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Florilegio 01 – Franco Nardi / Andrea Scopetta – I’m not here. I’m not her
Florilegio: rassegna volta a dar spazio ai giovani artisti marchigiani più interessanti, sicuramente aperta a sviluppi futuri.
Per ora si parte con due mostre in duo: prima Franco Nardi e Andrea Scopetta, di Macerata, e poi dalla provincia di Ancona Marco Bernacchia e Maurizio Mercuri.
Comunicato stampa
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L’atto della creazione artistica fa sempre forza su relazioni almeno duali, a partire dal rapporto tra artista e spettatore. Questa mostra vede coinvolti due giovani artisti di Macerata che han lavorato spesso assieme, ma al momento separati. L’idea è dunque quella di una mostra duale, le cui opere appositamente realizzate saranno messe a confronto solo il giorno dell’allestimento, con il curatore come unico referente totalmente conscio del progetto in fieri.
Franco Nardi ha realizzato un’installazione scultorea ad hoc basata su un grande specchio rotondo montato in ferro. E’ partito dal constatare che lo sguardo del visitatore cada sempre sulle opere e non salga verso il cielo; il suo obiettivo è dunque operare questo spostamento, in modo obbligato.
Lui stesso scrive: “Lo specchio funge da elemento di raccordo tra il luogo espositivo, visto come lo spazio del "presente" - dove tutto avviene ora - e lo spazio esterno inteso invece come luogo d’indeterminatezza temporale, uno spazio "altro" o meglio un altrove "mitico"; un luogo psichico dai connotati fortemente esistenziali che viene riflesso dalla superfice metaforica dello specchio”.
Andrea Scopetta ha invece riflettuto sul lavoro di J. W. Dunne, An experiment with Time (1927), in cui egli – ingegnere aereonautico di professione e filosofo per passione – teorizzò la non-linearità del tempo e la possibilità di esplorare e vivere la dimensione temporale in modo differente dal consueto. Scopetta ha voluto effettuare egli stesso esperimenti sulla non-linearità del tempo, producendo varie opere. Si tratta per ora di un quaderno con appunti e schizzi sul processo dell’esperimento, di un video silente lungo un’ora, contenente una sequenza di eventi ed immagini esterne che lo hanno colpito, e di una traccia audio con le trascrizioni dei sogni effettuati in due mesi, ma rilette dall’artista Katia Beltrame, in modo da potersene distanziare.
Il vernissage sarà preceduto, alle 19, da una performance audio ad hoc in cui i due artisti opereranno sul suono. Anche in questo caso la distanza e la componente tempo diverranno materiale artistico direttamente fruito dal pubblico.
FLORILEGIO
E’ stato detto che si potrebbe realizzare un’esposizione sull’intera storia dell’arte, fino a quella più attuale, impiegando solo opere di artisti marchigiani. Restando nell’ambito del contemporaneo, ciò resta vero, ma con la costante della necessità per gli autori locali di migrare, allo scopo di trovare fattori adeguati allo sviluppo del proprio lavoro. A fronte di due ottime accademie di belle arti e poche strutture istituzionali, il sistema delle gallerie e le strutture associative non hanno mai avuto la forza adeguata a scuotere un pubblico forse un po’ ingeneroso verso gli artisti indigeni.
Questa diaspora ha coinvolto in passato Gino De Dominicis ed Enzo Cucchi, per far due nomi. Ma anche oggi questo “deserto pieno di fiori” – come può apparire il sistema arte marchigiano, con frequente nascita di veri elementi di eccellenza – vede necessariamente sfuggire (o sfiorire) i suoi fiori più sgargianti. Da queste considerazioni nasce Florilegio
Franco Nardi ha realizzato un’installazione scultorea ad hoc basata su un grande specchio rotondo montato in ferro. E’ partito dal constatare che lo sguardo del visitatore cada sempre sulle opere e non salga verso il cielo; il suo obiettivo è dunque operare questo spostamento, in modo obbligato.
Lui stesso scrive: “Lo specchio funge da elemento di raccordo tra il luogo espositivo, visto come lo spazio del "presente" - dove tutto avviene ora - e lo spazio esterno inteso invece come luogo d’indeterminatezza temporale, uno spazio "altro" o meglio un altrove "mitico"; un luogo psichico dai connotati fortemente esistenziali che viene riflesso dalla superfice metaforica dello specchio”.
Andrea Scopetta ha invece riflettuto sul lavoro di J. W. Dunne, An experiment with Time (1927), in cui egli – ingegnere aereonautico di professione e filosofo per passione – teorizzò la non-linearità del tempo e la possibilità di esplorare e vivere la dimensione temporale in modo differente dal consueto. Scopetta ha voluto effettuare egli stesso esperimenti sulla non-linearità del tempo, producendo varie opere. Si tratta per ora di un quaderno con appunti e schizzi sul processo dell’esperimento, di un video silente lungo un’ora, contenente una sequenza di eventi ed immagini esterne che lo hanno colpito, e di una traccia audio con le trascrizioni dei sogni effettuati in due mesi, ma rilette dall’artista Katia Beltrame, in modo da potersene distanziare.
Il vernissage sarà preceduto, alle 19, da una performance audio ad hoc in cui i due artisti opereranno sul suono. Anche in questo caso la distanza e la componente tempo diverranno materiale artistico direttamente fruito dal pubblico.
FLORILEGIO
E’ stato detto che si potrebbe realizzare un’esposizione sull’intera storia dell’arte, fino a quella più attuale, impiegando solo opere di artisti marchigiani. Restando nell’ambito del contemporaneo, ciò resta vero, ma con la costante della necessità per gli autori locali di migrare, allo scopo di trovare fattori adeguati allo sviluppo del proprio lavoro. A fronte di due ottime accademie di belle arti e poche strutture istituzionali, il sistema delle gallerie e le strutture associative non hanno mai avuto la forza adeguata a scuotere un pubblico forse un po’ ingeneroso verso gli artisti indigeni.
Questa diaspora ha coinvolto in passato Gino De Dominicis ed Enzo Cucchi, per far due nomi. Ma anche oggi questo “deserto pieno di fiori” – come può apparire il sistema arte marchigiano, con frequente nascita di veri elementi di eccellenza – vede necessariamente sfuggire (o sfiorire) i suoi fiori più sgargianti. Da queste considerazioni nasce Florilegio
24
giugno 2010
Florilegio 01 – Franco Nardi / Andrea Scopetta – I’m not here. I’m not her
Dal 24 giugno all'otto agosto 2010
arte contemporanea
Location
QUATTROCENTOMETRIQUADRI GALLERY
Ancona, Via Magenta, 15, (Ancona)
Ancona, Via Magenta, 15, (Ancona)
Orario di apertura
giovedì e venerdì ore 19.00-20.30
sabato e domenica ore 11.00-13.00
Vernissage
24 Giugno 2010, ore 19.00
Autore
Curatore