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Francesca Dondoglio – Via di mezzo
Nella mostra di Dondoglio una pittura di grande impatto visivo ed emozionale, contraddistinta dall’utilizzo del colore rosso e del colore blu, “in una simbologia del colore fatta di qualità contrastanti: razionale e irrazionale, corpo e spirito, che crea nei punti di contatto nuove soglie”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Castelnuovo, Francesca Dondoglio apre la quinta stagione di CRAC
Domenica 6 febbraio l’inaugurazione alla presenza dell’artista
L’artista torinese Francesca Dondoglio inaugura la quinta stagione di CRAC, lo spazio sotto le mura medievali di Castelnuovo dedicato all’arte contemporanea.
Domenica 6 febbraio alle 11.30 è in programma il vernissage della mostra “Via di mezzo”, promossa dal Comune di Castelnuovo Rangone, prima proposta dell’anno nella vetrina artistica di via della Conciliazione, che dal 2018 non smette di stupire con opere e talenti di alto profilo.
“È una pittura interiore, emozionale e contraddittoria come la natura umana, quella che Francesca Dondoglio pratica quotidianamente – scrive Alessandro Mescoli nella nota testuale d’accompagnamento – L’artista di Torino riesce, attraverso una particolare tecnica sviluppata nel tempo, a riportare sulle grandi carte, formanti dispositivi corali come dittici e trittici, l’energia pura del colore. Uno spazio di colore antianalitico, teso ad annullare l’ambiente che lo ospita mediante un uso del pigmento animato dalle diverse valenze energetiche, mistiche e filosofiche. È ormai noto, anche grazie agli studi di Fritjof Capra, come ogni colore trasporti una relata energia del visibile, e come ognuna di queste interazioni preferenziali con l’umano produca una reazione, emotiva e fisica. Restituendo un legame tra la meccanica quantistica e gli aspetti percettivi nativi tra osservatore ed impianto cromatico dell’opera. Sapere alchemico per gli antichi, cromatologia per noi post moderni. Colori solo apparentemente saturi, all’interno dei quali si susseguono uno dopo l’altro differenti sfondati cromatici, lasciano il posto ad una vibrazione propria degli strati più intimi di una materia cromogena e politonale che non trova corrispettivo in nessuna tavola colorimetrica. Rossi e blu vivi, nemmeno fissati, quelli che Francesca riesce a fare convivere sullo stesso supporto, portandoli a lambirsi (forse scontrarsi o accarezzarsi), in quell’incontro, definito come luogo di possibilità e zona (o)scura, che l’autrice stessa chiama via di mezzo. Una simbologia del colore, quella della Dondoglio, fatta di qualità contrastanti: razionale ed irrazionale, corpo e spirito, che crea nei punti di contatto nuove soglie, luoghi di confine atti a generare il sublime. Una Pittura aniconica che attinge dal passato di Beato Angelico, dalla pittura murale medioevale e del rinascimento, fino alla scuola analitica ed allo studio dei maestri di oggi come Spalletti, nella pittura, e di numerosi filosofi e poeti. Santi e navigatori del colore”.
Domenica 6 febbraio l’inaugurazione alla presenza dell’artista
L’artista torinese Francesca Dondoglio inaugura la quinta stagione di CRAC, lo spazio sotto le mura medievali di Castelnuovo dedicato all’arte contemporanea.
Domenica 6 febbraio alle 11.30 è in programma il vernissage della mostra “Via di mezzo”, promossa dal Comune di Castelnuovo Rangone, prima proposta dell’anno nella vetrina artistica di via della Conciliazione, che dal 2018 non smette di stupire con opere e talenti di alto profilo.
“È una pittura interiore, emozionale e contraddittoria come la natura umana, quella che Francesca Dondoglio pratica quotidianamente – scrive Alessandro Mescoli nella nota testuale d’accompagnamento – L’artista di Torino riesce, attraverso una particolare tecnica sviluppata nel tempo, a riportare sulle grandi carte, formanti dispositivi corali come dittici e trittici, l’energia pura del colore. Uno spazio di colore antianalitico, teso ad annullare l’ambiente che lo ospita mediante un uso del pigmento animato dalle diverse valenze energetiche, mistiche e filosofiche. È ormai noto, anche grazie agli studi di Fritjof Capra, come ogni colore trasporti una relata energia del visibile, e come ognuna di queste interazioni preferenziali con l’umano produca una reazione, emotiva e fisica. Restituendo un legame tra la meccanica quantistica e gli aspetti percettivi nativi tra osservatore ed impianto cromatico dell’opera. Sapere alchemico per gli antichi, cromatologia per noi post moderni. Colori solo apparentemente saturi, all’interno dei quali si susseguono uno dopo l’altro differenti sfondati cromatici, lasciano il posto ad una vibrazione propria degli strati più intimi di una materia cromogena e politonale che non trova corrispettivo in nessuna tavola colorimetrica. Rossi e blu vivi, nemmeno fissati, quelli che Francesca riesce a fare convivere sullo stesso supporto, portandoli a lambirsi (forse scontrarsi o accarezzarsi), in quell’incontro, definito come luogo di possibilità e zona (o)scura, che l’autrice stessa chiama via di mezzo. Una simbologia del colore, quella della Dondoglio, fatta di qualità contrastanti: razionale ed irrazionale, corpo e spirito, che crea nei punti di contatto nuove soglie, luoghi di confine atti a generare il sublime. Una Pittura aniconica che attinge dal passato di Beato Angelico, dalla pittura murale medioevale e del rinascimento, fino alla scuola analitica ed allo studio dei maestri di oggi come Spalletti, nella pittura, e di numerosi filosofi e poeti. Santi e navigatori del colore”.
06
febbraio 2022
Francesca Dondoglio – Via di mezzo
Dal 06 febbraio al 27 marzo 2022
arte contemporanea
Location
CRAC – CASTELNUOVO RANGONE ARTE CONTEMPORANEA
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Orario di apertura
0-24
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione