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Florian Neufeldt – Landscape Amnesia
Florian Neufeldt solo show
Comunicato stampa
Segnala l'evento
The Gallery Apart è orgogliosa di presentare Landscape Amnesia, la quinta personale in
galleria di Florian Neufeldt (1976), artista tedesco di stanza a Berlino.
Nel corso della sua pratica artistica Neufeldt ha sempre mantenuto salde alcune linee di
indirizzo. Seppur modificando la scala dei suoi interventi, a volte monumentali altre volte di
dimensione scultorea più contenuta, il lavoro dell’artista ha sempre ruotato intorno
all’alterazione, riconfigurazione e trasformazione di oggetti comuni, spesso facendo dialogare
il risultato scultoreo di tale lavoro con gli spazi e le architetture atte a ricevere le opere.
Le sculture di Neufeldt creano incertezza in chi le guarda poiché mantengono traccia
dell’oggetto originario, spesso però difficilmente riconoscibile proprio in virtù del processo di
trasformazione perseguito dall’artista. In tal senso la poetica di Neufeldt non va intesa come
l’azione demiurgica o alchimistica dell’artista che crea una realtà altra, quanto come l’opera
di un testimone della realtà concreta, abitata da oggetti reali che vengono manipolati per
evidenziare la ricchezza delle possibili diverse identità affidate a nuove presenze.
Convinto che il vecchio non abbandoni mai il nuovo, Neufeldt procede alla ricerca di punti di
rottura, o trampolini di lancio, nel sistema percettivo che ci guida attraverso il mondo così
come lo conosciamo. Procediamo tutti come sonnambuli in un ambiente conosciuto abitato
da presenze che potremmo aver dimenticato, finché non inciampiamo in qualcosa proprio
laddove credevamo che non ci fosse nulla da vedere: è la memoria che ci guida tutti
malgrado nel contempo ci sfuggano i ricordi. È una memoria ancestrale che ci consente
l’adattamento all’ambiente che però soffre di un limite, quello di non riconoscere il
cambiamento strisciante, quello che fa diventare normale solo ciò di cui abbiamo bisogno.
Landscape Amnesia descrive la nostra perdita di memoria. Neufeldt mutua l’espressione dal
libro di Jared Diamond Collapse: How Societies Choose to Fail or Survive nel quale l’autore
tenta di circoscrivere l’orizzonte percettivo umano all’interno della catastrofe ecologica
creata dall’uomo. Il cambiamento in natura è lento e graduale e l’uomo stenta a percepirlo.
Con Landscape Amnesia Neufeldt intende sottolineare come la nostra percezione e la
selezione dei ricordi siano in gran parte inquadrate e prodotte da modelli sociali e fortemente
limitate dalle nostre abilità cognitive. Ciò nondimeno è possibile trovare modi per attivare la
memoria e la coscienza. Questo è quanto Neufeldt cerca di trasmetterci attivando con le sue
opere la nostra percezione.
galleria di Florian Neufeldt (1976), artista tedesco di stanza a Berlino.
Nel corso della sua pratica artistica Neufeldt ha sempre mantenuto salde alcune linee di
indirizzo. Seppur modificando la scala dei suoi interventi, a volte monumentali altre volte di
dimensione scultorea più contenuta, il lavoro dell’artista ha sempre ruotato intorno
all’alterazione, riconfigurazione e trasformazione di oggetti comuni, spesso facendo dialogare
il risultato scultoreo di tale lavoro con gli spazi e le architetture atte a ricevere le opere.
Le sculture di Neufeldt creano incertezza in chi le guarda poiché mantengono traccia
dell’oggetto originario, spesso però difficilmente riconoscibile proprio in virtù del processo di
trasformazione perseguito dall’artista. In tal senso la poetica di Neufeldt non va intesa come
l’azione demiurgica o alchimistica dell’artista che crea una realtà altra, quanto come l’opera
di un testimone della realtà concreta, abitata da oggetti reali che vengono manipolati per
evidenziare la ricchezza delle possibili diverse identità affidate a nuove presenze.
Convinto che il vecchio non abbandoni mai il nuovo, Neufeldt procede alla ricerca di punti di
rottura, o trampolini di lancio, nel sistema percettivo che ci guida attraverso il mondo così
come lo conosciamo. Procediamo tutti come sonnambuli in un ambiente conosciuto abitato
da presenze che potremmo aver dimenticato, finché non inciampiamo in qualcosa proprio
laddove credevamo che non ci fosse nulla da vedere: è la memoria che ci guida tutti
malgrado nel contempo ci sfuggano i ricordi. È una memoria ancestrale che ci consente
l’adattamento all’ambiente che però soffre di un limite, quello di non riconoscere il
cambiamento strisciante, quello che fa diventare normale solo ciò di cui abbiamo bisogno.
Landscape Amnesia descrive la nostra perdita di memoria. Neufeldt mutua l’espressione dal
libro di Jared Diamond Collapse: How Societies Choose to Fail or Survive nel quale l’autore
tenta di circoscrivere l’orizzonte percettivo umano all’interno della catastrofe ecologica
creata dall’uomo. Il cambiamento in natura è lento e graduale e l’uomo stenta a percepirlo.
Con Landscape Amnesia Neufeldt intende sottolineare come la nostra percezione e la
selezione dei ricordi siano in gran parte inquadrate e prodotte da modelli sociali e fortemente
limitate dalle nostre abilità cognitive. Ciò nondimeno è possibile trovare modi per attivare la
memoria e la coscienza. Questo è quanto Neufeldt cerca di trasmetterci attivando con le sue
opere la nostra percezione.
02
maggio 2023
Florian Neufeldt – Landscape Amnesia
Dal 02 maggio al 28 luglio 2023
arte contemporanea
Location
THE GALLERY APART
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-19
Vernissage
2 Maggio 2023, ore 18
Sito web
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