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Fran Bobadilla – Anatomia francese
Personale
Comunicato stampa
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...Le vene galleggiano e fischiano facendo eco nell’oscurità impastata, dura e secca del corpo senza carne ancora tremante che lascia solo scappare una frustata sorda a un gemito di irrimediabile coscienza, rossa.
...Las venas flotan dentro del cuerpo y silban haciendo eco en la oscuridad empastada, dura y seca del sin carne aùn tembloroso que deja sòlo escapar un latigazo sordo a un gemido de irremediabile conciencia, roja.
Fran Bobadilla
Anatomia Francese
la ghigliottina ha separato i corpi dalle teste
E’ dall’ombra che nasce la coscienza umana.
Emergono da antichi luoghi della memoria, Corpi. Sono colmi di niente, il loro peso sta nella natura, nella sua antica genesi informe, Sono a loro modo degli assoluti che ricorrono a leggi endemiche alla forma. Il corpo femminile, privo di testa, viene collocato in diverse situazioni senza perdere l’origine feconda che gli è propria. Saturo di nero-fumo esprime un principio oscuro ma vitale che produce luce l’addove l’ombra definisce il tutto. Fran Bobadilla artista spagnolo cresciuto artisticamente anche in Italia, interroga l’ombra. Cerca nella sua dimensione misteriosa ordini di senso. Ecco che talvolta una lieve luce chiaroscurale modella forme che sembrano arrivare dall’incosistente. Il corpo femminile non necessita di null’altro perchè la natura nei suoi principi misteriosi l’ha dotato di forze creative vitali. Ecco i fiori ingentilire il timore della perdita di sè che è cosa tipica dell’amore.
Con ironia l’artista manifesta una leggera invidia dell’oblio sensuale al quale si abbandona il femminile e alla sua capacità di essere fecondo pur nella perdita
Non è così per le teste maschili, sanguigne, deformi con movimenti di palese difficoltà nella definizione. Il corpo non esiste. La creazione è un concetto filosofico che si palesa nell’identità specifica del volto.
Sono corpi e teste frammentati, divisi da antiche regole morali fattesi forma. Si tratta di figure ritagliate, silhouettes diversamente collocate nello spazio neutro del supporto.
Il rapporto dell’artista con la memoria storica dell’arte si palesa in una sensibilità vicina alle esperienze della pop art di Mario Schifano, e in particolare nella sua monocromia che induce il linguaggio dell’arte ad un azzeramento nel quale investire poetiche sperimentali.
La natura del supporto e la sostanza cromatica sono oggi per Fran Bobadilla elementi semantici che definiscono il senso della ricerca. Dopo esperienze con smalti setati su cartaceo con la loro natura algida e altera preferisce e sceglie la dimensione intimista della carta nella sua totalità.
Come nell’antichità classica le forme emerse sono due parti mancanti che si integrano ovviando ad
un'identità sessuale superficialmente intuibile bensì come esperienza esistenziale nel mondo.
Nadia Melotti
Non si accede al mondo se non percorrendo quello spazio
che il corpo dispiega intorno a sé nella forma della
prossimità o distanza delle cose
Umberto Galimberti
...Las venas flotan dentro del cuerpo y silban haciendo eco en la oscuridad empastada, dura y seca del sin carne aùn tembloroso que deja sòlo escapar un latigazo sordo a un gemido de irremediabile conciencia, roja.
Fran Bobadilla
Anatomia Francese
la ghigliottina ha separato i corpi dalle teste
E’ dall’ombra che nasce la coscienza umana.
Emergono da antichi luoghi della memoria, Corpi. Sono colmi di niente, il loro peso sta nella natura, nella sua antica genesi informe, Sono a loro modo degli assoluti che ricorrono a leggi endemiche alla forma. Il corpo femminile, privo di testa, viene collocato in diverse situazioni senza perdere l’origine feconda che gli è propria. Saturo di nero-fumo esprime un principio oscuro ma vitale che produce luce l’addove l’ombra definisce il tutto. Fran Bobadilla artista spagnolo cresciuto artisticamente anche in Italia, interroga l’ombra. Cerca nella sua dimensione misteriosa ordini di senso. Ecco che talvolta una lieve luce chiaroscurale modella forme che sembrano arrivare dall’incosistente. Il corpo femminile non necessita di null’altro perchè la natura nei suoi principi misteriosi l’ha dotato di forze creative vitali. Ecco i fiori ingentilire il timore della perdita di sè che è cosa tipica dell’amore.
Con ironia l’artista manifesta una leggera invidia dell’oblio sensuale al quale si abbandona il femminile e alla sua capacità di essere fecondo pur nella perdita
Non è così per le teste maschili, sanguigne, deformi con movimenti di palese difficoltà nella definizione. Il corpo non esiste. La creazione è un concetto filosofico che si palesa nell’identità specifica del volto.
Sono corpi e teste frammentati, divisi da antiche regole morali fattesi forma. Si tratta di figure ritagliate, silhouettes diversamente collocate nello spazio neutro del supporto.
Il rapporto dell’artista con la memoria storica dell’arte si palesa in una sensibilità vicina alle esperienze della pop art di Mario Schifano, e in particolare nella sua monocromia che induce il linguaggio dell’arte ad un azzeramento nel quale investire poetiche sperimentali.
La natura del supporto e la sostanza cromatica sono oggi per Fran Bobadilla elementi semantici che definiscono il senso della ricerca. Dopo esperienze con smalti setati su cartaceo con la loro natura algida e altera preferisce e sceglie la dimensione intimista della carta nella sua totalità.
Come nell’antichità classica le forme emerse sono due parti mancanti che si integrano ovviando ad
un'identità sessuale superficialmente intuibile bensì come esperienza esistenziale nel mondo.
Nadia Melotti
Non si accede al mondo se non percorrendo quello spazio
che il corpo dispiega intorno a sé nella forma della
prossimità o distanza delle cose
Umberto Galimberti
10
giugno 2005
Fran Bobadilla – Anatomia francese
Dal 10 al 26 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA TESTONI
Verona, Piazza Pozza, 11, (Verona)
Verona, Piazza Pozza, 11, (Verona)
Orario di apertura
da venerdì a sabato 18-21
Vernissage
10 Giugno 2005, ore 18.30
Autore
Curatore