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Forward >> Looking
una mostra a cura del collettivo Cur’Art-Emergenze Contemporanee che propone i progetti di 16 curatori emergenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 28 aprile 2010, alle ore 18.30, lo IED – Istituto Europeo di Design – di Roma, in collaborazione con il MACRO – Museo
d’Arte Contemporanea di Roma – presenta Forward>>Looking una mostra evento all’interno degli spazi espositivi del
MACRO FUTURE, a cura del collettivo Cur’Art-Emergenze Contemporanee che propone i progetti di 16 curatori emergenti.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza
ai Beni Culturali.
Forward>>Looking espone i progetti di sedici curatori emergenti in un importante luogo del contemporaneo, MACRO
FUTURE, contraddistinto dall’indagine sulle nuove “generazioni” delle arti visive. Si metteranno a confronto ricerche
curatoriali accomunate dalla necessità di narrare storie messe in scena in un luogo condiviso. Dall’ideazione di una residenza,
alla gestione di uno spazio espositivo stabile, all’evento site specific, la mostra pone al suo centro l’arte e la pluralità delle sue
declinazioni.
Il collettivo Cur’Art-Emergenze Contemporanee nasce all’interno del Master per Curatore Museale e di Eventi Performativi
dello IED di Roma con l’intento di operare nell’ambito della curatela di eventi culturali contemporanei attraverso lo studio
delle tendenze attuali dell’arte in maniera innovativa e creativa.
Forward>>Looking è uno spazio aperto di incontro che ospiterà un programma di eventi collaterali tra cui Fatti Curare! un
Call for vision dedicato agli artisti emergenti.
Progetti in mostra
Ciascun curatore ha lavorato intorno ad un concept, sviluppando una propria traccia di riflessione. Accanto alla presentazione
di ogni singolo progetto vi saranno i contributi di alcuni artisti invitati che hanno condiviso l’idea di fondo di ciascuna
proposta esposta.
Suono: l’intima esteriorità delle cose di Carlo Antinori presenta opere che riflettono sull’intimità delle cose attraverso il
suono: nei lavori esposti rumori e sussurri raccontano di una nuova nozione del reale, che diventa presenza da ascoltare e
percepire (Francesco Fonassi, Steve Roden, Franz John).
Magnitudo 5.3 di Paola Bommarito invita ad una riflessione sulle tracce di spazi svaniti, di luoghi distrutti dalla natura
proponendo una rivisitazione nell’oggi della memoria storica. Città invisibili che tornano a vivere attraverso interventi site
specific (Botto&Bruno, Lorenzo Romito degli Stalker, Roberto Timperi).
In-Natural art di Laura Buccafurri propone un lavoro sul territorio calabrese, portando lo spettatore ad immergersi in uno
spazio in cui l’arte si confronta con la natura e si fonde con essa. Gli artisti invitati ad intervenire su un luogo protetto di grande
valore naturalistico, creeranno degli interventi legati con l’area scelta in stretta connessione con i suoi possibili fruitori (Silvio
Amelio, Walter Carnì).
Specie di attraversamenti di Lara Carbonara invita gli artisti a lavorare intorno alla costruzione di uno spazio fluido, in una
visione ampliata in molteplici direzioni possibili: percorrere le identità degli altri utilizzando la condizione dell’attraversamento,
inteso come continuo luogo di confine, di passaggio (Manuela Mancioppi).
ArtsCrossing di Iván Chamorro Cidre intraprende un viaggio creativo attraverso il cammino di un taccuino, cardine di una
installazione collettiva che lega l’improvvisazione del cadavre exquis alla multiculturalità del movimento e alla multiautorialità
dell’opera (Maurizio Mochetti).
macro future | piazza Orazio Giustiniani 4, Roma | 28 aprile - 9 maggio
16 curatori guardano al futuro
IED
Assessorato alle Politiche Culturali
e della Comunicazione
Sovraintendenza ai Beni Culturali
P.I.M. - Personal Interactive Mouseion di Sandra Del Giudice propone una nuova metodologia didattica sperimentale
rivolta a ciascun visitatore, anche non esperto, per aiutarlo a contestualizzare l’opera. L’accostamento di contenuti multimediali
suddivisi in macroaree è concepito per divenire una applicazione per I-phone o per lavagne touch screen (Loris Cecchini).
Commonplace/Luogo comune di Massimiliano Di Franca invita tre persone, due artisti e un’antropologa visuale, a percorre
la distanza dello spostamento, invitandoli allo scambio attraverso dialoghi e tracce personali, incroci e attraversamenti,
riflessioni artistiche che occupano lo spazio del loro quotidiano a Roma (antrop. Giulia Grechi, MK, Cesare Pietroiusti).
Ritorno al futuro di Marianna Frattarelli partendo dalla fisionomia storicamente connotata delle architetture razionaliste
del territorio di Latina, propone una loro rilettura attraverso percorsi e interventi artistici all’interno di un nuovo centro
espositivo.
Torri Contemporanee di Sara Giuliani sperimenta una possibile rilettura dell’antico concetto di borgo, invitando artisti
visivi e performativi ad una sua rivisitazione in chiave contemporanea. Artisti stranieri e italiani saranno invitati ad abitarlo
e a scoprirlo, creando lavori site specific che andranno dall’installazione a performance di danza urbana, dalla fotografia alla
scultura (Antonio Amendola, Compagnia Oplas Ccr Umbria).
Alto Fragile di Valentina Isceri prevede di realizzare, in un uliveto pugliese, una Residenza per artisti dove dibattere
su questioni legate all’ecocompatibilità e offrirne soluzioni, utilizzando criteri di “artisticità permanente”. Si tratta di
promuovere e diffondere l’arte contemporanea, partendo dalla sua stessa location, realizzata con dei site specific secondo
soluzioni architettoniche sostenibili con design innovativo e funzionale. Un progetto tutto green, affidato a un pool di pionieri
dell’architettura sostenibile, che intende riscoprire e preservare il legame privilegiato con la natura (Daniel G. Andùjar,
Filippo La Vaccara, Santasangre).
Remember Yourself di Francesca Loddo, attraverso ricordi e sfumature legate all’esperienza dell’artista sardo Costantino
Nivola (Orani, 1911; Long Island, 1988), ricerca i “fili invisibili” che intrecciano la Sardegna all’America. Il progetto unisce
idealmente i luoghi cari allo scultore, tracciando un ponte culturale e creativo che vuole uniti in una residenza giovani studenti
sardi e americani.
Roma 2010. Presente Imperfetto di Rossana Macaluso concentra la sua ricerca sui possibili rapporti tra la monumentalità
storica romana e il suo presente contemporaneo, proponendo uno spazio di progettualità che problematizzi una fluida continuità
tra passato e presente, che intervenga sulla ‘storicità’ del bene culturale senza scalfirla ma restituendola alla contemporaneità
(fotografo Claudio Abate, arch. Hojjatollah Baghchighi, arch. Marcello Costa, arch. Roberto Malfatto/Roberto
Malfatto Progetti Exhibit show & communication design, Renato Nicolini, prof. Luigi Russo, arch. Giuliana Stella).
(D) Mostra L’Arte di Bianca Mannino pone al centro del suo progetto un tentativo di riflessione sul senso della “lettura”
dell’opera d’arte contemporanea, proponendo un ciclo espositivo di 10 opere, ciascuna sottoposta a diverse interpretazioni da
parte di studiosi non addetti ai lavori nell’ambito dell’arte ma riconosciuti esperti in altre discipline e di esperti critici, storici
dell’arte e curatori. (dott. Mario Bellina, Ciboideale, dott. Danilo Mariscalco).
Re/Turns di Marika Rizzo invita gli artisti a lavorare intorno al senso del viaggiare nell’esilio costante del ritorno, approdando
in quel luogo intimo che è la casa, tracciando una linea e un cerchio in cui fine e inizio non coincidono ma procedono in un
moto perpetuo spiraliforme (Gea Casolaro, Luana Perilli, Lise Harlev).
What’s about Italy? di Francesca Sandrini propone ad artisti stranieri, che sono stati residenti in Italia per diverso tempo,
di riflettere sul loro concetto di “italianità” in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, proprio per provare a tracciare un
“ritratto” del nostro paese sempre sospeso tra particolarismi e ricerca di “identità” (Selezione di artisti scelti tra i borsisti
negli Istituti culturali stranieri a Roma e tra artisti stranieri residenti in Italia segnalati dai medesimi istituti: Amaya Bombìn,
Raffaella Cristino, Shoji Kato, Stefano Romano, Gertrude Moser-Wagner).
Art Trip di Clara Sapienza invita gli artisti a compiere un viaggio, un percorso comune e di condivisione. Viaggio non solo
come topos contemporaneo ma anche come possibile lavoro sul sé e sull’altro da sé (Alessandra Baldoni, Davood Viiksi-
Pete Kheradmand).
Nella mostra saranno presenti anche dei video promo riferiti a ciascun progetto realizzati dalla videodesigner Serena
Scuccimarra con l’elaborazione del suono di Paolo Zappalà.
Allestimento a cura di ma0/emmeazero studio di architettura.
d’Arte Contemporanea di Roma – presenta Forward>>Looking una mostra evento all’interno degli spazi espositivi del
MACRO FUTURE, a cura del collettivo Cur’Art-Emergenze Contemporanee che propone i progetti di 16 curatori emergenti.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza
ai Beni Culturali.
Forward>>Looking espone i progetti di sedici curatori emergenti in un importante luogo del contemporaneo, MACRO
FUTURE, contraddistinto dall’indagine sulle nuove “generazioni” delle arti visive. Si metteranno a confronto ricerche
curatoriali accomunate dalla necessità di narrare storie messe in scena in un luogo condiviso. Dall’ideazione di una residenza,
alla gestione di uno spazio espositivo stabile, all’evento site specific, la mostra pone al suo centro l’arte e la pluralità delle sue
declinazioni.
Il collettivo Cur’Art-Emergenze Contemporanee nasce all’interno del Master per Curatore Museale e di Eventi Performativi
dello IED di Roma con l’intento di operare nell’ambito della curatela di eventi culturali contemporanei attraverso lo studio
delle tendenze attuali dell’arte in maniera innovativa e creativa.
Forward>>Looking è uno spazio aperto di incontro che ospiterà un programma di eventi collaterali tra cui Fatti Curare! un
Call for vision dedicato agli artisti emergenti.
Progetti in mostra
Ciascun curatore ha lavorato intorno ad un concept, sviluppando una propria traccia di riflessione. Accanto alla presentazione
di ogni singolo progetto vi saranno i contributi di alcuni artisti invitati che hanno condiviso l’idea di fondo di ciascuna
proposta esposta.
Suono: l’intima esteriorità delle cose di Carlo Antinori presenta opere che riflettono sull’intimità delle cose attraverso il
suono: nei lavori esposti rumori e sussurri raccontano di una nuova nozione del reale, che diventa presenza da ascoltare e
percepire (Francesco Fonassi, Steve Roden, Franz John).
Magnitudo 5.3 di Paola Bommarito invita ad una riflessione sulle tracce di spazi svaniti, di luoghi distrutti dalla natura
proponendo una rivisitazione nell’oggi della memoria storica. Città invisibili che tornano a vivere attraverso interventi site
specific (Botto&Bruno, Lorenzo Romito degli Stalker, Roberto Timperi).
In-Natural art di Laura Buccafurri propone un lavoro sul territorio calabrese, portando lo spettatore ad immergersi in uno
spazio in cui l’arte si confronta con la natura e si fonde con essa. Gli artisti invitati ad intervenire su un luogo protetto di grande
valore naturalistico, creeranno degli interventi legati con l’area scelta in stretta connessione con i suoi possibili fruitori (Silvio
Amelio, Walter Carnì).
Specie di attraversamenti di Lara Carbonara invita gli artisti a lavorare intorno alla costruzione di uno spazio fluido, in una
visione ampliata in molteplici direzioni possibili: percorrere le identità degli altri utilizzando la condizione dell’attraversamento,
inteso come continuo luogo di confine, di passaggio (Manuela Mancioppi).
ArtsCrossing di Iván Chamorro Cidre intraprende un viaggio creativo attraverso il cammino di un taccuino, cardine di una
installazione collettiva che lega l’improvvisazione del cadavre exquis alla multiculturalità del movimento e alla multiautorialità
dell’opera (Maurizio Mochetti).
macro future | piazza Orazio Giustiniani 4, Roma | 28 aprile - 9 maggio
16 curatori guardano al futuro
IED
Assessorato alle Politiche Culturali
e della Comunicazione
Sovraintendenza ai Beni Culturali
P.I.M. - Personal Interactive Mouseion di Sandra Del Giudice propone una nuova metodologia didattica sperimentale
rivolta a ciascun visitatore, anche non esperto, per aiutarlo a contestualizzare l’opera. L’accostamento di contenuti multimediali
suddivisi in macroaree è concepito per divenire una applicazione per I-phone o per lavagne touch screen (Loris Cecchini).
Commonplace/Luogo comune di Massimiliano Di Franca invita tre persone, due artisti e un’antropologa visuale, a percorre
la distanza dello spostamento, invitandoli allo scambio attraverso dialoghi e tracce personali, incroci e attraversamenti,
riflessioni artistiche che occupano lo spazio del loro quotidiano a Roma (antrop. Giulia Grechi, MK, Cesare Pietroiusti).
Ritorno al futuro di Marianna Frattarelli partendo dalla fisionomia storicamente connotata delle architetture razionaliste
del territorio di Latina, propone una loro rilettura attraverso percorsi e interventi artistici all’interno di un nuovo centro
espositivo.
Torri Contemporanee di Sara Giuliani sperimenta una possibile rilettura dell’antico concetto di borgo, invitando artisti
visivi e performativi ad una sua rivisitazione in chiave contemporanea. Artisti stranieri e italiani saranno invitati ad abitarlo
e a scoprirlo, creando lavori site specific che andranno dall’installazione a performance di danza urbana, dalla fotografia alla
scultura (Antonio Amendola, Compagnia Oplas Ccr Umbria).
Alto Fragile di Valentina Isceri prevede di realizzare, in un uliveto pugliese, una Residenza per artisti dove dibattere
su questioni legate all’ecocompatibilità e offrirne soluzioni, utilizzando criteri di “artisticità permanente”. Si tratta di
promuovere e diffondere l’arte contemporanea, partendo dalla sua stessa location, realizzata con dei site specific secondo
soluzioni architettoniche sostenibili con design innovativo e funzionale. Un progetto tutto green, affidato a un pool di pionieri
dell’architettura sostenibile, che intende riscoprire e preservare il legame privilegiato con la natura (Daniel G. Andùjar,
Filippo La Vaccara, Santasangre).
Remember Yourself di Francesca Loddo, attraverso ricordi e sfumature legate all’esperienza dell’artista sardo Costantino
Nivola (Orani, 1911; Long Island, 1988), ricerca i “fili invisibili” che intrecciano la Sardegna all’America. Il progetto unisce
idealmente i luoghi cari allo scultore, tracciando un ponte culturale e creativo che vuole uniti in una residenza giovani studenti
sardi e americani.
Roma 2010. Presente Imperfetto di Rossana Macaluso concentra la sua ricerca sui possibili rapporti tra la monumentalità
storica romana e il suo presente contemporaneo, proponendo uno spazio di progettualità che problematizzi una fluida continuità
tra passato e presente, che intervenga sulla ‘storicità’ del bene culturale senza scalfirla ma restituendola alla contemporaneità
(fotografo Claudio Abate, arch. Hojjatollah Baghchighi, arch. Marcello Costa, arch. Roberto Malfatto/Roberto
Malfatto Progetti Exhibit show & communication design, Renato Nicolini, prof. Luigi Russo, arch. Giuliana Stella).
(D) Mostra L’Arte di Bianca Mannino pone al centro del suo progetto un tentativo di riflessione sul senso della “lettura”
dell’opera d’arte contemporanea, proponendo un ciclo espositivo di 10 opere, ciascuna sottoposta a diverse interpretazioni da
parte di studiosi non addetti ai lavori nell’ambito dell’arte ma riconosciuti esperti in altre discipline e di esperti critici, storici
dell’arte e curatori. (dott. Mario Bellina, Ciboideale, dott. Danilo Mariscalco).
Re/Turns di Marika Rizzo invita gli artisti a lavorare intorno al senso del viaggiare nell’esilio costante del ritorno, approdando
in quel luogo intimo che è la casa, tracciando una linea e un cerchio in cui fine e inizio non coincidono ma procedono in un
moto perpetuo spiraliforme (Gea Casolaro, Luana Perilli, Lise Harlev).
What’s about Italy? di Francesca Sandrini propone ad artisti stranieri, che sono stati residenti in Italia per diverso tempo,
di riflettere sul loro concetto di “italianità” in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, proprio per provare a tracciare un
“ritratto” del nostro paese sempre sospeso tra particolarismi e ricerca di “identità” (Selezione di artisti scelti tra i borsisti
negli Istituti culturali stranieri a Roma e tra artisti stranieri residenti in Italia segnalati dai medesimi istituti: Amaya Bombìn,
Raffaella Cristino, Shoji Kato, Stefano Romano, Gertrude Moser-Wagner).
Art Trip di Clara Sapienza invita gli artisti a compiere un viaggio, un percorso comune e di condivisione. Viaggio non solo
come topos contemporaneo ma anche come possibile lavoro sul sé e sull’altro da sé (Alessandra Baldoni, Davood Viiksi-
Pete Kheradmand).
Nella mostra saranno presenti anche dei video promo riferiti a ciascun progetto realizzati dalla videodesigner Serena
Scuccimarra con l’elaborazione del suono di Paolo Zappalà.
Allestimento a cura di ma0/emmeazero studio di architettura.
28
aprile 2010
Forward >> Looking
Dal 28 aprile al 09 maggio 2010
arte contemporanea
Location
MACRO TESTACCIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Vernissage
28 Aprile 2010, ore 18.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore