, Genova.
Alla realizzazione dellʼiniziativa hanno contribuito il Comune di Specchia e in qualità di main sponsor
WP Lavori in corso e la Masseria Torre Coccaro di Savelletri di Fasano (Brindisi) e come sponsor
tecnici lʼhotel Borgo Cardigliano di Specchia, la Locanda Fiore di Zagara di Diso (Lecce), le Cantine
Castel di Salve di Depressa (Lecce), Martinucci Maestri Pasticceri dal 1950 di Specchia.
Un particolare ringraziamento va allʼOn. Antonio Lia per aver concesso gli spazi di Palazzo Risolo e a
Illumina di Micolani Rocco Antonio di Giurdignano (Le).
Il progetto Luminaria Essay troverà conclusione nel prossimo mese di settembre nella realizzazione di
unʼopera site-specific di Flavio Favelli per Masseria Art Project alla Masseria Resort Torre Maizza a
Savelletri (Brindisi), curata da Art At Work.
FLAVIO FAVELLI (Firenze 1967) vive e lavora a Samoggia-Savigno (BO).
Dopo la laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001).
Tra i principali progetti personali: Manatthan Club, Cardi Black Box, Milano 2011; Galleria Sales, Roma e
Centro Artivisive la Pescheria, Pesaro 2010; Museo Marino Marini, Firenze 2009; Galleria Sales, Roma 2008;
Fondazione Maison Rouge, Parigi 2007; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2007;
Projectspace176, Londra 2005; Museo Pecci, Prato 2005; IIC , Los Angeles 2004 ; Galleria Maze, Torino
2003; Artinprogress, Berlino 2002.
Tra le mostre collettive: IBID Project a Londra, Progetti Speciali, MACRO, Roma, Sotto quale cielo?, Museo
Riso, Palermo 2011; Spazio, Museo MAXXI, Roma 2010; Italics, Palazzo Grassi, Venezia e MCA, Chicago;
XV Quadriennale, Roma e Elgiz Museum, Istanbul 2008, Clandestini, 50° Biennale di Venezia, 2003.
Ha progettato e realizzato due ambienti pubblici e permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari e Sala d'attesa nel Pantheon di Bologna all'interno del Cimitero Monumentale della Certosa
che accoglie la celebrazione di funerali laici. Nel 2010 è stato in residenza all'American Academy di Roma per
l'Italian Fellowship. Nel 2012 è invitato all'11° Biennale dell'Avana a Cuba e alla mostra La storia che non ho
vissuto al Museo del Castello di Rivoli.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come: Galleria d’Arte Moderna e la Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Fondazione Furla a Bologna, La Maison Rouge Fondation Antoine De
Galbert a Parigi, Collezione La Gaia a Cuneo, Collezione Laura Mattioli e Civiche Raccolte d’Arte a Milano,
MACRO e Nomas Foundation a Roma, Museo Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, Collezione Anita
Zabludowicz a Londra, Collezione Elgiz a Istanbul e Collezione Unicredit Banca; nel 2008 il Museo MAXXI di
Roma ha acquistato una sua grande installazione dal titolo La Terza Camera.
L’Associazione Culturale Cactus, presieduta da Marina Forni è attiva da tre anni in Salento con progetti di
interscambio culturale fra realtà artistiche differenti con l’obbiettivo di mettere a confronto proficuo le
emergenze creative del territorio con artisti operanti in altre aree del paese.
In quest’ottica si pongono le iniziative espositive promosse negli anni scorsi, come la mostra KM Zero
(2010), curata con la collaborazione di Anna Cirignola, che ha riunito opere e installazioni di quattro artisti
salentini ‒ Valentina D’Andrea, Antonio De Luca, Romano Sambati, Fernando Schiavano - e nel 2011
l’importante mostra personale di Marco Gastini, artista torinese, noto a livello internazionale, che,
affascinato dal Salento, ha allestito nelle sale di Palazzo Risolo, una residenza nobiliare in disuso e
bisognosa di restauro, un suggestivo percorso fatto di immagini, che ha riscosso un grande successo di
pubblico e di critica. Nel 2012 la mostra di Flavio Favelli costituisce l’occasione per valorizzare un
complesso architettonico di pregio, come l’Ex Convento dei Frati Francescani Neri, poco noto e in cerca di
destinazione e al tempo stesso per creare una sinergia virtuosa con un'istituzione formativa nel campo
dell'istruzione artistica, come l'Accademia di Belle Arti di Lecce, i cui studenti hanno collaborato alla
realizzazione di alcune installazioni in mostra.
In occasione delle iniziative espositive, l’Associazione Cactus ha organizzato una serie di incontri e
dibattiti che hanno coinvolto protagonisti della cultura italiana e personalità pugliesi, richiamando un folto e
selezionato pubblico da tutta la regione.
Art at Work è una società di consulenza fondata nel 2009 da Ilaria Bonacossa, Luca Conzato, Ilaria Gianni,
Paola Clerico e Riccardo Ronchi, per dar vita ad una piattaforma innovativa capace di attivare sinergie e
progetti all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Tra le sue realizzazioni la mostra personale di Ian
Kiaer Il Baciamano, Fondazione Querini Stampalia, in occasione della 53sima Biennale d’Arti Visive di
Venezia, e il progetto quinquennale d’arte pubblica Un Po’ d’arte, promosso dalla Città Di Torino e dalla
Regione Piemonte.
13
luglio 2012
Flavio Favelli – Luminaria Essay
Dal 13 luglio al 27 agosto 2012
arte contemporanea
Location
EX CONVENTO DEI FRATI FRANCESCANI NERI
Specchia, Via G. A. Santoro, (Lecce)
Specchia, Via G. A. Santoro, (Lecce)
Orario di apertura
da martedì a domenica 18-21; chiuso il lunedì e il 15 agosto
Vernissage
13 Luglio 2012, ore 19 presso Palazzo Risolo e successivamente presso l'Ex Convento dei Frati Francescani Neri di Specchia
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