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Fragile
Le opere degli artisti in mostra costituiscono spunti di riflessione sul concetto di fragilità e su condizioni correlate qualli l’instabilità e la non finitezza. In parallelo, ad emergere è una riflessione sul rapporto con il tempo da parte dell’uomo, chiamato a far convivere hic et nunc incessante
Comunicato stampa
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Fragilità, instabilità e non finitezza sono i soggetti di questa mostra: attraverso le opere scelte, un filo conduttore corre tra le pareti delle stanze e suggerisce un ventaglio di realtà mutabilli a seconda del punto di vista.
I lavori dei tre artisti in mostra rispondono ad una pratica artistica non urlata: la delicatezza dell’esecuzione e l’utilizzo di materiali effimeri quali terre, pigmenti, lino grezzo, vetro, ceneri fanno emergere in superficie una comune percezione di realtà mutevole e dunque precaria. I contenuti non sono lasciati alla mercé ma custoditi in forme estetiche raffinate, caratterizzandone così il loro lato intimo ma non per questo auto-referenziale.
Allo stesso tempo, nei lavori proposti, emerge una riflessione sul rapporto tra l’uomo ed il suo tempo: le realtà che incessantemente si rivelano si interfacciano ad un’infinitezza perpetua e ad un hic et nunc ininterrotto.
Société Interludio è un progetto ideato e diretto dalla curatrice Stefania Margiacchi (1990) e dall’artista Paul de Flers (1988). Spazio per l’arte contemporanea, si trova al piano nobile di un palazzo del primo ‘900 in Piazza Vittorio Veneto.
I luoghi espositivi sono fortemente connotati da un pavimento alla veneziana che suggerisce una vita passata di abitazione domestica, adesso a completo servizio delle esigenze richieste dalle arti visive.
Intermezzo di altre stanze, porzione di luogo, Société Interludio vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare.
Paolo Inverni (1977) vive e lavora a Torino.
La sua pratica artistica – basata sull’utilizzo di linguaggi e media differenti che sovente assumono la forma di installazioni – indaga il concetto di punto di vista, e la sua relazione con la realtà oggettiva presunta.
Suoi lavori sono stati presentati in occasione di mostre personali e collettive tra le quali: Collettiva 5+5, Galerie Italienne, Paris, 2018; Just a shadow of a shadow, Barriera, Torino, 2017; Teatrum Botanicum, PAV Parco Arte Vivente, Torino, 2017; Che il vero possa confutare il falso, Santa Maria della Scala / Accademia dei Fisiocritici / Palazzo Pubblico, Siena, 2016; Paths, Galerie Mazzoli, Berlino, 2009; Inner spaces, Künstlerhaus Dortmund, Dortmund, 2006.
Sophie Ko (Tbilisi, 1981) vive e lavora a Milano.
I suoi lavori sono stati presentati in personali e collettive, tra le quali ricordiamo: Sporgersi nella notte, Renata Fabbri arte contemporanea, Milano 2018; Sporgersi nella notte. Atto Primo, San Martino, The Open Box, Milano 2018; Terra. Geografie temporali, Galleria de’Foscherari, Bologna, 2016; Silva imaginum, Renata Fabbri Contemporary Art, Milano, 2015; Sophie Ko Chkheidze, Solo Show, AplusB Contemporary Art, Brescia, 2014; Nel cielo dove qualcosa luccica, Museum Ettore Archinti, Lodi, 2013; Geografia Temporale, Nowhere Gallery, Milano, 2012; Ad altezza d’occhio, NuovoCIB-Galleria Formentini, Milano, 2011.
Giulio Saverio Rossi (Massa 1988) vive e lavora a Torino.
La sua pratica artistica si sviluppa come riflessione critica sul ruolo e le possibilità dei medium tradizionali e come riconsiderazione dello statuto delle immagini oggi.
Fra le sue mostre personali: Bordi/Borders/Bords #1, progetto K+D, Torino, 2018; No Subject, LOCALEDUE, Bologna, 2017 e THAUMÀZEIN presso il Castello Malaspina, Massa, 2015.
Ha esposto presso centri di ricerca del contemporaneo fra cui: PAV Parco Arte Vivente, Torino,2017; Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2015; il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli; 2008.
È stato selezionato per partecipare a diversi programmi di residenza fra cui Landina (C.V.O. 2018) VIR Viafarini-in-Residence, Milano, 2017, Mediterranean Landscapes, promosso da BJCEM e presentato a Mediterranea 18 Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, Tirana 2017, Cartografia sensibile, C.A.R.S., Omegna 2017 e SAC Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, 2015.
I lavori dei tre artisti in mostra rispondono ad una pratica artistica non urlata: la delicatezza dell’esecuzione e l’utilizzo di materiali effimeri quali terre, pigmenti, lino grezzo, vetro, ceneri fanno emergere in superficie una comune percezione di realtà mutevole e dunque precaria. I contenuti non sono lasciati alla mercé ma custoditi in forme estetiche raffinate, caratterizzandone così il loro lato intimo ma non per questo auto-referenziale.
Allo stesso tempo, nei lavori proposti, emerge una riflessione sul rapporto tra l’uomo ed il suo tempo: le realtà che incessantemente si rivelano si interfacciano ad un’infinitezza perpetua e ad un hic et nunc ininterrotto.
Société Interludio è un progetto ideato e diretto dalla curatrice Stefania Margiacchi (1990) e dall’artista Paul de Flers (1988). Spazio per l’arte contemporanea, si trova al piano nobile di un palazzo del primo ‘900 in Piazza Vittorio Veneto.
I luoghi espositivi sono fortemente connotati da un pavimento alla veneziana che suggerisce una vita passata di abitazione domestica, adesso a completo servizio delle esigenze richieste dalle arti visive.
Intermezzo di altre stanze, porzione di luogo, Société Interludio vuole essere un lungo intervallo artistico che ogni operatore e/o fruitore si ritaglia dal suo vivere quotidiano per l’attento osservare.
Paolo Inverni (1977) vive e lavora a Torino.
La sua pratica artistica – basata sull’utilizzo di linguaggi e media differenti che sovente assumono la forma di installazioni – indaga il concetto di punto di vista, e la sua relazione con la realtà oggettiva presunta.
Suoi lavori sono stati presentati in occasione di mostre personali e collettive tra le quali: Collettiva 5+5, Galerie Italienne, Paris, 2018; Just a shadow of a shadow, Barriera, Torino, 2017; Teatrum Botanicum, PAV Parco Arte Vivente, Torino, 2017; Che il vero possa confutare il falso, Santa Maria della Scala / Accademia dei Fisiocritici / Palazzo Pubblico, Siena, 2016; Paths, Galerie Mazzoli, Berlino, 2009; Inner spaces, Künstlerhaus Dortmund, Dortmund, 2006.
Sophie Ko (Tbilisi, 1981) vive e lavora a Milano.
I suoi lavori sono stati presentati in personali e collettive, tra le quali ricordiamo: Sporgersi nella notte, Renata Fabbri arte contemporanea, Milano 2018; Sporgersi nella notte. Atto Primo, San Martino, The Open Box, Milano 2018; Terra. Geografie temporali, Galleria de’Foscherari, Bologna, 2016; Silva imaginum, Renata Fabbri Contemporary Art, Milano, 2015; Sophie Ko Chkheidze, Solo Show, AplusB Contemporary Art, Brescia, 2014; Nel cielo dove qualcosa luccica, Museum Ettore Archinti, Lodi, 2013; Geografia Temporale, Nowhere Gallery, Milano, 2012; Ad altezza d’occhio, NuovoCIB-Galleria Formentini, Milano, 2011.
Giulio Saverio Rossi (Massa 1988) vive e lavora a Torino.
La sua pratica artistica si sviluppa come riflessione critica sul ruolo e le possibilità dei medium tradizionali e come riconsiderazione dello statuto delle immagini oggi.
Fra le sue mostre personali: Bordi/Borders/Bords #1, progetto K+D, Torino, 2018; No Subject, LOCALEDUE, Bologna, 2017 e THAUMÀZEIN presso il Castello Malaspina, Massa, 2015.
Ha esposto presso centri di ricerca del contemporaneo fra cui: PAV Parco Arte Vivente, Torino,2017; Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2015; il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli; 2008.
È stato selezionato per partecipare a diversi programmi di residenza fra cui Landina (C.V.O. 2018) VIR Viafarini-in-Residence, Milano, 2017, Mediterranean Landscapes, promosso da BJCEM e presentato a Mediterranea 18 Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, Tirana 2017, Cartografia sensibile, C.A.R.S., Omegna 2017 e SAC Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, 2015.
26
ottobre 2018
Fragile
Dal 26 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
SOCIETE’ INTERLUDIO
Torino, Piazza Vittorio , 14, (Torino)
Torino, Piazza Vittorio , 14, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato su appuntamento
Vernissage
26 Ottobre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore