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Fotografi Italiani Emergenti 2009 – 2. Edizione
Reportage, sperimentazione e ricerca contraddistinguono i lavori presentati, schiudendo una finestra sulla fotografia contemporanea, che da sempre l’A.F.I. promuove e incoraggia.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Fotografi Italiani Emergenti 2009
Mostre – Audiovisivi
L’A.F.I. – Archivio Fotografico Italiano, in collaborazione con EPSON – Sponsor Tecnologico, e con il patrocinio del Comune di Castellanza (VA), organizza la 2^ rassegna dedicata ai Fotografi Emergenti Italiani, con l’intento di far conoscere e apprezzare il lavoro di quattro autori di talento.
Reportage, sperimentazione e ricerca contraddistinguono i lavori presentati, schiudendo una finestra sulla fotografia contemporanea, che da sempre l’A.F.I. promuove e incoraggia.
Four Points
Progetto e fotografie di Emanuela Colombo
Questo progetto nasce dall’idea di raccontare di storie lontanissime tra loro e ambientate ai quattro angoli del mondo.
In ETIOPIA, al confine con la repubblica islamica del Sudan, ho fotografato le fiere popolazioni che nonostante l’insicurezza dovuta alle continue battaglie per la definizione della frontiera, cercano di difendere se stesse e le loro peculiarità, con coraggio e determinazione.
Della CAMBOGIA, racconto le difficoltà di una popolazione che ancora non si è ripresa dal massacro di Pol Pot e dei suoi seguaci Kmer Rossi, costretta a sopravvivere ai suoi governanti, subendo gravi ingiustizie.
In SICILIA, della zona dell’Altobelice Corleonese, ho ripreso il lavoro di un gruppo di giovani, riuniti in cooperativa, che gestisce le terre confiscate alla mafia, cercando di farle tornare produttive e attivando un circolo virtuoso che spinga i giovani a ripopolare questa bellissima terra, ormai abbandonata a causa della mancanza di opportunità lavorative.
Ad HAITI, ho realizzato una serie di ritratti all’interno delle abitazioni, mostrando la vita di una comunità che, pur abitando a pochi chilometri dalla ricca Repubblica Domenicana, rientra nelle statistiche come la più povera popolazione dell’intera America latina, e di tutto l’emisfero occidentale.
Emanuela Colombo nasce nel 1974, si laurea in Scienze delle Comunicazione e dello Spettacolo nel 1998, coltivando l’interesse per la fotografia di reportage, frequentando corsi e workshop.
Nel 2007 partecipa al Master “Phothography and Visual Design, a cura di NABA con la collaborazione di FORMA.
Collabora con l’Agenzia Iberpress di Roma ed Emblema di Milano, e con il Cesvi di Bergamo, per il quale realizza servizi in Sud Africa, Brasile, Pakistan e Cambogia, per diversi progetti.
Suoi servizi sono pubblicati su testate giornalistiche italiane.
Per favore non chiudere la porta
Progetto e opere di Luca Ruberti
I soggetti di partenza si rifanno a un tema classico della fotografia contemporanea dai Becher in avanti: spazi industriali abbandonati e carichi di memorie che la fotografia salva dall'oblio. Tutto il resto - cioè la parte più sostanziale del suo lavoro - è invece una sorta di elogio della mutazione, dove niente sembra stare esattamente al suo posto. Le immagini del giovane Luca Ruberti sono infatti dominate da una fantasiosa indistinguibilità tra realtà e finzione; da una radicale allergia a chiudersi seriose nello specifico fotografico che le trascina verso la pittura e finanche la grafica (si tratta di opere realizzate su legno usando fotografia e pittura acrilica, con aggiunte grafiche a volte quasi mimetiche, a volte evidenti). Come in Alice nel paese delle meraviglie sono miscelati assieme in modo paradossale il piano razionale della veglia e quello semionirico dei nonsense - , così nelle opere di Ruberti il senso è come minimo doppio, per non dire multiplo, e allo spettatore tocca l'immaginifico compito di dipanare le sue intricate narrazioni multistrato. Egli non rinnega un approccio documentario, ma lo trascina, con la pittura e la fantasia, verso un futuro immaginario ricco di situazioni visive ibride e allegramente surreali. (Gigliola Foschi)
Tuz
Progetto e fotografie di Sara Munari
Al di qua del Bosforo c’è Istanbul con le sue moschee, il museo di Topkapi e gli scorci da cartolina che tutti conoscono. Al di là del Bosforo comincia un territorio aspro, fatto di sterpaglie ed enormi spianate, di montagne che si perdono verso l’orizzonte siriano per poi ridiventare pianura e deserto. La Turchia è un paese in bilico e Istanbul sorge su quel crinale che divide ancora oriente ed occidente. Città dai mille conflitti, Istanbul è lo specchio di un intero Paese al crocevia. Non era facile raccontare con le immagini questo grumo di tensioni, ansie e aspettative che agisce come un elastico destabilizzante che da una parte tende verso l’Europa e dall’altra verso i sentieri rassicuranti della tradizione. Ho rivolto uno sguardo privilegiato soprattutto a loro, alle donne. Non solo per una questione di facile identificazione, ma anche perché sono incappata in situazioni che hanno, più di altre, evidenziato maggiormente questa tensione e contraddizione che desideravo rappresentare.
Sara Munari nasce a Milano nel 72. Vive e lavora a Lecco.
Studia fotografia all'Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista.
Docente di Storia della fotografia presso l'Istituto Italiano di fotografia di Milano.
Docente di Tecnica fotografica e Storia della fotografia presso l'Istituto di Moda Grafica e Design di Lecco.
Dal 2005 è direttore artistico di Leccoimmagifestival per il quale organizza mostre di grandi autori, quali Francesco Cito, Giovanni Umicini e altre dedicate a giovani autori.
Organizza workshops con autori di fotografia stimati a livello internazionale, quali: Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Marco Anelli, Lorenzo Castore, Giovanni Umicini.
La manifestazione ha riscosso notevole riscontro a livello nazionale entrando a far parte del circuito dei grandi Festival, con Portfolio Italia.
Apre, nel 2001, LA STAZIONE FOTOGRAFICA, Studio e galleria per esposizioni fotografiche nel quale svolge normale attività di fotografa. Espone in Italia ed Europa.
___________________________________________________________________
Creation of Light
Progetto e fotografie di Andrea Karen Sacchi Staropoli
"Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre"
Così inizia il racconto della creazione per la Genesi biblica.
L'autrice fa emergere nelle immagini fotografiche il desiderio di volersi addentrare nei temi affascinanti della cosmogonia.
Il risultato è una visione ad alta quota di suggestive e sinuose forme gassose che sembrano prender vita nell'atmosfera grazie alla presenza pacata della luce, che le stampe di grande formato esaltano.
La serie di fotografie ha un forte collegamento con l'incisione "La Creazione della Luce" di Gustave Dorè, immagine di apertura della Bibbia da lui illustrata.
Andrea Karen Sacchi Staropoli nasce a Lima, in Perù. Fotografa di scena, concerti, promozionali e reportage lavora e collabora con associazioni culturali, redazioni, uffici stampa, agenzie, compagnie teatrali e artisti. Consegue il diploma di Maturità Artistica Culturale e si specializza all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano ricevendo a pieni voti la qualifica di fotografa. Vince numerosi premi tra cui il Primo Premio Portfolio Giovanimmagine 2006, e partecipa a collettive curate da critici quali Angela Madesani, Gigliola Foschi e Occhiomagico.
Espone “A Metu Ad Lucem” mostra ispirata ai Salmi e realizza audiovisivi come “La stanza dei fiori selvaggi” progetto nato grazie al lavoro di artisti e musicisti, presentato al Castello Sforzesco di Milano. Nel giugno 2007 Andrea Sacchi viene presentata da Vittorio Sgarbi al Teatro Alla Scala in occasione della rassegna di giovani artisti Apollineo e Dionisiaco organizzata dall’Associazione Culturale Ambrosia. Nel 2008 le sue immagini entrano a far parte dell’AFI, Archivio Fotografico Italiano.
Con Gabriele Mandel Khan, si impegna nel reportage sociale in particolare sulle religioni per la Pace. Viene inviata in
Turchia nel novembre 2006 per il progetto: “I discendenti di Abramo in Ebraismo, Cristianesimo e Islam”. Collabora con la “Rivista Sufismo” e cura la grafica del calendario cristiano-islamico 2008/1429, illustrato con le opere di artisti contemporanei, tra cui Franco Battiato.
Realizza le immagini per diverse pubblicazioni e riceve premi a livello nazionale.
Giovedi 12 marzo 2009 – ore 22
Audiovisivi Fotografici
Sara Munari
“Sensazioni Indiane”
“Tuz”
Emanuela Colombo
“Four Point”
Storie da quattro angoli del mondo
Alla fine del mese di marzo 2009, inoltre, scade il termine per la presentazione dei portfolio partecipanti al 1° Premio Italiano di Fotografia - Memorial Franco Pontiggia, indirizzato agli under 35.
Fotografi Italiani Emergenti 2009
Mostre – Audiovisivi
L’A.F.I. – Archivio Fotografico Italiano, in collaborazione con EPSON – Sponsor Tecnologico, e con il patrocinio del Comune di Castellanza (VA), organizza la 2^ rassegna dedicata ai Fotografi Emergenti Italiani, con l’intento di far conoscere e apprezzare il lavoro di quattro autori di talento.
Reportage, sperimentazione e ricerca contraddistinguono i lavori presentati, schiudendo una finestra sulla fotografia contemporanea, che da sempre l’A.F.I. promuove e incoraggia.
Four Points
Progetto e fotografie di Emanuela Colombo
Questo progetto nasce dall’idea di raccontare di storie lontanissime tra loro e ambientate ai quattro angoli del mondo.
In ETIOPIA, al confine con la repubblica islamica del Sudan, ho fotografato le fiere popolazioni che nonostante l’insicurezza dovuta alle continue battaglie per la definizione della frontiera, cercano di difendere se stesse e le loro peculiarità, con coraggio e determinazione.
Della CAMBOGIA, racconto le difficoltà di una popolazione che ancora non si è ripresa dal massacro di Pol Pot e dei suoi seguaci Kmer Rossi, costretta a sopravvivere ai suoi governanti, subendo gravi ingiustizie.
In SICILIA, della zona dell’Altobelice Corleonese, ho ripreso il lavoro di un gruppo di giovani, riuniti in cooperativa, che gestisce le terre confiscate alla mafia, cercando di farle tornare produttive e attivando un circolo virtuoso che spinga i giovani a ripopolare questa bellissima terra, ormai abbandonata a causa della mancanza di opportunità lavorative.
Ad HAITI, ho realizzato una serie di ritratti all’interno delle abitazioni, mostrando la vita di una comunità che, pur abitando a pochi chilometri dalla ricca Repubblica Domenicana, rientra nelle statistiche come la più povera popolazione dell’intera America latina, e di tutto l’emisfero occidentale.
Emanuela Colombo nasce nel 1974, si laurea in Scienze delle Comunicazione e dello Spettacolo nel 1998, coltivando l’interesse per la fotografia di reportage, frequentando corsi e workshop.
Nel 2007 partecipa al Master “Phothography and Visual Design, a cura di NABA con la collaborazione di FORMA.
Collabora con l’Agenzia Iberpress di Roma ed Emblema di Milano, e con il Cesvi di Bergamo, per il quale realizza servizi in Sud Africa, Brasile, Pakistan e Cambogia, per diversi progetti.
Suoi servizi sono pubblicati su testate giornalistiche italiane.
Per favore non chiudere la porta
Progetto e opere di Luca Ruberti
I soggetti di partenza si rifanno a un tema classico della fotografia contemporanea dai Becher in avanti: spazi industriali abbandonati e carichi di memorie che la fotografia salva dall'oblio. Tutto il resto - cioè la parte più sostanziale del suo lavoro - è invece una sorta di elogio della mutazione, dove niente sembra stare esattamente al suo posto. Le immagini del giovane Luca Ruberti sono infatti dominate da una fantasiosa indistinguibilità tra realtà e finzione; da una radicale allergia a chiudersi seriose nello specifico fotografico che le trascina verso la pittura e finanche la grafica (si tratta di opere realizzate su legno usando fotografia e pittura acrilica, con aggiunte grafiche a volte quasi mimetiche, a volte evidenti). Come in Alice nel paese delle meraviglie sono miscelati assieme in modo paradossale il piano razionale della veglia e quello semionirico dei nonsense - , così nelle opere di Ruberti il senso è come minimo doppio, per non dire multiplo, e allo spettatore tocca l'immaginifico compito di dipanare le sue intricate narrazioni multistrato. Egli non rinnega un approccio documentario, ma lo trascina, con la pittura e la fantasia, verso un futuro immaginario ricco di situazioni visive ibride e allegramente surreali. (Gigliola Foschi)
Tuz
Progetto e fotografie di Sara Munari
Al di qua del Bosforo c’è Istanbul con le sue moschee, il museo di Topkapi e gli scorci da cartolina che tutti conoscono. Al di là del Bosforo comincia un territorio aspro, fatto di sterpaglie ed enormi spianate, di montagne che si perdono verso l’orizzonte siriano per poi ridiventare pianura e deserto. La Turchia è un paese in bilico e Istanbul sorge su quel crinale che divide ancora oriente ed occidente. Città dai mille conflitti, Istanbul è lo specchio di un intero Paese al crocevia. Non era facile raccontare con le immagini questo grumo di tensioni, ansie e aspettative che agisce come un elastico destabilizzante che da una parte tende verso l’Europa e dall’altra verso i sentieri rassicuranti della tradizione. Ho rivolto uno sguardo privilegiato soprattutto a loro, alle donne. Non solo per una questione di facile identificazione, ma anche perché sono incappata in situazioni che hanno, più di altre, evidenziato maggiormente questa tensione e contraddizione che desideravo rappresentare.
Sara Munari nasce a Milano nel 72. Vive e lavora a Lecco.
Studia fotografia all'Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista.
Docente di Storia della fotografia presso l'Istituto Italiano di fotografia di Milano.
Docente di Tecnica fotografica e Storia della fotografia presso l'Istituto di Moda Grafica e Design di Lecco.
Dal 2005 è direttore artistico di Leccoimmagifestival per il quale organizza mostre di grandi autori, quali Francesco Cito, Giovanni Umicini e altre dedicate a giovani autori.
Organizza workshops con autori di fotografia stimati a livello internazionale, quali: Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Marco Anelli, Lorenzo Castore, Giovanni Umicini.
La manifestazione ha riscosso notevole riscontro a livello nazionale entrando a far parte del circuito dei grandi Festival, con Portfolio Italia.
Apre, nel 2001, LA STAZIONE FOTOGRAFICA, Studio e galleria per esposizioni fotografiche nel quale svolge normale attività di fotografa. Espone in Italia ed Europa.
___________________________________________________________________
Creation of Light
Progetto e fotografie di Andrea Karen Sacchi Staropoli
"Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre"
Così inizia il racconto della creazione per la Genesi biblica.
L'autrice fa emergere nelle immagini fotografiche il desiderio di volersi addentrare nei temi affascinanti della cosmogonia.
Il risultato è una visione ad alta quota di suggestive e sinuose forme gassose che sembrano prender vita nell'atmosfera grazie alla presenza pacata della luce, che le stampe di grande formato esaltano.
La serie di fotografie ha un forte collegamento con l'incisione "La Creazione della Luce" di Gustave Dorè, immagine di apertura della Bibbia da lui illustrata.
Andrea Karen Sacchi Staropoli nasce a Lima, in Perù. Fotografa di scena, concerti, promozionali e reportage lavora e collabora con associazioni culturali, redazioni, uffici stampa, agenzie, compagnie teatrali e artisti. Consegue il diploma di Maturità Artistica Culturale e si specializza all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano ricevendo a pieni voti la qualifica di fotografa. Vince numerosi premi tra cui il Primo Premio Portfolio Giovanimmagine 2006, e partecipa a collettive curate da critici quali Angela Madesani, Gigliola Foschi e Occhiomagico.
Espone “A Metu Ad Lucem” mostra ispirata ai Salmi e realizza audiovisivi come “La stanza dei fiori selvaggi” progetto nato grazie al lavoro di artisti e musicisti, presentato al Castello Sforzesco di Milano. Nel giugno 2007 Andrea Sacchi viene presentata da Vittorio Sgarbi al Teatro Alla Scala in occasione della rassegna di giovani artisti Apollineo e Dionisiaco organizzata dall’Associazione Culturale Ambrosia. Nel 2008 le sue immagini entrano a far parte dell’AFI, Archivio Fotografico Italiano.
Con Gabriele Mandel Khan, si impegna nel reportage sociale in particolare sulle religioni per la Pace. Viene inviata in
Turchia nel novembre 2006 per il progetto: “I discendenti di Abramo in Ebraismo, Cristianesimo e Islam”. Collabora con la “Rivista Sufismo” e cura la grafica del calendario cristiano-islamico 2008/1429, illustrato con le opere di artisti contemporanei, tra cui Franco Battiato.
Realizza le immagini per diverse pubblicazioni e riceve premi a livello nazionale.
Giovedi 12 marzo 2009 – ore 22
Audiovisivi Fotografici
Sara Munari
“Sensazioni Indiane”
“Tuz”
Emanuela Colombo
“Four Point”
Storie da quattro angoli del mondo
Alla fine del mese di marzo 2009, inoltre, scade il termine per la presentazione dei portfolio partecipanti al 1° Premio Italiano di Fotografia - Memorial Franco Pontiggia, indirizzato agli under 35.
12
marzo 2009
Fotografi Italiani Emergenti 2009 – 2. Edizione
Dal 12 al 22 marzo 2009
fotografia
giovane arte
giovane arte
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Orario di apertura
venerdi 16-19 / sabato 15-19 / domenica 10-12/15-19
Vernissage
12 Marzo 2009, ore 21,15
Sito web
www.archiviofotografico.org
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