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Fragments from Nowhere
Collettiva a cura di Stefano Romano, vincitore del Premio Marco Magnani 2010
Comunicato stampa
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Sassari. Il Premio Marco Magnani giunge al settimo anno. Venerdì 5 novembre alle 18 a Palazzo Ducale sarà inaugurata la nuova edizione della manifestazione dedicata quest’anno alla Giovane Critica. Il premio ideato e organizzato dall’associazione Marco Magnani, in memoria dello storico dell’arte sassarese scomparso nel 2003, è rivolto ad anni alterni ai giovani artisti e ai giovani critici-curatori. L’edizione del 2010 è dedicata alla giovane critica e il vincitore è Stefano Romano che presenta la mostra FRAGMENTS FROM NOWHERE. Il Premio è sostenuto dal Comune di Sassari, dalla Fondazione Banco di Sardegna, dalla Provincia di Sassari e dalla Ilisso Edizioni.
L’esposizione si terrà dal 5 al 27 novembre 2010, visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Chiusura il sabato pomeriggio e la domenica. Gli artisti invitati alla mostra sono: Kristine Alksne, Giovanni De Lazzari, Andrea Galvani, Francesco Pedrini, Eugenio Tibaldi, Adam Vackar
| Fragments from nowhere / Frammenti da nessun luogo
Signore e Signori, benvenuti in tutti i luoghi, cioè in nessun luogo!
Stefano Romano
Questa mostra nasce da una visione, o meglio da diverse visioni della realtà espresse dagli artisti invitati. Una realtà, un paesaggio, che non è più mera documentazione di un luogo ma riflessione critica su di esso. Un paesaggio di un nuovo luogo, o meglio di nessun luogo, cioè di tutti i luoghi possibili. Una mostra costruita come una mappa capace di disegnare appunto nessun luogo, l'unico luogo forse, che possiamo guardare davvero con occhi nuovi, non viziati dalle continue documentazioni che la società ci offre a mò di cartolina per convincerci a comprare un biglietto per lo stesso luogo, davanti cui farsi fotografare in un eterno copia e incolla di immagini, paesaggi, pose e sorrisi.
Nessun luogo da indagare in tutte le sue aree, dalla città alla sua periferia, fino ai deserti e perfino al suo cielo. Nessun luogo con la sua bandiera e i suoi palazzi, i suoi alberi e i suoi tramonti. Nessun luogo che nasce proprio dalla volontà della società globalizzata di tenere tutto sotto controllo, utopia che ha automaticamente generato e continua a generare vuoti di pensiero e di sguardo, vuoti che gli artisti indagano trasformando rappresentazioni di luoghi già visti in frammenti, piccole parti di un discorso che è lasciato interamente a noi ri - costruire utilizzando una grammatica istintiva e poetica che permetta un continuo scambio tra dentro e fuori, tra dubbi e slanci di pensiero.
Questi sono i territori indagati dalla mostra, frammenti da nessun luogo, vuoti riempiti di nuovi significati che si aggrappano e sostituiscono quelli originali restituendoci paesaggi che sono al contempo critiche e superamento degli autentici. Lo spazio del reale è sostituito dallo spazio del possibile, momento nomade del nostro pensiero e del nostro sguardo che offre allo spettatore un viaggio attraverso questi frammenti che sembrano indicarci nel complesso una via di fuga cosciente, prospettica e poetica dalle nostre immagini, dai nostri preconcetti, dal nostro punto di vista e forse, da noi stessi.
Marco Magnani
Figura di riferimento importantissima per quanti operano in Sardegna nell’ambito delle arti visive, Marco Magnani, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo classico «Azuni» di Sassari, collaboratore dal 1985 del quotidiano «La Nuova Sardegna», ha ricostruito, insieme a Giuliana Altea, la storia dell’arte e dell’illustrazione in Sardegna dalla fine dell’Ottocento sino agli anni Sessanta del Novecento.
Ha pubblicato opere di carattere complessivo e numerose monografie sugli artisti sardi (Siglienti, Tavolara, Biasi, Dessy, Manca), di cui ha curato le mostre e i cataloghi.
La sua attività come critico militante si è rivolta principalmente ai linguaggi della contemporaneità e ai giovani talenti; alla «Biennale dei Giovani» tenutasi a Sassari nel 1986 sono seguite numerose mostre e rassegne, volte ad esplorare la realtà artistica in campo regionale e nazionale; tra queste la manifestazione «Atlante» in collaborazione con Giancarlo Politi, ha reso possibile una ricognizione nazionale a cui hanno partecipato i critici e gli artisti più rappresentativi di tutte le regioni italiane.
Importanti sono inoltre le aperture verso le altre nazioni come testimonia la fitta rete di scambi intessuta con la Corsica, che ha dato vita a diverse esposizioni.
L’associazione
L’Associazione «Marco Magnani» nasce a Sassari nell’aprile del 2004 per ricordare e continuare il lavoro di Marco Magnani, critico militante e storico dell’arte scomparso nel 2003, con l’intento di non perdere i suoi insegnamenti e i suoi propositi, sottolineandone e rilanciandone quindi l’impostazione critica nel campo delle arti visive.
Dopo le prime esperienze di concorsi nazionali, come nel 2004 «Per Marco Magnani», che prevedeva la realizzazione di un manifesto stradale che ne ricordasse la figura e nel 2005 «Urbana, utopie e disastri della città», aperto ad artisti entro i trent’anni, nel 2006 nasce il «Premio Marco Magnani» che si rivolge ad anni alterni anche ai giovani critici curatori.
Nel 2006 e nel 2008 il «Premio Marco Magnani - Giovane critica» si rivolge quindi ai giovani critici di età non superiore ai quarant’anni, le edizioni del 2007 e del 2009 invece sono dedicate ai giovani artisti.
L’Associazione ha inoltre organizzato due rassegne di mostre personali di giovani artisti a Villanova Monteleone nei locali di «Su Palatu», un importante centro espositivo in Sardegna.
Tra gli obiettivi dell’Associazione è anche la promozione culturale in tutte le sue forme: presentazione di libri, convegni e dibattiti, scambi nazionali e internazionali.
L’esposizione si terrà dal 5 al 27 novembre 2010, visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Chiusura il sabato pomeriggio e la domenica. Gli artisti invitati alla mostra sono: Kristine Alksne, Giovanni De Lazzari, Andrea Galvani, Francesco Pedrini, Eugenio Tibaldi, Adam Vackar
| Fragments from nowhere / Frammenti da nessun luogo
Signore e Signori, benvenuti in tutti i luoghi, cioè in nessun luogo!
Stefano Romano
Questa mostra nasce da una visione, o meglio da diverse visioni della realtà espresse dagli artisti invitati. Una realtà, un paesaggio, che non è più mera documentazione di un luogo ma riflessione critica su di esso. Un paesaggio di un nuovo luogo, o meglio di nessun luogo, cioè di tutti i luoghi possibili. Una mostra costruita come una mappa capace di disegnare appunto nessun luogo, l'unico luogo forse, che possiamo guardare davvero con occhi nuovi, non viziati dalle continue documentazioni che la società ci offre a mò di cartolina per convincerci a comprare un biglietto per lo stesso luogo, davanti cui farsi fotografare in un eterno copia e incolla di immagini, paesaggi, pose e sorrisi.
Nessun luogo da indagare in tutte le sue aree, dalla città alla sua periferia, fino ai deserti e perfino al suo cielo. Nessun luogo con la sua bandiera e i suoi palazzi, i suoi alberi e i suoi tramonti. Nessun luogo che nasce proprio dalla volontà della società globalizzata di tenere tutto sotto controllo, utopia che ha automaticamente generato e continua a generare vuoti di pensiero e di sguardo, vuoti che gli artisti indagano trasformando rappresentazioni di luoghi già visti in frammenti, piccole parti di un discorso che è lasciato interamente a noi ri - costruire utilizzando una grammatica istintiva e poetica che permetta un continuo scambio tra dentro e fuori, tra dubbi e slanci di pensiero.
Questi sono i territori indagati dalla mostra, frammenti da nessun luogo, vuoti riempiti di nuovi significati che si aggrappano e sostituiscono quelli originali restituendoci paesaggi che sono al contempo critiche e superamento degli autentici. Lo spazio del reale è sostituito dallo spazio del possibile, momento nomade del nostro pensiero e del nostro sguardo che offre allo spettatore un viaggio attraverso questi frammenti che sembrano indicarci nel complesso una via di fuga cosciente, prospettica e poetica dalle nostre immagini, dai nostri preconcetti, dal nostro punto di vista e forse, da noi stessi.
Marco Magnani
Figura di riferimento importantissima per quanti operano in Sardegna nell’ambito delle arti visive, Marco Magnani, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo classico «Azuni» di Sassari, collaboratore dal 1985 del quotidiano «La Nuova Sardegna», ha ricostruito, insieme a Giuliana Altea, la storia dell’arte e dell’illustrazione in Sardegna dalla fine dell’Ottocento sino agli anni Sessanta del Novecento.
Ha pubblicato opere di carattere complessivo e numerose monografie sugli artisti sardi (Siglienti, Tavolara, Biasi, Dessy, Manca), di cui ha curato le mostre e i cataloghi.
La sua attività come critico militante si è rivolta principalmente ai linguaggi della contemporaneità e ai giovani talenti; alla «Biennale dei Giovani» tenutasi a Sassari nel 1986 sono seguite numerose mostre e rassegne, volte ad esplorare la realtà artistica in campo regionale e nazionale; tra queste la manifestazione «Atlante» in collaborazione con Giancarlo Politi, ha reso possibile una ricognizione nazionale a cui hanno partecipato i critici e gli artisti più rappresentativi di tutte le regioni italiane.
Importanti sono inoltre le aperture verso le altre nazioni come testimonia la fitta rete di scambi intessuta con la Corsica, che ha dato vita a diverse esposizioni.
L’associazione
L’Associazione «Marco Magnani» nasce a Sassari nell’aprile del 2004 per ricordare e continuare il lavoro di Marco Magnani, critico militante e storico dell’arte scomparso nel 2003, con l’intento di non perdere i suoi insegnamenti e i suoi propositi, sottolineandone e rilanciandone quindi l’impostazione critica nel campo delle arti visive.
Dopo le prime esperienze di concorsi nazionali, come nel 2004 «Per Marco Magnani», che prevedeva la realizzazione di un manifesto stradale che ne ricordasse la figura e nel 2005 «Urbana, utopie e disastri della città», aperto ad artisti entro i trent’anni, nel 2006 nasce il «Premio Marco Magnani» che si rivolge ad anni alterni anche ai giovani critici curatori.
Nel 2006 e nel 2008 il «Premio Marco Magnani - Giovane critica» si rivolge quindi ai giovani critici di età non superiore ai quarant’anni, le edizioni del 2007 e del 2009 invece sono dedicate ai giovani artisti.
L’Associazione ha inoltre organizzato due rassegne di mostre personali di giovani artisti a Villanova Monteleone nei locali di «Su Palatu», un importante centro espositivo in Sardegna.
Tra gli obiettivi dell’Associazione è anche la promozione culturale in tutte le sue forme: presentazione di libri, convegni e dibattiti, scambi nazionali e internazionali.
05
novembre 2010
Fragments from Nowhere
Dal 05 al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE – MUSEO DELLA CITTA’
Sassari, Piazza Del Comune, 1, (Sassari)
Sassari, Piazza Del Comune, 1, (Sassari)
Orario di apertura
Tutti i giorni escluso il sabato pomeriggio e la domenica dalle ore 10,00 alle 13 e dalle 16,00 alle 19,30
Vernissage
5 Novembre 2010, ore 18 Sala Duce
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore