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Forma mentis. Estetica del tatto
L’arte moderna si confronta con la scrittura Braille, elevandola a modello estetico. In una sintesi di visione e tattilità le opere di 12 artisti vengono percorse da occhi e mani in una doppia lettura: materica e concettuale.
Comunicato stampa
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ANCONA - Inaugura sabato 27 ottobre alle ore 18 la mostra "Forma Mentis - Estetica del tatto" e sarà al Museo Tattile Statale Omero fino al 25 novembre 2018.
In esposizione 24 lavori degli artisti Sandro Bartolacci, Toni Bellucci, Giancarlo Costanzo, Marjan Fahimi, Claudio Fazzini, Bruno Gripari, Chira, Massimo Palumbo, Claudio Pantana, Monica Rafaeli, Gualtiero Redivo, Fabio Zeppa.
La mostra nasce da un’idea di Sandro Bartolacci e Claudio Fazzini dell’Associazione Culturale “Don Quijote” di Fermo che così raccontano il progetto: “L'arte moderna si confronta con la scrittura Braille, elevandola a modello estetico. In una sintesi di visione e tattilità le opere di 12 artisti vengono percorse da occhi e mani in una doppia lettura: materica e concettuale. Frasi storiche, motti, citazioni o personali aforismi divengono la poetica sottostante la materia utilizzata per esprimerla. L'opera invita al racconto, dialoga con il senso che ne da Forma e ne intercetta le intenzioni. L'occhio si tramuta in mano e la mano in occhio, entrambi strumenti dell'artista e del fruitore.”
Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, parlando del Braille parte integrante delle opere esposte sottolinea come “Quei segni in rilievo, oltre che le parole, richiamano mani che leggono, teste che pensano, cuori che pulsano, occhi non più prigionieri dell'ombra. Quei segni sono il simbolo di una schiavitù che getta via le proprie catene e d'un'umanità che si redime da una colpa mai commessa, la colpa di esser diversa, debole, indifesa.”
In esposizione 24 lavori degli artisti Sandro Bartolacci, Toni Bellucci, Giancarlo Costanzo, Marjan Fahimi, Claudio Fazzini, Bruno Gripari, Chira, Massimo Palumbo, Claudio Pantana, Monica Rafaeli, Gualtiero Redivo, Fabio Zeppa.
La mostra nasce da un’idea di Sandro Bartolacci e Claudio Fazzini dell’Associazione Culturale “Don Quijote” di Fermo che così raccontano il progetto: “L'arte moderna si confronta con la scrittura Braille, elevandola a modello estetico. In una sintesi di visione e tattilità le opere di 12 artisti vengono percorse da occhi e mani in una doppia lettura: materica e concettuale. Frasi storiche, motti, citazioni o personali aforismi divengono la poetica sottostante la materia utilizzata per esprimerla. L'opera invita al racconto, dialoga con il senso che ne da Forma e ne intercetta le intenzioni. L'occhio si tramuta in mano e la mano in occhio, entrambi strumenti dell'artista e del fruitore.”
Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, parlando del Braille parte integrante delle opere esposte sottolinea come “Quei segni in rilievo, oltre che le parole, richiamano mani che leggono, teste che pensano, cuori che pulsano, occhi non più prigionieri dell'ombra. Quei segni sono il simbolo di una schiavitù che getta via le proprie catene e d'un'umanità che si redime da una colpa mai commessa, la colpa di esser diversa, debole, indifesa.”
27
ottobre 2018
Forma mentis. Estetica del tatto
Dal 27 ottobre al 25 novembre 2018
arte contemporanea
Location
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-19; domenica e festivi 10-13 e 16-19.
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Vernissage
27 Ottobre 2018, h 18
Autore
Curatore