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Forza motrice
Trambus porta l’arte contemporanea in un contesto urbano e lavorativo presentando “Forza motrice”, una mostra basata sul confronto tra pittura e fotografia, in cui dieci artisti si sono cimentati con il tema del trasporto metropolitano
Comunicato stampa
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Trambus porta l’arte contemporanea in un contesto urbano e lavorativo presentando “Forza motrice”, una mostra basata sul confronto tra pittura e fotografia, in cui dieci artisti si sono cimentati con il tema del trasporto metropolitano.
La mostra, realizzata in occasione del 56° Congresso/Esposizione Mondiale del Trasporto Pubblico dell’UITP (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico) nasce dalla collaborazione tra due curatori di notevole prestigio come Fabio Sargentini, storico gallerista romano, e Marco Delogu, direttore artistico di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma, che insieme hanno coordinato questa innovativa operazione culturale, selezionando un gruppo di artisti di rinomata valenza internazionale quali Stefano Di Stasio, Claudio Palmieri, Paolo Del Giudice per la pittura e Don McCullin, Olivo Barbieri e lo stesso Marco Delogu per la fotografia. Ad essi si aggiungono quattro giovani emergenti:i fotografi Raphael Dallaporta e Petra Feriancova e i pittori Luca Padroni e Mauro Di Silvestre.
Le sedici opere, di grandi dimensioni (120x300 cm e 140x300 cm), saranno esposte dal 6 giugno nell’edificio Carrozzeria presso le Officine Centrali Trambus e saranno visitabili gratuitamente fino al 21 in orario pomeridiano.
E’ sicuramente la prima volta che a Roma e in Italia - per dimensione e qualità dell’impianto utilizzato - si svolge un evento artistico in un luogo di lavoro, tra la gente che lavora e nelle condizioni normali di lavoro. Lo scenario artistico e culturale della città di Roma sta sviluppando una crescente attenzione verso la sperimentazione e la contaminazione culturale tra diverse espressioni, che si inserisce nello sforzo di aprire spazi 'alternativi' per portare la cultura e l'arte fuori dai musei.
Cinque fotografi diversi per generazione e visione estetica, in un confronto con Roma , città mobile ed immobile al tempo stesso, 'forza motrice' capace di generare prospettive dall’orizzontale al verticale, dallo specifico all’universale, dal reale alla sua parodia. Otto opere che diventano oggetti stessi in cui lo spettatore può entrare, viaggiare.
Nelle sue immagini Don Mc Cullin ci offre la realtà quotidiana di Roma, attraverso due luoghi simboli come il Colosseo e Largo Argentina, ma li isola consegnandoci ‘il suo momento decisivo’, rendendo così queste immagini universali. Olivo Barbieri vede le cose dall’alto offrendoci una Roma quasi irreale, virtuale, un plastico della città.Le fotografie di Marco Delogu al contrario ci permettono di rifuggiarci in un reale ricreato, scendendo tra la gente di Roma:i conducenti di Trambus, tolta la divisa, ci mostrano il loro lato più umano, ritratti nel luogo di lavoro che è anche luogo espositivo. Infine i dittici presentati dai due giovani fotografi partono dallo stesso punto di osservazione, il mezzo di trasporto, reso dall’interno di un altro mezzo dalla giovane artista slovacca Petra Feriancova, che si diverte a ricreare un’atmosfera da favola con tanto di fatina bionda, mentre Raphael Dallaporta decontestualizza le due obliteratrici rendendoli oggetti misteriosi, dotati di grazia e di magia, quasi come se fossero figure elevati ad assoluti, dimenticando così la loro funzione pratica.
Cinque pittori diversi di due diverse generazioni in cui si riscontra una forma di interesse comune verso il contesto urbano,manipolato per mezzo delle diverse tecniche pittoriche o attraverso scelte compositive, a tal punto che in nessun caso le immagini dipinte possono dirsi aderenti al reale. Stefano Di Stasio ci offre una sua visione della periferia romana ambientandovi le sue opere , sullo sfondo di un antico acquedotto romano, al capolinea di un autobus, dove appare un angelo, le nuvole disegnano la figura magica di una spirale, un giovane guada le acque melmose sotto i fabbricati urbani. L'autobus è anche il soggetto dei dipinti di Paolo Del Giudice, materializzato alzando il tono del colore di fondo che non è esattamente un colore ma un impasto gestuale di più colori.In cuascuno dei due dipinti prevale uno solo di questi colori , come unico è il soggetto raffigurato. Il movimento delle vetture impresso dal movimento dei colori, come nel caso dei quadri di Claudio Palmieri, che predilige colori primari, giallo, rosso, blu, alzati di tono dal nero, in una reciproca esaltazione di codici diversi.Il tram del dipinto di Mauro Di Silvestre sta andando o è fermo ad un incrocio. Non si vede il conducente ma si scorgono alcuni dei passeggeri in trasparenza. La macchina occupa l'intero campo visivo in una sovrapposizione di reale e fantastico. Attraverso la pittura il giovane artista trasforma i flash fotografici della sua infanzia in vere e proprie azioni del ricordare, con le parti nitide e quelle semicancellate dal tempo e dalla mente. Al contrario il 170, l’autobus dipinto da Luca Padroni, è una trasposizione pittorica di una foto in cui l'autore ne ha semplificato i volumi e i colori sino a trasformarla in una sorta di spartito musicale, con i timbri alternati nel registro di linee parallele, oppure sino a ridurla a un’immagine essenziale e di universale intelligibilità come sono le immagini adottate nella segnaletica.
La mostra, realizzata in occasione del 56° Congresso/Esposizione Mondiale del Trasporto Pubblico dell’UITP (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico) nasce dalla collaborazione tra due curatori di notevole prestigio come Fabio Sargentini, storico gallerista romano, e Marco Delogu, direttore artistico di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma, che insieme hanno coordinato questa innovativa operazione culturale, selezionando un gruppo di artisti di rinomata valenza internazionale quali Stefano Di Stasio, Claudio Palmieri, Paolo Del Giudice per la pittura e Don McCullin, Olivo Barbieri e lo stesso Marco Delogu per la fotografia. Ad essi si aggiungono quattro giovani emergenti:i fotografi Raphael Dallaporta e Petra Feriancova e i pittori Luca Padroni e Mauro Di Silvestre.
Le sedici opere, di grandi dimensioni (120x300 cm e 140x300 cm), saranno esposte dal 6 giugno nell’edificio Carrozzeria presso le Officine Centrali Trambus e saranno visitabili gratuitamente fino al 21 in orario pomeridiano.
E’ sicuramente la prima volta che a Roma e in Italia - per dimensione e qualità dell’impianto utilizzato - si svolge un evento artistico in un luogo di lavoro, tra la gente che lavora e nelle condizioni normali di lavoro. Lo scenario artistico e culturale della città di Roma sta sviluppando una crescente attenzione verso la sperimentazione e la contaminazione culturale tra diverse espressioni, che si inserisce nello sforzo di aprire spazi 'alternativi' per portare la cultura e l'arte fuori dai musei.
Cinque fotografi diversi per generazione e visione estetica, in un confronto con Roma , città mobile ed immobile al tempo stesso, 'forza motrice' capace di generare prospettive dall’orizzontale al verticale, dallo specifico all’universale, dal reale alla sua parodia. Otto opere che diventano oggetti stessi in cui lo spettatore può entrare, viaggiare.
Nelle sue immagini Don Mc Cullin ci offre la realtà quotidiana di Roma, attraverso due luoghi simboli come il Colosseo e Largo Argentina, ma li isola consegnandoci ‘il suo momento decisivo’, rendendo così queste immagini universali. Olivo Barbieri vede le cose dall’alto offrendoci una Roma quasi irreale, virtuale, un plastico della città.Le fotografie di Marco Delogu al contrario ci permettono di rifuggiarci in un reale ricreato, scendendo tra la gente di Roma:i conducenti di Trambus, tolta la divisa, ci mostrano il loro lato più umano, ritratti nel luogo di lavoro che è anche luogo espositivo. Infine i dittici presentati dai due giovani fotografi partono dallo stesso punto di osservazione, il mezzo di trasporto, reso dall’interno di un altro mezzo dalla giovane artista slovacca Petra Feriancova, che si diverte a ricreare un’atmosfera da favola con tanto di fatina bionda, mentre Raphael Dallaporta decontestualizza le due obliteratrici rendendoli oggetti misteriosi, dotati di grazia e di magia, quasi come se fossero figure elevati ad assoluti, dimenticando così la loro funzione pratica.
Cinque pittori diversi di due diverse generazioni in cui si riscontra una forma di interesse comune verso il contesto urbano,manipolato per mezzo delle diverse tecniche pittoriche o attraverso scelte compositive, a tal punto che in nessun caso le immagini dipinte possono dirsi aderenti al reale. Stefano Di Stasio ci offre una sua visione della periferia romana ambientandovi le sue opere , sullo sfondo di un antico acquedotto romano, al capolinea di un autobus, dove appare un angelo, le nuvole disegnano la figura magica di una spirale, un giovane guada le acque melmose sotto i fabbricati urbani. L'autobus è anche il soggetto dei dipinti di Paolo Del Giudice, materializzato alzando il tono del colore di fondo che non è esattamente un colore ma un impasto gestuale di più colori.In cuascuno dei due dipinti prevale uno solo di questi colori , come unico è il soggetto raffigurato. Il movimento delle vetture impresso dal movimento dei colori, come nel caso dei quadri di Claudio Palmieri, che predilige colori primari, giallo, rosso, blu, alzati di tono dal nero, in una reciproca esaltazione di codici diversi.Il tram del dipinto di Mauro Di Silvestre sta andando o è fermo ad un incrocio. Non si vede il conducente ma si scorgono alcuni dei passeggeri in trasparenza. La macchina occupa l'intero campo visivo in una sovrapposizione di reale e fantastico. Attraverso la pittura il giovane artista trasforma i flash fotografici della sua infanzia in vere e proprie azioni del ricordare, con le parti nitide e quelle semicancellate dal tempo e dalla mente. Al contrario il 170, l’autobus dipinto da Luca Padroni, è una trasposizione pittorica di una foto in cui l'autore ne ha semplificato i volumi e i colori sino a trasformarla in una sorta di spartito musicale, con i timbri alternati nel registro di linee parallele, oppure sino a ridurla a un’immagine essenziale e di universale intelligibilità come sono le immagini adottate nella segnaletica.
06
giugno 2005
Forza motrice
Dal 06 al 21 giugno 2005
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
OFFICINE CENTRALI TRAMBUS EDIFICIO CARROZZERIA
Roma, Via Prenestina, 45, (Roma)
Roma, Via Prenestina, 45, (Roma)
Vernissage
6 Giugno 2005, ore 20
Ufficio stampa
ZONE ATTIVE
Autore
Curatore