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Flora Wiechmann Savioli
La Galleria del Costume di Palazzo Pitti rende omaggio con una pubblicazione ad una delle personalità fra le più originali e innovative del panorama artistico italiano del dopoguerra, Flora Wiechmann Savioli, un’’icona di stile’, come viene definita da Cristina Acidini. L’artista nel 2001 lasciò in dono alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti opere da lei ideate e realizzate, quali un nucleo considerevole di gioielli, abiti, nonché alcuni dipinti astratti.
Comunicato stampa
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La Galleria del Costume di Palazzo Pitti rende omaggio con una pubblicazione curata da Lara-Vinca Masini, edita dalla Casa Editrice Sillabe, ad una delle personalità fra le più originali e innovative del panorama artistico italiano del dopoguerra, Flora Wiechmann Savioli, un’’icona di stile’, come viene definita da Cristina Acidini. L’artista nel 2001 lasciò in dono alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti opere da lei ideate e realizzate, quali un nucleo considerevole di gioielli, abiti, nonché alcuni dipinti astratti.
Flora Wiechmann Savioli ha creato gioielli dalle tipologie diverse ma caratterizzate da elementi comuni quali l’uso di materiali poveri assemblati e legati insieme attraverso giochi di incastri e di agganci con abilissima manualità. Il primo periodo di produzione che va dal 1958 al 1960 è rappresentato dagli esemplari più modellati e dalle forme antropomorfe; il periodo informale degli anni 1961-1965 è caratterizzato dai gioielli realizzati in grovigli polimaterici complessi ma con un logico sviluppo; nell’ultimo periodo che va dal 1965 al 1969 vi è un ritorno all’origine con una semplicità di forma che si confronta con la realtà tecnologica scientifica e meccanica del momento. Attraverso le sue sperimentazioni, l’artista crea così opere che fanno e tramandano cultura. Quasi sempre i doni consegnati alle istituzioni museali recano con sé la loro storia, la storia di chi li ha realizzati e di coloro che li hanno utilizzati e nella storia è parte del loro valore che si aggiunge a quello intrinseco dell’oggetto d’arte: dentro le opere che Flora Wiechmann ha donato c’è la storia sua e del marito Leonardo Savioli, sono essi stessi storia. Questa collezione è infatti testimonianza di un sodalizio che è stato di amore e di arte e che ora continua a vivere nelle raccolte della Galleria del Costume.
Flora Wiechmann Savioli ha creato gioielli dalle tipologie diverse ma caratterizzate da elementi comuni quali l’uso di materiali poveri assemblati e legati insieme attraverso giochi di incastri e di agganci con abilissima manualità. Il primo periodo di produzione che va dal 1958 al 1960 è rappresentato dagli esemplari più modellati e dalle forme antropomorfe; il periodo informale degli anni 1961-1965 è caratterizzato dai gioielli realizzati in grovigli polimaterici complessi ma con un logico sviluppo; nell’ultimo periodo che va dal 1965 al 1969 vi è un ritorno all’origine con una semplicità di forma che si confronta con la realtà tecnologica scientifica e meccanica del momento. Attraverso le sue sperimentazioni, l’artista crea così opere che fanno e tramandano cultura. Quasi sempre i doni consegnati alle istituzioni museali recano con sé la loro storia, la storia di chi li ha realizzati e di coloro che li hanno utilizzati e nella storia è parte del loro valore che si aggiunge a quello intrinseco dell’oggetto d’arte: dentro le opere che Flora Wiechmann ha donato c’è la storia sua e del marito Leonardo Savioli, sono essi stessi storia. Questa collezione è infatti testimonianza di un sodalizio che è stato di amore e di arte e che ora continua a vivere nelle raccolte della Galleria del Costume.
17
dicembre 2008
Flora Wiechmann Savioli
17 dicembre 2008
presentazione
Location
PALAZZO PITTI – GALLERIA D’ARTE MODERNA E GALLERIA DEL COSTUME
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Vernissage
17 Dicembre 2008, ore 17
Editore
SILLABE
Autore
Curatore