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Florence Di Benedetto – Streetwise Manhattan
La personale dell’artista italo-francese Florence Di Benedetto mette in scena una New York in black and white, quasi del tutto svuotata da presenze umane, intrico di strade animate da automobili e cartelloni pubblicitari.
Comunicato stampa
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In occasione del Natale di Roma, la Galleria Il Sole organizza il terzo appuntamento del ciclo di incontri Visitare una mostra per creare e ricrearsi, ideati e condotti da Francesca Boschetti e Sara Silvia Ferrucci e ispirati al programma di esposizioni proposte e curate da Fabio Ortolani.
La personale dell’artista italo-francese Florence Di Benedetto mette in scena una New York in black and white, quasi del tutto svuotata da presenze umane, intrico di strade animate da automobili e cartelloni pubblicitari.
Città per antonomasia, dea dell’immaginario, dispensatrice di fotogrammi-icona, New York sarà spunto di partenza per una visita alla vostra personale galleria di immagini, ricordi, fantasie, sogni. Ispirati da letture, esperienze dirette, visione di film, assimilazione di brani musicali, potrete riscoprire New York, e creare una mappatura della vostra percezione soggettiva della Città, come luogo di incontro, bellezza architettonica, incitamento al consumo, contraddizioni, ricchezza.
La proposta si avvale delle tecniche dell’ArtCounseling: modalità di sostegno che usa le forme artistiche come mezzi di espressione e comunicazione per il benessere personale. L’atto creativo facilita il contatto emotivo e stimola l’autoconsapevolezza.
Il costo è di € 20,00
Per conferma presenza:
artinatto@hotmail.it
messaggio in segreteria al 0644234676
VISITARE UNA MOSTRA PER CREARE E RICREARSI
FRUIZIONE COME ATTO CREATIVO
Storica dell’arte e artista, entrambe art counselor, dunque amanti dell’arte, ci siamo spesso trovate a visitare insieme musei e mostre e abbiamo cominciato a confrontarci sul processo di fruizione: Cosa accade quando ci si trova di fronte a un’opera d’arte? Quali parti di sé entrano in gioco? Quali strumenti abbiamo per decodificare quel che ci accade e condividerlo con altri? E ci siamo accorte che la componente emotiva, forse la più importante del processo di fruizione, è quasi sempre relegata sullo sfondo.
L’opera d’arte viene descritta, ‘analizzata’, secondo criteri formali, estetici, storici, sociali, biografici, certamente validi. Ma raramente che quel che si muove nel profondo di chi osserva riesce a venire in superficie e a trovare un luogo per esprimersi. Proprio questo è l’aspetto che più ci interessa: dare voce a quella parte tanto significativa, eppure silenziosa, dell’esperienza della fruizione: miscela di vissuti legati alla memoria personale, alla fantasia, al piacere di giocare e interagire con l’opera, senza dover spiegare e capire ciò che si sta guardando.
Ogni incontro tra un’opera d’arte e un osservatore è un dialogo, che peraltro coinvolge indirettamente anche l’artista. Inoltre, in quel luogo avviene uno scambio inevitabile tra i presenti, che vivono uno accanto all’altro un’esperienza unica e irripetibile. Vista così, è come se ogni atto di fruizione fosse una performance silente, che avviene, per lo più a livello individuale, nella mente o nell’inconscio di chi guarda.
Vorremmo dare voce a queste voci taciute, offrire la possibilità di sperimentare l’esistenza di spazi altrimenti inesplorati e stimolare a percorrerli. E soprattutto vorremmo far emergere la ricchezza emotiva e creativa che il confronto con l’opera d’arte porta sempre e comunque con sé. Per far questo, ci sono le parole, ma come ci ha insegnato la nostra esperienza di artcounselors, c’è l’agire, senza traguardi estetici, le modalità espressive usate dagli artisti. Proponiamo quindi una fruizione attiva: prendendo spunto dalle sollecitazioni che di volta in volta le mostre ci suggeriscono.
Un lunedì al mese, nel giorno di chiusura della galleria, i visitatori potranno vivere un’esperienza inedita, più intima e creativa, d’incontro e di contatto con le opere. Il tutto in un ambiente di condivisione, in cui interagendo in modo ludico sarà possibile al tempo stesso arricchirsi e divertirsi.
La personale dell’artista italo-francese Florence Di Benedetto mette in scena una New York in black and white, quasi del tutto svuotata da presenze umane, intrico di strade animate da automobili e cartelloni pubblicitari.
Città per antonomasia, dea dell’immaginario, dispensatrice di fotogrammi-icona, New York sarà spunto di partenza per una visita alla vostra personale galleria di immagini, ricordi, fantasie, sogni. Ispirati da letture, esperienze dirette, visione di film, assimilazione di brani musicali, potrete riscoprire New York, e creare una mappatura della vostra percezione soggettiva della Città, come luogo di incontro, bellezza architettonica, incitamento al consumo, contraddizioni, ricchezza.
La proposta si avvale delle tecniche dell’ArtCounseling: modalità di sostegno che usa le forme artistiche come mezzi di espressione e comunicazione per il benessere personale. L’atto creativo facilita il contatto emotivo e stimola l’autoconsapevolezza.
Il costo è di € 20,00
Per conferma presenza:
artinatto@hotmail.it
messaggio in segreteria al 0644234676
VISITARE UNA MOSTRA PER CREARE E RICREARSI
FRUIZIONE COME ATTO CREATIVO
Storica dell’arte e artista, entrambe art counselor, dunque amanti dell’arte, ci siamo spesso trovate a visitare insieme musei e mostre e abbiamo cominciato a confrontarci sul processo di fruizione: Cosa accade quando ci si trova di fronte a un’opera d’arte? Quali parti di sé entrano in gioco? Quali strumenti abbiamo per decodificare quel che ci accade e condividerlo con altri? E ci siamo accorte che la componente emotiva, forse la più importante del processo di fruizione, è quasi sempre relegata sullo sfondo.
L’opera d’arte viene descritta, ‘analizzata’, secondo criteri formali, estetici, storici, sociali, biografici, certamente validi. Ma raramente che quel che si muove nel profondo di chi osserva riesce a venire in superficie e a trovare un luogo per esprimersi. Proprio questo è l’aspetto che più ci interessa: dare voce a quella parte tanto significativa, eppure silenziosa, dell’esperienza della fruizione: miscela di vissuti legati alla memoria personale, alla fantasia, al piacere di giocare e interagire con l’opera, senza dover spiegare e capire ciò che si sta guardando.
Ogni incontro tra un’opera d’arte e un osservatore è un dialogo, che peraltro coinvolge indirettamente anche l’artista. Inoltre, in quel luogo avviene uno scambio inevitabile tra i presenti, che vivono uno accanto all’altro un’esperienza unica e irripetibile. Vista così, è come se ogni atto di fruizione fosse una performance silente, che avviene, per lo più a livello individuale, nella mente o nell’inconscio di chi guarda.
Vorremmo dare voce a queste voci taciute, offrire la possibilità di sperimentare l’esistenza di spazi altrimenti inesplorati e stimolare a percorrerli. E soprattutto vorremmo far emergere la ricchezza emotiva e creativa che il confronto con l’opera d’arte porta sempre e comunque con sé. Per far questo, ci sono le parole, ma come ci ha insegnato la nostra esperienza di artcounselors, c’è l’agire, senza traguardi estetici, le modalità espressive usate dagli artisti. Proponiamo quindi una fruizione attiva: prendendo spunto dalle sollecitazioni che di volta in volta le mostre ci suggeriscono.
Un lunedì al mese, nel giorno di chiusura della galleria, i visitatori potranno vivere un’esperienza inedita, più intima e creativa, d’incontro e di contatto con le opere. Il tutto in un ambiente di condivisione, in cui interagendo in modo ludico sarà possibile al tempo stesso arricchirsi e divertirsi.
21
aprile 2008
Florence Di Benedetto – Streetwise Manhattan
Dal 21 aprile al 21 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SOLE
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Biglietti
€ 20,00
Vernissage
21 Aprile 2008, ore 19
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