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Fortunato Depero – L’arte dell’avvenire
Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano tra una rassegna molto interessante e ricca (sono una trentina le opere esposte, tra dipinti ad olio, tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità) dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento futurista
Comunicato stampa
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“L’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”. La predizione è l’incipit del “Manifesto Futurista della Pubblicità” pubblicato da Fortunato Depero nel 1931.
Infatti Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano tra una rassegna molto interessante e ricca (sono una trentina le opere esposte, tra dipinti ad olio, tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità) dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento futurista italiano, e considerato giustamente l’antesignano della pop-art e perfino della pubblicità “moderna”, tesa a catturare con ogni mezzo l’attenzione del pubblico.
Depero, sodale dei più grandi nomi del Primo Futurismo, ed amico personale di Balla, fu artista estremamente fertile, povero di mezzi (a Roma Balla gli regalava tele e colori) ma ricco di idee geniali ed innovative. Gli stessi periodi della sua vita sono un susseguirsi di “cambi di rotta”, e corrispondono ad altrettanti mutamenti di direzione in senso artistico.
La mostra ripercorre questo percorso utilizzando due chiavi di lettura sinottiche: le scelte artistiche ed i percorsi “geografici”, legati a luoghi fisici e città. Si parte dagli inizi, da Roma e Capri, per finire sule Dolomiti dopo esser passati da Milano e Torino, e soprattutto New York, ben due volte. Senza dimenticare la Sicilia e Messina, capitolo importante per i rapporti intrattenuti con i futuristi locali, a loro volta in strettissimi rapporti con Marinetti e gli altri.
In Galleria Matteotti si potranno dunque ammirare (ed acquistare, perché va ricordato che di “mostra-mercato” si tratta) grandi dipinti ad olio raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti pubblicitari, prodotti per Campari, San pellegrino, la UNICA di Torino e tanti altri. Va ricordato che Depero, come altri artisti controcorrente del periodo (i cubisti, per esempio) sosteneva la “dignità artistica” dei materiali più umili (dal cartone al fil di ferro, fino agli arazzi con ritagli di panno) rispetto ai “quadri tradizionali” eseguiti su tela.
Tutte le opere esposte sono “certificate e garantite autentiche” in quanto tutte archiviate dall’Archivio Unico delle Opere Futuriste di Depero , diretto con grande passione dal prof. Maurizio Scudiero, che firma anche l’introduzione al bel libro-catalogo dedicato alla mostra ed in vendita in galleria.
Infatti Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano tra una rassegna molto interessante e ricca (sono una trentina le opere esposte, tra dipinti ad olio, tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità) dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento futurista italiano, e considerato giustamente l’antesignano della pop-art e perfino della pubblicità “moderna”, tesa a catturare con ogni mezzo l’attenzione del pubblico.
Depero, sodale dei più grandi nomi del Primo Futurismo, ed amico personale di Balla, fu artista estremamente fertile, povero di mezzi (a Roma Balla gli regalava tele e colori) ma ricco di idee geniali ed innovative. Gli stessi periodi della sua vita sono un susseguirsi di “cambi di rotta”, e corrispondono ad altrettanti mutamenti di direzione in senso artistico.
La mostra ripercorre questo percorso utilizzando due chiavi di lettura sinottiche: le scelte artistiche ed i percorsi “geografici”, legati a luoghi fisici e città. Si parte dagli inizi, da Roma e Capri, per finire sule Dolomiti dopo esser passati da Milano e Torino, e soprattutto New York, ben due volte. Senza dimenticare la Sicilia e Messina, capitolo importante per i rapporti intrattenuti con i futuristi locali, a loro volta in strettissimi rapporti con Marinetti e gli altri.
In Galleria Matteotti si potranno dunque ammirare (ed acquistare, perché va ricordato che di “mostra-mercato” si tratta) grandi dipinti ad olio raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti pubblicitari, prodotti per Campari, San pellegrino, la UNICA di Torino e tanti altri. Va ricordato che Depero, come altri artisti controcorrente del periodo (i cubisti, per esempio) sosteneva la “dignità artistica” dei materiali più umili (dal cartone al fil di ferro, fino agli arazzi con ritagli di panno) rispetto ai “quadri tradizionali” eseguiti su tela.
Tutte le opere esposte sono “certificate e garantite autentiche” in quanto tutte archiviate dall’Archivio Unico delle Opere Futuriste di Depero , diretto con grande passione dal prof. Maurizio Scudiero, che firma anche l’introduzione al bel libro-catalogo dedicato alla mostra ed in vendita in galleria.
24
novembre 2016
Fortunato Depero – L’arte dell’avvenire
Dal 24 novembre al 30 dicembre 2016
arte moderna
Location
GALLERIA MATTEOTTI
Torino, Corso Giacomo Matteotti, 2/a, (Torino)
Torino, Corso Giacomo Matteotti, 2/a, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19.30
Vernissage
24 Novembre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore