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Florian Neufeldt – More or the same
Alla sua prima personale in Italia, Florian Neufeldt presenta presso The Gallery Apart alcune sculture che rappresentano i più recenti approdi del suo percorso artistico, mentre per 26cc ha realizzato un’installazione visivo/sonora che cattura “le parole” del mondo e ne evidenzia l’assurda ambiguità
Comunicato stampa
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FLORIAN NEUFELDT
MORE OR THE SAME
The Gallery Apart - Via di Monserrato, 40, Roma
Inaugurazione: 13 dicembre 2010 ore 18,30
26cc - Via Castruccio Castracane, 26-28a-30, Roma
Inaugurazione: 15 dicembre 2010 ore 18,30
Alla sua prima personale in Italia, Florian Neufeldt presenta a Roma lavori che rivelano modalità articolate di relazione con lo spazio espositivo e contemporaneamente evidenziano l’aspetto principale del suo lavoro: la condizione dell’essere”bloccato”, indifeso, affrontando dinamiche che non possono essere controllate. Presso The Gallery Apart, Neufeldt espone alcune sculture, anche imponenti, che rappresentano i più recenti approdi del suo percorso artistico, mentre per 26cc ha realizzato un’installazione visivo/sonora che cattura “le parole” del mondo e ne evidenzia l’assurda ambiguità.
Le sculture che Neufeldt presenta nello spazio di The Gallery Apart mostrano un’attenzione singolare verso ciò che costituisce il nostro quotidiano. Mobili, sedie e suppellettili di vario genere vengono scomposti, ridotti a frammenti e poi riportati allo stadio di materiale, ricomposti in nuove forme, legate da fasci di luce al neon o pezzi di guardrail. Evocato o reale, ne emerge il movimento e il suo dato esponenziale, la velocità. Le forme rinnovate non perdono l'identità originaria degli oggetti da cui derivano. Le sue sculture - alcune possono essere di carattere installativo – per la maggior parte delle volte sono composte da materiali non astratti, come oggetti che sono stati usati precedentemente, e in qualche modo la loro funzione vive ancora all’interno di essi. Anche quando una piccola parte è rimasta, è chiaro che cosa fosse l'oggetto originario. La scala tagliata rimane sempre una scala anche se ora ci ricorda qualcos’altro. A Shot in the Dark (2010) è l’opera principale in esposizione presso The Gallery Apart; è una scala che pende orizzontalmente dal soffitto, che è stata tagliata verticalmente nel mezzo. Le due meta della scala sono state messe insieme fino a formare una linea con le due estremità superiori combacianti. Al di sotto del punto di incidenza delle due parti tagliate della scala pende autonomamente dal soffitto un passamano circolare ricoperto di nero. Alcune parti della scala da pittore sembrano cascare a pezzi verso il passamano nero. In conseguenza alla divisione la scala diventa raddoppiata, l’estremità superiore non è più l’estremità superiore ma una giunzione di direzioni, un sovraccarico, un passaggio senza le sue caratteristiche. Sembra un punto di non ritorno come se l’unica via per scendere fosse cadere. Il passamano nero a suo modo sembra benigno buco (nero). Non porta da nessuna parte.
E di ambivalenza di significati tratta anche Nothing succeeds like success, and nothing survives like survival l’installazione che Neufeldt presenta negli spazi di 26cc al Pigneto. Gli scheletri di alcune sedie da ufficio – manipolate in modo da alterare il binomio aspetto/funzione - compongono un’originale e frammentata architettura aerea che ospita il suono. Gli altoparlanti diffondono il suono di una voce di un uomo che recita ripetutamente una serie di parole che sembra avere lo stesso significato o simile. Recita impiegando un solo respiro fino al punto di non poter continuare. Poi ricomincia. La serie di parole recitate sono una raccolta di termini tedeschi relative alla sopravvivenza in un ambito sociale e competitivo, ad esempio: forza, resistenza, potere. Queste parole sono state tradotte in inglese, e le diverse proposte per i termini originali – non importa se presi da un contesto tecnico medico - formano un gruppo di termini che sono ripetuti. Questi mantra sembrano inefficaci- anche ironici quando la voce dirada e il respiro finisce, poiché hanno la durata di un respiro. Neufeldt sceglie volutamente parole ambigue che hanno sensi e significati diversi, talvolta addirittura opposti, se si confronta il linguaggio “comune” e quello utilizzato, ad esempio, nella sfera dell’economia. In tal modo pone in evidenza le strategie attraverso cui il potere agisce, utilizzando le regole (il linguaggio) in modo esclusivo.
SCHEDA INFORMATIVA:
MOSTRA: FLORIAN NEUFELDT, MORE OR THE SAME
LUOGO: The Gallery Apart – Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
INAUGURAZIONE: lunedì 13 dicembre 2010 - ore 18,30
DURATA MOSTRA: 13 dicembre 2010 – 12 - febbraio 2011
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 16,00 - 20,00 e su appuntamento
INFORMAZIONI: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – info@thegalleryapart.it – www.thegalleryapart.it
LUOGO: 26cc – Via Castruccio Castracane, 26-28a-30 – 00176 Roma
INAUGURAZIONE: mercoledì 15 dicembre 2010 - ore 18,30
DURATA MOSTRA: 15 dicembre 2010 –
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 16,00 - 19,30
INFORMAZIONI: 26cc – tel 0698182991 – info@26cc.org – www.26cc.org
FLORIAN NEUFELDT è nato a Bonn nel 1976. Vive e lavora a Berlino.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2010 DURCHUNDDURCH, dreizehn / thirteen, Berlin
Spot°light (SPTLT): FLORIAN NEUFELDT, Nusser&Baumgart, München
CUTS BOTH WAYS , Galeri Opdahl, Stavanger, Norway
2009 Planke, Praterstraße 48, Wien, Austria
I and it, it and I, Galerie Opdahl, Berlin
2008 dix-huit, with Constantin Wallhäuser, espace surplus, Berlin
Maschine, Parrotta Project Space, Berlin
2007 cinque, with Simon Menner, espace surplus, Berlin
PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2010 Plus - Vorübergehender Überschuss, curated by Bettina Springer, espace surplus, Berlin
CIRCUS HEIN, Open Space, Art Cologne
Circle Work, Parkhaus, Berlin
dreizehn / thirteen - Praeludium - a group show, dreizehn / thirteen, Berlin
Fröhliche Gesellschaft - Editionen, Centre d'Édition Contemporaine Genève und Galerie Parrotta, Galerie Parrotta, Stuttgart
2009 CIRCUS HEIN, L'Atelier Calder, Saché and FRAC Orléans, France
Site Specific! - Zur Ortsspezifizität junger Positionen, curated by Bettina Springer, Kunsthaus Potsdam
State of the Art, Art Copenhagen, Denmark
Continuous Perspectives # 2, Galerie Nusser&Baumgart, Leipzig
Aus der Tiefe des Raumes, Institut Rheinumschlag, Düsseldorf
2008 11 Nullen, Danziger Str.146, Berlin
Kunst und Babys, Maxim, Köln
Mit Heissen Nadeln, Geh8, Dresden
2007 Maschine, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Into the Woods Tonight, Parrotta Project Space, Berlin
Into the Woods Tonight, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Jeppe empfiehlt: Vorschub, Schlosserei Vorschub, Berlin
FLORIAN NEUFELDT
MORE OR THE SAME
The Gallery Apart - Via di Monserrato, 40, Rome
opening: dicember 13, 2010 at 6,30 pm
26cc - Via Castruccio Castracane, 26-28a-30, Rome
opening: dicember 15, 2010 at 6,30 pm
In his first solo exhibition in Italy, Florian Neufeldt presents works in Rome which reveal articulate modalities of relation with the exhibition space and at the same time highlight the issues at the heart of his work: helplessness, being stuck and facing dynamics which cannot be controlled. At The Gallery Apart, Neufeldt exhibits sculptures which are imposing and represent the most recent steps in his artistic path. Meanwhile at 26cc, he exhibits an audio-visual installation which captures “the words” of the world, highlighting their absurd ambiguity.
The sculptures that Neufeldt exhibits at The Gallery Apart express a singular attention towards what constitutes our daily lives. Furniture, chairs and household objects of various sorts are taken apart, reduced to fragments and then brought back to their material state, rebuilt in new ways and tied together with neon lights or pieces of guardrail. Whether evoked or real, movement emerges in the works, along with its exponential factor – velocity. The rebuilt shapes do not lose the identities of the original objects from which they are derived. The sculptures – some having an installative nature – are often made of non-abstract materials, things which used to be something else and which at one time were used. Somehow their original function is still there, inside the rebuilt objects. Even when only a small part is left of the original object, the reference to what it was is still clear. The cut-up ladder is still a ladder, even though now it might remind us of something else. A Shot in the Dark (2010) is the main piece in exhibit at The Gallery Apart; it is a ladder hanging horizontally from the ceiling. It has been cut lengthwise down the middle of the rungs. The two half ladders were then put together to form one line, the two ladder tops meeting in the middle. Underneath this center – autonomously suspended from the ceiling as well – hangs a circular black handrail. Some loose parts of the old painter’s ladder seem close to falling off, reaching down through the center of the black ring. By bisecting the ladder, it was doubled. The top is somehow not the top anymore, rather a junction of directions, a kind of overflow, a crossing without the characteristics of one. It seems like a point of no return, as if the only way out is falling. Therefore the circular handrail seems to form a benign (black) hole. It doesn’t lead anywhere.
The exhibit at 26cc, Nothing succeeds like success, and nothing survives like survival, also speaks of ambivalent meanings. The skeletons of office chairs – manipulated in a way that alters the binomial aspect/function – compose an original aerial architecture which is host to the sound. The speakers diffuse the sound of a man’s voice which repeatedly recites a set of words which seem to have the same or a similar meaning. The voice does this in one breath as long as possible until unable to go on. Then it starts over again. The recited groups of words were gathered by taking German terms linked to survival in a competitive social environment, such as strength, endurance and power. These words were then translated into English and the different proposals for the original words – whether coming from a medical or technical background – form the set of terms being repeated. These mantras seem quite helpless, even ironic as the voice becomes strained as the air runs out, because they only last as long as a breath. Neufeldt purposefully chooses ambiguous words which have different meanings and senses, such so that they are often opposites, when “common” language is compared to that of, for example, the world of economy. In such a way, the artist highlights the strategies through which power reacts, using rules (language) in an exclusive way.
SCHEDA INFORMATIVA:
EXHIBITION: FLORIAN NEUFELDT, MORE OR THE SAME
LOCATION: The Gallery Apart – Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
OPENING: Monday, Dicember 13, 2010 at 18,30 pm
DURATION: Dicember 13 2010 – February 12, 2011
HOURS: Tuesday-Saturday, 4pm-8pm and by appointment
CONTACT: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – info@thegalleryapart.it
LOCATION: 26cc – Via Castruccio Castracane, 26-28a-30 – 00176 Roma
OPENING: Monday, Dicember 15, 2010 at 18,30 pm
DURATION: Dicember 15 2010
HOURS: Tuesday-Saturday, 4pm-8pm
CONTACT: 26cc – tel 0698182991 – info@26cc.org – www.26cc.org
FLORIAN NEUFELDT war born in Bonn in 1976. He works and lives in Berlino.
SELECT SOLO EXHIBITIONS
2010 DURCHUNDDURCH, dreizehn / thirteen, Berlin
Spot°light (SPTLT): FLORIAN NEUFELDT, Nusser&Baumgart, München
CUTS BOTH WAYS , Galeri Opdahl, Stavanger, Norway
2009 Planke, Praterstraße 48, Wien, Austria
I and it, it and I, Galerie Opdahl, Berlin
2008 dix-huit, with Constantin Wallhäuser, espace surplus, Berlin
Maschine, Parrotta Project Space, Berlin
2007 cinque, with Simon Menner, espace surplus, Berlin
SELECT GROUP EXHIBITIONS
2010 Plus - Vorübergehender Überschuss, curated by Bettina Springer, espace surplus, Berlin
CIRCUS HEIN, Open Space, Art Cologne
Circle Work, Parkhaus, Berlin
dreizehn / thirteen - Praeludium - a group show, dreizehn / thirteen, Berlin
Fröhliche Gesellschaft - Editionen, Centre d'Édition Contemporaine Genève und Galerie Parrotta, Galerie Parrotta, Stuttgart
2009 CIRCUS HEIN, L'Atelier Calder, Saché and FRAC Orléans, France
Site Specific! - Zur Ortsspezifizität junger Positionen, curated by Bettina Springer, Kunsthaus Potsdam
State of the Art, Art Copenhagen, Denmark
Continuous Perspectives # 2, Galerie Nusser&Baumgart, Leipzig
Aus der Tiefe des Raumes, Institut Rheinumschlag, Düsseldorf
2008 11 Nullen, Danziger Str.146, Berlin
Kunst und Babys, Maxim, Köln
Mit Heissen Nadeln, Geh8, Dresden
2007 Maschine, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Into the Woods Tonight, Parrotta Project Space, Berlin
Into the Woods Tonight, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Jeppe empfiehlt: Vorschub, Schlosserei Vorschub, Berlin
MORE OR THE SAME
The Gallery Apart - Via di Monserrato, 40, Roma
Inaugurazione: 13 dicembre 2010 ore 18,30
26cc - Via Castruccio Castracane, 26-28a-30, Roma
Inaugurazione: 15 dicembre 2010 ore 18,30
Alla sua prima personale in Italia, Florian Neufeldt presenta a Roma lavori che rivelano modalità articolate di relazione con lo spazio espositivo e contemporaneamente evidenziano l’aspetto principale del suo lavoro: la condizione dell’essere”bloccato”, indifeso, affrontando dinamiche che non possono essere controllate. Presso The Gallery Apart, Neufeldt espone alcune sculture, anche imponenti, che rappresentano i più recenti approdi del suo percorso artistico, mentre per 26cc ha realizzato un’installazione visivo/sonora che cattura “le parole” del mondo e ne evidenzia l’assurda ambiguità.
Le sculture che Neufeldt presenta nello spazio di The Gallery Apart mostrano un’attenzione singolare verso ciò che costituisce il nostro quotidiano. Mobili, sedie e suppellettili di vario genere vengono scomposti, ridotti a frammenti e poi riportati allo stadio di materiale, ricomposti in nuove forme, legate da fasci di luce al neon o pezzi di guardrail. Evocato o reale, ne emerge il movimento e il suo dato esponenziale, la velocità. Le forme rinnovate non perdono l'identità originaria degli oggetti da cui derivano. Le sue sculture - alcune possono essere di carattere installativo – per la maggior parte delle volte sono composte da materiali non astratti, come oggetti che sono stati usati precedentemente, e in qualche modo la loro funzione vive ancora all’interno di essi. Anche quando una piccola parte è rimasta, è chiaro che cosa fosse l'oggetto originario. La scala tagliata rimane sempre una scala anche se ora ci ricorda qualcos’altro. A Shot in the Dark (2010) è l’opera principale in esposizione presso The Gallery Apart; è una scala che pende orizzontalmente dal soffitto, che è stata tagliata verticalmente nel mezzo. Le due meta della scala sono state messe insieme fino a formare una linea con le due estremità superiori combacianti. Al di sotto del punto di incidenza delle due parti tagliate della scala pende autonomamente dal soffitto un passamano circolare ricoperto di nero. Alcune parti della scala da pittore sembrano cascare a pezzi verso il passamano nero. In conseguenza alla divisione la scala diventa raddoppiata, l’estremità superiore non è più l’estremità superiore ma una giunzione di direzioni, un sovraccarico, un passaggio senza le sue caratteristiche. Sembra un punto di non ritorno come se l’unica via per scendere fosse cadere. Il passamano nero a suo modo sembra benigno buco (nero). Non porta da nessuna parte.
E di ambivalenza di significati tratta anche Nothing succeeds like success, and nothing survives like survival l’installazione che Neufeldt presenta negli spazi di 26cc al Pigneto. Gli scheletri di alcune sedie da ufficio – manipolate in modo da alterare il binomio aspetto/funzione - compongono un’originale e frammentata architettura aerea che ospita il suono. Gli altoparlanti diffondono il suono di una voce di un uomo che recita ripetutamente una serie di parole che sembra avere lo stesso significato o simile. Recita impiegando un solo respiro fino al punto di non poter continuare. Poi ricomincia. La serie di parole recitate sono una raccolta di termini tedeschi relative alla sopravvivenza in un ambito sociale e competitivo, ad esempio: forza, resistenza, potere. Queste parole sono state tradotte in inglese, e le diverse proposte per i termini originali – non importa se presi da un contesto tecnico medico - formano un gruppo di termini che sono ripetuti. Questi mantra sembrano inefficaci- anche ironici quando la voce dirada e il respiro finisce, poiché hanno la durata di un respiro. Neufeldt sceglie volutamente parole ambigue che hanno sensi e significati diversi, talvolta addirittura opposti, se si confronta il linguaggio “comune” e quello utilizzato, ad esempio, nella sfera dell’economia. In tal modo pone in evidenza le strategie attraverso cui il potere agisce, utilizzando le regole (il linguaggio) in modo esclusivo.
SCHEDA INFORMATIVA:
MOSTRA: FLORIAN NEUFELDT, MORE OR THE SAME
LUOGO: The Gallery Apart – Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
INAUGURAZIONE: lunedì 13 dicembre 2010 - ore 18,30
DURATA MOSTRA: 13 dicembre 2010 – 12 - febbraio 2011
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 16,00 - 20,00 e su appuntamento
INFORMAZIONI: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – info@thegalleryapart.it – www.thegalleryapart.it
LUOGO: 26cc – Via Castruccio Castracane, 26-28a-30 – 00176 Roma
INAUGURAZIONE: mercoledì 15 dicembre 2010 - ore 18,30
DURATA MOSTRA: 15 dicembre 2010 –
ORARI MOSTRA: dal martedì al sabato 16,00 - 19,30
INFORMAZIONI: 26cc – tel 0698182991 – info@26cc.org – www.26cc.org
FLORIAN NEUFELDT è nato a Bonn nel 1976. Vive e lavora a Berlino.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
2010 DURCHUNDDURCH, dreizehn / thirteen, Berlin
Spot°light (SPTLT): FLORIAN NEUFELDT, Nusser&Baumgart, München
CUTS BOTH WAYS , Galeri Opdahl, Stavanger, Norway
2009 Planke, Praterstraße 48, Wien, Austria
I and it, it and I, Galerie Opdahl, Berlin
2008 dix-huit, with Constantin Wallhäuser, espace surplus, Berlin
Maschine, Parrotta Project Space, Berlin
2007 cinque, with Simon Menner, espace surplus, Berlin
PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2010 Plus - Vorübergehender Überschuss, curated by Bettina Springer, espace surplus, Berlin
CIRCUS HEIN, Open Space, Art Cologne
Circle Work, Parkhaus, Berlin
dreizehn / thirteen - Praeludium - a group show, dreizehn / thirteen, Berlin
Fröhliche Gesellschaft - Editionen, Centre d'Édition Contemporaine Genève und Galerie Parrotta, Galerie Parrotta, Stuttgart
2009 CIRCUS HEIN, L'Atelier Calder, Saché and FRAC Orléans, France
Site Specific! - Zur Ortsspezifizität junger Positionen, curated by Bettina Springer, Kunsthaus Potsdam
State of the Art, Art Copenhagen, Denmark
Continuous Perspectives # 2, Galerie Nusser&Baumgart, Leipzig
Aus der Tiefe des Raumes, Institut Rheinumschlag, Düsseldorf
2008 11 Nullen, Danziger Str.146, Berlin
Kunst und Babys, Maxim, Köln
Mit Heissen Nadeln, Geh8, Dresden
2007 Maschine, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Into the Woods Tonight, Parrotta Project Space, Berlin
Into the Woods Tonight, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Jeppe empfiehlt: Vorschub, Schlosserei Vorschub, Berlin
FLORIAN NEUFELDT
MORE OR THE SAME
The Gallery Apart - Via di Monserrato, 40, Rome
opening: dicember 13, 2010 at 6,30 pm
26cc - Via Castruccio Castracane, 26-28a-30, Rome
opening: dicember 15, 2010 at 6,30 pm
In his first solo exhibition in Italy, Florian Neufeldt presents works in Rome which reveal articulate modalities of relation with the exhibition space and at the same time highlight the issues at the heart of his work: helplessness, being stuck and facing dynamics which cannot be controlled. At The Gallery Apart, Neufeldt exhibits sculptures which are imposing and represent the most recent steps in his artistic path. Meanwhile at 26cc, he exhibits an audio-visual installation which captures “the words” of the world, highlighting their absurd ambiguity.
The sculptures that Neufeldt exhibits at The Gallery Apart express a singular attention towards what constitutes our daily lives. Furniture, chairs and household objects of various sorts are taken apart, reduced to fragments and then brought back to their material state, rebuilt in new ways and tied together with neon lights or pieces of guardrail. Whether evoked or real, movement emerges in the works, along with its exponential factor – velocity. The rebuilt shapes do not lose the identities of the original objects from which they are derived. The sculptures – some having an installative nature – are often made of non-abstract materials, things which used to be something else and which at one time were used. Somehow their original function is still there, inside the rebuilt objects. Even when only a small part is left of the original object, the reference to what it was is still clear. The cut-up ladder is still a ladder, even though now it might remind us of something else. A Shot in the Dark (2010) is the main piece in exhibit at The Gallery Apart; it is a ladder hanging horizontally from the ceiling. It has been cut lengthwise down the middle of the rungs. The two half ladders were then put together to form one line, the two ladder tops meeting in the middle. Underneath this center – autonomously suspended from the ceiling as well – hangs a circular black handrail. Some loose parts of the old painter’s ladder seem close to falling off, reaching down through the center of the black ring. By bisecting the ladder, it was doubled. The top is somehow not the top anymore, rather a junction of directions, a kind of overflow, a crossing without the characteristics of one. It seems like a point of no return, as if the only way out is falling. Therefore the circular handrail seems to form a benign (black) hole. It doesn’t lead anywhere.
The exhibit at 26cc, Nothing succeeds like success, and nothing survives like survival, also speaks of ambivalent meanings. The skeletons of office chairs – manipulated in a way that alters the binomial aspect/function – compose an original aerial architecture which is host to the sound. The speakers diffuse the sound of a man’s voice which repeatedly recites a set of words which seem to have the same or a similar meaning. The voice does this in one breath as long as possible until unable to go on. Then it starts over again. The recited groups of words were gathered by taking German terms linked to survival in a competitive social environment, such as strength, endurance and power. These words were then translated into English and the different proposals for the original words – whether coming from a medical or technical background – form the set of terms being repeated. These mantras seem quite helpless, even ironic as the voice becomes strained as the air runs out, because they only last as long as a breath. Neufeldt purposefully chooses ambiguous words which have different meanings and senses, such so that they are often opposites, when “common” language is compared to that of, for example, the world of economy. In such a way, the artist highlights the strategies through which power reacts, using rules (language) in an exclusive way.
SCHEDA INFORMATIVA:
EXHIBITION: FLORIAN NEUFELDT, MORE OR THE SAME
LOCATION: The Gallery Apart – Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
OPENING: Monday, Dicember 13, 2010 at 18,30 pm
DURATION: Dicember 13 2010 – February 12, 2011
HOURS: Tuesday-Saturday, 4pm-8pm and by appointment
CONTACT: The Gallery Apart – tel/fax 0668809863 – info@thegalleryapart.it
LOCATION: 26cc – Via Castruccio Castracane, 26-28a-30 – 00176 Roma
OPENING: Monday, Dicember 15, 2010 at 18,30 pm
DURATION: Dicember 15 2010
HOURS: Tuesday-Saturday, 4pm-8pm
CONTACT: 26cc – tel 0698182991 – info@26cc.org – www.26cc.org
FLORIAN NEUFELDT war born in Bonn in 1976. He works and lives in Berlino.
SELECT SOLO EXHIBITIONS
2010 DURCHUNDDURCH, dreizehn / thirteen, Berlin
Spot°light (SPTLT): FLORIAN NEUFELDT, Nusser&Baumgart, München
CUTS BOTH WAYS , Galeri Opdahl, Stavanger, Norway
2009 Planke, Praterstraße 48, Wien, Austria
I and it, it and I, Galerie Opdahl, Berlin
2008 dix-huit, with Constantin Wallhäuser, espace surplus, Berlin
Maschine, Parrotta Project Space, Berlin
2007 cinque, with Simon Menner, espace surplus, Berlin
SELECT GROUP EXHIBITIONS
2010 Plus - Vorübergehender Überschuss, curated by Bettina Springer, espace surplus, Berlin
CIRCUS HEIN, Open Space, Art Cologne
Circle Work, Parkhaus, Berlin
dreizehn / thirteen - Praeludium - a group show, dreizehn / thirteen, Berlin
Fröhliche Gesellschaft - Editionen, Centre d'Édition Contemporaine Genève und Galerie Parrotta, Galerie Parrotta, Stuttgart
2009 CIRCUS HEIN, L'Atelier Calder, Saché and FRAC Orléans, France
Site Specific! - Zur Ortsspezifizität junger Positionen, curated by Bettina Springer, Kunsthaus Potsdam
State of the Art, Art Copenhagen, Denmark
Continuous Perspectives # 2, Galerie Nusser&Baumgart, Leipzig
Aus der Tiefe des Raumes, Institut Rheinumschlag, Düsseldorf
2008 11 Nullen, Danziger Str.146, Berlin
Kunst und Babys, Maxim, Köln
Mit Heissen Nadeln, Geh8, Dresden
2007 Maschine, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Into the Woods Tonight, Parrotta Project Space, Berlin
Into the Woods Tonight, Parrotta Contemporary Art, Stuttgart
Jeppe empfiehlt: Vorschub, Schlosserei Vorschub, Berlin
13
dicembre 2010
Florian Neufeldt – More or the same
Dal 13 dicembre 2010 al 12 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
THE GALLERY APART
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16-20 e su appuntamento
Vernissage
13 Dicembre 2010, ore 18.30
Autore