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Frammenti del quotidiano
Natura morta nel primo Novecento
Comunicato stampa
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La Nuova Galleria Campo dei Fiori inaugura sabato 9 dicembre 2006 una mostra dedicata alla natura morta nel primo Novecento.
Partendo dalle esperienze naturaliste del tardo Ottocento e attraverso i linguaggi del primo Novecento, l’esposizione si propone di documentare, con quaranta oli, cinquant’anni di pittura.
Introducono la rassegna, due pittori nati nella prima metà dell’Ottocento: lo spagnolo Joaquim Agrasot (Orihuela 1837-1919) e il bolognese Giovanni Bedini detto Paolo (Bologna 1844-1924).
Agrasot, l’artista più “anziano” del gruppo, dipinge un angolo di studio colmo di oggetti.
Di qualche anno più giovane è il bolognese Paolo Bedini, che dopo una produzione di gusto settecentesco, si rivela con Pesca di giornata un pittore quasi realista.
Dell’esperienza divisionista, il piemontese Carlo Fornara (Prestinone 1871-1968) in questi Fiori nello studio conserva solo la tipica pennellata grassa.
Fra gli artisti di indiscussa fama troviamo le nature morte di Carlo Carrà (Quargnento 1881-Milano 1966), Filippo De Pisis (Ferrara 1896-Milano 1956) e Cagnaccio di San Pietro (Desenzano del Garda 1897-Venezia 1946).
Fra le composizioni con fiori si segnalano un lavoro del 1921 di Vincenzo Colucci (Ischia 1898-Lacco Ameno 1970), due opere di Giovanni Guerrini (Imola 1887-Roma 1972) e due oli degli anni Trenta di Arturo Noci (Roma 1874-New York 1953) dipinti durante il lungo soggiorno newyorkese.
Rosario Pulvirenti (Aci Sant’Antonio 1899-Varese 196 6), Bruno Croatto (Trieste 1875-Roma 1948) e Rino Gaspare Battaini (Milano 1898-Rapallo 1960) con uno sguardo freddo osservano gli oggetti delle loro composizioni.
Il brasiliano Paulo Rossi Osir (São Paulo (Brasile) 1890-1959), con le tre tele esposte, dimostra di aver imparato in Italia la lezione della metafisica.
Dei pittori toscani particolarmente attenti a rappresentare una realtà minore: Galileo Chini (Firenze 1873-1956), Giovanni Bartolena (Livorno 1866-1942), Giovanni March (Tunisi 1894-Livorno 1974), Eduardo Gordigiani (Firenze 1866-Rapolano di Marradi 1961), Vittorio Nomellini (Genova 1901-Firenze 1965) e Enzo Pregno (Alessandria d’Egitto 1898-Firenze 1972).
Infine le pittrici in mostra: Pasquarosa (Anticoli Corrado 1896-Camaiore 1973) di cui si propone Tulipani su fondo verde, un olio esposto nel 1948 alla XXIV Biennale di Venezia; Emilia Zampetti Nava (Camerino 1883-Roma 1970) con Anemoni, 1940c.; e Katy Castellucci (Laglio 1905-Roma 1985).
Partendo dalle esperienze naturaliste del tardo Ottocento e attraverso i linguaggi del primo Novecento, l’esposizione si propone di documentare, con quaranta oli, cinquant’anni di pittura.
Introducono la rassegna, due pittori nati nella prima metà dell’Ottocento: lo spagnolo Joaquim Agrasot (Orihuela 1837-1919) e il bolognese Giovanni Bedini detto Paolo (Bologna 1844-1924).
Agrasot, l’artista più “anziano” del gruppo, dipinge un angolo di studio colmo di oggetti.
Di qualche anno più giovane è il bolognese Paolo Bedini, che dopo una produzione di gusto settecentesco, si rivela con Pesca di giornata un pittore quasi realista.
Dell’esperienza divisionista, il piemontese Carlo Fornara (Prestinone 1871-1968) in questi Fiori nello studio conserva solo la tipica pennellata grassa.
Fra gli artisti di indiscussa fama troviamo le nature morte di Carlo Carrà (Quargnento 1881-Milano 1966), Filippo De Pisis (Ferrara 1896-Milano 1956) e Cagnaccio di San Pietro (Desenzano del Garda 1897-Venezia 1946).
Fra le composizioni con fiori si segnalano un lavoro del 1921 di Vincenzo Colucci (Ischia 1898-Lacco Ameno 1970), due opere di Giovanni Guerrini (Imola 1887-Roma 1972) e due oli degli anni Trenta di Arturo Noci (Roma 1874-New York 1953) dipinti durante il lungo soggiorno newyorkese.
Rosario Pulvirenti (Aci Sant’Antonio 1899-Varese 196 6), Bruno Croatto (Trieste 1875-Roma 1948) e Rino Gaspare Battaini (Milano 1898-Rapallo 1960) con uno sguardo freddo osservano gli oggetti delle loro composizioni.
Il brasiliano Paulo Rossi Osir (São Paulo (Brasile) 1890-1959), con le tre tele esposte, dimostra di aver imparato in Italia la lezione della metafisica.
Dei pittori toscani particolarmente attenti a rappresentare una realtà minore: Galileo Chini (Firenze 1873-1956), Giovanni Bartolena (Livorno 1866-1942), Giovanni March (Tunisi 1894-Livorno 1974), Eduardo Gordigiani (Firenze 1866-Rapolano di Marradi 1961), Vittorio Nomellini (Genova 1901-Firenze 1965) e Enzo Pregno (Alessandria d’Egitto 1898-Firenze 1972).
Infine le pittrici in mostra: Pasquarosa (Anticoli Corrado 1896-Camaiore 1973) di cui si propone Tulipani su fondo verde, un olio esposto nel 1948 alla XXIV Biennale di Venezia; Emilia Zampetti Nava (Camerino 1883-Roma 1970) con Anemoni, 1940c.; e Katy Castellucci (Laglio 1905-Roma 1985).
09
dicembre 2006
Frammenti del quotidiano
Dal 09 dicembre 2006 al 03 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
NUOVA GALLERIA CAMPO DEI FIORI
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
10-13 e 16-19, chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
9 Dicembre 2006, ore 17-20
Autore