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Flavio Lucchini – Dolls & Dolls
Le Dolls di Flavio Lucchini sono un divertito omaggio alla femminilità: bambole e bimbe, figurette ironiche o ingenue che sottolineano la freschezza di ogni giovane donna
Comunicato stampa
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Dolls & Dolls.
Officina Contemporanea presenta le sculture di Flavio Lucchini.
Dal 16 ottobre al 16 novembre.
Le Dolls di Flavio Lucchini sono un divertito omaggio alla femminilità: bambole e bimbe, figurette ironiche o ingenue che sottolineano la freschezza di ogni giovane donna. Coloratissime, brillanti di colore fluo oppure bianche candide, tutte “puffe”, come le definisce affettuosamente l’artista. Con una carriera colma di soddisfazioni, Flavio Lucchini approda all’arte nel 1990, all’apice del suo successo come protagonista del mondo della moda. “Sono stato immerso da sempre nell’arte, nell’architettura, nel design. Ma solo l’arte ti permette di essere libero da ogni condizionamento. Appena ho potuto ho scelto la libertà”, spiega l’artista.
Filo conduttore della sua ricerca rimane la donna e il vestito, forse, il mistero di una femminilità percepita e vissuta nella sua universalità. Non-ritratti, le Dolls rinunciano infatti alla rappresentazione dell’individualità, suggeriscono anzi con forme pure, primitive, la potenza della similitudine. Il colore e la forma sono gli strumenti primari di questa ricerca: volumi perfettamente definiti e colori forti vanno insieme, e si confrontano poi speculari alle volumetrie vibranti e mosse del bianco totale.
Quasi segretamente poi, come ha suggerito Martina Corgnati, “in queste bambole si annida un dettaglio autobiografico, intimo e minimo della moglie, compagna di vita e della figlia Gaja. Ma si tratta appena di un’insinuazione, destinata a conferire alla figura un ulteriore spunto di tenerezza”.
Dopo la partecipazione ad ART Verona 2006, Flavio Lucchini espone nuove Dolls a Verona dal 16 ottobre al 16 novembre presso Officina Contemporanea. L’associazione culturale in pochi mesi dalla sua fondazione ha ospitato già numerose iniziative sul design e l’architettura. Con l’occasione di questa sua prima importante mostra d’arte contemporanea, Officina aprirà anche la sala al piano superiore dove saranno esposte le Dolls bianche, a piano terra, nella grande sala sede dell’associazione, si potranno invece ammirare le Dolls colorate.
Flavio Lucchini
nasce a Mantova, frequenta la facoltà di Architettura di Venezia e il Politecnico di Milano e in seguito l’Accademia di Brera. Dal 1950 si occupa di grafica, progetta pubblicazioni aziendali per Nestlé e Singer. Nel 1961 progetta Amica per il Corriere della Sera e ne é nominato Direttore Responsabile Artistico. Dal 1966 al 1979 diventa Art Director di tutti i periodici della Condé Nast Italia, Vogue e crea i nuovi progetti (L’Uomo Vogue, Casa Vogue, Vogue Bambini, Lei- Glamour ecc). Nel 1967 fonda con Giancarlo Iliprandi, Horst Blachian, Pino Tovaglia e Till Neuburg l’Art Directors Club di Milano. Nel 1979 torna al Corriere della Sera come socio d’opera e fonda la casa editrice Edimoda per pubblicazioni di alto target moda. Crea Donna, Mondo Uomo, Moda e altre testate. Nel’83 fonda Superstudio , primo centro per la fotografia e l’immagine cui aggiunge, nel 2000, Superstudio Più, grande complesso dedicato a eventi e creatività. Nel frattempo prede corpo la sua passione di sempre e nel 1990 apre il suo atelier di scultura e incomincia a lavorare in totale riservatezza esplorando i rapporti tra arte e moda. Nel 2004 pubblica il libro Dress-Art, una vita nella moda, edizione Areart, testi di Caroline Corbetta, Issey Mijake, Oliviero Toscani, Gianfranco Ferré e altri. Nel 2005 esce allo scoperto e si inserisce nel mercato dell’arte. Immediata l’attenzione di stampa e critica, con molte interviste e presentazioni sulle più importanti testate. Vive tra Milano, dove ha il suo atelier di scultura e un imponente archivio-galleria, e Parigi, nella home-gallery di Saint Germain dove presenta le sue opere su appuntamento.
INTRODUZIONE ALLE OPERE
Dopo aver fatto "il pieno" di moda per più di trent'anni in modo impegnato e serio, tra giornali fotografie atelier sfilate e cose varie, a un certo punto mi sono stufato. Era arrivato il momento di vedere la moda con distacco. Ne sono uscito come art-director , ma vi sono rimasto attaccato come artista. Sono nati così i bassorilievi Fashion-lunapark dei primi anni '90, un po' di ironia mi ci voleva. Poi i Dress-Toys (1993/95), cubetti irregolari in ferro laccato a colori o in acciaio cor-ten, ingenuament disposti fino a rappresentare figure e vestiti. In seguito sono diventati dei totem urbani, abiti deificati in grandi dimensioni per spazi all'aperto. Con le sculture Gold mi sono avvicinato al'abito meglio definito. I Dress-Memory che che ho realizzato dopo rappresentano la mia personale debolezza per i bei vestiti. Poi sono arrivati i Ghost, fantasmi d'abito senza corpo. E le Dolls, ragazzine ingenue e sfrontate, ironiche e colorate, le Faces, ritratti di donna come tracciati da un bambino, i Flowers, grandi fiori immaginari, i Marshmallows, dolci pupazzi nei colori dei bon bon americani e infine i Burqa e le Cover sullo stesso tema, per riflettere sulla donna negata, sul passato così presente oggi.
Officina Contemporanea
Associazione per l’innovazione di arti e mestieri. Officina Contemporanea è un’associazione culturale fondata con l’obiettivo di promuovere l’innovazione delle arti e dei mestieri.
Gli strumenti individuati sono l’espressione e il confronto tra idee e prospettive diverse – giovani, ricercatori, imprese, istituzioni – in uno spazio libero, dove cioè l’una o l’altra visione non possa dirsi più giusta o interessante solo perché istituzionale e autorevole. Con la consapevolezza, nata dall’osservazione delle migliori esperienze internazionali, che solo l’incrocio e la discussione tra punti di vista diversi può far nascere prodotti e processi realmente innovativi, utili non solo per chi li produce o vende, ma per il territorio intero in cui questi si collocano.
Il focus delle molte attività di Officina Contemporanea è rappresentato da architettura e design, una scelta che si spiega per il loro comune ruolo di progettazione e costruzione del “nuovo”, attività che da sempre significano capacità di mettere in relazione non solo idee e tecniche diverse, ma anche poteri e interessi diversi, talvolta conflittuali. Come in una vera e propria officina poter costruire qualcosa di nuovo anche, magari, riparando quello che già c’è, facendo circolare le idee, i saperi e le pratiche del fare è l’obiettivo portato avanti attraverso iniziative come esposizioni, dibattiti, presentazioni, letture, laboratori di ricerca, proposte per la città.
Officina contemporanea lavora senza scopo di lucro e si avvale del sostegno di Atelieritaliano, società di aziende del territorio, oltre che dello scambio e della collaborazione con istituti di ricerca, professionisti e studiosi in Italia e all’estero.
Collaborano inoltre con Officina Contemporanea l’Ordine degli Architetti di Verona e l’Associazione Giovani Architetti di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona, la Biblioteca Civica di Verona.
www.officinacontemporanea.org
Officina Contemporanea presenta le sculture di Flavio Lucchini.
Dal 16 ottobre al 16 novembre.
Le Dolls di Flavio Lucchini sono un divertito omaggio alla femminilità: bambole e bimbe, figurette ironiche o ingenue che sottolineano la freschezza di ogni giovane donna. Coloratissime, brillanti di colore fluo oppure bianche candide, tutte “puffe”, come le definisce affettuosamente l’artista. Con una carriera colma di soddisfazioni, Flavio Lucchini approda all’arte nel 1990, all’apice del suo successo come protagonista del mondo della moda. “Sono stato immerso da sempre nell’arte, nell’architettura, nel design. Ma solo l’arte ti permette di essere libero da ogni condizionamento. Appena ho potuto ho scelto la libertà”, spiega l’artista.
Filo conduttore della sua ricerca rimane la donna e il vestito, forse, il mistero di una femminilità percepita e vissuta nella sua universalità. Non-ritratti, le Dolls rinunciano infatti alla rappresentazione dell’individualità, suggeriscono anzi con forme pure, primitive, la potenza della similitudine. Il colore e la forma sono gli strumenti primari di questa ricerca: volumi perfettamente definiti e colori forti vanno insieme, e si confrontano poi speculari alle volumetrie vibranti e mosse del bianco totale.
Quasi segretamente poi, come ha suggerito Martina Corgnati, “in queste bambole si annida un dettaglio autobiografico, intimo e minimo della moglie, compagna di vita e della figlia Gaja. Ma si tratta appena di un’insinuazione, destinata a conferire alla figura un ulteriore spunto di tenerezza”.
Dopo la partecipazione ad ART Verona 2006, Flavio Lucchini espone nuove Dolls a Verona dal 16 ottobre al 16 novembre presso Officina Contemporanea. L’associazione culturale in pochi mesi dalla sua fondazione ha ospitato già numerose iniziative sul design e l’architettura. Con l’occasione di questa sua prima importante mostra d’arte contemporanea, Officina aprirà anche la sala al piano superiore dove saranno esposte le Dolls bianche, a piano terra, nella grande sala sede dell’associazione, si potranno invece ammirare le Dolls colorate.
Flavio Lucchini
nasce a Mantova, frequenta la facoltà di Architettura di Venezia e il Politecnico di Milano e in seguito l’Accademia di Brera. Dal 1950 si occupa di grafica, progetta pubblicazioni aziendali per Nestlé e Singer. Nel 1961 progetta Amica per il Corriere della Sera e ne é nominato Direttore Responsabile Artistico. Dal 1966 al 1979 diventa Art Director di tutti i periodici della Condé Nast Italia, Vogue e crea i nuovi progetti (L’Uomo Vogue, Casa Vogue, Vogue Bambini, Lei- Glamour ecc). Nel 1967 fonda con Giancarlo Iliprandi, Horst Blachian, Pino Tovaglia e Till Neuburg l’Art Directors Club di Milano. Nel 1979 torna al Corriere della Sera come socio d’opera e fonda la casa editrice Edimoda per pubblicazioni di alto target moda. Crea Donna, Mondo Uomo, Moda e altre testate. Nel’83 fonda Superstudio , primo centro per la fotografia e l’immagine cui aggiunge, nel 2000, Superstudio Più, grande complesso dedicato a eventi e creatività. Nel frattempo prede corpo la sua passione di sempre e nel 1990 apre il suo atelier di scultura e incomincia a lavorare in totale riservatezza esplorando i rapporti tra arte e moda. Nel 2004 pubblica il libro Dress-Art, una vita nella moda, edizione Areart, testi di Caroline Corbetta, Issey Mijake, Oliviero Toscani, Gianfranco Ferré e altri. Nel 2005 esce allo scoperto e si inserisce nel mercato dell’arte. Immediata l’attenzione di stampa e critica, con molte interviste e presentazioni sulle più importanti testate. Vive tra Milano, dove ha il suo atelier di scultura e un imponente archivio-galleria, e Parigi, nella home-gallery di Saint Germain dove presenta le sue opere su appuntamento.
INTRODUZIONE ALLE OPERE
Dopo aver fatto "il pieno" di moda per più di trent'anni in modo impegnato e serio, tra giornali fotografie atelier sfilate e cose varie, a un certo punto mi sono stufato. Era arrivato il momento di vedere la moda con distacco. Ne sono uscito come art-director , ma vi sono rimasto attaccato come artista. Sono nati così i bassorilievi Fashion-lunapark dei primi anni '90, un po' di ironia mi ci voleva. Poi i Dress-Toys (1993/95), cubetti irregolari in ferro laccato a colori o in acciaio cor-ten, ingenuament disposti fino a rappresentare figure e vestiti. In seguito sono diventati dei totem urbani, abiti deificati in grandi dimensioni per spazi all'aperto. Con le sculture Gold mi sono avvicinato al'abito meglio definito. I Dress-Memory che che ho realizzato dopo rappresentano la mia personale debolezza per i bei vestiti. Poi sono arrivati i Ghost, fantasmi d'abito senza corpo. E le Dolls, ragazzine ingenue e sfrontate, ironiche e colorate, le Faces, ritratti di donna come tracciati da un bambino, i Flowers, grandi fiori immaginari, i Marshmallows, dolci pupazzi nei colori dei bon bon americani e infine i Burqa e le Cover sullo stesso tema, per riflettere sulla donna negata, sul passato così presente oggi.
Officina Contemporanea
Associazione per l’innovazione di arti e mestieri. Officina Contemporanea è un’associazione culturale fondata con l’obiettivo di promuovere l’innovazione delle arti e dei mestieri.
Gli strumenti individuati sono l’espressione e il confronto tra idee e prospettive diverse – giovani, ricercatori, imprese, istituzioni – in uno spazio libero, dove cioè l’una o l’altra visione non possa dirsi più giusta o interessante solo perché istituzionale e autorevole. Con la consapevolezza, nata dall’osservazione delle migliori esperienze internazionali, che solo l’incrocio e la discussione tra punti di vista diversi può far nascere prodotti e processi realmente innovativi, utili non solo per chi li produce o vende, ma per il territorio intero in cui questi si collocano.
Il focus delle molte attività di Officina Contemporanea è rappresentato da architettura e design, una scelta che si spiega per il loro comune ruolo di progettazione e costruzione del “nuovo”, attività che da sempre significano capacità di mettere in relazione non solo idee e tecniche diverse, ma anche poteri e interessi diversi, talvolta conflittuali. Come in una vera e propria officina poter costruire qualcosa di nuovo anche, magari, riparando quello che già c’è, facendo circolare le idee, i saperi e le pratiche del fare è l’obiettivo portato avanti attraverso iniziative come esposizioni, dibattiti, presentazioni, letture, laboratori di ricerca, proposte per la città.
Officina contemporanea lavora senza scopo di lucro e si avvale del sostegno di Atelieritaliano, società di aziende del territorio, oltre che dello scambio e della collaborazione con istituti di ricerca, professionisti e studiosi in Italia e all’estero.
Collaborano inoltre con Officina Contemporanea l’Ordine degli Architetti di Verona e l’Associazione Giovani Architetti di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona, la Biblioteca Civica di Verona.
www.officinacontemporanea.org
17
ottobre 2008
Flavio Lucchini – Dolls & Dolls
Dal 17 ottobre al 16 novembre 2008
arte contemporanea
Location
OFFICINA CONTEMPORANEA
Verona, Via Dei Mutilati, 8/a, (Verona)
Verona, Via Dei Mutilati, 8/a, (Verona)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
Vernissage
17 Ottobre 2008, ore 18
Sito web
www.flaviolucchiniart.com