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Fotografia. Racconti per immagini
In questi racconti per immagini proposti dal gallerista Alberto Weber succedono cose impreviste.
Un dettaglio si evidenzia, un esterno si disloca, un sogno si compie e ci viene a turbare. Visioni sul punto di rivelazione.
Comunicato stampa
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Il segreto dell’arte, di ogni forma d’arte, sta nel pensare l’opera come luogo di combattimento per la ricerca di una verità, intima e assoluta. Ma questa verità, o nostalgia di un senso, si lascia conquistare solo attraverso le meraviglie della finzione.
Il vero demiurgo di tutte le finzioni diventa qui la macchina fotografica: filtro e soglia “sensibile” che sospende e prolunga il cosiddetto reale tra un prima e un dopo, tra un dentro (l’inquadrato, il composto) e un fuori da immaginare.
In questi racconti per immagini proposti dal gallerista Alberto Weber succedono cose impreviste.
Un dettaglio si evidenzia, un esterno si disloca, un sogno si compie e ci viene a turbare. Visioni sul punto di rivelazione.
Per guardare davvero occorre guardare più a lungo del dovuto, fuori e dentro di sé. Guardare le cose radicalmente le sfinisce, le porta via dal senso immediato e consunto. E poi, insistere con questo sguardo fino in fondo significa anche disarmare ogni discorso, ogni retorica del discorso. A un livello profondo, è proprio questo che l’artista si propone di fare. Riparare le lesioni, le ferite dell’apparenza.
Detto in altri termini, qui, tra queste opere aleggia la figura possente del Perturbante.
Come una scheggia notturna.
Dario Capello
Il vero demiurgo di tutte le finzioni diventa qui la macchina fotografica: filtro e soglia “sensibile” che sospende e prolunga il cosiddetto reale tra un prima e un dopo, tra un dentro (l’inquadrato, il composto) e un fuori da immaginare.
In questi racconti per immagini proposti dal gallerista Alberto Weber succedono cose impreviste.
Un dettaglio si evidenzia, un esterno si disloca, un sogno si compie e ci viene a turbare. Visioni sul punto di rivelazione.
Per guardare davvero occorre guardare più a lungo del dovuto, fuori e dentro di sé. Guardare le cose radicalmente le sfinisce, le porta via dal senso immediato e consunto. E poi, insistere con questo sguardo fino in fondo significa anche disarmare ogni discorso, ogni retorica del discorso. A un livello profondo, è proprio questo che l’artista si propone di fare. Riparare le lesioni, le ferite dell’apparenza.
Detto in altri termini, qui, tra queste opere aleggia la figura possente del Perturbante.
Come una scheggia notturna.
Dario Capello
20
marzo 2014
Fotografia. Racconti per immagini
Dal 20 marzo al 03 maggio 2014
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
WEBER & WEBER ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 15.30-19.30
Vernissage
20 Marzo 2014, ore 18.00
Autore
Curatore