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Flavio Scutti
Uno studio sui fluidi e le forze deboli e il loro cambiamento di stato, incentrato sulla ricerca comprensiva
nell’ambiente sonoro legato all’immagine come rappresentazione visiva dei fenomeni, in cui l’ordine sistematico
delle sensazioni interagisce con l’emozione singolare dell’evento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artista: Flavio Scutti
Titolo: νe , νμ , ντ
Performance: 27 Giugno 2012 ore 21.00
Periodo: dal 27 Giugno al 24 Settembre 2012
Orari di apertura: dal martedi al venerdì ore 14 – 20
o su appuntamentoInfo: email: theformatculturegallery@gmail.com
Follow us on Facebook
The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare “νe , νμ , ντ”, performance di Flavio
Scutti .
Uno studio sui fluidi e le forze deboli e il loro cambiamento di stato, incentrato sulla ricerca comprensiva
nell'ambiente sonoro legato all'immagine come rappresentazione visiva dei fenomeni, in cui l'ordine sistematico
delle sensazioni interagisce con l'emozione singolare dell'evento.
La prima opera realizzata nello specifico è sul “sapore” dei Neutrini.
Grazie all'aiuto dell'assegnista di ricerca INFN – Università dell'Aquila, Nicola Rossi, è stato possibile analizzare
i dati dell'oscillazione dei vari processi fisici legati al viaggio dei Neutrini dal CERN di Ginevra all'LNGS del Gran
Sasso e convertirli in onde sonore riproducibili da apparecchiature audio.
Da qui si è partiti alla realizzazione di un componimento Musicale che rappresenti tale fenomeno.
I neutrini sono particelle elementari di spin 1/2. Le loro masse sono molto piccole, inferiori a un miliardesimo
della massa dei protoni. I neutrini hanno carica elettrica nulla, possono quindi interagire solo attraverso
l'interazione debole (e la forza di gravità, anche se quest'ultima è al livello pratico trascurabile), una forza molto
più blanda di quella elettromagnetica che si esercita tra le cariche elettriche e la forza forte che si manifesta al
livello dei nuclei atomici. Per questo motivo il neutrino è una particella molto elusiva, esso può attraversare
spessore enormi di materia, come la Terra stessa, senza interagire. Solo usando rivelatori molto sensibili posti
nelle profondità della terra, lontani il più possibile da fonti di radioattività ambientale, è possibile studiare le
sue rarissime interazioni. Da più di 80 anni di ricerca, da quando il fisico austriaco Wolfgang Pauli ne ipotizzò
l'esistenza, sappiamo che esistono tre tipi di neutrini associate alle tre famiglie leptoniche (neutrino elettronico,
muonico e tauonico) e tra di essi avviene il cosiddetto fenomeno di oscillazione di neutrini, ossia il fatto che i
neutrini, mentre viaggiano ad una velocità prossima a quella della luce, si trasformano continuamente da un tipo
ad un altro.
L'esperimento OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) cerca conferma a quest'ultimo
fenomeno studiando l'oscillazione nella famiglia tau dei neutrini muonici prodotti dall'accelleratore SPS presso
il CERN di Ginevra e sparati su 730 km verso la montagna del Gran Sasso. I neutrini vengono prodotti dal
decadimento di mesoni creati a seguito dell'urto di protoni molto energetici contro un bersaglio di grafite. I
protoni vengono estratti dall'accelleratore principale a pacchettini ("spill") lunghi circa 1.2 microsecondi. E'
importante sapere con precisione la forma del pacchetto di protoni estratto poiché ci dà informazioni circa
il tempo di estrazione da sincronizzare con quello di rivelazione ai LNGS e circa la funzione di distribuzione
di probabilità di trovare un evento di neutrino nella finestra temporale in cui avviene lo "spill". Per questo
i neutrini passano in una bobina che ne registra il passaggio attraverso un segnale elettrico, questo segnale
è campionato da un digitalizzatore di forma d'onda da 1 giga "sample" al secondo. Ciascuna forma d'onda è
descritta da 20000 punti di campionamento, ciascuno corrispondente a un nanosecondo.
Alcune di queste forme d'onda (che variano a periodo a periodo dal 2009 al 2012) sono stati acquisiti dal
database del CERN e convertiti in suono (formato WAV) tramite il software Mathematica.
Flávio Scutti è un produttore di video e digital art sound. Fin da 1995 conduce studi su lingue audiovisive nuove
e sperimentali, attraverso lo studio di sistemi elettronici. Nel 2002 i suoi lavori sono stati mostrati al MACRO,
Museo di Arte Contemporanea di Roma. Nel 2004 si laurea in Scenografia all'Accademia di Belle arti a Roma.
Tra il 2002-2004 Flavio partecipata al “Pink, Red, Black sweater Project”, con due lavori , uno audio “Four
Tone” ed un video, “Elementari Drive”. Flávio Scutti è membro di MicRoma e collabora con altri collettivi
internazionali che organizzano eventi. Ha fondato la post-punk band cold wave “ Nastro” e un anno dopo, la
synth pop duo band ” LE ROSE”.
Nel 2011 fonda l’agenzia di produzione “ Postosegreto” insieme ad Andrea Noce, l’altra metà dei” LE ROSE”.
Titolo: νe , νμ , ντ
Performance: 27 Giugno 2012 ore 21.00
Periodo: dal 27 Giugno al 24 Settembre 2012
Orari di apertura: dal martedi al venerdì ore 14 – 20
o su appuntamentoInfo: email: theformatculturegallery@gmail.com
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The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare “νe , νμ , ντ”, performance di Flavio
Scutti .
Uno studio sui fluidi e le forze deboli e il loro cambiamento di stato, incentrato sulla ricerca comprensiva
nell'ambiente sonoro legato all'immagine come rappresentazione visiva dei fenomeni, in cui l'ordine sistematico
delle sensazioni interagisce con l'emozione singolare dell'evento.
La prima opera realizzata nello specifico è sul “sapore” dei Neutrini.
Grazie all'aiuto dell'assegnista di ricerca INFN – Università dell'Aquila, Nicola Rossi, è stato possibile analizzare
i dati dell'oscillazione dei vari processi fisici legati al viaggio dei Neutrini dal CERN di Ginevra all'LNGS del Gran
Sasso e convertirli in onde sonore riproducibili da apparecchiature audio.
Da qui si è partiti alla realizzazione di un componimento Musicale che rappresenti tale fenomeno.
I neutrini sono particelle elementari di spin 1/2. Le loro masse sono molto piccole, inferiori a un miliardesimo
della massa dei protoni. I neutrini hanno carica elettrica nulla, possono quindi interagire solo attraverso
l'interazione debole (e la forza di gravità, anche se quest'ultima è al livello pratico trascurabile), una forza molto
più blanda di quella elettromagnetica che si esercita tra le cariche elettriche e la forza forte che si manifesta al
livello dei nuclei atomici. Per questo motivo il neutrino è una particella molto elusiva, esso può attraversare
spessore enormi di materia, come la Terra stessa, senza interagire. Solo usando rivelatori molto sensibili posti
nelle profondità della terra, lontani il più possibile da fonti di radioattività ambientale, è possibile studiare le
sue rarissime interazioni. Da più di 80 anni di ricerca, da quando il fisico austriaco Wolfgang Pauli ne ipotizzò
l'esistenza, sappiamo che esistono tre tipi di neutrini associate alle tre famiglie leptoniche (neutrino elettronico,
muonico e tauonico) e tra di essi avviene il cosiddetto fenomeno di oscillazione di neutrini, ossia il fatto che i
neutrini, mentre viaggiano ad una velocità prossima a quella della luce, si trasformano continuamente da un tipo
ad un altro.
L'esperimento OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) cerca conferma a quest'ultimo
fenomeno studiando l'oscillazione nella famiglia tau dei neutrini muonici prodotti dall'accelleratore SPS presso
il CERN di Ginevra e sparati su 730 km verso la montagna del Gran Sasso. I neutrini vengono prodotti dal
decadimento di mesoni creati a seguito dell'urto di protoni molto energetici contro un bersaglio di grafite. I
protoni vengono estratti dall'accelleratore principale a pacchettini ("spill") lunghi circa 1.2 microsecondi. E'
importante sapere con precisione la forma del pacchetto di protoni estratto poiché ci dà informazioni circa
il tempo di estrazione da sincronizzare con quello di rivelazione ai LNGS e circa la funzione di distribuzione
di probabilità di trovare un evento di neutrino nella finestra temporale in cui avviene lo "spill". Per questo
i neutrini passano in una bobina che ne registra il passaggio attraverso un segnale elettrico, questo segnale
è campionato da un digitalizzatore di forma d'onda da 1 giga "sample" al secondo. Ciascuna forma d'onda è
descritta da 20000 punti di campionamento, ciascuno corrispondente a un nanosecondo.
Alcune di queste forme d'onda (che variano a periodo a periodo dal 2009 al 2012) sono stati acquisiti dal
database del CERN e convertiti in suono (formato WAV) tramite il software Mathematica.
Flávio Scutti è un produttore di video e digital art sound. Fin da 1995 conduce studi su lingue audiovisive nuove
e sperimentali, attraverso lo studio di sistemi elettronici. Nel 2002 i suoi lavori sono stati mostrati al MACRO,
Museo di Arte Contemporanea di Roma. Nel 2004 si laurea in Scenografia all'Accademia di Belle arti a Roma.
Tra il 2002-2004 Flavio partecipata al “Pink, Red, Black sweater Project”, con due lavori , uno audio “Four
Tone” ed un video, “Elementari Drive”. Flávio Scutti è membro di MicRoma e collabora con altri collettivi
internazionali che organizzano eventi. Ha fondato la post-punk band cold wave “ Nastro” e un anno dopo, la
synth pop duo band ” LE ROSE”.
Nel 2011 fonda l’agenzia di produzione “ Postosegreto” insieme ad Andrea Noce, l’altra metà dei” LE ROSE”.
27
giugno 2012
Flavio Scutti
Dal 27 giugno al 24 settembre 2012
arte contemporanea
Location
THE FORMAT-CONTEMPORARY CULTURE GALLERY
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10, (Milano)
Milano, Via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10, (Milano)
Orario di apertura
dal martedi al venerdì ore 14 – 20 o su appuntamento
Vernissage
27 Giugno 2012, ore 21
Autore