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Florilegio le Muse. La fotografia di Paola Acciarino in sinergia con la musica
La mostra Florilegio le Muse racconta la professionalità, la ricerca, lo sviluppo di un progetto fotografico di Paola Acciarino nato nel 2013 e articolato sino ad oggi con una passione mai travolgente ma trepidante
Comunicato stampa
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Sinesteticamente alla mostra fotografica di Paola Acciarino a cura di Fabio D’Achille, domani 9 giugno il pubblico potrà ascoltare una selezione delle musiche di Dvorak, Weill e Gershwin, eseguite dalla Brass (B)and Friends del Conservatorio di Latina, diretta da Pino Cangialosi.
Lunedì 15 giugno, invece, l’Orchestra e il Coro Giovanili del Conservatorio si esibiranno con un repertorio tratto dalle composizioni di Mozart.
“La mostra Florilegio le Muse racconta la professionalità, la ricerca, lo sviluppo di un progetto fotografico di Paola Acciarino nato nel 2013 e articolato sino ad oggi con una passione mai travolgente ma trepidante, sospesa tra un’incertezza quasi schiva e un desiderio intimamente custodito di un trasporto sensoriale quasi estatico, delicato; uno sguardo, una mano, un gesto appena accennato di giovanissime figure eteree, immerse in una natura candida e amena, paiono anelare o forse sarebbe più esatto dire vivere un amore che poco ha a che vedere con l’oggetto del sentimento ma che piuttosto sembra aleggiare nell’evanescenza di sogni indefiniti eppure supportati dal contatto tra le giovanissime donne e i fiori, portatori forse di elementi simbolici legati al femminino e ai disparati significati che dalle culture più antiche e geograficamente distanti sono sempre stati attribuiti a rose, gerbere, anthurium, tulipani. Oppure, al di là di sovrastrutture simboliche, le istantanee dal carattere pittorico e dall’atmosfera intimista potrebbero suscitare interrogativi e dubbi su quella che comunemente viene definita realtà: l’artista, a proposito di questo lavoro che può essere concepito come un‘installazione fotografica nata per caso, parla di un “tempo idilliaco perduto, rarefatto, adolescenziale. E c’è sempre l’agguato della vita adulta”. Difficile stabilire se si tratti di un tempo travisato da ricordi sbiaditi, dal ruolo spesso ingannevole della memoria, da nostalgie illusorie.
Negli scatti meno recenti i fiori sono gli unici protagonisti della scena dal fondale nero che insieme al trattamento luministico conferisce monumentalità, profondità e plasticità ai soggetti, dona loro spessore e imponente corporeità, che, nelle ultime opere, lascia il posto a un linguaggio più lirico, delicato; una dicotomia che rende difficile discernere a chi spetti il ruolo delle Muse, se ai fiori o alle donne, chi ispiri chi nell’atto della creazione, che forse scaturisce da un’interazione tra micro e macrocosmo e tra chi è dietro e chi davanti l’obiettivo”. (Laura Cianfarani)
Lunedì 15 giugno, invece, l’Orchestra e il Coro Giovanili del Conservatorio si esibiranno con un repertorio tratto dalle composizioni di Mozart.
“La mostra Florilegio le Muse racconta la professionalità, la ricerca, lo sviluppo di un progetto fotografico di Paola Acciarino nato nel 2013 e articolato sino ad oggi con una passione mai travolgente ma trepidante, sospesa tra un’incertezza quasi schiva e un desiderio intimamente custodito di un trasporto sensoriale quasi estatico, delicato; uno sguardo, una mano, un gesto appena accennato di giovanissime figure eteree, immerse in una natura candida e amena, paiono anelare o forse sarebbe più esatto dire vivere un amore che poco ha a che vedere con l’oggetto del sentimento ma che piuttosto sembra aleggiare nell’evanescenza di sogni indefiniti eppure supportati dal contatto tra le giovanissime donne e i fiori, portatori forse di elementi simbolici legati al femminino e ai disparati significati che dalle culture più antiche e geograficamente distanti sono sempre stati attribuiti a rose, gerbere, anthurium, tulipani. Oppure, al di là di sovrastrutture simboliche, le istantanee dal carattere pittorico e dall’atmosfera intimista potrebbero suscitare interrogativi e dubbi su quella che comunemente viene definita realtà: l’artista, a proposito di questo lavoro che può essere concepito come un‘installazione fotografica nata per caso, parla di un “tempo idilliaco perduto, rarefatto, adolescenziale. E c’è sempre l’agguato della vita adulta”. Difficile stabilire se si tratti di un tempo travisato da ricordi sbiaditi, dal ruolo spesso ingannevole della memoria, da nostalgie illusorie.
Negli scatti meno recenti i fiori sono gli unici protagonisti della scena dal fondale nero che insieme al trattamento luministico conferisce monumentalità, profondità e plasticità ai soggetti, dona loro spessore e imponente corporeità, che, nelle ultime opere, lascia il posto a un linguaggio più lirico, delicato; una dicotomia che rende difficile discernere a chi spetti il ruolo delle Muse, se ai fiori o alle donne, chi ispiri chi nell’atto della creazione, che forse scaturisce da un’interazione tra micro e macrocosmo e tra chi è dietro e chi davanti l’obiettivo”. (Laura Cianfarani)
09
giugno 2015
Florilegio le Muse. La fotografia di Paola Acciarino in sinergia con la musica
Dal 09 al 15 giugno 2015
fotografia
Location
CONSERVATORIO OTTORINO RESPIGHI
Latina, Via Ezio, 32, (Latina)
Latina, Via Ezio, 32, (Latina)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 19,30
Vernissage
9 Giugno 2015, ore 20,00
Autore
Curatore