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Floriano Guizzardi – Non era lui
Floriano Guizzardi nasce a Verona il 26-05-1971. Pittore autodidatta, divide tale attività con l’insegnamento della scherma. Iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia. Conosce il pittore Marco Fantini a Milano, che gli consente di perfezionare un suo personale apprendistato alla pittura.
Comunicato stampa
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UN PITTORE CINEFILO
La chiave più giusta per interpretare il mondo espressivo di Floriano Guizzardi, artista nato a Verona nel 1971 sotto il segno dei Gemelli, credo sia quella offerta dal Cinema.
Il giovane pittore si nutre infatti di fervide suggestioni desunte dall’ immaginario hollywoodiano degli anni Quaranta - Cinquanta, soprattutto dei films polizieschi ispirati ai sublimi romanzi di Chandler o Hammett: il suo, non a caso, è quasi un mondo monocromo, da film in bianco-e-nero riversato sulla
tela, una rilettura metalinguistica di icone memorabili, lasciate sedimentare nella retina e nella memoria filmica. Un sapiente gioco di ombre riportate, di improvvise campiture cromatiche, di tagli pittorici che pur non ignorando suggestioni da Freud, da Bacon (e financo da Sughi), diviene soprattutto reinterpretazione di fotogrammi ed inquadrature.
Ma la cinefilia in lui non è mai inerte ripresa letterale: Guizzardi reinventa suggestioni filmiche, evita accademiche citazioni, piuttosto le rivitalizza e le aggiorna.
Spesso riesce a far raggiungere al suo ruvido universo maschile connotazioni simboliste e quasi “metafisiche”: in Mister White un uomo con la cravatta (è un killer ? oppure un agente segreto?) spara emergendo da uno sfondo chiaro, ne La porta nera un brutto ceffo fuma dinanzi ad una soglia misteriosamente delineata, l’ombra di un giudice seduto si allunga a dismisura, nella Sosta rossa un uomo guida una macchina sportiva dalla capote abbassata avendo sul fondo un’incombente “banda” a colori, i suoi nightwalkers camminano nella notte senza una meta precisa, in uno spazio geometricamente delineato (con asfalto, aiuole, recinzioni), forse con una eco stilistica desunta dal mondo di Hopper.
La pittura del veronese è calcolatissima, precisa, senza sbavature, come un colpo di scherma (altra sua grande passione); e anche se delinea facce patibolari o di rudi poliziotti (i cosiddetti “mastini”) non cade mai nella pur espressionistica parodia.
I particolari del vestiario (le bretelle, le cravatte, l’abbottonatura dei pantaloni) sono perfettamente resi, così come le rughe del volto o le sedie e le poltrone
dove spesso si siedono i suoi personaggi. In altre opere essi camminano, dando una inquietante sensazione di “moto fermo”, come nel quadro dove un mastino passeggia tranquillamente affiancato da un avvocato, o nella serie dei nightwalkers.
Nella sua produzione artistica tutto è costruito attraverso l’allusione, l’ambiguità semantica, come in Non era lui, in cui un uomo seduto e dai lineamenti
ottimamente caratterizzati, alza le mani, come a voler giurare: è nel contempo testimome e indiziato in un’inchiesta che si suppone piuttosto complicata.
Oppure si veda L’uomo che non c’è , in cui il fumatore che osserva disincantato lo spettatore si presenta nella sua tangibile evidenza “reale”: ma il titolo si spiega come parafrasi di un celebre film dei fratelli Coen.
Apparentemente misogino e monotematico, Guizzardi in realtà ha eseguito altresì immagini muliebri e scene sacre (ha dipinto un allegorico dipinto intitolato
Il predicatore e ha ora in progetto un San Sebastiano): ma preferisce rappresentare personaggi virili, i quali hanno sparato a qualcun altro o che stanno per sparare. Essi mirano al cuore, ma senza spargimento di sangue: colpiscono direttamente l’anima.
Lucio Scardino
Floriano Guizzardi nasce a Verona il 26-05-1971.
Pittore autodidatta, divide tale attività con l’insegnamento della scherma. Iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia nel 1990, cessa gli studi alla soglie della tesi sul poeta francese Paul Valery. Nel frattempo si dedica a lavori disparati tra cui collaboratore giornalistico e mercante di mobili di antiquariato. Nel 2000 conosce il pittore Marco Fantini a Milano, che ospitandolo per parecchio tempo nel suo studio gli consente di perfezionare un suo personale apprendistato alla pittura. Collabora stabilmente con la galleria Spazio 6 di Verona.
Principali esposizioni:
2003 - Galleria “Il Duomo” Verona, mostra personale.
2004 - Innsbruck Kunstmesse – Galleria “Il Duomo”
Verona
2006 - Galleria “X Cube” Vicenza mostra personale
2008 - Galleria “Spazio 6” Verona, mostra personale
2009 - Peschiera del Garda, mostra collettiva
2010 - Rovereto,”progetto in 10”, mostra collettiva
2010 - Innsbruck Kunstmesse
2010 - Galleria Guido Marchesi Ferrara
2010 - Galleria “Spazio 6” Verona
La chiave più giusta per interpretare il mondo espressivo di Floriano Guizzardi, artista nato a Verona nel 1971 sotto il segno dei Gemelli, credo sia quella offerta dal Cinema.
Il giovane pittore si nutre infatti di fervide suggestioni desunte dall’ immaginario hollywoodiano degli anni Quaranta - Cinquanta, soprattutto dei films polizieschi ispirati ai sublimi romanzi di Chandler o Hammett: il suo, non a caso, è quasi un mondo monocromo, da film in bianco-e-nero riversato sulla
tela, una rilettura metalinguistica di icone memorabili, lasciate sedimentare nella retina e nella memoria filmica. Un sapiente gioco di ombre riportate, di improvvise campiture cromatiche, di tagli pittorici che pur non ignorando suggestioni da Freud, da Bacon (e financo da Sughi), diviene soprattutto reinterpretazione di fotogrammi ed inquadrature.
Ma la cinefilia in lui non è mai inerte ripresa letterale: Guizzardi reinventa suggestioni filmiche, evita accademiche citazioni, piuttosto le rivitalizza e le aggiorna.
Spesso riesce a far raggiungere al suo ruvido universo maschile connotazioni simboliste e quasi “metafisiche”: in Mister White un uomo con la cravatta (è un killer ? oppure un agente segreto?) spara emergendo da uno sfondo chiaro, ne La porta nera un brutto ceffo fuma dinanzi ad una soglia misteriosamente delineata, l’ombra di un giudice seduto si allunga a dismisura, nella Sosta rossa un uomo guida una macchina sportiva dalla capote abbassata avendo sul fondo un’incombente “banda” a colori, i suoi nightwalkers camminano nella notte senza una meta precisa, in uno spazio geometricamente delineato (con asfalto, aiuole, recinzioni), forse con una eco stilistica desunta dal mondo di Hopper.
La pittura del veronese è calcolatissima, precisa, senza sbavature, come un colpo di scherma (altra sua grande passione); e anche se delinea facce patibolari o di rudi poliziotti (i cosiddetti “mastini”) non cade mai nella pur espressionistica parodia.
I particolari del vestiario (le bretelle, le cravatte, l’abbottonatura dei pantaloni) sono perfettamente resi, così come le rughe del volto o le sedie e le poltrone
dove spesso si siedono i suoi personaggi. In altre opere essi camminano, dando una inquietante sensazione di “moto fermo”, come nel quadro dove un mastino passeggia tranquillamente affiancato da un avvocato, o nella serie dei nightwalkers.
Nella sua produzione artistica tutto è costruito attraverso l’allusione, l’ambiguità semantica, come in Non era lui, in cui un uomo seduto e dai lineamenti
ottimamente caratterizzati, alza le mani, come a voler giurare: è nel contempo testimome e indiziato in un’inchiesta che si suppone piuttosto complicata.
Oppure si veda L’uomo che non c’è , in cui il fumatore che osserva disincantato lo spettatore si presenta nella sua tangibile evidenza “reale”: ma il titolo si spiega come parafrasi di un celebre film dei fratelli Coen.
Apparentemente misogino e monotematico, Guizzardi in realtà ha eseguito altresì immagini muliebri e scene sacre (ha dipinto un allegorico dipinto intitolato
Il predicatore e ha ora in progetto un San Sebastiano): ma preferisce rappresentare personaggi virili, i quali hanno sparato a qualcun altro o che stanno per sparare. Essi mirano al cuore, ma senza spargimento di sangue: colpiscono direttamente l’anima.
Lucio Scardino
Floriano Guizzardi nasce a Verona il 26-05-1971.
Pittore autodidatta, divide tale attività con l’insegnamento della scherma. Iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia nel 1990, cessa gli studi alla soglie della tesi sul poeta francese Paul Valery. Nel frattempo si dedica a lavori disparati tra cui collaboratore giornalistico e mercante di mobili di antiquariato. Nel 2000 conosce il pittore Marco Fantini a Milano, che ospitandolo per parecchio tempo nel suo studio gli consente di perfezionare un suo personale apprendistato alla pittura. Collabora stabilmente con la galleria Spazio 6 di Verona.
Principali esposizioni:
2003 - Galleria “Il Duomo” Verona, mostra personale.
2004 - Innsbruck Kunstmesse – Galleria “Il Duomo”
Verona
2006 - Galleria “X Cube” Vicenza mostra personale
2008 - Galleria “Spazio 6” Verona, mostra personale
2009 - Peschiera del Garda, mostra collettiva
2010 - Rovereto,”progetto in 10”, mostra collettiva
2010 - Innsbruck Kunstmesse
2010 - Galleria Guido Marchesi Ferrara
2010 - Galleria “Spazio 6” Verona
20
novembre 2010
Floriano Guizzardi – Non era lui
Dal 20 novembre all'otto dicembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 16,30-19,30
Vernissage
20 Novembre 2010, ore 18,00
Autore
Curatore