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Food for Thought – Cibo per la Mente
Molti artisti, hanno cercato nell’arte un modo per rappresentare le proprie percezioni, fornendo così, senza saperlo, importanti strumenti per studiare il modo in cui il nostro cervello conosce il mondo esterno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artisti: Alessandro Lupano, Om Bosser, Alberto Dezza, Lidia De Vettori, Gianni M. Tessari
Dire “pane al pane”, sembra facile, ma anche pronunciare una frase così semplice e di uso comune attribuendole il giusto significato richiede, in realtà, il perfetto funzionamento e coordinamento tra i diversi centri cerebrali superiori e gli organi della fonazione. Molti artisti, hanno cercato nell’arte un modo per rappresentare le proprie percezioni, fornendo così, senza saperlo, importanti strumenti per studiare il modo in cui il nostro cervello conosce il mondo esterno. Come scrisse Matisse, “vedere è già un’operazione creativa che richiede uno sforzo”. Vedere è il risultato di un complicato processo di analisi dei differenti attributi della scena visiva da parte di numerose aree corticali e subcorticali del nostro cervello, e il risultato finale è rappresentato dalla percezione di una scena coerente dove le diverse qualità e proprietà sono viste come un insieme organico. Con questa prima mostra, la Trattoria dell’Archivio, propone una serie di eventi artistici intorno ai “Sensi” (tatto, odorato, udito, gusto, vista & altro) dell’essere umano, che verranno affrontati da diversi artisti per ogni evento.
Food for Thought – Cibo per la Mente, vuole essere come un assaggio di quanto accadrà nelle mostre successive, dove gli artisti invitati affronteranno mostra per mostra, un “senso”. Gli artisti invitati a questo primo assaggio, apparentemente non in linea tra di loro – e altrettanto, apparentemente nei loro lavori non in linea con il tema della rassegna - hanno invece una prerogativa che li accomuna: il “senso” dell’amicizia. Lupano e Bosser si frequentavano dagli anni ’60, le altre frequentazioni sono successive. Catalizzatore di questa “cucina”, e ideatore della rassegna, Bosser. La sua arte si fonda sulla psiche umana e sull’architettura. I suoi avventori solitari, gli ambienti immersi nel silenzio, le scene come viste nel distacco di una lastra di perspex, tutto nei suoi quadri vive in stanze/cornici. Bosser, è un interprete profondo delle relazioni umane. Spesso la morte può parlarci attraverso il mistero delle sue ambientazioni e i suoi blocchi di edifici con finestre chiuse o aperte o nere, come sguardi serrati sull’anima. E Bosser, per questo antepasto di eventi, ha raggruppato attorno a se, i suoi Amici: Lupano “sarto di pietre”; Tessari: architetto di emozioni; De Vettori, scenografa di sentimenti e, non ultimo: Dezza, assemblatore di sentimenti & emozioni. Amici che, motivi diversi hanno condiviso con Bosser uno dei “sensi” della vita. Buon appetito
Dire “pane al pane”, sembra facile, ma anche pronunciare una frase così semplice e di uso comune attribuendole il giusto significato richiede, in realtà, il perfetto funzionamento e coordinamento tra i diversi centri cerebrali superiori e gli organi della fonazione. Molti artisti, hanno cercato nell’arte un modo per rappresentare le proprie percezioni, fornendo così, senza saperlo, importanti strumenti per studiare il modo in cui il nostro cervello conosce il mondo esterno. Come scrisse Matisse, “vedere è già un’operazione creativa che richiede uno sforzo”. Vedere è il risultato di un complicato processo di analisi dei differenti attributi della scena visiva da parte di numerose aree corticali e subcorticali del nostro cervello, e il risultato finale è rappresentato dalla percezione di una scena coerente dove le diverse qualità e proprietà sono viste come un insieme organico. Con questa prima mostra, la Trattoria dell’Archivio, propone una serie di eventi artistici intorno ai “Sensi” (tatto, odorato, udito, gusto, vista & altro) dell’essere umano, che verranno affrontati da diversi artisti per ogni evento.
Food for Thought – Cibo per la Mente, vuole essere come un assaggio di quanto accadrà nelle mostre successive, dove gli artisti invitati affronteranno mostra per mostra, un “senso”. Gli artisti invitati a questo primo assaggio, apparentemente non in linea tra di loro – e altrettanto, apparentemente nei loro lavori non in linea con il tema della rassegna - hanno invece una prerogativa che li accomuna: il “senso” dell’amicizia. Lupano e Bosser si frequentavano dagli anni ’60, le altre frequentazioni sono successive. Catalizzatore di questa “cucina”, e ideatore della rassegna, Bosser. La sua arte si fonda sulla psiche umana e sull’architettura. I suoi avventori solitari, gli ambienti immersi nel silenzio, le scene come viste nel distacco di una lastra di perspex, tutto nei suoi quadri vive in stanze/cornici. Bosser, è un interprete profondo delle relazioni umane. Spesso la morte può parlarci attraverso il mistero delle sue ambientazioni e i suoi blocchi di edifici con finestre chiuse o aperte o nere, come sguardi serrati sull’anima. E Bosser, per questo antepasto di eventi, ha raggruppato attorno a se, i suoi Amici: Lupano “sarto di pietre”; Tessari: architetto di emozioni; De Vettori, scenografa di sentimenti e, non ultimo: Dezza, assemblatore di sentimenti & emozioni. Amici che, motivi diversi hanno condiviso con Bosser uno dei “sensi” della vita. Buon appetito
11
novembre 2004
Food for Thought – Cibo per la Mente
Dall'undici al 30 novembre 2004
arte contemporanea
Location
TRATTORIA DELL’ARCHIVIO
Torino, Via Piave, 8H, (Torino)
Torino, Via Piave, 8H, (Torino)
Vernissage
11 Novembre 2004, dalle 19,30 alle 22