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Foofwa d’Imobilité / Stefano Arienti – Fenix
Uno spettacolo in cui danza e arte visiva si incrociano in un felice connubio, espressamente voluto dal Teatro La Fenice e da questa richiesto alla Bevilacqua. Fenix è stato realizzato dall’artista italiano Stefano Arienti e dal danzatore-coreografo svizzero Foofwa d’Imobilité
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fenix
Progetto di Foofwa d'Imobilité e Stefano Arienti
27 luglio – 28 luglio 2012 ore 20.00
Teatro La Fenice, Campo San Fantin 1965, 30124 Venezia
Torna Arte contemporanea a Teatro, il progetto curato da Francesca Pasini, nato nel 2004 dalla collaborazione tra la Fondazione Bevilacqua La Masa e il Teatro La Fenice di Venezia. Questa nuova edizione, inserita nel Festival Lo spirito della musica di Venezia (in programma dal 19 luglio al 3 agosto 2012), si inaugura con Fenix, uno spettacolo in cui danza e arte visiva si incrociano in un felice connubio, espressamente voluto dal Teatro La Fenice e da questa richiesto alla Bevilacqua. Fenix è stato realizzato dall'artista italiano Stefano Arienti e dal danzatore-coreografo svizzero Foofwa d'Imobilité.
Arte contemporanea a Teatro prevede la realizzazione di un video da parte di un artista contemporaneo per lo schermo frangifuoco del Teatro La Fenice e in concomitanza una sua mostra personale in una delle sede espositive della Fondazione Bevilacqua La Masa. La proiezione, realizzata appositamente da ogni artista, si svolge nell'ora che precede l'inizio dell'opera lirica mentre il pubblico entra in sala. Il teatro diventa così un'eccezionale sede espositiva. Il programma inizia con Grazia Toderi nel 2004, prosegue nel 2006 con l'artista coreana Kimsooja, nel 2008, con il sudafricano William Kentridge, nel 2009, con Rebecca Horn e, nel 2010, con Jana Sterback.
Inizia ora un nuovo corso che si amplia in un vero e proprio spettacolo. La proiezione sullo schermo frangifuoco diventa quindi parte integrante del dialogo tra arte visiva e danza. La Fondazione Bevilacqua La Masa vuole infatti offrire arte contemporanea anche a pubblici diversi da quelli a cui solitamente si rivolge. L'intento è di aprire un dialogo con il pubblico dell'opera lirica e con quello della danza. Nello stesso tempo la Fondazione ha il desiderio di portare gli artisti a confrontarsi con luoghi di Venezia anche non deputati alle manifestazioni della contemporaneità artistica.
Il Teatro La Fenice, la cui attività segue un unico filo conduttore che lega tradizione ed innovazione, repertorio e contemporaneità, rinnova la propria tradizione sperimentale, proponendo un balletto inedito e un rapporto di interazione tra arte visiva e danza. La struttura della coreografia di Fenix utilizza come materia prima rivoluzioni, giri e cerchi, che rimandano alla nozione di ciclo, assieme ad ogni sorta di variazioni di cadute e recuperi, legate alle nozioni di fine e nuovo inizio. Un elemento coreografico si trasferirà da un danzatore all'altro, rigenerandosi. La musica di sarà prodotta dal vivo sulla scena dagli stessi danzatori-interpreti, tra i quali uno suonerà l'antico strumento a fiato cinese chiamato sheng.
L'apporto di Arienti allo spettacolo consiste innanzitutto nella proiezione per il sipario frangifuoco che precede per circa un'ora l'inizio di Fenix con la visione delle scansioni digitali di musiche provenienti da tutto il mondo. Altre modalità di proiezione e di interventi scenici sul palco verranno realizzati durante la danza. Arienti ha inoltre disegnato le stoffe per i costumi dei danzatori. All'ingresso della Fenice le persone sono invitate a lasciare commenti o disegni in un grande libro per le firme con molte pagine disegnate dall'artista:
il Libro Fenice. Da un lato simbolo di un “luogo” del sapere, come è ogni libro, dall'altro un modo per unire il tempo della rappresentazione teatrale con il tempo della visione dell'arte. Il progetto visivo per Fenix, ideato da Stefano Arienti, ruota attorno all'idea del Teatro della conoscenza, nell'accezione di messa in scena del sapere enciclopedico (il Settecento Veneziano e la nascita dell'Encyclopedie) e di teatro di intrattenimento.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita (posto unico numerato € 50) presso le biglietterie Hellovenezia (Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Lido, Mestre, Dolo, Chioggia, Sottomarina), tramite biglietteria telefonica (041 2424), biglietteria on-line (www.teatrolafenice.it) e biglietteria via fax (041 2722673).
Custodie Vuote
Mostra di Stefano Arienti
A cura di Francesca Pasini
27 luglio - 30 settembre 2012
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
La mostra di Stefano Arienti Custodie Vuote, curata da Francesca Pasini, sarà presentata nelle sale di Palazzetto Tito da venerdì 27 luglio a domenica 30 settembre 2012. L'esposizione affianca e completa la collaborazione dell'artista con lo spettacolo Fenix, concepito per il Teatro La Fenice insieme al coreografo svizzero Foofwa d'Imobilité.
Per questo progetto Arienti è partito dall'idea del Piacere della conoscenza. Mentre al Teatro La Fenice il tema si esprime attraverso un'apertura verso il pubblico, nella mostra a Palazzetto Tito l'artista privilegia l'aspetto intimo e quotidiano della conoscenza. I libri distribuiti in due stanze di Palazzetto Tito si possono toccare e sfogliare. Altrove troviamo tappeti originali persiani tinti di rosso dall'artista, che ricoprono interamente il pavimento; un grande tavolo, con ceramiche realizzate insieme ai suoi studenti dell'Università IUAV, e divani, tutti elementi che alludono a una dimensione privata e quotidiana della conoscenza, ma anche a quella che avveniva nei salotti degli antichi palazzi veneziani. Nel salone centrale le copertine dei CD di musiche provenienti da tutto il mondo, alternate ad alcuni loro involucri vuoti, creano la visione di una geografia del mondo i cui confini sono determinati da suoni che si rincorrono. Si tratta di materiale che proviene da una costante ricerca condotta da Stefano Arienti per una infinita collezione di musiche. Custodie Vuote è il titolo di questa installazione, dalla quale nasce la proiezione per Fenix sul sipario tagliafuoco del Teatro La Fenice dove per oltre un'ora e senza ripetizioni si vedono le scansioni digitali delle copertine dei CD in mostra a Palazzeto Tito.
Sia la proiezione che l'installazione sono mute e, nel salone centrale di Palazzetto Tito, i dischi sono stati volutamente rimossi dalle custodie. Questa intenzione segnala la progressiva smaterializzazione del commercio musicale che finisce preferenzialmente nella rete.
I libri manipolati e traforati creano una relazione con il Libro Fenice presente in Teatro, nel quale si alternano pagine disegnate dall'artista e pagine bianche dove i visitatori sono invitati a scrivere i loro pensieri. Un nuovo importante ciclo di lavori verrà esposto in due sale contigue: oltre trenta carte di grande formato, dipinte direttamente dall'artista, avvolgono completamente le pareti delle stanze creando “un'aerea tappezzeria” di vari colori, con forti dominanti di rosso e con toni più scuri e abbrunati. Un passaggio inedito nel lavoro di Arienti che affronta la pittura come una sequenza di luci e colori che ci rimandano alle sue innumerevoli sequenze fotografiche. Un legame con il Teatro La
Fenice ritorna anche attraverso Préparépétitions, video preparatori per la coreografia di Fenix di Foofwa d'Imobilité proiettati in una delle sale di Palazzetto Tito. Altri elementi mettono in luce l'attenzione multidisciplinare di Arienti, in particolare le stoffe, disegnate per la ditta Miroglio Textile, con le quali sono realizzati i costumi dei danzatori di Fenix, e alcuni cuscini esposti a Palazzetto Tito. Ritorna l'aspetto intimo e colloquiale della conoscenza e l'apertura creatrice con altre discipline: come dichiara Arienti “invece di parlare di una cultura intimidente, penso a elementi che portino alla conoscenza come fonte di forme e di piacere”.
Scheda Tecnica
Titolo Custodie Vuote
A cura di Francesca Pasini
Sede Fondazione Bevilacqua La Masa Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
Periodo 27 luglio – 30 settembre 2012
Inaugurazione 27 luglio 2012 ore 21.30
Ingresso 3 euro
Orario d'apertura Da mercoledì a domenica: 10.30 – 17.30
Con il supporto di Epson Fondazione Musei Civici Venezia Miroglio Textile
Grazie a Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti Studio Guenzani, Milano Greengrassi, Londra Giuseppe Ferrè
Ufficio stampa Fondazione Bevilacqua La Masa Giorgia Gallina
Relazioni Esterne Tel. +39 041 5207797
press@bevilacqualamasa.it
Giulia Bertolini
SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali
Via Panfilo Castaldi 11
20124 Milano
Tel. 02/624999 .1
Fax 02/6592475
e-mail bertolini@secrp.it
Progetto di Foofwa d'Imobilité e Stefano Arienti
27 luglio – 28 luglio 2012 ore 20.00
Teatro La Fenice, Campo San Fantin 1965, 30124 Venezia
Torna Arte contemporanea a Teatro, il progetto curato da Francesca Pasini, nato nel 2004 dalla collaborazione tra la Fondazione Bevilacqua La Masa e il Teatro La Fenice di Venezia. Questa nuova edizione, inserita nel Festival Lo spirito della musica di Venezia (in programma dal 19 luglio al 3 agosto 2012), si inaugura con Fenix, uno spettacolo in cui danza e arte visiva si incrociano in un felice connubio, espressamente voluto dal Teatro La Fenice e da questa richiesto alla Bevilacqua. Fenix è stato realizzato dall'artista italiano Stefano Arienti e dal danzatore-coreografo svizzero Foofwa d'Imobilité.
Arte contemporanea a Teatro prevede la realizzazione di un video da parte di un artista contemporaneo per lo schermo frangifuoco del Teatro La Fenice e in concomitanza una sua mostra personale in una delle sede espositive della Fondazione Bevilacqua La Masa. La proiezione, realizzata appositamente da ogni artista, si svolge nell'ora che precede l'inizio dell'opera lirica mentre il pubblico entra in sala. Il teatro diventa così un'eccezionale sede espositiva. Il programma inizia con Grazia Toderi nel 2004, prosegue nel 2006 con l'artista coreana Kimsooja, nel 2008, con il sudafricano William Kentridge, nel 2009, con Rebecca Horn e, nel 2010, con Jana Sterback.
Inizia ora un nuovo corso che si amplia in un vero e proprio spettacolo. La proiezione sullo schermo frangifuoco diventa quindi parte integrante del dialogo tra arte visiva e danza. La Fondazione Bevilacqua La Masa vuole infatti offrire arte contemporanea anche a pubblici diversi da quelli a cui solitamente si rivolge. L'intento è di aprire un dialogo con il pubblico dell'opera lirica e con quello della danza. Nello stesso tempo la Fondazione ha il desiderio di portare gli artisti a confrontarsi con luoghi di Venezia anche non deputati alle manifestazioni della contemporaneità artistica.
Il Teatro La Fenice, la cui attività segue un unico filo conduttore che lega tradizione ed innovazione, repertorio e contemporaneità, rinnova la propria tradizione sperimentale, proponendo un balletto inedito e un rapporto di interazione tra arte visiva e danza. La struttura della coreografia di Fenix utilizza come materia prima rivoluzioni, giri e cerchi, che rimandano alla nozione di ciclo, assieme ad ogni sorta di variazioni di cadute e recuperi, legate alle nozioni di fine e nuovo inizio. Un elemento coreografico si trasferirà da un danzatore all'altro, rigenerandosi. La musica di sarà prodotta dal vivo sulla scena dagli stessi danzatori-interpreti, tra i quali uno suonerà l'antico strumento a fiato cinese chiamato sheng.
L'apporto di Arienti allo spettacolo consiste innanzitutto nella proiezione per il sipario frangifuoco che precede per circa un'ora l'inizio di Fenix con la visione delle scansioni digitali di musiche provenienti da tutto il mondo. Altre modalità di proiezione e di interventi scenici sul palco verranno realizzati durante la danza. Arienti ha inoltre disegnato le stoffe per i costumi dei danzatori. All'ingresso della Fenice le persone sono invitate a lasciare commenti o disegni in un grande libro per le firme con molte pagine disegnate dall'artista:
il Libro Fenice. Da un lato simbolo di un “luogo” del sapere, come è ogni libro, dall'altro un modo per unire il tempo della rappresentazione teatrale con il tempo della visione dell'arte. Il progetto visivo per Fenix, ideato da Stefano Arienti, ruota attorno all'idea del Teatro della conoscenza, nell'accezione di messa in scena del sapere enciclopedico (il Settecento Veneziano e la nascita dell'Encyclopedie) e di teatro di intrattenimento.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita (posto unico numerato € 50) presso le biglietterie Hellovenezia (Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Lido, Mestre, Dolo, Chioggia, Sottomarina), tramite biglietteria telefonica (041 2424), biglietteria on-line (www.teatrolafenice.it) e biglietteria via fax (041 2722673).
Custodie Vuote
Mostra di Stefano Arienti
A cura di Francesca Pasini
27 luglio - 30 settembre 2012
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
La mostra di Stefano Arienti Custodie Vuote, curata da Francesca Pasini, sarà presentata nelle sale di Palazzetto Tito da venerdì 27 luglio a domenica 30 settembre 2012. L'esposizione affianca e completa la collaborazione dell'artista con lo spettacolo Fenix, concepito per il Teatro La Fenice insieme al coreografo svizzero Foofwa d'Imobilité.
Per questo progetto Arienti è partito dall'idea del Piacere della conoscenza. Mentre al Teatro La Fenice il tema si esprime attraverso un'apertura verso il pubblico, nella mostra a Palazzetto Tito l'artista privilegia l'aspetto intimo e quotidiano della conoscenza. I libri distribuiti in due stanze di Palazzetto Tito si possono toccare e sfogliare. Altrove troviamo tappeti originali persiani tinti di rosso dall'artista, che ricoprono interamente il pavimento; un grande tavolo, con ceramiche realizzate insieme ai suoi studenti dell'Università IUAV, e divani, tutti elementi che alludono a una dimensione privata e quotidiana della conoscenza, ma anche a quella che avveniva nei salotti degli antichi palazzi veneziani. Nel salone centrale le copertine dei CD di musiche provenienti da tutto il mondo, alternate ad alcuni loro involucri vuoti, creano la visione di una geografia del mondo i cui confini sono determinati da suoni che si rincorrono. Si tratta di materiale che proviene da una costante ricerca condotta da Stefano Arienti per una infinita collezione di musiche. Custodie Vuote è il titolo di questa installazione, dalla quale nasce la proiezione per Fenix sul sipario tagliafuoco del Teatro La Fenice dove per oltre un'ora e senza ripetizioni si vedono le scansioni digitali delle copertine dei CD in mostra a Palazzeto Tito.
Sia la proiezione che l'installazione sono mute e, nel salone centrale di Palazzetto Tito, i dischi sono stati volutamente rimossi dalle custodie. Questa intenzione segnala la progressiva smaterializzazione del commercio musicale che finisce preferenzialmente nella rete.
I libri manipolati e traforati creano una relazione con il Libro Fenice presente in Teatro, nel quale si alternano pagine disegnate dall'artista e pagine bianche dove i visitatori sono invitati a scrivere i loro pensieri. Un nuovo importante ciclo di lavori verrà esposto in due sale contigue: oltre trenta carte di grande formato, dipinte direttamente dall'artista, avvolgono completamente le pareti delle stanze creando “un'aerea tappezzeria” di vari colori, con forti dominanti di rosso e con toni più scuri e abbrunati. Un passaggio inedito nel lavoro di Arienti che affronta la pittura come una sequenza di luci e colori che ci rimandano alle sue innumerevoli sequenze fotografiche. Un legame con il Teatro La
Fenice ritorna anche attraverso Préparépétitions, video preparatori per la coreografia di Fenix di Foofwa d'Imobilité proiettati in una delle sale di Palazzetto Tito. Altri elementi mettono in luce l'attenzione multidisciplinare di Arienti, in particolare le stoffe, disegnate per la ditta Miroglio Textile, con le quali sono realizzati i costumi dei danzatori di Fenix, e alcuni cuscini esposti a Palazzetto Tito. Ritorna l'aspetto intimo e colloquiale della conoscenza e l'apertura creatrice con altre discipline: come dichiara Arienti “invece di parlare di una cultura intimidente, penso a elementi che portino alla conoscenza come fonte di forme e di piacere”.
Scheda Tecnica
Titolo Custodie Vuote
A cura di Francesca Pasini
Sede Fondazione Bevilacqua La Masa Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
Periodo 27 luglio – 30 settembre 2012
Inaugurazione 27 luglio 2012 ore 21.30
Ingresso 3 euro
Orario d'apertura Da mercoledì a domenica: 10.30 – 17.30
Con il supporto di Epson Fondazione Musei Civici Venezia Miroglio Textile
Grazie a Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti Studio Guenzani, Milano Greengrassi, Londra Giuseppe Ferrè
Ufficio stampa Fondazione Bevilacqua La Masa Giorgia Gallina
Relazioni Esterne Tel. +39 041 5207797
press@bevilacqualamasa.it
Giulia Bertolini
SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali
Via Panfilo Castaldi 11
20124 Milano
Tel. 02/624999 .1
Fax 02/6592475
e-mail bertolini@secrp.it
27
luglio 2012
Foofwa d’Imobilité / Stefano Arienti – Fenix
Dal 27 al 28 luglio 2012
arte contemporanea
Location
TEATRO LA FENICE
Venezia, Campo San Fantin, 1965, (VENEZIA)
Venezia, Campo San Fantin, 1965, (VENEZIA)
Biglietti
€ 50
Vernissage
27 Luglio 2012, ore 20
Ufficio stampa
SEC
Autore