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fortuna_MEMORIE MINORI
Il 28 dicembre 2021 fortuna_memorie minori abita gli spazi dell’attuale Archivio di Stato di Rimini e le sue adiacenze interne ed esterne, lì dove accadde l’eccidio del 28 dicembre 1943 che vide tra le 56 vittime, soprattutto donne e bambini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Isabella Bordoni, “fortuna_memorie minori”
allestimento site-specifico + live per voce e macchina da cucire
Rimini, 28 dicembre 2021 ore 18.00-20.00
Archivio di Stato di Rimini, Piazzetta San Bernardino, 1
Il progetto «Materiale resistente_Memoria della memoria», promosso da ALI agenzia per il lavoro immateriale con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di una rete di Comuni incluso il Comune di Rimini-Assessorato alla Cultura, ha individuato una rosa di artiste e artisti che attraverso linguaggi propri, si mettono in dialogo con la storia del Novecento e trattano in chiave contemporanea il tema del “monumento” alla memoria.
In accordo con il Comune di Rimini e con la Direzione dell’Archivio di Stato di Rimini, l’artista ha individuato nell’area di Piazzetta San Bernardino – nello spazio esterno pubblico, negli spazi interni dell’attuale Archivio di Stato, nel complesso monastico adiacente – lo spazio nel quale collocare il proprio intervento.
L’artista pertanto sposta il concetto di monumento su quello di esperienza e realizza con il proprio progetto la possibilità di abitare un luogo già protagonista di una profonda ferita storica e oggi luogo per eccellenza della conservazione, del documento, della memoria e della sua trasmissione.
L’edificio infatti, oggi sede dell’Archivio di Stato fu in tempo di guerra un rifugio antiaereo e in seguito occupato negli ’60 e ’70 al piano terra, da un magazzino per la vendita di tessuti all’ingrosso e al dettaglio – Magazzini Sant’Antonio – e al piano primo da una radio libera – Radio Esperanto – negli anni ’70.
Destinazioni d’uso che concorrono tutte a comporre le suggestioni poetiche di
questo progetto, poiché presenti dall’infanzia come soggetti materiale o immateriali, nella genealogia familiare e nelle pratiche dell’artista.
Il 28 dicembre 1943 fu il primo di tre giorni di incessanti bombardamenti che sconvolgono la città svuotandola della quasi totalità della popolazione.
Sotto il crollo di quei muri rimasero uccisi nel rifugio 56 civili in gran parte donne e bambini. Fu l’eccidio numericamente più consistente conosciuto da Rimini durante la seconda guerra mondiale.
Il 28 dicembre 2021 in tempo che chiamiamo di pace e festa, il lavoro di Isabella Bordoni si colloca nel dopo e nelle conseguenze di quell’accadimento.
Con l’allestimento site-specific e performance FORTUNA_MEMORIE MINORI riflette su come la fatalità del morire o del sopravvivere a un evento estremo – come lo è una guerra in cui sono inseparabili le conseguenze sulla vita tanto dei nemici quanto degli alleati, tanto dei vinti quanto dei vincitori – determini la memoria, il sentimento, il trauma, il racconto, il silenzio, le possibilità, gli impedimenti, la postura emotiva e civica delle generazioni successive.
Il 28 dicembre 2021 in un tempo che tuttavia di pace e di festa non lo è per tutti, la coincidenza con quella data che è parte della coscienza collettiva di una città, vuole anche essere occasione per riflessione intorno ai troppi conflitti a noi contemporanei, che ci mostrano che a poco è servita l’esperienza di fronte alla quale avevamo già detto “Mai più”.
FORTUNA_MEMORIE MINORI, consiste in un allestimento audio-video e una performance dal vivo che occupa acusticamente l’intero edificio.
Le diverse stanze dell’Archivio di Stato di Rimini, i muri esterni, il giardino resi disponibili al progetto, attivano un percorso insolito tra la memorie del luogo, la memoria del documento, la memoria familiare, l’infanzia della città.
Il lavoro di Isabella Bordoni, già sensibile alle memorie “minori” e attenta alle narrazioni non egemoni e alle fonti orali, tende a integrare in un tessuto drammaturgico non strettamente storiografico ma di forte matrice poetica, la prospettiva biografica e quella pubblica-civile. Sono di interesse in questo senso sia alcune fonti documentali legate al dicembre 1943, così come sono fonte di interesse lo spazio, gli arredi e le attrezzature archivistiche.
L’insieme dunque, la struttura e l’infrastruttura, diventano un complesso organismo vivente che attiva e mette in dialogo la memoria di ieri e di oggi, il documento e la voce, l’edificio e la città, la biografia e la storia, la bambina di ieri e l’adulta di oggi.
allestimento site-specifico + live per voce e macchina da cucire
Rimini, 28 dicembre 2021 ore 18.00-20.00
Archivio di Stato di Rimini, Piazzetta San Bernardino, 1
Il progetto «Materiale resistente_Memoria della memoria», promosso da ALI agenzia per il lavoro immateriale con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di una rete di Comuni incluso il Comune di Rimini-Assessorato alla Cultura, ha individuato una rosa di artiste e artisti che attraverso linguaggi propri, si mettono in dialogo con la storia del Novecento e trattano in chiave contemporanea il tema del “monumento” alla memoria.
In accordo con il Comune di Rimini e con la Direzione dell’Archivio di Stato di Rimini, l’artista ha individuato nell’area di Piazzetta San Bernardino – nello spazio esterno pubblico, negli spazi interni dell’attuale Archivio di Stato, nel complesso monastico adiacente – lo spazio nel quale collocare il proprio intervento.
L’artista pertanto sposta il concetto di monumento su quello di esperienza e realizza con il proprio progetto la possibilità di abitare un luogo già protagonista di una profonda ferita storica e oggi luogo per eccellenza della conservazione, del documento, della memoria e della sua trasmissione.
L’edificio infatti, oggi sede dell’Archivio di Stato fu in tempo di guerra un rifugio antiaereo e in seguito occupato negli ’60 e ’70 al piano terra, da un magazzino per la vendita di tessuti all’ingrosso e al dettaglio – Magazzini Sant’Antonio – e al piano primo da una radio libera – Radio Esperanto – negli anni ’70.
Destinazioni d’uso che concorrono tutte a comporre le suggestioni poetiche di
questo progetto, poiché presenti dall’infanzia come soggetti materiale o immateriali, nella genealogia familiare e nelle pratiche dell’artista.
Il 28 dicembre 1943 fu il primo di tre giorni di incessanti bombardamenti che sconvolgono la città svuotandola della quasi totalità della popolazione.
Sotto il crollo di quei muri rimasero uccisi nel rifugio 56 civili in gran parte donne e bambini. Fu l’eccidio numericamente più consistente conosciuto da Rimini durante la seconda guerra mondiale.
Il 28 dicembre 2021 in tempo che chiamiamo di pace e festa, il lavoro di Isabella Bordoni si colloca nel dopo e nelle conseguenze di quell’accadimento.
Con l’allestimento site-specific e performance FORTUNA_MEMORIE MINORI riflette su come la fatalità del morire o del sopravvivere a un evento estremo – come lo è una guerra in cui sono inseparabili le conseguenze sulla vita tanto dei nemici quanto degli alleati, tanto dei vinti quanto dei vincitori – determini la memoria, il sentimento, il trauma, il racconto, il silenzio, le possibilità, gli impedimenti, la postura emotiva e civica delle generazioni successive.
Il 28 dicembre 2021 in un tempo che tuttavia di pace e di festa non lo è per tutti, la coincidenza con quella data che è parte della coscienza collettiva di una città, vuole anche essere occasione per riflessione intorno ai troppi conflitti a noi contemporanei, che ci mostrano che a poco è servita l’esperienza di fronte alla quale avevamo già detto “Mai più”.
FORTUNA_MEMORIE MINORI, consiste in un allestimento audio-video e una performance dal vivo che occupa acusticamente l’intero edificio.
Le diverse stanze dell’Archivio di Stato di Rimini, i muri esterni, il giardino resi disponibili al progetto, attivano un percorso insolito tra la memorie del luogo, la memoria del documento, la memoria familiare, l’infanzia della città.
Il lavoro di Isabella Bordoni, già sensibile alle memorie “minori” e attenta alle narrazioni non egemoni e alle fonti orali, tende a integrare in un tessuto drammaturgico non strettamente storiografico ma di forte matrice poetica, la prospettiva biografica e quella pubblica-civile. Sono di interesse in questo senso sia alcune fonti documentali legate al dicembre 1943, così come sono fonte di interesse lo spazio, gli arredi e le attrezzature archivistiche.
L’insieme dunque, la struttura e l’infrastruttura, diventano un complesso organismo vivente che attiva e mette in dialogo la memoria di ieri e di oggi, il documento e la voce, l’edificio e la città, la biografia e la storia, la bambina di ieri e l’adulta di oggi.
28
dicembre 2021
fortuna_MEMORIE MINORI
28 dicembre 2021
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
ARCHIVIO DI STATO
Rimini, Piazzetta San Bernardino, 1, (Rimini)
Rimini, Piazzetta San Bernardino, 1, (Rimini)
Orario di apertura
18.00 - 20.00
Vernissage
28 Dicembre 2021, 18.00
Sito web
Ufficio stampa
servizixarte
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini