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Franca Pisani – Succisa Virescit. La forza della rinascita
I reperti dell’antica Abbazia di Montecassino sono protagonisti di una mostra dell’artista toscana Franca Pisani
Comunicato stampa
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I reperti dell’antica Abbazia di Montecassino sono protagonisti di una mostra dell’artista toscana Franca Pisani, dal titolo “Succisa Virescit – La forza della rinascita”.
L’Abbazia di Montecassino venne distrutta dai bombardamenti degli Alleati nell’inverno del 1944. Durante tutti questi anni alcuni materiali lapidei non riutilizzati – testimonianze della vecchia Abbazia ricostruita a metà del XIV secolo dopo un disastroso terremoto e impreziosita da applicazioni e pitture barocche – se pur frantumati sono stati custoditi in un deposito. Ora grazie all’arte di Franca Pisani, dopo 75 anni di oblio, una parte di questi reperti, valutati e scelti con cura, torneranno alla luce e saranno protagonisti di una tripla installazione. Si tratta di una sorta di percorso che dalla distruzione, passando attraverso il ricordo, la memoria, conduce verso la rinascita.
La prima installazione dal titolo "Il giardino di pietra" trasforma e crea reperti dei bombardamenti. Questi frammenti di arte, manufatti secolari, diventano contemporanei, quasi un ritorno dalle viscere dell'Abbazia a nuova luce per un pubblico che deve passare in mezzo a questi reperti, per dialogare con il passato-presente sfiorando “la resurrezione dei materiali”.
La seconda installazione, dal titolo “Trasparenze” circonda la prima. Il pensiero va ai bombardamenti durati giorni e si concretizza nelle gigantografie in bianco e nero che costruiscono un percorso di ricordi e di ferite all'interno del Museo dell'Abbazia di Montecassino. Appese davanti alle gigantografie ci saranno 25 “sete di Lione”. La “seta di Lione” nasce per restaurare manufatti, opere d'arte antiche, ed è per sua natura trasparente, leggera, quasi impalpabile. Grazie a queste caratteristiche la seta dipinta dall’artista e posta in sospensione grazie a dei telai rigidi (teleri), diventa una sorta di lente d’ingrandimento attraverso la quale si vedono le gigantografie della distruzione dell’Abbazia durante la seconda guerra mondiale. Ma ogni opera riflette il pensiero di rinascita dato dai colori e dal tratto, dal segno archeologico, cifra stilistica dell'installazione.
Infine la terza installazione trova spazio nell'ultima sala del Museo Nazionale dell'Abbazia di Montecassino. Si tratta di un’opera in legno e marmo "Pietra splendente", che in greco antico è il nome del marmo. Franca Pisani ha dato forma ad un albero di frassino inanellato dal cilindro di candido marmo proveniente dalle cave del Monte Altissimo, quello di Michelangelo, che in bassorilievo ha i segni antropologici, il Domus dell'anima. Il creato il cui simbolo è l'albero di frassino, abbraccia la creatività umana nell'opera marmorea che lo avvolge. Quindi la Rinascita cui tutte e tre le installazioni tendono è l'ultimo atto della mostra di Montecassino.
Il messaggio che l’artista affida alle sue realizzazioni concettuali è che le sete appese come petali segnici colorati e contemporanei, nonostante la loro intrinseca fragilità, con il soffio dell'arte schiacciano l'odio raffigurato nelle gigantografie. Rivive così il segno primordiale che dalle caverne, dalle grotte di Lescaux in cui l'umanità sconfiggeva le paure con disegni e pitture rupestri, è arrivato a noi e lo ritroviamo nel nostro DNA.
L’Abbazia di Montecassino venne distrutta dai bombardamenti degli Alleati nell’inverno del 1944. Durante tutti questi anni alcuni materiali lapidei non riutilizzati – testimonianze della vecchia Abbazia ricostruita a metà del XIV secolo dopo un disastroso terremoto e impreziosita da applicazioni e pitture barocche – se pur frantumati sono stati custoditi in un deposito. Ora grazie all’arte di Franca Pisani, dopo 75 anni di oblio, una parte di questi reperti, valutati e scelti con cura, torneranno alla luce e saranno protagonisti di una tripla installazione. Si tratta di una sorta di percorso che dalla distruzione, passando attraverso il ricordo, la memoria, conduce verso la rinascita.
La prima installazione dal titolo "Il giardino di pietra" trasforma e crea reperti dei bombardamenti. Questi frammenti di arte, manufatti secolari, diventano contemporanei, quasi un ritorno dalle viscere dell'Abbazia a nuova luce per un pubblico che deve passare in mezzo a questi reperti, per dialogare con il passato-presente sfiorando “la resurrezione dei materiali”.
La seconda installazione, dal titolo “Trasparenze” circonda la prima. Il pensiero va ai bombardamenti durati giorni e si concretizza nelle gigantografie in bianco e nero che costruiscono un percorso di ricordi e di ferite all'interno del Museo dell'Abbazia di Montecassino. Appese davanti alle gigantografie ci saranno 25 “sete di Lione”. La “seta di Lione” nasce per restaurare manufatti, opere d'arte antiche, ed è per sua natura trasparente, leggera, quasi impalpabile. Grazie a queste caratteristiche la seta dipinta dall’artista e posta in sospensione grazie a dei telai rigidi (teleri), diventa una sorta di lente d’ingrandimento attraverso la quale si vedono le gigantografie della distruzione dell’Abbazia durante la seconda guerra mondiale. Ma ogni opera riflette il pensiero di rinascita dato dai colori e dal tratto, dal segno archeologico, cifra stilistica dell'installazione.
Infine la terza installazione trova spazio nell'ultima sala del Museo Nazionale dell'Abbazia di Montecassino. Si tratta di un’opera in legno e marmo "Pietra splendente", che in greco antico è il nome del marmo. Franca Pisani ha dato forma ad un albero di frassino inanellato dal cilindro di candido marmo proveniente dalle cave del Monte Altissimo, quello di Michelangelo, che in bassorilievo ha i segni antropologici, il Domus dell'anima. Il creato il cui simbolo è l'albero di frassino, abbraccia la creatività umana nell'opera marmorea che lo avvolge. Quindi la Rinascita cui tutte e tre le installazioni tendono è l'ultimo atto della mostra di Montecassino.
Il messaggio che l’artista affida alle sue realizzazioni concettuali è che le sete appese come petali segnici colorati e contemporanei, nonostante la loro intrinseca fragilità, con il soffio dell'arte schiacciano l'odio raffigurato nelle gigantografie. Rivive così il segno primordiale che dalle caverne, dalle grotte di Lescaux in cui l'umanità sconfiggeva le paure con disegni e pitture rupestri, è arrivato a noi e lo ritroviamo nel nostro DNA.
06
aprile 2019
Franca Pisani – Succisa Virescit. La forza della rinascita
Dal 06 aprile al 19 maggio 2019
arte contemporanea
Location
ABBAZIA DI MONTECASSINO
Cassino, Corso Della Repubblica, (Frosinone)
Cassino, Corso Della Repubblica, (Frosinone)
Biglietti
Ingresso al museo e alla mostra: 5 euro (previste riduzioni per gruppi e famiglie)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 8.45 alle 19
Vernissage
6 Aprile 2019, ore 17
Autore
Curatore