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Francesca De Rubeis – Veroniche
Immagini di donne dal volto velato si susseguono lungo le pareti. Cornici baroccheggianti le inquadrano in un continuo dialogo tra l’immagine, fissa e bidimensionale, e la matericità di un legno che non nasconde le tracce del suo passato. Al centro di tutto, la Donna
Comunicato stampa
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Carlo Gallerati è lieto di presentare Veroniche, una mostra personale di Francesca De Rubeis a cura di Valentina Trisolino.
“Immagini di donne dal volto velato si susseguono lungo le pareti. Cornici baroccheggianti le inquadrano in un continuo dialogo tra l’immagine, fissa e bidimensionale, e la matericità di un legno che non nasconde le tracce del suo passato. Al centro di tutto, come sempre nell’opera di Francesca De Rubeis, c’è la Donna, essere forte e delicato, archetipo per eccellenza, figura portatrice di molteplici significati nelle sfere del sacro e del profano. Ed è in questa commistione di campi, apparentemente distanti fra loro, in questo gioco di continui rimandi che si trovano le chiavi di lettura di questo progetto. Veronica, persona venerata nella cristianità come la custode della vera immagine divina, ‘vera icona’ appunto, è colei che è portatrice dell’immagine acherotipa, l’immagine che è al di sopra di tutte le immagini perché realizzata da mano non umana ma divina. Per tale motivo è custode di una verità superiore, la traccia dell’invisibile che diventa visibile facendoci partecipi del mistero, consentendoci di scoprire ciò che non è visibile a occhio nudo. Allo stesso modo, come moderne ‘Veroniche’, le figure femminili di De Rubeis sono portatrici di una verità tutta femminile che travalica i confini del tempo giungendo fin dentro la nostra quotidianità. I loro capelli, essi stessi simbolo di femminilità, si trasformano in veli che celano il volto, ma non del tutto. Alle volte lasciano trasparire qualche lineamento senza rivelarlo del tutto. Così le ‘Veroniche’ si fanno leggere e dal processo del velare ci si evolve verso quello, mentale, dello svelamento. Tutto in loro è sensualità e compassione allo stesso tempo, eros come forza vitale e rigenerante, come carica che testimonia il mistero della procreazione, dell’amore senza condizioni. È a quel punto che si comprende che tutto ciò è visibile in potenza in ogni donna, e da lei al mondo intero.” (Valentina Trisolino)
Francesca De Rubeis è nata a Ortona a Mare (CH) nel 1978, vive e lavora a Roma.
Mostre personali:
2008:
Personale, a cura di Sabrina Vedovotto, MicroGalleria, Accademia di Belle Arti, L’Aquila.
2007:
Hai visto mai, a cura di Sabrina Vedovotto, Galleria Officina 14, Roma.
2005:
Francesca De Rubeis, Galleria Pictura, Dordrecht (NL).
Mostre collettive:
2010:
Fuori 4, a cura di Valentina Trisolino, Galleria Gallerati, Roma.
Junkspace - Mutazioni del territorio aquilano, Slideshow, Galleria S.T.,Roma.
Zona Rossa, a cura di A. Maiorano e C. Reggio, Galleria OR, Genova.
5th International Student Triennal, Marmara University, Istanbul (TR).
Godart 2010, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
2009:
Occhi rossi - Festival indipendente di fotografia, csoa Forte Prenestino, Roma.
Godart 2009, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
Usine de reves, 26cc spazio per l’arte contemporanea, Roma.
2008:
Dono 1, a cura di A. Maiorano e C. Reggio, MicroGalleria, Accademia di Belle Arti, L’Aquila.
Versus XIV, a cura di Francesca Referza, Centro per l’arte contemporanea Velan, Torino.
Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediteraneo, Bari.
Godart 2008, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
Athens Video Art Festival, Atene, GR.
Premi:
2008-09
Pagine Bianche d’Autore (premio opera finalista Regione Abruzzo), Seat Pagine Gialle, Torino.
2007
Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (premio Reg. Abruzzo, Bruxelles (B).
“Immagini di donne dal volto velato si susseguono lungo le pareti. Cornici baroccheggianti le inquadrano in un continuo dialogo tra l’immagine, fissa e bidimensionale, e la matericità di un legno che non nasconde le tracce del suo passato. Al centro di tutto, come sempre nell’opera di Francesca De Rubeis, c’è la Donna, essere forte e delicato, archetipo per eccellenza, figura portatrice di molteplici significati nelle sfere del sacro e del profano. Ed è in questa commistione di campi, apparentemente distanti fra loro, in questo gioco di continui rimandi che si trovano le chiavi di lettura di questo progetto. Veronica, persona venerata nella cristianità come la custode della vera immagine divina, ‘vera icona’ appunto, è colei che è portatrice dell’immagine acherotipa, l’immagine che è al di sopra di tutte le immagini perché realizzata da mano non umana ma divina. Per tale motivo è custode di una verità superiore, la traccia dell’invisibile che diventa visibile facendoci partecipi del mistero, consentendoci di scoprire ciò che non è visibile a occhio nudo. Allo stesso modo, come moderne ‘Veroniche’, le figure femminili di De Rubeis sono portatrici di una verità tutta femminile che travalica i confini del tempo giungendo fin dentro la nostra quotidianità. I loro capelli, essi stessi simbolo di femminilità, si trasformano in veli che celano il volto, ma non del tutto. Alle volte lasciano trasparire qualche lineamento senza rivelarlo del tutto. Così le ‘Veroniche’ si fanno leggere e dal processo del velare ci si evolve verso quello, mentale, dello svelamento. Tutto in loro è sensualità e compassione allo stesso tempo, eros come forza vitale e rigenerante, come carica che testimonia il mistero della procreazione, dell’amore senza condizioni. È a quel punto che si comprende che tutto ciò è visibile in potenza in ogni donna, e da lei al mondo intero.” (Valentina Trisolino)
Francesca De Rubeis è nata a Ortona a Mare (CH) nel 1978, vive e lavora a Roma.
Mostre personali:
2008:
Personale, a cura di Sabrina Vedovotto, MicroGalleria, Accademia di Belle Arti, L’Aquila.
2007:
Hai visto mai, a cura di Sabrina Vedovotto, Galleria Officina 14, Roma.
2005:
Francesca De Rubeis, Galleria Pictura, Dordrecht (NL).
Mostre collettive:
2010:
Fuori 4, a cura di Valentina Trisolino, Galleria Gallerati, Roma.
Junkspace - Mutazioni del territorio aquilano, Slideshow, Galleria S.T.,Roma.
Zona Rossa, a cura di A. Maiorano e C. Reggio, Galleria OR, Genova.
5th International Student Triennal, Marmara University, Istanbul (TR).
Godart 2010, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
2009:
Occhi rossi - Festival indipendente di fotografia, csoa Forte Prenestino, Roma.
Godart 2009, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
Usine de reves, 26cc spazio per l’arte contemporanea, Roma.
2008:
Dono 1, a cura di A. Maiorano e C. Reggio, MicroGalleria, Accademia di Belle Arti, L’Aquila.
Versus XIV, a cura di Francesca Referza, Centro per l’arte contemporanea Velan, Torino.
Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediteraneo, Bari.
Godart 2008, a cura di Enzo De Leonibus, Museo Laboratorio, Città Sant’Angelo (PE).
Athens Video Art Festival, Atene, GR.
Premi:
2008-09
Pagine Bianche d’Autore (premio opera finalista Regione Abruzzo), Seat Pagine Gialle, Torino.
2007
Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo (premio Reg. Abruzzo, Bruxelles (B).
31
maggio 2011
Francesca De Rubeis – Veroniche
Dal 31 maggio al 22 luglio 2011
fotografia
Location
GALLERIA GALLERATI
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento
Vernissage
31 Maggio 2011, ore 19.00-22.00
Autore
Curatore