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Fonti d’ispirazione. Le biblioteche degli artisti tedeschi a Roma 1795 – 1915
Con la prima mostra dedicata alle biblioteche degli artisti tedeschi nella Roma del XIX secolo la Casa di Goethe apre nuovi orizzonti.
Comunicato stampa
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Con questa mostra la Casa di Goethe apre un nuovo capitolo della storia dell’arte degli artisti tedeschi presenti nella Roma del XIX secolo. Finora era poco noto che questi non solo studiavano le numerose opere d’arte della Città Eterna, ma leggevano con la stessa passione anche i libri delle biblioteche appositamente allestite per loro. La mostra racconta queste fonti di ispirazione: le opere d'arte, i libri e il materiale d’archivio esposti non solo rivelano la complessa storia di queste raccolte e il loro uso, ma evidenziano anche come tali letture ispirarono le opere d’arte.
La mostra ha come tema la Biblioteca dell'Associazione degli artisti tedeschi (Deutscher Künstlerverein) attiva a Roma dal 1845 al 1915. Dopo una storia movimentata, questa notevole collezione di libri è conservata dal 2012 alla Casa di Goethe insieme all'archivio storico dell'Associazione. Ed è proprio la storia della collezione che la rende particolarmente preziosa, perché inizia prima dell’associazione stessa. Nel 1900 la biblioteca accoglie anche il patrimonio delle biblioteche precedentemente fondate. Vengono infatti integrati i volumi della Gemeinschaftliche Lesebibliothek der Deutschen (1795), della successiva Bibliothek der Deutschen (1821) e della Bibliothek der deutschen Künstler (1832). Oggi questa collezione di libri comprende circa 4700 volumi rilegati. Il fondo è straordinario sia per il gran numero di copie con dediche, note marginali e schizzi degli artisti che per l'eccellente documentazione. Oltre ai cataloghi, gli archivi del Künstlerverein contengono anche gli elenchi di accesso e di prestito delle biblioteche.
Il progetto Künstlerwissen und Künstlerlektüre im Rom des 19. Jahrhunderts. Die Bibliothek des Deutschen Künstlervereins und ihr wissensgeschichtlicher Kontext [Conoscenze e letture nella Roma del XIX secolo. La biblioteca dell’Associazione degli artisti e il contesto storico] è stato finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft e realizzato in cooperazione con la facoltà di Storia dell'arte della Georg-August-Universität di Gottinga sotto la guida scientifica del Prof. Michael Thimann. Si è proceduto negli ultimi anni all’inventario, alla ricostruzione e creazione di un catalogo online di questo fondo di grande valore culturale e storico conservato alla Casa di Goethe.
Con il focus sulle letture personali degli artisti e la prima presentazione pubblica delle numerosi fonti, la mostra apre nuovi orizzonti scientifici. Getta un ponte dalla cerchia d’artisti intorno a Carl Ludwig Fernow alle varie comunità di artisti a Sant'Isidoro, al Campidoglio e a Villa Malta, arrivando fino ai più famosi membri dell’associazione come Anselm Feuerbach e Arnold Böcklin. Oltre ai libri e ai documenti storici sono esposte numerose opere d'arte a tema provenienti dalla collezione della Casa di Goethe, ma anche prestiti di collezioni private e pubbliche, tra cui musei come il Thorvaldsens Museum di Copenaghen e lo Städel Museum di Francoforte.
In mostra una scelta di ritratti di artisti, ma anche opere realizzate a Roma in cui la lettura stessa o l’elaborazione delle tematiche lette giocano un ruolo importante. Con il suo dipinto Laura nel parco di Vaucluse (Historisches Museum der Pfalz Speyer) Anselm Feuerbach ha creato una celebre "immagine di lettura". Friedrich Overbeck affronta invece la grande importanza della lettura per l'artista nel suo Autoritratto con la Bibbia (Lubecca, Museo Behnhaus Drägerhaus).
Le sezioni della mostra sono ordinate cronologicamente e tematicamente. Si inizia con la Gemeinschaftliche Lesebibliothek der Deutschen fondata dal teorico d'arte Carl Ludwig Fernow. Ne facevano parte Friedrich Bury (coinquilino di Goethe a Roma), Wilhelm Friedrich Gmelin, Joseph Anton Koch, Jacob Wilhelm Mechau, Friedrich Rehberg e Johann Christian Reinhart. Un socio particolarmente importante fu Asmus Jacob Carstens. Tema centrale è l’ideale dell’arte e dell’artista a Roma intorno al 1800 in relazione agli scritti che Fernow aveva acquistato appositamente per gli artisti.
La "nuova" Bibliothek der Deutschen prosegue la tradizione della "vecchia" biblioteca di Fernow. Fu fondata nel 1821 dalla cerchia di artisti intorno a Johann David Passavant. Parteciparono intellettuali e diplomatici come Christian Karl Josias von Bunsen, Ernst Zacharias Platner e August Kestner. Nella seconda sala espositiva la nuova biblioteca è accostata alla Bibliothek der Deutschen Künstler, creata nel 1832 e sostenuta prima di tutti dal re Ludwig I di Baviera, che la ospitò nella sua Villa Malta donando una grande quantità di libri. La storia di queste due istituzioni racconta l'autogestione e le costellazioni personali degli artisti tedeschi a Roma.
La terza sezione si occupa delle specifiche letture degli artisti e della loro trasposizione artistica – in gran parte rappresentate della scelta di temi di scritti religiosi e dalle opere di poesia tedesca. In mostra non c’è solo la singola opera d’arte con la rispettiva fonte letteraria, ma si racconta sia il processo di lettura che la trasformazione artistica delle conoscenze acquisite.
Il tema della quarta sala è il confronto di artisti tedeschi con i poeti italiani Dante, Petrarca, Tasso e Ariosto. Il punto di partenza è il Künstlerverein, la cui biblioteca, dal 1845 in poi aperta tutti i giorni, costituiva il centro artistico e intellettuale dei tedeschi a Roma. Arnold Böcklin, del quale è stato possibile ricostruire tutte le letture romane in dettaglio, è esemplare per l’importanza di questa biblioteca degli artisti tedeschi a Roma.
La mostra ha come tema la Biblioteca dell'Associazione degli artisti tedeschi (Deutscher Künstlerverein) attiva a Roma dal 1845 al 1915. Dopo una storia movimentata, questa notevole collezione di libri è conservata dal 2012 alla Casa di Goethe insieme all'archivio storico dell'Associazione. Ed è proprio la storia della collezione che la rende particolarmente preziosa, perché inizia prima dell’associazione stessa. Nel 1900 la biblioteca accoglie anche il patrimonio delle biblioteche precedentemente fondate. Vengono infatti integrati i volumi della Gemeinschaftliche Lesebibliothek der Deutschen (1795), della successiva Bibliothek der Deutschen (1821) e della Bibliothek der deutschen Künstler (1832). Oggi questa collezione di libri comprende circa 4700 volumi rilegati. Il fondo è straordinario sia per il gran numero di copie con dediche, note marginali e schizzi degli artisti che per l'eccellente documentazione. Oltre ai cataloghi, gli archivi del Künstlerverein contengono anche gli elenchi di accesso e di prestito delle biblioteche.
Il progetto Künstlerwissen und Künstlerlektüre im Rom des 19. Jahrhunderts. Die Bibliothek des Deutschen Künstlervereins und ihr wissensgeschichtlicher Kontext [Conoscenze e letture nella Roma del XIX secolo. La biblioteca dell’Associazione degli artisti e il contesto storico] è stato finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft e realizzato in cooperazione con la facoltà di Storia dell'arte della Georg-August-Universität di Gottinga sotto la guida scientifica del Prof. Michael Thimann. Si è proceduto negli ultimi anni all’inventario, alla ricostruzione e creazione di un catalogo online di questo fondo di grande valore culturale e storico conservato alla Casa di Goethe.
Con il focus sulle letture personali degli artisti e la prima presentazione pubblica delle numerosi fonti, la mostra apre nuovi orizzonti scientifici. Getta un ponte dalla cerchia d’artisti intorno a Carl Ludwig Fernow alle varie comunità di artisti a Sant'Isidoro, al Campidoglio e a Villa Malta, arrivando fino ai più famosi membri dell’associazione come Anselm Feuerbach e Arnold Böcklin. Oltre ai libri e ai documenti storici sono esposte numerose opere d'arte a tema provenienti dalla collezione della Casa di Goethe, ma anche prestiti di collezioni private e pubbliche, tra cui musei come il Thorvaldsens Museum di Copenaghen e lo Städel Museum di Francoforte.
In mostra una scelta di ritratti di artisti, ma anche opere realizzate a Roma in cui la lettura stessa o l’elaborazione delle tematiche lette giocano un ruolo importante. Con il suo dipinto Laura nel parco di Vaucluse (Historisches Museum der Pfalz Speyer) Anselm Feuerbach ha creato una celebre "immagine di lettura". Friedrich Overbeck affronta invece la grande importanza della lettura per l'artista nel suo Autoritratto con la Bibbia (Lubecca, Museo Behnhaus Drägerhaus).
Le sezioni della mostra sono ordinate cronologicamente e tematicamente. Si inizia con la Gemeinschaftliche Lesebibliothek der Deutschen fondata dal teorico d'arte Carl Ludwig Fernow. Ne facevano parte Friedrich Bury (coinquilino di Goethe a Roma), Wilhelm Friedrich Gmelin, Joseph Anton Koch, Jacob Wilhelm Mechau, Friedrich Rehberg e Johann Christian Reinhart. Un socio particolarmente importante fu Asmus Jacob Carstens. Tema centrale è l’ideale dell’arte e dell’artista a Roma intorno al 1800 in relazione agli scritti che Fernow aveva acquistato appositamente per gli artisti.
La "nuova" Bibliothek der Deutschen prosegue la tradizione della "vecchia" biblioteca di Fernow. Fu fondata nel 1821 dalla cerchia di artisti intorno a Johann David Passavant. Parteciparono intellettuali e diplomatici come Christian Karl Josias von Bunsen, Ernst Zacharias Platner e August Kestner. Nella seconda sala espositiva la nuova biblioteca è accostata alla Bibliothek der Deutschen Künstler, creata nel 1832 e sostenuta prima di tutti dal re Ludwig I di Baviera, che la ospitò nella sua Villa Malta donando una grande quantità di libri. La storia di queste due istituzioni racconta l'autogestione e le costellazioni personali degli artisti tedeschi a Roma.
La terza sezione si occupa delle specifiche letture degli artisti e della loro trasposizione artistica – in gran parte rappresentate della scelta di temi di scritti religiosi e dalle opere di poesia tedesca. In mostra non c’è solo la singola opera d’arte con la rispettiva fonte letteraria, ma si racconta sia il processo di lettura che la trasformazione artistica delle conoscenze acquisite.
Il tema della quarta sala è il confronto di artisti tedeschi con i poeti italiani Dante, Petrarca, Tasso e Ariosto. Il punto di partenza è il Künstlerverein, la cui biblioteca, dal 1845 in poi aperta tutti i giorni, costituiva il centro artistico e intellettuale dei tedeschi a Roma. Arnold Böcklin, del quale è stato possibile ricostruire tutte le letture romane in dettaglio, è esemplare per l’importanza di questa biblioteca degli artisti tedeschi a Roma.
27
febbraio 2020
Fonti d’ispirazione. Le biblioteche degli artisti tedeschi a Roma 1795 – 1915
Dal 27 febbraio al 20 settembre 2020
arte moderna
Location
CASA DI GOETHE
Roma, Via Del Corso, 18, (Roma)
Roma, Via Del Corso, 18, (Roma)
Biglietti
intero € 6; ridotto € 5
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-18
Vernissage
27 Febbraio 2020, h 19-21
Sito web
Editore
AsKI e.V. / Casa di Goethe
Ufficio stampa
Casa di Goethe
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Trasporti